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Autore: fede_rica19    02/12/2016    0 recensioni
Lily Luna Potter ormai è diventata una bellissima donna, un pò lunatica, prossima alla specializzazione in Magichirurgia...potrebbe sembrare tutto perfetto adesso che i drammi adolescenziali sono lontani e che sta giungendo la realizzazione professionale eppure qualche fantasma del passato busserà nuovamente alla sua porta e lei dovrà finalmente decidere se chiudere con il passato per sempre o lasciarlo entrare ancora una volta e rimescolare le carte;
Albus Severus Potter è fiero della sua sfilza di successi in campo scolastico ma per lui è arrivato il momento di una nuova sfida che forse stavolta non riuscirà a superare con lo charme e l'ambizione che lo hanno contraddistinto da buon serpeverde, forse stavolta la scuola di Auror lo metterà a dura prova ed a complicargli le cose giungerà una testolina mora che serba per lui un profondo rancore;
Aurora Gomez è una strega dal passato difficile nonché migliore amica e coinquilina della piccola dei Potter. La sua lingua lunga ed il suo corpo sinuoso nascondono un'anima fragile ed un cuore scheggiato dalla vita che è stata troppa ingiusta con lei sin da bambina.
Coppie: Lily luna/Teddy; Albus Potter/AlicePaciock; Lily luna/nuovo personaggio
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Teddy Lupin | Coppie: Lily Luna/Lysander
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Orgoglio&Pregiudizio'
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Prologo

Quella sera, prima che lo zio Charlie ripartisse, Teddy aveva detto che avrebbe fatto un annuncio a tutta la famiglia dopo cena e nell’aria si respirava trepidazione. Per tutta la cena qualcuno aveva tentato di estorcere qualche indizio ma in tutta risposta il ragazzo si era scambiato sguardi eccitati con Victorie. Lily sentiva che avrebbe vomitato da un momento all’altro e si maledì di non aver invitato anche Lysander quella sera, almeno avrebbe avuto qualcuno con cui sfogarsi e per fumarsi una sigaretta sul retro. E invece era stata costretta a sorbirsi quel siparietto da futuri sposini. Immaginava che la grande notiziona che avrebbero dato centrasse qualcosa con il matrimonio, magari volevano ufficializzare una data. Li odiava. Anzi odiava lui, non lei. Victorie poteva essere un pò snob e spocchiosa, ma non era colpa sua se lui la amava. Ma poi come biasimarla per la sua presunzione dato che era bellissima e che la sua carriera da giornalista di cronaca rosa ormai stava decollando? Difatti in Francia era molto conosciuta ed apprezzata. Odiava lui perché non aveva niente a che fare con lei eppure stavano insieme. Lui era un testone, chiacchierone, amante dei tatuaggi come lei, che preferiva fare una partita a quidditch mentre pioveva e sporcarsi di fango piuttosto che sorseggiare thé e parlare di quali tazzine scegliere per la nuova casa. Un ragazzo che per anni aveva preferito piercing e capelli verdi a mò di cresta che parlare di progetti familiari. Dov’era finito quel Teddy di cui si era innamorata?! Dopo quei mesi in Francia come tirocinante era diventato così insipido, così rigido…
TIN TIN TIN
Il tintinnio di un bicchiere di cristallo la destò da quei pensieri, nemmeno si era accorta di aver stretto tanto la forchetta da farsi impallidire le nocche. Vide prima il viso solare e sorridente di sua cugina ed i suoi occhi così cerulei, da sembrare spicchi di cielo incastonati, posati sul suo futuro marito. Così Lily sollevò i suoi di occhi su Teddy. Sentì una fitta allo stomaco quando vide lo stesso sorriso felice dipinto anche sul volto del ragazzo. Possibile che dopo due anni ancora lei non riusciva a capire che sua cugina e il suo Teddy erano fatti l’uno per l’altra?! Possibile che nemmeno avere nove anni in meno di lui l’avevano mai fermata dall’amarlo così incondizionatamente? Perché non riusciva ad essere una ragazza di diciassette anni come tutte altre?
-Come vi avevo accennato ho un importantissima notizia da darvi che spero vi renda orgogliosi di me e felici come lo siamo io e Victorie!- altra fitta allo stomaco. Dov’era Lysander quando aveva bisogno di lui?! –Come sapete mi è rimasto l’ultimo anno di tirocinio e finalmente concluderò i miei studi di Scienze della Magiformazione…- Lily si guardò attorno, tutti i suoi zii e cugini pendevano dalle labbra di Teddy Lupin, guardandolo con ammirazione. Chissà se qualcuno aveva mai notato che lei lo guardava con amore. -…ebbene mi è stata offerta la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure ad Hogwarts, appena prenderò la mia pergamena di Specializzazione!- BOOM. La testa di Lily stava per esplodere. Teddy aveva appena lanciato una bomba atomica e nemmeno se ne era reso conto. E certo come poteva?! Lui non sapeva nulla dei suoi sentimenti, delle sue paure, della sua sofferenza. Mentre gli altri a tavola applaudivano e Victorie si era alzata per abbracciare il suo fidanzato perfetto, lei si alzò di scatto, facendo quasi rovesciare la sedia a terra e a grandi falcate lasciò la cucina di zio Bill. Sperò che nel frastuono delle acclamazioni e delle congratulazioni nessuno si fosse accorto di lei. Cacciò un ringhio frustrato, chiusa in bagno, e diede un calcio allo stipetto dei sali da bagno di zia Fleur. Ricacciò indietro le lacrime. Lei era forte. Lei non piangeva, non più. Si sedette sulla tavola del water chiusa e si prese la testa fra le mani, puntellando con i gomiti sulle ginocchia. Si continuava a chiedere cosa ancora le facesse sperare che le cose sarebbero cambiate.
-Lils?- la voce di Teddy la fece trasalire.
-Và via Ted…sono in bagno…- ruggì lei.
-Davvero?!- chiese ironico –apri dai!- la esortò con tono infastidito.
-Và via!- ripeté Lily e si sentì patetica. Che scusa poteva arrecare per il suo strano comportamento? Lo sentì armeggiare con la bacchetta e poco dopo il rumore della toppa che scattava. Pian piano la porta cigolò e si aprì ed infine lui entrò. Lily sbuffò avvilita roteando gli occhi al cielo e alzandosi dal water gli diede le spalle raggiungendo la finestra. Da lì si poteva vedere l’oceano e la luna piena frastagliarsi arrogante sulla sua superficie e in lontananza la tomba del piccolo Dobby.

-> https://youtu.be/zTkj312mr3c
-Perché hai avuto quella reazione? Pensavo che tu più di tutti saresti stata felice di avermi di nuovo qui in Inghilterra l’anno prossimo…- lei ridacchiò in maniera grottesca ed ironica. Scosse il capo e la rabbia le salì ancora più al cervello. Perché? Perché lui non capiva? Come poteva non capire cosa ribolliva in lei?! Si vantava sempre di come fossero così bravi a comprendersi con uno sguardo, –Dì qualcosa, qualunque cosa…- poi lo sentì camminare, quasi sbattendo i piedi sulle mattonelle lillà del bagno e poi si sentì prendere bruscamente per le spalle e si dovette voltare.

*E mi sto sentendo così piccolo…
Era oltre quello che immaginavo…
Non ho più certezze.*

 
-Non ho voglia di parlare con te! Lo capisci questo professorino del cazzo?!- non si rese conto di averlo detto né di aver usato tutta quella rabbia e sputato quel veleno. Non pensava di averne tanto in corpo né di essere capace di esternarglielo così di impeto. Non al suo Teddy. Lui mollò la presa come se si fosse appena scottato. La guardò ma sembrò non riconoscerla. –Ti avevo detto di andar via…perché sei entrato?- aggiunse lei con un groppo in gola e a mò di rimprovero, ma non avrebbe pianto. Specialmente non davanti a lui. Non era più una ragazzina piagnucolosa. Era cresciuta.
-Perché ero preoccupato per te, perché credevo di fare la cosa giusta, ma con te ultimamente sembra che non ci riesca mai…era tutto così semplice prima che…-
-Prima che… cosa? Che crescessi? Che non fossi più una bambina a cui raccontare storie o a cui comprare le cioccorane? Si cresce Ted, ed io l’ho fatto…sono una donna adesso e non puoi comprarmi facendomi ridere cambiando colore dei capelli…- lo interruppe vomitandogli ancora addosso rancore e rabbia.
-Perché ti comporti così? Perché sei così arrabbiata con me Lils? Da dove viene fuori questo odio? Pensavo che mi volessi bene! Che noi fossimo come fratello e sorella!-
Colpita e affondata. Nulla poteva fare più male di quello che aveva appena sentito.
-NON SIAMO FRATELLO E SORELLA! NON LO SIAMO MAI STATI! JAMES È MIO FRATELLO, ALBUS LO È! TU NON LO SEI! TU NON SEI NEMMENO UN MIO PARENTE! TU NON SEI NIENTE ORMAI!- urlò quelle cose e si sentì avvampare e voleva essere pentita di quello che gli era appena uscito dalla bocca ma non fu così. Si sentì leggera e sincera per la prima volta da quando aveva capito di amarlo. Le sembrò di sentire il cuore di Teddy frantumarsi e vide gli occhi del ragazzo inumidirsi. Poi lui voltò il capo brusco, per non guardarla. Stava raccogliendo le idee mentre i suoi capelli diventavano da rosso rabbia a grigio. Grigi non li aveva mai visti. Nemmeno lei riusciva più a decifrare quel ragazzo che un tempo conosceva come le sue tasche. Con cui era cresciuta, di cui si era innamorata da adolescente.

*Ed io inciamperò e cadrò…
Sto ancora imparando ad amare semplicemente iniziando a gattonare.*


-Sono…sono senza parole…credo che me ne andrò via adesso!- farfugliò confuso e saettando con i suoi occhi color paglia da un punto all’altro del pavimento, ancora scosso e confuso. Lei era ancora ansante per le urla e paonazza di rabbia e vergogna. Non sarebbe mai riuscita a spiegargli perché aveva detto quelle cose e non voleva farlo probabilmente. Voleva perderlo, per sempre. Ecco perché aveva fatto tanto male sapere che tra un anno lo avrebbe avuto sempre tra i piedi, sotto gli occhi. Averlo in Francia, per tutto quel tempo, l’aveva aiutata. Come si dice? Lontano dagli occhi lontano dal cuore. Sapeva bene che una volta sposati sarebbero andati a vivere in Francia. Perché avevano cambiato idea? E perché lo aveva appreso come tutti gli altri e nello stesso istante? Perché Teddy non glielo aveva detto prima? Magari anche via gufo. Non era pronta. Saperlo felice a Parigi non era come vederlo ogni giorno. Non voleva sbattuta in faccia la felicità di sua cugina giorno per giorno con l’uomo che amava lei. Anche se lo aveva detto Teddy restò ancora lì impalato e Lily fu tentata di confessare tutto, di liberarsi delle sue paure, emozioni e sentimenti. Poi lui si mordicchiò il labbro come combattuto ma alla fine scelse. Le voltò le spalle ed uscì dalla stanza.

*E ingoierò il mio orgoglio. Tu sei la persona che amo e ti sto dicendo addio…
Di qualcosa, sto rinunciando a te. (Say Something; Christina Aguilera/Jasmine Thompson)*

 
Quella sera stranamente i suoi genitori decisero di non restare a Villa Conchiglia a dormire, ma che sarebbero ritornati a Godric’s Hollow un giorno prima. Dopo la cena (e probabilmente dopo la sfuriata di Lily che tutti avevano sentito dal piano di sotto) si era respirata un’aria tesa e per lo più si era chiacchierato del nulla, senza cercare che saltasse fuori l’argomento “Teddy e Victorie tra un anno torneranno ad abitare in Inghilterra”. Lei aveva fatto appello a tutta la sua pazienza, e cercando di non sprofondare dalla vergogna, era riscesa dopo qualche minuto che l’aveva fatto Teddy e si era seduta sul divano in salotto a leggere una delle riviste di moda che Dominique lasciava sempre in giro. Tutti gli altri suoi cugini ed i suoi fratelli erano rimasti in cucina, forse per lasciarle il suo spazio o forse perché non volevano avere affatto avere a che fare con lei che ultimamente più del solito era irascibile e scontrosa. Quando la voce più severa del solito di suo padre la risvegliò capì di essersi appisolata sul divano degli zii e seguì a testa bassa i suoi familiari fuori dalla casa, lì dove una passaporta era stata preparata un’oretta prima. Si sentì agganciare per l’ombelico e un vortice la avvolse caoticamente e dopo i suoi piedi toccarono terra. Traballò leggermente e poi tornò in equilibrio, mettendo così a fuoco il salottino di casa sua. Casa dolce casa.
-Signorinella!- aveva tirato un sospiro di sollievo troppo in fretta a quanto pareva. Si girò con espressione sottomessa verso sua madre che era spalleggiata da suo padre. Entrambi avevano un cipiglio a dir poco infuriato. Sua madre aveva persino le mani sui fianchi e suo padre era più pallido del solito. Come biasimarli? Loro volevano un mondo di bene al loro figlioccio Teddy. Per loro era come un figlio, lo era sempre stato. Ovvio che a parer loro per Lily Teddy doveva essere come un fratello. Non sapevano però che lei lo amava immensamente e cosa stava nascondendo a tutti quanti. Tranne a Lysander…
-Per favore…non potreste semplicemente restare fuori da questa storia?!- cominciò a protestare. Suo padre gli lanciò un’occhiataccia e decise che per il momento era meglio tacere e vedere cosa avevano da dirle.
-Come ti sei permessa di dire quelle scempiaggini a Ted? Perché mai sei stata così cattiva con lui anziché gioire come tutti gli altri della sua conquista in campo lavorativo? Capisci cosa significa per lui lavorare ad Hogwarts?!- le domandò sua madre mentre agitata svolazzava i capelli lunghi e rossi come fiamme, proprio come i suoi. Restò zitta. Cosa poteva inventarsi? Non trovava nulla di buono da dire perciò restò a fronteggiare i suoi genitori con gli occhi ardenti di rabbia. Sentiva i suoi fratelli agitarsi dietro di lei. Forse volevano venirle in soccorso ma lei doveva sbrigarsela da sola. Forse loro avevano capito cosa c’era sotto, chissà…
-Rispondi a tua madre! È questa l’educazione che ti abbiamo insegnato? Se hai avuto “una giornata no” non hai il diritto di prendertela così spassionatamente con un tuo caro, lo capisci questo Lilian?- la rimbrottò suo padre minaccioso. Non potevano capire. Come potevano immaginarsi cosa c’era dietro. Anzi non dovevano nemmeno immaginarlo. Probabilmente sarebbero rimasti disgustati. Come poteva essersi innamorata del ragazzino che le aveva anche cambiato il pannolino anni addietro? Si sarebbero vergognati della loro figlia immatura e viziata e forse un pò perversa.
-Fatti miei!- sibilò cattiva. Per poco sua madre non svenne per così tanta insolenza. Era sempre stata la pecorella nera della famiglia Potter, un pò troppo svampita, un pò troppo frivola, incurante delle regole e dalle amicizie discutibili ma con loro era sempre stata gentile ed educata.
-Fila in camera tua, sei in punizione fino a quando questo tuo atteggiamento insolente non avrà fine!- fu la risposta secca di suo padre. Eccolo l’Auror che veniva fuori in casa propria.
-Ma…ma…ho diciassette anni, come puoi ancora mettermi in castigo?!- protestò sbattendo i piedi ed agitando la sua chioma cremisi come il fuoco, mentre i suoi grandi occhioni verdi ardevano di rabbia. L’unica risposta che ottenne fu un’altra occhiataccia ammonitrice e il dito minaccioso di suo padre che le indicava le scale verso la sua camera. Sbuffò talmente forte che quasi sembrò ringhiare e a passi pesanti come a voler rompere i gradini, salì diretta nella sua cameretta. Si sbatté la porta alle spalle e chiuse il mondo fuori.

Nda: Buona sera popolo di EFP! quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho pubblicato?! un'eternità sembra essere passata! 
Mi è mancato questo posto, mi siete mancati voi e mi è mancato scrivere! 
L'idea di continuare con la saga Orgoglio&Pregiudizio c'era altrimenti nell'epilogo non avrei lasciato in sospeso gli affari di Lily Luna! Però la fanfic non si concentrerà solo su di lei ma anche su Albus, che non ha avuto spazio nella precedente fanfic e allo stesso modo su lysander e Teddy lupin! ;)
Inoltre ci sarà un nuovo personaggio, tutto mio, un pò come Calliope e Florinda <3
Beh che aggiungere spero che andiate a leggere il primo capitolo che pubblicherò nei prossimi giorni!
intanto mi fareste felice se lasciaste una piccola recensione!! Baciiii!! PS: per chi ha letto Orgoglio&Pregiudizio conosceva già questi avvenimenti del prologo mentre per chi è appena entrato nel mio mondo xD non occorre leggere Orgoglio&Pregiudizio per capircene qualcosa tranquilli/e! 
A presto, rory.
  
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