Peter Minus guardava da lontano il gruppo di "amici" di cui "faceva parte" da Sette anni. Amici, poi... Quante volte si era sentito nominare solo come "L'amico ciocciottello dei Malandrini. Sì, quello che gli sta dietro come un cagnolino."? Quante volte aveva sperato che, anche se per qualche scherzo o battutina sarcastica, qualcuno lo considerasse solo per quel che era e non per le amicizie che aveva? Quante volte aveva desiderato essere al centro delle attenzioni come James, Sirius e, sì, anche Remus? Troppe. Fin troppe volte. Ma presto tutto sarebbe cambiato. Lui sarebbe cambiato. E tutti l'avrebbero ricordato come "Peter Minus", non "Quello che gira con i Malandrini". Doveva solo aspettare. «Peter, vieni? Stiamo andando al Lago Nero.» «Arrivo, James.» Aspettare... Pochi anni dopo si era ritrovato ad essere il Custode Segreto dei Potter. E un Mangiamorte. E, da bravo seguace del suo Signore, avrebbe dovuto portare quante più informazioni possibili e fare qualunque cosa gli venisse chiesta di fare. E lui l'avrebbe fatta davvero, qualcunque cosa, se sarebbe stato ricordato. A qualsiasi costo, anche la vita di un bambino e, probabilemente, quella dei suoi "migliori amici". L'aveva fatto. Aveva detto a Voldemort dove i Potter si trovassero. E presto avrebbero attaccato. Uscì da Casa Potter, sapendo per certo che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrebbe rivista. Ripensò a tutti i momebti passati insieme, alla trasformazione in Animagus, alle Lune Piene, agli scherzi, alla Mappa del Malandrino... Erano stati solo anni andati a vuoti, menzogne, o loro ci tenevano a lui? Con un sorriso amaro sulle labbre si voltò ed uscì dal vialetto. Non l'avrebbe mai saputo. Voldemort era scomparso dalla circolazione. I Potter erano morti. Il Bambino, il piccolo Harry, era Sopravvissuto. Sirius Black era stato portato ad Azkaban, senza, ovviamente, processo. Lui era stato dichiarato morto. Il Mondo Magico festeggiava le buone novelle e piangevano, tristi, per le cattive. E lui... Lui se ne stava, trasformato in topo, in giro per le fogne. Ad aspettare che qualcuno lo venisse a prendere. O che lo uccidesse. Un uomo ai capelli rossi lo vide, quando stava oramai perdendo le speranze, portandolo ad uscire per buttarsi sotto qualche autobus. Lo prese in mano e lo scrutò attentamente. Poi, lo portò dal Magiveterinario. Gli fece le giuste inniezioni e tutto. Poi, se lo portò con sè: era approdato a Casa Weasley.