Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: pinkherrie    01/12/2016    0 recensioni
"Martha ambiva d'avere il vento scompigliarle i capelli, il sole baciarle il volto, ed inalare il profumo dell'erba appena potata. Ed ogni giorno alla stessa ora, si chiedeva per quale motivo rimaneva seduta sul suo letto rovinato, avvolta dal buio, con la consapevolezza di non poter avere ciò che desiderava da tempo".
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Martha ambiva d'avere il vento scompigliarle i capelli, il sole baciarle il volto, ed inalare il profumo dell'erba appena potata. Ed ogni giorno alla stessa ora, si chiedeva per quale motivo rimaneva seduta sul suo letto rovinato, avvolta dal buio, con la consapevolezza di non poter avere ciò che desiderava da tempo.

Trovò appena la forza d'alzare la testa ed osservare quel piccolo spiraglio di luce che illuminava il suo piccolo comodino di legno bianco. Forse, nemmeno ricordava qual era l'arredamento inserito nella sua camera.

Come di consueto, bussarono alla porta della sua stanza insistentemente, più determinati dei giorni scorsi a farla uscire da quella stanza buia e maleodorante. Ma non c'era verso di farla uscire da quella stanza.

Ignorò il rumore costante e fastidioso, pose tutta la sua attenzione verso il piccolo spiraglio di luce, quasi meravigliata da quanta luce potesse emanare.

"C'è la luce! C'è la luce!", le sarebbe piaciuto urlare a squarciagola che dopo mesi bui, aveva finalmente visto la luce del sole entrare nella sua stanza. Ma ciò che uscì dalle sue labbra sembrò avvicinarsi ad un'insignificante lamento.

"Martha, Martha!", le urla strozzate dei famigliari echeggiavano attraverso le mura, attraverso la piccola porta chiusa.

Minuto dopo minuto, Martha meditava su quanto le sarebbe piaciuto scostarsi le lenzuola di dosso e raggiungere la sua famiglia, ma lui la stava osservando, lo dava persino per scontato. Il suo sguardo ardeva su di lei nonostante il buio presente nella sua stanza, lo sentiva respirare pesantemente mentre sedeva accanto all'armadio, dondolandosi appena.

"Io non uscirò da qui", sussurrò consapevole del fatto che i suoi famigliari potevano ascoltare ciò che succedeva all'interno della stanza.

Lui sorrise appena, un sorriso malato era presente sul suo volto avvolto dalla penombra mentre, seduto comodamente sul posto, aveva smesso di dondolare a non finire. E Martha sospirò, essendo quasi grata per il fatto che, in quel momento, poteva osservare la sua figura rimanere ferma in quel piccolo angolo impolverato. "So che non lo farai, Martha", sogghignando riprese a dondolare, una ciocca di capelli ricci gli ricadde sulla fronte.

Afferrando le lenzuola, Martha si nascose nella parte più remota del suo piccolo letto. Contò sino a cento prima di far uscire la testa dal suo nascondiglio e bearsi della sua assenza. E lentamente, senza proferir alcun suono, scivolò fuori dal letto con l'intenzione di dirigersi verso la porta.

Un passo, e la quiete sembrava essere sua amica da anni. Due passi, e si stava avvicinando al piccolo spiraglio di luce. Tre passi, ed era andata a sbattere contro la sua figura imponente. Iniziò a strillare, tremendamente spaventata dalla sua improvvisa apparizione.

"Torna a letto, Martha", puntò il dito verso il suo letto, la testa piegata verso il basso per osservarla in tutto il suo squallore. "Mi sembrava d'esser stato chiaro quando ti avevo detto che non uscirai più da questa stanza", il sopracciglio destro alzato, e il dito ancora puntato verso il letto.

Martha si fece più piccola di quel che già era e, con rilevante terrore, si prestò a dare le spalle a ciò che era diventato il suo peggior incubo.

Solitamente lui non era molto tollerante, aveva un bisogno sfrenato di controllare la sua vita nei minimi particolari. E la teneva chiusa nella sua stanza da mesi, ormai, e conosceva ogni sua intenzione. Non era mai stato clemente con lei, aveva sempre cercato il modo più riluttante per farsi rispettare. E con Martha aveva funzionato.

La sua mano avvolse i lunghi capelli lisci di Martha, tirandoli affinché la ragazza tornasse alla posizione iniziale. Si lasciò sfuggire un urlo ed, ancora con i capelli stretti nella sua mano, si voltò. Il dolore padroneggiava fra le sue sensazioni, non ricordava d'esser stata tirata per i capelli così forte, prima d'ora.

"Non avevo intenzione di uscire", la sua voce simile ad un lamento. Una piccola bugia bianca era uscita dalle sua labbra, ed era sicura che sarebbe finita all'inferno per ciò che aveva detto. Abbassò il capo, fin troppo terrorizzata per reggere una gara di sguardi con lui.

I suoi capelli vennero tirati nuovamente, ancor più forte di prima. Un altro urlo l'era sfuggito dalla labbra, un urlo ancor più forte del precedente.

"Non urlare! Non farlo!", gridò costui, mantenendo un tono che non ammette contraddizioni.

Martha, continuamente con il capo abbassato, iniziò a piangere, sapendo di star per finire in un gran bel guaio. Ma la sua mano lasciò la presa, i suoi capelli stavano scivolando lungo le sue spalle.

"Torna a letto, non te lo voglio ripetere di nuovo". Sospirò esasperato, raggiungendo il suo posto impolverato accanto all'armadio, indossando la sua espressione più malata.

Martha si voltò, camminò sino al letto con le lacrime rigarle le guance. Sollevò le lenzuola, ci si fiondò dentro e si nascose nel suo piccolo angolo di conforto. Gli occhi di lui costantemente impressi nella mente, il suo volto disegnato perfettamente come fosse dipinto sulla tela di un quadro, e flashback delle sue brutte azioni.

Poggiò la guancia sulla superficie del letto, sentendosi quasi meglio. Concentrandosi poteva persino ascoltare le voci dei suoi genitori mentre discutevano della loro invariata routine, e neanche quel giorno l'avrebbero salvata.

Niente paura! Verrà raccontata la storia di Martha in un altro capitolo, così da farvi capire chi è lui e com'è entrato nella vita della nostra piccola Martha.

A presto!

Potete leggere la storia originale, sempre scritta da me, qui .

E qualora ne siate interessati potete trovarmi qui:
Wattpad: witharryx
Twitter: foolvs_gold
Facebook: Hailee Edwards
Instagram: foolvs_gold
We Heart It: witharryx

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: pinkherrie