Cap.5 Esami
Steve
cercò di grattarsi con una delle zampe inferiori, facendo
ondeggiare i tubicini e i sensori che aveva sul corpo. I suoi peli si
gonfiavano e dimenava furiosamente la coda. Il sedile sotto di lui
cigolava e il rumore risuonava nell'infermeria.
Tony
voltò lo sguardo, inarcò un sopracciglio con un
mezzo sogghigno.
"Dovresti
rilassarti. Potevi finire sul tavolo operatorio di qualcuno che non
sapeva cosa sta facendo".
Steve
digrignò i denti e abbassò le orecchie.
"Mi
viene solo faticoso" si lamentò.
Tony
rise, si mise seduto su una sedia e la fece scorrere sul pavimento
passando davanti a degli schermi.
"Ti
sto facendo una serie di analisi. Considerando che è
qualcosa che attacca il DNA, non posso rischiare di compiere operazioni
che danneggerebbero anche il siero".
Fece
ruotare la sedia e si chinò in avanti incrociando le braccia.
"Il
siero è ciò che ti permette tutta questa
lucidità. Se nell'operazione andasse danneggiato, perderesti
il controllo e io dovrei farti male. Non mi piace picchiare gli
anziani" aggiunse.
Steve
deglutì un paio di volte e volse il capo.
"Posso
riavere una tua maglietta?" domandò con voce tremante.
Tony
lanciò un'occhiata al suo petto coperto di peluria,
inarcò un sopracciglio aggrottando la fronte e
scrollò le spalle.
"Fammi
raccogliere gli ultimi dati e te la rendo. Neanche a me piacciono gli
uomini troppo villosi".
Si
girò con la sedia e prese a digitare velocemente con le
iridi castane socchiuse.
<
Se ha tempo di essere timido, probabilmente è più
in sé di prima > si disse.
Steve
si sporse e mordicchiò la spalla di Tony.
"Non
è per quello" disse con voce roca.
Tony
gli diede una leggera botta sulle labbra con il palmo.
"Cattivo
Pluto, non si morde" lo rimproverò.
Sogghignò,
si voltò e avvicinò la sedia al suo lettino.
"Che
c'è?" chiese.
"Avevi
ragione, il tuo odore mi rilassa" borbottò Rogers.
Tony
ridacchiò, si sfilò la maglietta e gliela
tirò sul muso. Si mise in piedi, si grattò un
fianco nudo e roteò gli occhi.
"Per
forza. Sono irresistibile per qualsiasi razza".
Steve
si mise le zampe superiori sulle orecchie e ululò.
"Sei
insopportabile per qualsiasi razza!" sbraitò.