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Autore: Sakkaku    30/11/2016    2 recensioni
Maggio θ appena diventato il mio mese preferito. Mi sono dimenticato di leggere l'oroscopo stamattina, perchι ero troppo agitato all'idea di dover rapire Mikhail. Ah, giusto ieri non ti ho aggiornato sulle novitΰ!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti =)
Prima di lasciarvi alla lettura di questa storia devo fare delle precisazioni importanti. Per prima cosa personaggio di Alan, gli altri citati nel testo e il contesto in cui si muovono appartengono in tutto e per tutto a Kim_Sunshine e appaiono nella sua storia Rapture (che tra l'altro vi consiglio di leggere! Anche se dopo aver letto questa oneshot saprete giΰ cosa succedere, perς leggendo la storia principale avrete l'occasione di vedere il punto di vista degli altri personaggi). Ho scritto questa oneshot perchι Kim_Sunshine mi ha chiesto di scrivere qualcosa su questo suo personaggio, per cui non ho assolutamente rubato la sua storia o i suoi personaggi, θ qualcosa che non mi permetterei mai di fare. Anzi ci tengo a ringraziarla, perchι mi sono anche divertita a scrivere questa storia su Alan, grazie cara
 ♥
Dopo aver detto ciς vi lascio alla lettura!

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Diario di Alan



Oggi θ stata una giornata molto strana. Per questo motivo sono qui a scriverlo sul diario, voglio essere certo di avere qualcosa che mi ricordi ogni minimo dettaglio di questa giornata assurda.
La mattinata al negozio θ stata deserta, finchι non θ entrato un uomo di una certa etΰ. Non intendo annoiarti con la sua descrizione, anche perchι non θ per nulla il mio tipo e l'ho trovato alquanto cupo.
Ha iniziato a dire che sono la persona perfetta per rapire suo figlio. Sai perfettamente quanto mi ritenga una brava persona e ho subito rifiutato la sua offerta. Quanto mai! Si θ infuriato, la sua voce era gelida, tanto da farmi venire la pelle d'oca! Ha iniziato a minacciarmi di morte, non solo me, ma pure la mia famiglia! E' talmente andato nei dettagli mentre mi descriveva ciς che ci avrebbe fatto... Che cos'altro potevo fare? Mio malgrado ho dovuto accettare. Mi ha spiegato che avrebbe trovato il modo di farlo entrare nel mio negozio, ci avrebbe pensato il fratello. Quando Mikhail si presenterΰ nel mio negozio devo rapirlo e rimanere in attesa di nuove istruzioni da parte del signor Mitijevic, mi ha lasciato una sua foto, per essere certo che rapisca il ragazzo giusto.
Devo ammettere una cosa. Quel ragazzo θ davvero un bel bocconcino, lo sequestrerς molto volentieri! Sono impaziente di fare la sua conoscenza. Devo solo trovare il modo di tenere Carlo all'oscuro di tutto questo. Sai θ estremamente geloso, insomma θ normale, dopotutto sono semplicemente fantastico ed θ impossibile resistere al mio fascino e al mio sguardo ammiccante.
Ora devo lasciarti perchι devo preparare tutto, tra due giorni o forse meno Mikhail verrΰ al negozio e devo essere certo che tutto andrΰ per il verso giusto. Ti scriverς di nuovo per informarti su com'θ andata. Adesso mi devo concentrare e rivedere la scena a ripetizione nella testa, almeno finchι non mi sentirς sicuro di avere successo.


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Maggio θ appena diventato il mio mese preferito. Mi sono dimenticato di leggere l'oroscopo stamattina, perchι ero troppo agitato all'idea di dover rapire Mikhail. Ah, giusto ieri non ti ho aggiornato sulle novitΰ!
Appena l'ho visto entrare nel negozio ho avuto un fremito per tutto il corpo. Quel ragazzo mi ha folgorato! E' perfetto, θ speciale e sono sicuro che θ stato il destino a volere che lo incontrassi e non θ un semplice caso se il signor Mitijevic ha scelto me. Mikhail deve essere mio, a prescindere dal ruolo che devo avere nel suo rapimento.
Appena ha varcato la soglia di quel lugubre negozio... ah, se solo potessi rallegrare un po' l'ambiente! Purtroppo non essendo il proprietario non posso e quindi mi accontento di brillare e illuminare il negozio con i miei colori e la mia presenza.
Torniamo al succo del discorso. Ti stavo raccontando di quando ieri ho visto Mikhail entrare nel negozio, ti chiedo perdono per essermi divagato, perς sai anche tu quanto io sia favoloso.
Per tutto il tempo l'ho osservato attentamente, quasi mi dimenticavo di sbattere le palpebre. Mi ha fatto molta tenerezza vederlo afflitto per non avere abbastanza soldi per acquistare una maglietta, ma sapevo che questo mi avrebbe dato l'occasione di rapirlo il giorno successivo. Lui desiderava davvero quella maglietta, un po' come io desidero lui.
Oggi θ ritornato per prendere quella maglietta, cogliendo l'occasione al volo, ho svolto il mio compito di sequestratore, in modo perfetto. Nessuno si θ accorto di nulla.
Concorderai con me sul fatto che il suo genere musicale preferito non θ esattamente uguale al mio... giΰ la sopporto tutto il giorno e per di piω devo avere una certa conoscenza per via del lavoro e delle richieste dei clienti, perς una volta a casa mi piace dimenticarmi di tutto.
Stranamente Mikhail non θ entusiasta delle mie attenzioni, anzi ha cercato in tutti i modi di starmi lontano. Mi ha anche tirato una testata! Ti rendi conto? Ha rischiato di rovinare la mia meravigliosa faccia! Perς lo perdono, dopotutto non riesce a comprendere come mai lo tengo rinchiuso nello scantinato. Domani gli porterς da mangiare, magari θ soltanto nervoso per via della fame.


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Sto scoprendo che Mikhail θ davvero un testardo. Sono stato amorevole con lui, gli ho preparato la colazione e gliel'ho portata. Ha insistito a volere delle spiegazioni, cosμ gli ho detto che vorrei lui come cantante della mia band. Di certo non potevo svelargli la veritΰ, il signor Mitijevic si θ raccomandato di non dirgli nulla, vuole fare un apparizione e sorprenderlo. Mikhail θ rimasto stupito del fatto che lo voglio come cantante, non trovo che sia un'idea tanto assurda.
Quasi mi vergogno a scriverlo cosμ senza pudore, ma sono riuscito a rubargli un bacio! Mi sento ancora fremere per quel contatto con le nostre labbra, aaaah... sospiro ancora se ci ripenso. Mi ha spinto via, perς molto presto capirΰ.
Sono sicuro che sceglierΰ me quando il signor Mitijevic farΰ la sua comparsa, mi supplicherΰ, perchι vorrΰ rimanere con me. Purtroppo a quel punto sarΰ troppo tardi, non posso proprio sottrarmi agli ordini di suo padre.


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Finalmente riesco ad aggiornarti sugli avvenimenti di oggi.
Mikhail ha messo il broncio per il bacio rubato di ieri. Questo mi ha fatto pensare che forse ho esagerato, ma non sono proprio riuscito a frenare il mio impulso di averlo. Il suo completo disinteresse nei miei confronti mi ha fatto irritare, oltre a offendermi, cosμ gli ho svelato che una ragazza di nome Lena oggi θ venuta in negozio e l'ha cercato. Volevo solo stuzzicarlo un po' insomma, come fa un gatto che gioca con il topo. Lui si θ infuriato. Mi ha afferrato la caviglia e non ho avuto alternative, l'ho dovuto colpire alla nuca o non mi avrebbe lasciato andare. Subito dopo ne ho approfittato e mi sono messo a cavalcioni su di lui. Lo so θ una mossa un po' volgare, la colpa θ solo sua. Piω cerca di respingermi piω io voglio possederlo, sai come sono fatto, se voglio una cosa, la ottengo utilizzando qualsiasi mezzo.
Ho fissato i suoi occhi color cioccolato con i miei meravigliosi occhi azzurri e percepivo che lui era immobilizzato dal mio sguardo. A quel punto ho preso a baciargli il collo, certo che avrebbe ceduto, sono proprio bravo in questo, diversi dei miei ex ragazzi impazzivano di piacere. Mikhail continuava a muoversi, cosμ gli ho immobilizzato le mani. A quel punto si θ calmato, cosμ ho continuato a baciargli il collo, sono certo che gli stava piacendo, purtroppo c'θ stato un imprevisto.
Carlo mi ha beccato con Mikhail. Ha iniziato a farmi domande a dire che tra noi era finita e a quel punto ho iniziato a piangere e me ne sono andato via dalla cantina. Non potevo farmi vedere da quei due piangere e vedere il mio volto con il trucco sciolto sul viso, sarebbe stata una visione orribile.
Di sicuro Carlo non libererΰ mai Mikhail, lo so bene, perchι lo conosco, non farΰ mai qualcosa senza riferirmi le sue intenzioni. E non solo perchι mi ama, ma perchι θ alla perenne ricerca delle mie attenzioni e farΰ di tutto pur di compiacermi.
Questo evento mi ha fatto pensare che dovrei rimanere piω concentrato sul mio compito, perς le nuove istruzioni da parte del signor Mitijevic tardano ad arrivare e il tempo devo pur farlo passare. Intanto devo occuparmi di questa Lena, se trova il suo amico prima della consegna finirς nei guai.


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Sono passate settimane dall'ultima volta che ti ho aggiornato sulla situazione con Mikhail. Immagino sarai curioso di conoscere le novitΰ e scoprire il motivo di questa mia prolungata assenza. Anche se non era mia abitudine scrivere tutti i giorni, non sono mai stato cosμ tanto senza scrivere sul mio diario.
Per farti capire meglio, ho deciso che ti racconterς tutto andando con ordine, perchι sai quanto adoro essere perfetto e se iniziassi a spiegarti il motivo di questa mia assenza e poi tornare indietro al punto in cui eri rimasto, non sarebbe corretto, oltre a essere confusionale.

 

L'amica di Mikhail, Lena, insieme al ragazzo con i capelli rasta, mi hanno seguito fino a casa. Ci crederesti? Chi mai potrebbe avere un'idea tanto stupida?
Mi sono guardato in giro e non trovando Carlo ho subito capito cosa stava facendo. Era andato da Mikhail, probabilmente stava architettando alle mie spalle di aiutarlo a scappare. Decisi che non potevo correre il rischio, cosμ gridai, certo che sarebbe corso da me. Infatti mi raggiunse in cucina con un espressione preoccupata in volto. Ho dovuto pugnalarlo e lasciarlo da solo mentre si accasciava sul pavimento, non posso negare che mi θ dispiaciuto tantissimo, ma dovevo portare a termine la mia missione o il signor Mitijevic me l'avrebbe fatta pagare.
Subito dopo ho raggiunto i due ragazzi con una pistola. So che posso sembrarti spietato, perς colpire a morte Carlo e vederlo pian piano scivolare tra le braccia della morte era troppo per il mio debole cuore. Oltretutto avrei rischiato di iniziare a piangere e questo avrebbe rovinato il mio fantastico trucco agli occhi.
Sotto intimidazione ho condotti quei due in casa e li ho chiusi in uno sgabuzzino. Ho iniziato a stuzzicare la ragazza... sai, in quel momento ho capito perchι lei e Mikhail erano amici. Accidenti, entrambi sono dei bei bocconcini, anche se Mikhail θ superlativo. A un certo punto ho sentito Mikhail gridare e chiamarmi con un epiteto che non intendo ripetere, di sicuro non θ adatto alla mia persona.
A quel punto la cretina ha urlato il suo nome, mi θ bastato minacciarla con la pistola per farla tacere.
Ho raggiunto Mikhail e quando l'ho visto aveva ancora le caviglie legate. Da una parte mi ha fatto tenerezza, mentre dall'altra ha acceso in me una vena di passione. Non so per quale motivo, eppure ho iniziato a parlargli della gelosia di Carlo, sul serio non so come mai. Mi esce naturale parlare con lui di qualsiasi cosa, questo θ il segno che tra noi due esiste un legame profondo. Approfittando di questa mia distrazione, dapprima Mikhail mi ha colpito con una piccola sedia, ho provato molto dolore, lo ammetto e poi mi ha rubato la pistola.
Non ci crederai mai, ma ha avuto il coraggio di spararmi! Assurdo!
Mikhail probabilmente pensava che fossi cosμ poco furbo da stare con un'arma da fuoco carica, correndo il rischio che potesse essere usata contro di me.
Sono consapevole di non essere forte fisicamente, in compenso il mio fisico θ uno schianto e sono irresistibile.
Non deve aver gradito, perchι subito dopo mi ha rotto la sedia in faccia, ferendomi a un occhio.
Tutto quello che θ successo dopo θ accaduto talmente in fretta... o forse ho problemi di amnesia a causa di quel colpo. Davvero, non saprei dirti con esattezza cosa sia successo dopo.
Mi ricordo che a un certo punto sono sbucati Lena e il ragazzo con i rasta e dopo quello zoticone ha chiamato la polizia.
Il ragazzo pensava di spaventarmi. Ah, povero illuso! Ho continuato a tener fede alla mia versione dei fatti.
A un certo punto Mikhail ha iniziato a colpirmi e a quel punto ho ceduto, soltanto perchι volevo evitare di rimanere sfigurato. Sapevo di ferirlo piω di quanto stesse facendo con me in quel momento. Gli ho svelato che tutta quella situazione dipendeva dal padre. A quel punto ho creduto che si sarebbe disperato, forse si sarebbe messo addirittura a piangere e io avrei potuto abbracciarlo, stringendolo forte a me, consolarlo e poi baciarlo dolcemente per rassicurarlo. Invece ha ripreso a colpirmi, fortunatamente Lena θ intervenuta e l'ha portato via. Mi sentivo in uno stato pietoso, percepivo del sangue seccarsi sul mio fantastico e sempre perfetto volto e non potevo in alcun modo porvi rimedio o sistemarmi.
Sai perfettamente quanto sia esigente sul mio aspetto, devo sempre essere truccato ed elegante, pronto a risplendere piω del sole... sto divagando, scusami. E' meglio se torno sul racconto, di certo non posso lasciarti in sospeso proprio ora.
Quell'odioso ragazzo rasta, lo chiamo cosμ perchι non ho la piω pallida idea di come si chiami... quando lo vedevo in negozio, lo reputavo un ragazzo carino, cordiale e simpatico, perς mi sbagliavo, perchι θ un vero e proprio demonio.
Ha preso il mio cellulare e ha chiamato il signor Mitijevic! Ho cercato di rifiutarmi, ribellarmi, eppure alla fine gli ho dovuto parlare. Ho inventato qualche scusa e gli ho chiesto di raggiungermi a casa. Il signor Mitijevic ha iniziato a imprecare, dandomi dell'incompetente e che me l'avrebbe fatta pagare per averlo disturbato.
All'arrivo dei poliziotti, ho ringraziato il cielo che erano due brutti ceffi, per cui il mio pessimo aspetto in quel momento non mi pesava piω di tanto, nonostante avrei preferito essere al mio meglio, per sentirmi superiore a loro. Con esattezza non mi ricordo cosa sia successo, mi ricordo di aver offerto a Mikhail la mia macchina, ero preoccupato per la sua sicurezza, se il padre l'avrebbe visto, i due poliziotti non avrebbero di certo fatto in tempo a fermarlo. Prima che se ne andasse ho confessato di essere stato agli ordini di suo padre all'inizio, poi il sentimento nei suoi confronti θ iniziato a crescere e la sua incolumitΰ era l'unica cosa alla quale pensavo. Mikhail non mi ha creduto, l'ho capito dal suo sguardo.
I poliziotti sono rimasti in attesa dell'arrivo del signor Mitijevic e dopo averlo arrestato, hanno chiamato un'altra pattuglia e si sono separati. Uno dei due mi ha accompagnato all'ospedale. Il padre di Mikahail mi avrebbe ucciso all'istante, l'ho capito da come mi ha guardato mentre lo ammanettavano. Ho tremato e singhiozzato per tutto il tempo in cui mi hanno medicato, non solo a causa del dolore, ma anche per la ferita del mio cuore. Mi ero abituato a vedere tutti i giorni Mikhail e sentivo che non l'avrei rivisto tanto presto.
Invece con mia grande sorpresa quando mi stavano portando in centrale, l'ho visto. I suoi occhi hanno incontrato i miei, θ stato un momento magico. Mi sono sentito angosciato, perchι mi ha rivolto uno sguardo pieno d'odio. A quel punto ho supplicato, ho dovuto farlo, perchι desideravo raccontare a Mikhail ogni cosa. Gli ho spiegato in che modo suo padre mi avesse incaricato di rapirlo. Dopo aver sentito le mie parole si θ allontanato con Lena. Sono invidioso di lei, puς stargli accanto e toccarlo senza creare in lui una reazione di disgusto e repulsione.
Durante l'interrogatorio ho ammesso le mie colpe. Ho pensato fosse inutile mentire e almeno agendo in questo modo sincero senza opporre resistenza, ho dimostrato di essere una brava persona. Alla fine l'omicidio di Carlo θ stato considerato accidentale, soprattutto perchι ho testimoniato contro il signor Mitijevic.

 

In questo momento sono nella libreria del carcere. Grazie alla mia buona condotta, mi hanno concesso un oggetto a scelta, per cui ho deciso di avere il mio diario. Purtroppo posso scriverti soltanto in biblioteca sotto sorveglianza, perς continuerς a comportarmi in modo esemplare, cosμ potrς uscire prima da questo posto. Ci crederesti che non mi lasciano i trucchi perchι ritengono siano probabili armi? E' pazzesco! Devo decisamente fare di tutto per accorciare la mia condanna.
C'θ un altro motivo se ho voluto il mio diario. Le guardie non sospettano che tra le tue pagine c'θ la foto di Mikhail, il mio unico amore rimasto in vita. Farς di tutto pur di uscire e raggiungerlo in modo da incoronare il nostro amore.

 

  
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