Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: stardust94    03/12/2016    1 recensioni
(Pokémon S\M USUM pseudo ritorno delle vecchie generazioni)
Nel mondo esistono molti misteri.
Alcuni legati ad antiche leggende, altri a manufatti magici e altre ancora a Pokémon speciali.
Tutto sta per cambiare per alcuni ragazzi, che provengono da diverse regioni
***
Due giovani esperti di tipo drago e spettro, nati nella città della melodia color lavanda
Una principessa che proviene dalla regione dei draghi di verità, ideali e confine
Un allenatrice rovente come la cima del monte Camino e le fiamme del suo Charizard
Un allenatore freddo e deciso, come il valore della bestia marina
Una allenatrice amante dei fiori e guardiana del tempo
E infine...
Un team spietato, che vuole mettere a soqquadro le regioni.
Raziel, Kain, Astrid, Alexandra, Susan, Hayden e Zero.
Sette allenatori, destinati a salvare tutte le regioni del mondo Pokémon.
Seguiteli in questa nuova, entusiasmante e pericolosa avventura
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Blu, N, Nuovo personaggio, Rosso
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La Voliera mille colori e Iridio
 
Astrid pov

Erano ormai passati alcuni giorni, da quando Raziel era venuto a stare da noi. Entrambi, avevamo catturato alcuni Pokémon nuovi, Eevee e Rockruff per me e Nincada per Raziel.

Avevo sentito in video-chiamata Aria, era stata una sorpresa ma le sue parole, mi avevano sorpresa ancora di più.
***
Ero davanti al monitor, emozionata per quella chiamata.
Aria mi stava raccontando dei preparativi, ormai ultimati, per la prossima gara.
- Quindi sei specializzata in un solo tipo? - domandò improvvisamente.
- Si. Il tipo Folletto - risposi io tranquilla.

Aria sembrò pensare un attimo, poi forzò un sorriso e io naturalmente volli subito saperne la ragione.
- È solo che...Temo tu possa essere svantaggiata con soli tipi Folletto - disse lasciandomi l'amaro in bocca.
- In fondo il bello delle gare pokémon è anche, saper combinare le abilità di pokémon con tipi diversi e renderli armoniosi - spiegò l'ex regina di Kalos.
Dopo un po' di chiacchiere, chiusi la chiamata, domandandomi se Aria avesse ragione.


***

Erano passate circa tre settimane, dalla mia chiacchierata con Aria.
Io e Raziel, ci stavamo allenando in giardino, quando ricevetti un messaggio da parte degli organizzatori del Festival di Alola.
Raziel si avvicinò, mentre Rotom-dex visualizzava il messaggio.

Care talentuose Performer, questo messaggio è indirizzato a tutte coloro che partecipano al gran festival di Alola.
La prima gara si terrà domani sera presso il comune di Hau’oli.
il tema della gara è : danzare con stile.
Vi aspettiamo numerose.

Il messaggio si chiuse con uno scintillio, proprio mentre Raziel si avvicinava.
- Quindi la prima gara, sarà ispirata alle danze tradizionali? - domandò il ragazzo

Io feci di si con la testa, poi controllai di nuovo la cartina, dopo un po' esclamai soddisfatta.
- Eccola qui! -.
Indicai a Raziel un punto sulla mappa, era un luogo vicino a noi.
- La voliera mille colori, qui ci sono molte specie di pokémon, sia d'erba che volanti -.

Spiegai, mostrando le foto di una foresta incontaminata con molte specie di pokémon diversi
Tra di essi spiccava un pokémon in particolare, quello che io stavo cercando.

- Ori...corio? - lesse Raziel, per poi guardarmi confuso.
Spiegai che Oricorio era un pokémon uccello che amava danzare e che, sopratutto, era diviso in sottospecie diverse, a seconda del isola dove viveva.
Raziel ascoltò il discorso, mentre ci avvicinavamo alla grande voliera.
Era un edificio costituito da 4 diverse cupole scintillanti. Esse si stagliavano nel cielo azzurro con imponenza.

- Salve e benvenuti alla Voliera mille colori - disse un ragazzo davanti all'entrata.

Era un bel giovane, dagli ordinati capelli biondi e occhi azzurri. Vestiva un'uniforme bianca e azzurra, inoltre, aveva uno spiccato accento, forse veniva da Kalos. Subito si avvicinò a noi sorridendo cordiale e ci porse delle cartine.
- È un piacere conoscervi, io sono Louie Monterosa, sarò la vostra guida - spiegò il ragazzo.
- Questo posto è immenso! E guarda quanti pokémon diversi! - .

Ero meravigliata, tutto intorno a noi, specie di pokémon diversi popolavano le voliere, non erano di solo tipo volante, ma anche terra come Rhyhorn e numerosi tipi acqua e erba.

Raziel camminava accanto a me, anche lui guardava i numerosi pokémon selvatici, sorridendo al biondo. Louie ci stava riempiendo di nozioni, sulla flora e la fauna di Alola.

Tra di essi, scorsi un piccolo volpino, era un esemplare di Vulpix, ma aveva qualcosa di molto insolito. Lo guardai sorpresa mentre Raziel chiedeva spiegazioni alla nostra guida.
- Quello è un Vulpix forma Alola - spiegò Louie.
- Vulpix forma Alola? - domandai io, ero parecchio confusa.

Il pokémon era simile al Vulpix comune, ma il suo manto era di un bianco soffice e lucente, le code erano più arricciate e vaporose e i suoi occhi erano azzurri. Zampettò verso di me, creando dei piccoli cristalli di ghiaccio.

- Si dice che Vulpix sia arrivato nella regione di Alola insieme agli esseri umani. Ben presto, questo Pokémon Volpe si è spostato sulle cime innevate dei monti di Alola, isolandosi dagli altri Pokémon e finendo per sviluppare la sua forma attuale - spiegò Louie, mentre prendeva in braccio il piccolo pokémon volpe.

- I Vulpix di Alola vivono in piccoli branchi, composti da due a cinque individui, sui picchi più alti coperti da nevi perenni, aiutandosi l'un l'altro per sopravvivere in queste condizioni estreme. Quindi sono molto rari - aggiunse in un sorriso gentile.

Improvvisamente, qualcosa volò sopra di noi, andando a posarsi sul ramo di un albero molto grande.
Era un Pokémon somigliante ad un pappagallo rosso con diverse piume nere sulle ali e nella coda, a ricordare le balze di un tipico abito da flamenco.
Ai lati della testa aveva delle piccole spirali bianche, si stava divertendo con altri suoi simili, ballando una danza che ricordava appunto il Flamenco.

- Quello è un esemplare di Oricorio - disse indicando il pappagallo, questo forse avendo capito che parlassimo di lui, cominciò di nuovo a ballare.

- Oricorio è un Pokémon particolare. Ha quattro diversi tipi primari che caratterizzano le sue forme - tornò a spiegare calmo, accarezzando il manto bianco di Vulpix.
- Esse sono ispirate a quattro tipi di danza differenti: Fuoco per lo Stile Falmenco, Elettro per lo Stile Cheerdance, Psico per lo Stile Hula e Spettro per lo Stile Buyō -.
Spiegò il biondo nuovamente guardando Oricorio.

- Ma come niente Folletto? - sospirai affranta, ero quasi sicura che Oricorio potesse avere il tipo Folletto. 
Louie sembrò ridere poi scosse la testa, tornando a guardare me e Raziel.
Il corvino nel frattempo, osservava incuriosito Oricorio.
- Continuando la spiegazione, nonostante abbiano un tipo primario diverso, Il tipo secondario di questo Pokémon che è presente in tutte e quattro le forme ed il tipo Volante. -.

Improvvisamente, la terra cominciò a tremare. Tentai di restare in piedi, ma una voragine si aprì inghiottendomi, o almeno così pensavo...

- Ti tengo io Astrid! -.

Raziel mi afferrò il polso tenendomi con forza, ma anche lui a causa delle scosse faceva fatica a restare in piedi. 
Tentai di sollevarmi, sentivo il cuore battere al impazzata e la presa di Raziel, si stava allentando sempre di più.

- Non... Non puoi tenermi al infinito - tentai di nuovo di afferrare la roccia, ma questa si sgretolò, come fosse burro.
Raziel scosse la testa e con uno sforzo enorme tentò di nuovo di riportarmi al sicuro.

Arrossì sorpresa, nonostante fosse in pericolo anche lui, si preoccupava solo di me. Era davvero un ragazzo incredibile, decisi che avrei fatto di tutto per aiutarlo.
Tentai di nuovo di raggiungerlo, stringendo la sua mano mi diedi abbastanza slancio poi lo guardai e sorrisi.
- A-andrà tutto bene - sussurrai e lasciai la sua mano, precipitando nel vuoto.

L'ultima cosa che vidi, furono gli occhi disperati di Raziel.

Ero certa di precipitare, quando mi accorsi che non era così. 
Qualcuno o meglio...Qualcosa mi teneva stretta a se.
Era un Pokèmon che non avevo mai visto.

Eppure, eppure sapevo chi era...quel' pokémon era il protettore di Mele Mele, era Tapu Koko!

Il Nume locale mi mise a terra al sicuro, subito Raziel e Louie si avvicinarono, Raziel sembrava scosso e arrabbiato.
Guardai Tapu Koko.

Aveva un aspetto molto diverso dagli altri Pokémon, la testa e il torso erano neri con dei segni bianchi sul petto, sopra gli occhi e in cima alla testa.
Da essa si estendeva una grande piuma arancione che si divideva nella parte posteriore.
Una macchia gialla copriva la parte superiore della piuma. La parte inferiore di questa cresta arrivava al collo, quindi divideva la testa in due e creava un naso simile ad un becco.

Aveva piccoli occhi blu con dei segni gialli dietro di essi. La parte inferiore del suo corpo era invece arancione con quattro protuberanze appuntite: tre spuntoni sono corti e si trovano davanti e ai lati, mentre quello posizionato dietro è più lungo.

Nel complesso assomigliavano alle penne della coda di un uccello. Le braccia sottili con delle strutture circolari gialle che ricoprivano le spalle, erano in realtà molto forti.
Su ogni braccio era presente quella che sembrava mezza maschera di uccello e le zampe terminavano in due grandi artigli che creavano il becco della maschera.

- Che ti è saltato in mente?! - sbraitò Raziel afferrandomi per le spalle. Occhi lucidi e sgranati, capelli davanti al viso e voce alterata dalla rabbia.
Io lo strinsi forte, stavo tremando come una foglia non per la sua sfuriata, bensì perchè avevo rischiato di morire.

Raziel restò in silenzio, per un attimo pensai fosse ancora arrabbiato, ma poi sentì la sua mano tra i capelli e l'altra alzarmi il viso delicatamente.
- Non farlo mai più - sussurrò piano.
- Io non volevo che cadessi anche tu, ho pensato che sarei riuscita a salvarmi...In qualche modo - ammisi sospirando.
- Non farlo...Non pensarlo nemmeno, mai più Astrid - sussurrò di nuovo Raziel, stavolta facendo un piccolo sorriso.
- M-mi dispiace! - singhiozzai.

In un attimo cominciai a piangere disperata, realizzando quello che era veramente successo. Raziel sorrise appena, poi con il pollice scacciò una delle mie lacrime.
- Ora non piangere okey? è tutto apposto - disse

Io mi voltai verso il Nume, ancora fluttuante in parte a noi due, lo guardai e bazzicai un sorriso
- Grazie per avermi salvata - dissi

Guardandolo meglio, da più vicino si notavano molti altri particolari, sul suo aspetto, in particolare sulla maschera.
Era principalmente gialla con segni neri, arancioni e bianchi.
Vi erano tre segni triangolari bianchi con bordi neri in cima ad entrambe le metà della maschera, che creavano delle forme di diamante quando essa veniva chiusa.
Gli "occhi" consistevano in un diamante bianco collegati ad un triangolo arancione con una riga bianca. Inoltre, vi erano strutture a forma di ala da entrambe la parti, verso dietro.

Improvvisamente, notai qualcosa che brillava sul fianco di Tapu Koko. Era una freccia che si era conficcata nella sua carne.
-Aspetta ti aiuto io - dissi.

Poggiai la borsa a terra e afferrai la freccia cominciando a tirare. La punta si staccò, liberando il pokémon, esso sembrò sollevato e volteggiò in aria contento.
Louie medicò il fianco del divino protettore, subito dopo questo si girò verso un punto preciso e, volando velocissimo, scomparve.

- Chissà cosa ha provocato il terremoto... -
Raziel sembrava perso a riflettere, troppo perchè riuscissi a distrarlo, sospirai sedendomi a terra quando il biondo si avvicinò a me.
Louie sorrise e sedette al mio fianco.
- Mi dispiace che questo intoppo abbia rovinato la visita alla voliera - si scusò il ragazzo.
Io mi apprestai a dirgli che andava tutto bene, che non era un grave problema. Ma la voce alle mie spalle, ci fece voltare.

- Come avete osato? Questo è il mio campo d'allenamento, andate subito via! -.
A parlare, era stato un ragazzo che doveva avere più o meno la nostra età.
Pelle candida, abbastanza alto e dal fisico magro e slanciato. Occhi verdi e intensi, in quel momento fissati su me e Raziel.
I capelli, erano biondi e corti con un ciuffo più lungo che sfiorava sfiorava un lato del viso.

Gli abiti erano molto semplici, un paio di pantaloni e una felpa neri con alcuni tagli sulla stoffa. Le scarpe erano rosse, la parte del cappuccio, sul retro presentava una sorta di spuntoni.

- Tu chi sei? - domandò Louie alzandosi.
- Non importa. Voi siete allenatori? - tagliò corto lo strano ragazzo, rivolgendosi a noi due. 
Aveva uno sguardo tagliente e un tono minaccioso.
Di colpo, sentimmo un verso di pokémon e alzammo la testa.

Qualcosa o per meglio dire, qualcuno piombò dal cielo.

Kain!
Il ragazzo era sceso da un Dragonite in volo, che subito dopo, era atterrato lasciando, scendere anche una bella ragazza.
Dai lunghi capelli biondi e occhi verdi, vestita con un vestito bianco, un cappello a falde larghe e con una borsa a tracolla.

Kain guardò freddamente il biondo vestito di scuro, stringendo una Pokéball. 
Forse quello più sorpreso però era il biondo che, si era limitato a squadrare la ragazza come se la conoscesse.
- Tu cosa fai quì? - domandò ringhiando.
La ragazza bionda, che solo in seguito avrei scoperto chiamarsi Lyllia si nascose dietro Kain.

- Iridio fatti sotto! Può esistere solo un campione e sarò io - affermò Kain con un sorriso tra il determinato e il furbo. 
Raziel gli poggiò una mano sulla spalla.
- Calmati fratellino - mormorò. Aveva uno sguardo differente, quasi freddo
- Fatti i cavoli tuoi! È una faccenda tra me e questo tizio - decretò infine il bianco chiamando il suo Dragonite con un fischio.

Nonostante fosse massiccio, il pokèmon drago di Kain era incredibilmente agile e veloce.
Schivava le mosse dei Pokémon di Iridio e li buttava tutti al tappeto.

Era un Pokémon di color arancione sbiadito e possedeva braccia e gambe dotate ognuna di tre artigli.
Conservava ancora il corno sulla fronte che possedeva da Dragonair, che adesso però, era di colore arancione come la maggior parte del suo corpo.
Somigliava ad un drago bipede e aveva un paio di piccole ali verdi, che potevano aumentare di dimensione durante il volo.
Aveva una statura superiore a quella di molti umani. Possedeva anche antenne gialle a forma di S e un ventre striato color crema.
- Ti resta solo un Pokémon! Peccato, pensavo fossi più forte. Ma evidentemente chiedevo troppo - rise Kain con un sorriso sicuro.

Improvvisamente, il ghigno di Iridio, mi terrorizzò completamente. Avevo i brividi e dovetti appoggiarmi a Raziel, perchè sentivo di non avere equilibrio.
- Ora ti sistemo, spaccone! - urlò il biondo, mentre un ombra nera lo avvolgeva.

La stessa ombra si proiettò in un attimo alla sua Pokéball, era una sfera nera lucida con la parte, che normalmente sarebbe stata nera di un rosso accecante.
Iridio lanciò la sfera e una forte aura repulsiva, seguita da una potentissima onda d'urto, avvolsero il campo da battaglia.
Quando il fumo si diradò, assistemmo ad una scena terribile.

Dragonite era riverso sul terreno, gli occhi erano bianchi e il ventre, squarciato lasciava vedere lo stomaco.
Portai una mano alla bocca e cominciai a singhiozzare, mentre guardavo il pokémon di Iridio, che falciando il fumo era apparso davanti a noi.

- Molto bene Tipo Zero - sussurrò Iridio guardando la carneficina, provocata dal suo "pokémon"

Sembrava composto da varie parti diverse fra loro per racchiudere in se tutti i punti di forza degli altri Pokémon. La fisionomia comunque era simile a quella di una chimera.
Il muso era coperto da una sorta di maschera grigia, marrone e verde, simile agli elmi dei cavalieri medievali.
Il corpo del Pokémon era nero, con una specie di collare grigio. Le zampe anteriori erano di un colore verde-acqua spento e erano ricoperte di spunzoni, inoltre i piedi avevano due unghie affilatissime davanti e una dietro.
Le zampe posteriori invece si avvicinavano di più a quelle di un felino. La coda era stata sostituita dalla pinna caudale di un pesce.

Raziel si avvicinò al fratello, ancora a terra accanto al suo Pokémon, appoggiò una mano alla sua spalla, poi si rivolse ad Iridio.
- Questa carneficina, questo orrore...Sei contento di quello che hai fatto?! -.

Raziel era diverso dal solito, i suoi occhi solitamente dolci e tranquilli, erano freddi e taglienti. La voce, carica di collera e odio.

Non lo riconoscevo più.

- Non ho tempo per giocare con te - disse il ragazzo biondo.
- Giocare? io faccio sul serio! - ringhiò a quel punto, pieno di collera Raziel.

Non sapevo cosa stesse per succedere, ma avevo la netta sensazione, che qualcosa sarebbe presto cambiato...Forse in peggio.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: stardust94