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Autore: InsaneMonkey    04/12/2016    3 recensioni
{Dedicata a ChibiRoby}
È come un angelo custode, a cui solo se si aggrapperà per chiedere conforto non avrà motivo di provare paura.
Genere: Dark, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsumi, Saburo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dolce malinconia'
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♡ ♡ ♡






«Ehi, Natsumi...» un sussurro labile, fievole, teso a volare con la leggerezza di una piuma per un sottile tratto di nulla.

Un tono di voce rassicurante e mansueto, capace di infondere una certa calma anche all'animo più denso di preoccupazioni, soltanto lambendolo appena.

«Natsumi...» un altro bisbiglio che equivale ad un secondo tentativo - miseramente fallito - di destare dal suo sonno tutt'altro che tranquillo la figura femminile distesa accanto a lui, di richiamarne l'attenzione.

Saburo la guarda, con le sue iridi chiare, due gemme limpide e fulgide che sembrano aver rubato avidamente non solo il colore ma anche la profondità e la bellezza della volta celeste.
Osserva i lineamenti delicati della giovane che da preziosa amica - complice il passar delle stagioni, che gli ha permesso di capire cosa realmente provasse per lei - è divenuta la persona che più adora sopra ogni altra cosa al mondo.

Scrutandola meglio - grazie anche alla luce accesa da lui stesso poco prima - è in grado di accorgersi che nell'espressione del suo volto sia dipinta una smorfia che racchiude un concentrato di agitazione e sgomento.













«Saburo...» un sospiro lento, che libera la paura accumulatasi e il senso di oppressione che le stava attanagliando l'animo in una morsa oscura e acre. Un sospiro destinato a perdersi nel cuore della notte.

È stata una fortuna che il timbro placido e dolce del ragazzo dai capelli del colore della luna le abbia consentito di ritornare di colpo alla realtà, svegliandola.

Natsumi avverte come martelli l'involucro di emozioni al centro del suo petto, producendo battiti accelerati e affannosi - sono i battiti di chi è pervaso da una paura tale da prevalere su ogni altro senso con forza.

Gocce di sudore non smettono di colarle lungo la fronte: formano scie umide, scivolando poi più rapidamente.

Saburo la guarda - ancora una volta. È convinto che non si stancherebbe mai di studiare il profilo della sua amata, i tratti candidi e graziosi, i capelli magenta che lei è abituata a legare in una coppia di code e che lui non rinuncerebbe mai ad accarezzare, per sperimentare come siano piacevolmente soffici al tatto.

Adora catalizzare su di lei il suo sguardo - forse perché è proprio grazie ad un innocente e semplice scambio di occhiate che è sbocciato, qualche anno prima, come una rosa in primavera, il loro amore.

Gli procura un vivo senso di benessere il fatto che si trovi accanto a lei, che i loro cuori siano uniti da una scia di sentimenti, da un filo invisibile scandito dallo scorrere del tempo e da una vivida attrazione.

«Tutto bene?» chiede Saburo piano, preoccupandosi di lei, come a volerla proteggere, come ad accertarsi che ciò che un attimo prima la tormentava sia finalmente svanito.













«Ho fatto un incubo» mormora Natsumi, con voce tremula: è normale che il brutto sogno abbia esercitato su di lei un certo impatto psicologico ed emotivo, che l'abbia turbata.

Con un bel respiro cerca di calmarsi, di recuperare la stabilità e l'equilibrio che da sempre l'hanno caratterizzata, ma che l'oscura e repentina visione onirica è stata capace di far vacillare.

È evidente che Natsumi abbia bisogno di indirizzare altrove i pensieri e di ricevere conforto.

«Un incubo, dici?» sussurra lui.

Saburo si avvicina cauto alla figura femminile lì accanto, per appurarle di essere presente: vuole farle capire che sarà sempre disposto a consolarla e a sostenerla, in ogni occasione.

«È stato bruttissimo...»
Natsumi esita ancora un po': come desidererebbe che la sua forza e la sua grinta tornassero immediatamente a galla, che emergessero come al solito.

Come desidererebbe cancellare in modo definitivo le cupe immagini che poco prima si sono profilate nella sua mente.

Come desidererebbe riuscire a svincolarsi dai lacci che la legano a quella dimensione di tenebre.
Quelle tenebre che in precedenza le sono parse così maledettamente tangibili e concrete da farle credere che fosse tutto reale.

Anzi, non sa stabilire onestamente se quell'esperienza per niente piacevole abbia avuto la durata di un effimero istante o se l'abbia accompagnata per intere ore senza che se ne rendesse conto.













Accade tutto in un attimo. Un attimo fugace, passeggero.

Un attimo che a Saburo - ormai così vicino a Natsumi da riuscire a sentirne il profumo - basta per avvolgerle la schiena coperta dal tessuto morbido e caldo del pigiama, con il braccio sinistro.

È un gesto davvero dolce il suo, un atto tenero e anche piuttosto confidenziale e intimo, che testimonia quanto sia grande la benevolenza che prova per lei, quanto sincero sia il suo affetto.

Per Natsumi in fondo sarebbe disposto a compiere qualsiasi cosa, spinto da un profondo sentimento d'amore - un amore dal sapore di miele e zucchero, un amore di gioie e di speranze.

Alla ragazza dai capelli magenta nemmeno ronza per la testa di sottrarsi a quella stretta confortante e gentile, così tanto apprezzata dal suo cuore.

Anzi, se solo fosse possibile tornare indietro, rivivrebbe ogni singolo momento in cui si sono abbracciati e il turbine di sentimenti ed emozioni che automaticamente ne conseguirebbe.

Se solo fosse possibile tornare indietro, guarnirebbe ogni singolo momento trascorso con lui di tante altre tinte di magia.

Ecco perché lo ama.

«Adesso, però, stai tranquilla. - sussurra dolcemente, al suo orecchio. Scandisce bene le parole, perché possa comprenderle e coglierne la sfumatura di tenerezza.
Scandisce bene le parole, perché vuole che stia bene, che riesca finalmente a rasserenarla del tutto.
In fondo, è come uno speciale protettore, che scongiura costantemente il rischio che smarrisca il sorriso.
È come un angelo custode, a cui solo se si aggrapperà per chiedere conforto non avrà motivo di provare paura. - Ci sono io qui con te».




























~ Magico Regno dei Kinder Pinguì ~

Spero vivamente che questa storia, che non mi convince molto, sia piaciuta almeno a voi e soprattutto a ChibiRoby!❤🌹

Non ho del tutto specificato quale fosse l'incubo di Natsumi: mi piacerebbe che ognuno lavorasse con la sua immaginazione.

Un bacio,

InsaneMonkey💞💋






   
 
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