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Autore: la luna nera    01/12/2016    4 recensioni
Qualche anno fa pubblicai una piccola raccolta di poesie dedicate agli spiriti e alle leggende nate attorno a castelli, ville e ruderi presenti nel nostro paese (che trovate nella mia pagina autore). Di nuovo torno a proporvi altre storie, spero incontrino il vostro favore! Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUCREZIA
 

Giovane, ma molto coraggiosa,
fu Lucrezia non appena sposa,
andando incontro al suo destino
per non sottostare a quel meschino.
 
Il Doria tiranno lussurioso
pretendeva di strappar via allo sposo
le giovani mogli appena maritate
e passar con loro ore infuocate.
 
Lucrezia si rifiutò di obbedire
e per questo fu condannata a perire
di fame e di stenti nella prigione
per non soddisfare le voglie del padrone.
 
Volle Basso vendicar l’amata
costringendo colui che gliel’aveva strappata
ad abrogar la legge che aveva costrette
le giovani spose nella prima notte.
 
C’è invece chi racconta di una sommossa
scoppiata fra la popolazione commossa
dal coraggio di Lucrezia che fu salvata
e la minaccia dal paese allontanata.
 
Comunque siano andate le cose
nel castello vi son visioni misteriose
ed il fantasma della giovane eroina
vaga per le sale fino al sorger della mattina.
 
 



 
LA STORIA, LA LEGGENDA
 
Il nostro viaggio si conclude nella provincia di Imperia, nella località di Dolceacqua. Il Castello dei Doria, potente famiglia ligure cui appartiene fin dall'inizio, domina il centro abitato e fu costruito nel XII secolo ed ampliato successivamente, per poi diventarne residenza stabile.
La leggenda narra di un tiranno appartenente ai Doria appunto che, nel XIV secolo, aveva ristabilito lo jus primae noctis, una legge che obbligava le giovani spose a passare con lui la prima notte di nozze. Lucrezia, giovane sposa appena diciassettenne, si rifiutò e per questo durante i festeggiamenti nuziali fu imprigionata e condannata a morire di fame e di stenti nelle celle del castello. Il suo sposo, un tale Basso, si intrufolò di nascosto nel palazzo e minacciando il despota con un pugnale alla gola, lo costrinse ad abrogare il tanto odiato editto con un proclama ancor oggi esistente.
Esiste un’altra versione della leggenda secondo cui Lucrezia venne liberata da una sommossa popolare ed il padrone cacciato.
Comunque siano andate le cose, pare che il fantasma di una giovane vaghi per le sale del castello oggi purtroppo parzialmente diroccato.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE
 
Si conclude qui il secondo viaggio fra i castelli e i luoghi infestati della nostra bella Italia. Vorrei ringraziare lclementi2, alessandroago_94 e ineedofthem per il loro supporto e la loro assiduità nel seguire questa piccola raccolta. Non so se ne seguirà una terza, ad ogni modo qui si ferma il viaggio e vorrei salutarvi con la frase della conduttrice di “Presenze” Federica Gentile:
                                                                Voi intanto, se potete, dormite tranquilli.
 
 
Grazie a tutti
La Luna Nera

 
  
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