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Autore: Diana924    01/12/2016    1 recensioni
La vita di Blaine Anderson scorre tranquilla, un lavoro normale, i soliti amici, niente di eclatante. Questo finché non viene coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non vorrebbe fare ma che sa di dover fare.
( AU!Modern&AU!Spy) principalmente Klaine
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Santana/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.




Trovare una macchina fu facile, più facile di quanto Blaine credesse, il tutto con Rachel che era obbligata a contattare Schuester ogni ora.
La Svizzera per fortuna era piccola come Nazione ma comunque non sapevano dove cercare, arrivare a Zurigo era stato anche facile ma cercare lo chalet era il vero problema, Kurt aveva cercato di scoprire se i due avessero preso qualche auto a noleggio ma non risultava nulla, Cooper era stato un’agente della CIA e sapeva esattamente come eluderli ed essere almeno due passi avanti.
Blaine stava per gettare la spugna, non c’erano indizi o altro pensò quando si sentì chiamare ma non come Blaine Anderson, come John Hill. Voltandosi vide Wes Montgomery vestito di tutto punto che lo osservava, al volante della macchina c’era Mike Chang immobile, non muoveva un muscolo pensò Blaine ammirato.

<< Signor Montgomery, è bello vedervi, siete qui per … quello? >> chiese sperando che né Wes né Mike sapessero che la sua copertura era appena saltata.
<< Voi no? Saremmo dovuti arrivare prima ma Mike è voluto entrare dall’Austria e ci sono stati alcuni problemi a causa della neve, questi europei incapaci, vuole un passaggio per sé stesso e il suo segretario? >> gli chiese l'altro, nonostante l’invito era evidente che sperava dicesse no, un concorrente in meno da battere.
<< Non dovrei essere qui, mettiamola così Wes, posso chiamarla Wes?, il mio invito deve essersi perso ma tenevo così tanto ad essere presente per … quell’evento che non ho esitato a prendere il primo aereo >> mentì sperando che l’altro gli credesse.
<< Non può e … posso solo dirle che è la strada giusta, e che vinca il migliore, ossia io. Ci rivedremo tra un’ora, se ci rivedremo >> replicò l’altro prima di rientrare in macchina e fare cenno a Mike di proseguire, pericolo scampato pensò Blaine prima di tirare un sospiro di sollievo.

<< Quando avrà finito con loro potrebbe prendere in considerazione l’idea di lavorare per noi, dobbiamo solo riuscire a non perderli di vista >> gli fece notare Thad prima di cominciare a seguire la macchina di Wes, Wes sapeva dove andare e loro no dunque per arrivare dovevano seguire l’asiatico e sperare che all’altro non importasse, non troppo almeno. Thad era un buon guidatore pensò Blaine, e a differenza di lui se la cavava bene anche senza cambio automatico, come facessero gli europei ad avere ancora il manuale era un gran mistero.
<< Wes lo saprà, saprà che non sei invitato e se fosse furbo cercherebbe di far perdere le sue tracce >> ragionò Kurt mentre continuavano l’inseguimento e aveva ragione dato che Mike doveva aver accelerato ma con una certa prudenza, come se anche lui non fosse del tutto sicuro della destinazione finale.
<< Questo è sicuro ma questo è anche il suo primo sopralluogo, motivo per cui Mike non va troppo veloce, sta cercando indicazioni perché se sbagliassero strada probabilmente Wes lo ucciderebbe, inoltre ha detto che a causa della neve sono in ritardo, e sta cominciando a nevicare anche qui … non possono permettersi di arrivare male in arnese perché perderebbero ogni credibilità come possibili compratori, motivo per cui sta andando veloce ma non troppo >> intervenne Rachel prima di prendere l’i-pad.
<< Non potremmo tracciare la macchina? Nei film le macchine moderne si possono seguire con il GPS >> disse Blaine, lo aveva sempre trovato un espediente stupido ma poteva funzionare, o almeno potevano provare.
<< Posso provare, ma quella dovrebbe essere una macchina a noleggio, avevo già cominciato cercando il più probabile noleggiatore austriaco, non ho letto bene la targa ma era austriaca >> replicò Rachel prima di cominciare a cercare.
<< Sono entrati dall’Austria, gli altri saranno arrivati dalla Francia, dall’Italia o dalla Germania, separati in maniera tale che se uno avesse avuto problemi gli altri avrebbero proseguito senza pericoli, c’è da chiedersi se sia stata un’idea di ognuno di loro o di Cooper >> fece notare Kurt prima di cercare la sua mano.
<< So che non dobbiamo perderli di vista ma … non possiamo alzare un po’ il livello di calore? Non so voi ma io sto gelando >> intervenne Blaine, per questo la mano di Kurt era stata così benvenuta, non solo per una questione sentimentale ma anche per un’altra molto più terrena.
<< No, perché poi li perderei di vista, preferisco arrivare a questo famoso chalet congelato piuttosto che perdermi >> lo gelò Thad prima di accelerare, alberi, alberi e ancora alberi, un bel paesaggio ma così monotono pensò Blaine con un sospiro.

***

Era tutto perfetto si disse Cooper quando sentì bussare, tre volte veloce e una piano, i primi ospiti erano arrivati.
<< Amor mio, per quanto odi dirtelo … dobbiamo smettere … >> ansimò prima che Sebastian si allontanasse da lui, gli occhi lucidi di desiderio, i capelli in disordine e un aspetto che lo faceva sembrare appena reduce da un festino.
<< Vado io, ora si che ci sarà da divertirsi >> sussurrò Sebastian prima di cercare le sue labbra in un ultimo bacio che sapeva di passione e di promesse, Cooper era sicuro che non si sarebbe stancato facilmente di Sebastian, per questo lo aveva coinvolto così a fondo nel suo piano, perché lo amava e intuiva che l’altro aveva bisogno di lui, quei giorni senza poter aver informazioni sull’altro erano stati devastanti. Lo vide andare ad aprire la porta e i suoi occhi scesero lentamente lungo la schiena dell’altro, un corpo perfetto ed era suo, solo suo e lo sarebbe rimasto.

C’erano tutti si rese conto, Thompson, Duval, Montgomery con il suo guardaspalle e gli altri, sicuramente quel posto ora era trai più sicuri al mondo considerato che nessuno di loro si muoveva senza guardie del corpo e una scorta. Erano venuti tutti, lui aveva avuto dei dubbi ma Sebastian lo aveva rassicurato quella mattina, poi lo aveva baciato e lui aveva smesso di pensare per concentrarsi esclusivamente sul corpo sotto di lui toccandolo, sfiorandolo, facendolo suo.
Rimasero sorpresi nel non vedere Santana e gli altri e ancor di più lo furono nel vedere Cooper, Nick Duval conosceva di vista Cooper Anderson a causa di qualche … favore d’amico ma era convinto che fosse morto, Jeff gli aveva assicurato che Anderson era morto in missione, anche se dopo quello che era accaduto stava cominciando a rivalutare le parole del biondo, Jeff dopo tanti anni lo aveva tradito, aveva chiamato il suo ufficio a Baton Rouge e per fortuna gli affari andavano bene come sempre, c’era qualcosa che non tornava e doveva essere colpa di Jeff, sicuramente avrebbe trovato fogli mancanti o conti scoperti, ne era certo.
<< Non dovevi essere morto Anderson? O questa è una trappola? >> domandò Wes Montgomery prima di fare un cenno a Mike Chang, quello non gli piaceva inoltre odiava essere imbrogliato e quello era un imbroglio, quei due lo avevano fregato. Le carceri americane erano sicuramente migliori di quelle cinesi ma c’era sempre il rischio di essere estradato e l’ipotesi gli piaceva poco, inoltre come tutti aveva degli affari a cui badare.
<< Nessuna trappola. Se devo essere sincero non sapevo di essere morto, solo scomparso ma ora siamo qui per parlare di affari, vogliamo cominciare? >> chiese prima di sedersi al suo posto con Sebastian alla sua destra, che tutti loro sapessero quanto l’altro gli era stato utile.
<< Per me va bene, ho un volo per Nairobi tra cinque ore e vorrei sbrigarmi, dunque c’era un agente corrotto della CIA dietro tutto questo, ora capisco come siamo stati contattati … sei stato tu >> disse David Thompson con un sorriso che sembrava più un ghigno.
<< L’unico e solo, io ho spiegato al qui presente Sebastian Smythe come cercarvi, cosa dirvi e … sono sicuro che tutti voi desiderate avere il doppio S >> replicò allargando le braccia mentre gli altri si sedevano, ancora poco e sarebbero stati ricchi, molto ricchi.
<< Siamo qui per una ragione, ma … vedo che Hill non è presente, questo vuol dire che le nostre offerte sono ancora valide e io raddoppio la mia >> dichiarò Nick Duval, poco gli importava dove fosse finito John Hill, aveva bisogno di quella droga, non poteva tornare negli Stati Uniti senza niente, non questa volta.
<< Monsieur Hill non è più nostro socio, ma sono felice della vostra offerta monsieur Duval, nessun rancore suppongo >> gli chiese divertito, se non fosse stato per Thad non l’avrebbe mai scoperto, caro, adorabile e ingenuo Thad che era caduto così bene nella sua trappola, Hunter si era così arrabbiato nel sapere come aveva avuto le informazioni su Sterling, semplicemente patetico.

<< Poche chiacchere, io ho un appuntamento a breve e con persone importanti, il prezzo è quello pattuito a cui aggiungo altri trentamila dollari >> intervenne Richard James prima che Duval potesse rispondere alcunché.
<< Il prezzo, signori, è quello … gradiremo prima vedere i soldi >> disse Cooper, non era così idiota da cedere il doppio S senza avere prima i soldi in mano. Fece segno a Sebastian di controllare, il conto di Zurigo stava per ricevere nuova liquidità, finito sarebbe bastato tornare a Zurigo, ritirare i soldi per poi prendere il primo aereo a Monaco, giusto per depistare eventuali inseguitori, Schuester a quell’ora lo stava già cercando, doveva aver ordinato a Blaine di tornare e a breve avrebbero avuto diversi agenti sulle loro tracce.
<< Molto bene, gli accordi sono accordi >> rispose Sebastian prima di mostrare loro le valigette con dentro i rispettivi campioni di doppio S, stava per prendere la prima valigetta con i soldi, sapeva fin troppo bene che David Thompson non si fidava delle banche, quando sentì un rumore e vide il terrore sul volto degli altri, Schuester era stato più veloce di quanto si aspettasse.



Ci stiamo avvicinando allo scontro finale, secondo i mie calcoli dovrebebro mancare ancora 3/4 capitoli, epilogo compreso

   
 
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