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Autore: Atra    04/12/2016    2 recensioni
Vi siete mai chiesti come sarebbe andata la storia di Final Fantasy VIII se Seifer avesse avuto una sorella?
Beh, io sì e questo è il risultato:
Il sangue è un vincolo.
E dai vincoli non ci si può liberare.
E non si può nemmeno scegliere senza farsi male.
O senza subire perdite.
Cosa scelsi io? Perché scelsi?
Quando avrei potuto cambiare qualcosa, feci tutto ciò che era in mio potere?
Il sangue è un vincolo.
Lo rimane anche quando è versato.
Potrai perdonarmi adesso, Seifer?

Buona lettura e spero che vi piaccia!
Genere: Azione, Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Seifer Almasy, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Legami'
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-Cittadini di Galbadia, scusate la brusca interruzione. Avete potuto seguire anche voi i terribili eventi che si sono svolti qui e di fronte a una minaccia così grave non posso più ritenermi al sicuro, né qui né altrove...-.
Il Presidente ha lasciato perdere qualsiasi convenevole e sta parlando in fretta, la fronte imperlata di sudore e la camicia impolverata, la cravatta scomposta nel punto in cui la Strega l'ha afferrato.
-...mi vedo quindi costretto ad affidare i miei pieni poteri a mani sicuramente degne di accoglierlo: la Strega Edea!-.
-Maledizione, ce l'ha fatta alla fine- borbotto fra i denti, mentre la Strega fa levitare l'unico microfono funzionante per assicurarsi di essere ben sentita:
-Nazione di Galbadia - proclama freddamente, senza degnare di un'occhiata il presidente accanto a lei, che pertanto si fa da parte e le lascia la scena - Tutti quanti siete stati testimoni dell'ignominioso attacco mosso da Esthar alla vita dell'ex-Presidente di Galbadia... - uh, quanto la sento godere nel pronunciare le parole "ex-Presidente"... - ...e dell'altrettanto vergognosa calunnia a noi perpetrata: ci hanno chiamati "bugiardi"-.
Però, devo dire che se la cava bene. Solo lei è in grado di tirarsi fuori da una situazione così scomoda...è terribilmente brava a volgere la situazione a suo favore e questo non è certamente un vantaggio, perché ora è al potere della nazione più potente al mondo e...ma cosa sta facendo Seifer?!
Mio fratello ha afferrato il Pre...l'ex-Presidente per il braccio, l'Hyperion sguainato.
-Dietro tutto questo c'è sicuramente la Strega Adele...- prosegue intanto Edea, un sorriso furbo che le si allarga sul viso e gli occhi improvvisamente più splendenti.
Deling comincia a divincolarsi disperatamente fra le mani di mio fratello, la lama del Gunblade che si avvicina inesorabilmente al suo collo.
-NO SEIFER, NO!- grido, non appena capisco cosa la Strega sta per fargli fare. Perché è la Strega, è sempre stata la Strega a manipolarci tutti quanti.
E' sempre lei che, senza smettere di parlare, mi zittisce con un semplice gesto di un dito, trasformando il mio grido in orrore muto.
-...e, posso assicurarvelo, io farò tutto il possibile per smascherare le sue falsità-.
Le sue falsità.
E' lei la vera bugiarda, è lei che ha ottenuto tutto quello che voleva in ogni modo, con ogni pretesto, bugia, mossa e contromossa, furtiva come un serpente che scivola viscido alle spalle, adulatrice come la carezza di una lama che penetra nella carne e la devasta di nascosto, falsa come l'alone appannato sul vetro di uno specchio, destinato a dissolversi lentamente per rivelare il vero riflesso celato sotto di sé.
Zell accanto a me scatta in piedi per fermare Seifer, ma un soldato, che non può far altro che obbedire al volere della nuova dittatrice di Galbadia, fa un passo in avanti e lo atterra con un colpo alla nuca, mentre più avanti mio fratello sorride con una cattiveria che non è sua, la lama che giunge contro la gola di Deling e scivola di lato, lasciandosi dietro una scia di sangue, che cola lento sul colletto del Presidente.
L'uomo si abbandona immediatamente alla stretta di mio fratello, che termina tranquillamente di passarlo sotto il filo della sua lama prima di lasciarlo andare di scatto, il corpo morto che si schianta con un tonfo sordo al suolo, seguito dal tintinnio dell'Hyperion rosso di sangue che Seifer lascia cadere, disgustato.
No, mio fratello non è disgustato da ciò che ha appena fatto; è disgustato dal sangue indegno che macchia la sua arma e che rischia di sporcargli i vestiti, come se lui si sentisse superiore a quell'umano...
-Per far questo - Edea lancia un'occhiata di sfuggita al Presidente sgozzato appena fuori dalla scena - Ho bisogno dell'aiuto di tutte le altre nazioni, a cominciare...-.
-A cominciare dall'isola di Balamb - interviene improvvisamente Seifer, affiancando la Strega e guardando fiero nell'obiettivo - e dal suo Garden. Se è in ascolto, Preside Cid Kramer, sappia che conto molto sul suo aiuto-.
-E per ufficializzare l'amicizia fra Galbadia e Balamb, il cui rappresentante Seifer Almasy è qui presente, effettuerò la sua nomina a mio Cavaliere proprio qui in diretta-.
...come se lui si sentisse superiore a tutti gli umani.
Mio fratello trasalisce e solleva ancora di più il mento, quasi sfidando il mondo dietro l'obbiettivo della telecamera a chiedere di meglio per lui.
Quasi sfidando tutti a chiedere di meglio per lui.
Tutti, persino me.

Che cosa stai cercando, Seifer?
Che cosa cerchi nelle pieghe adulatrici di quel potere?
Che cosa cerchi in quella mano estranea tesa verso di te, in quel contatto privo di qualsiasi significato, in quello sguardo così vuoto di parole e così pieno di nulla assoluto?
Che cosa stai cercando e che cosa hai cercato per tutto questo tempo, senza  che io me ne accorgessi?
Che cosa cercavi quando scrutavi il futuro insieme a me, tentando di accatastare sogni, progetti, intenzioni buone e cattive senza che ci crollassero addosso inevitabilmente?
Che cosa cercavi con l'inquietudine del domani, quando mi dicevi che il futuro era nostro e che era tutto appena iniziato?
Questo è appena iniziato, Seifer? E' questa la nuova vita che volevi per te?
Perché io sapevo tutto, sapevo già che te ne saresti andato, che non avresti ritentato per l'ennesima volta l'esame, che avresti cercato un modo migliore per dimostrare il tuo valore.
L'hai trovato, quindi? E' questo il meglio che cercavi per te?
Anche io cercavo il meglio per te, ma non è questo che avrei voluto tu trovassi.
Ebbene sì: lo cercavo anche io, ma non te l'ho mai detto; e questa è solo una delle tante cose che ti ho taciuto.
Non te le ho mai dette perché non sono mai stata forte abbastanza da prendere fiato e spingerle fuori, senza che suonassero come un addio malamente mascherato...e di addii fra me e te non se ne voleva parlare.
Erano le promesse che ci facevano così male, che ci facevano sentire più vicini alla paura di separarci e riconoscerci deboli l'uno senza l'altra; per questo motivo le ho sempre tenute tutte dentro di me, così come tu hai fatto con le tue, e le abbiamo nascoste dietro la convinzione che non ci fosse bisogno di scambiarcele, perché erano ciò che ci aspettavamo istintivamente l'uno dall'altra. Così facendo abbiamo trovato il modo di renderle inoffensive, di impedire loro di farci pensare a un futuro che le contraddicesse, di evitare che ci facessero male.
Questo fino a oggi, quando le abbiamo tradite tutte quante in un solo istante.
Dove sono finite, Seifer? Dove sono finite tutte le promesse che avevamo appena rinnovato, giusto due giorni fa?
Chi siamo stati noi quella sera, quando ci siamo ritrovati a dover fare ancora una volta i conti con un futuro che ci nascondeva la faccia?
Chi sei stato tu, quando mi dicevi che non volevi perdermi?
E chi sono stata io, per dirti che non sarebbe accaduto?
Guardaci ora, fratellone.
Guardati ora, in ginocchio davanti a una Strega che ti sta portando via da me. Guardami ora, in ginocchio perché non c'è altro modo per contrastare il vuoto che sento dentro.
Avevi promesso che ti saresti preso cura di me, Seifer.
Lo hai fatto anche se credevi di non esserne in grado, anche quando era difficile già per te stesso crescere e imparare a stare al mondo.
Lo hai fatto attraverso i gesti più grandi: insegnandomi a combattere, a difendermi, a puntare dritto verso l'obiettivo, a non arrendermi mai, a oltrepassare l'evidenza, a dare il giusto valore ai miei sogni, a puntare sempre in alto, a fidarmi solo di me stessa.
Lo hai fatto attraverso i gesti più piccoli: pranzando e allenandoti con me, regalandomi un pugnale, accompagnandomi alle lezioni, prendendo le mie difese nelle liti con Raijin, sistemandomi i vestiti quando non ero presentabile.
Lo avevi promesso e lo hai fatto senza volervi vedere mai una fine, perché separarsi era impensabile e, fino a quando saremmo stati insieme, non avresti mai smesso di essere il mio fratello maggiore.
Ma Seifer...chi sei stato oggi?
Come ti sei preso cura di me? Abbandonandomi in balia dei SeeD? Non muovendo un dito per difendermi quando la Strega mi ha sbattuta contro una trave di ferro? Rompendomi una mano? Rivelandomi quanto io ti sia stata d'impaccio in questa vita? Preparandoti a uccidermi quando ho provato ad attaccare Edea?
Sai, ero disposta a perdonarti per tutto questo. Non eri tu, non erano i tuoi occhi, le tue mani, le tue parole a ferire me; lo sapevo, lo avevo capito, ci avevo sperato.
Ma vedi, fratellone mio, io non so dove sei né come ritrovarti e fra pochi minuti non ti troverò mai più, perché tu mi abbandoni e mi lasci qui con un vuoto così abissale che non può essere riempito a forza di ricordi che mi dicano ciò che siamo stati, quando riesco a pensare solo a ciò che non ci sarà più.
Non ci sarà più la naturalezza di comprendersi al volo e di capirsi senza nemmeno cercare certezze nello sguardo dell'altro.
Non ci saranno più il suono diverso di mille risate, il silenzio dei sorrisi alla luce del sole, nel buio della notte, al chiarore della luna, sotto la pioggia.
Non ci saranno più nemmeno la rabbia impetuosa, la foga in battaglia, la competitività estrema, la voglia di sfida sempre accesa e viva, la complicità in ogni gesto.
Non ci saranno più la sensazione di avere sempre una parte di sé distante dal proprio corpo e la percezione della presenza dell'altro, pur nella sua assenza.
Non ci sarà più nemmeno la cosa più importante di tutto quello che siamo: noi non ci siamo mai stupiti di questo nostro legame, così come l'uomo non si stupisce di essere vivo; per noi tutto questo è semplice come respirare, indipendente dalla nostra volontà come il cuore che batte, naturale come stare al mondo.
E non ci sarà più un futuro da temere, perché ci ha già portato via tutto per averne ancora paura; non ci saranno più altre parole, Seifer; non ci sarà più il bisogno di sentirsi vicini, di non perdersi, di non vedersi andare via, ora che sta accadendo.
Non dovrai più temere di vedermi volare via, fratellone, perché lo hai fatto prima tu; non dovrai più temere di essere abbandonato, perché lo hai fatto prima tu; non dovrai più chiedermi di esserti accanto, di comprenderti, di sostenerti in silenzio, perché fra noi c'è già una lontananza lacerante ed estranea, c'è un silenzio martellante che somiglia tanto al vuoto che temevi ti lasciassi e che invece tu hai lasciato a me.
E sai Seifer, facevi bene ad averne paura: questo vuoto è un nemico interiore duro da sconfiggere, contro cui non riesco a combattere.
Proprio per questo vuoto non riesco a perdonarti, anche se non sei tu. Non ci riesco perché mi stai facendo sentire fragile come mai sono stata prima, perché andandotene distruggi tutto ciò che avrei voluto per te e tutto ciò che siamo stati in passato.
Fratellone mio, me lo hai detto tu che sono il tuo traguardo più grande, che sono la persona più importante per te. Tutto questo è così debole di fronte a ciò che ti ha promesso la Strega? L'immagine della tua vita precedente era così sottile perché tu potessi incrinarla al primo dubbio, alla prima decisione di buttarla via?
E tu? Tu non senti niente? Non lo senti il suono sfilacciato del nostro legame di sangue che si rompe, crine dopo crine, rimbombando negli angoli del vuoto cosmico che mi hai aperto dentro?
Non senti il filo che ci lega allentarsi sempre di più? Avevi davvero la necessità di liberarti anche da questo vincolo?
Quella volta che ti avevo confessato di non riconoscerti più, mi avevi detto di guardarti semplicemente, perché, nonostante tutto ciò che era successo, davanti a me c'eri sempre tu, il Seifer che conoscevo da una vita, il Seifer che mi era grato di essergli sempre vicina.
Ma questo era ieri.
Oggi ciò che sei non corrisponde all'immagine di mio fratello, ora non c'è più niente che ti lega a tua sorella; il nostro legame di sangue si è sciolto, sei finalmente libero.
Perché sì, il sangue è un vincolo e dai vincoli non ci si può liberare...ma nessuno di noi due avrebbe mai voluto o scelto di romperlo, una volta.
D'altra parte, non si può nemmeno scegliere senza farsi male o senza subire perdite...ma anche se non sei certamente stato tu a scegliere, Seifer, io ho comunque perso te, con tutto quello che sei stato ieri e sei ora.
Invece io...cosa scelsi io? Perché scelsi?
Perché non si può sempre creare un'alternativa a ciò che la vita ci sbatte in faccia e uscirne vincitori?
Quando avrei potuto cambiare qualcosa, feci tutto ciò che era in mio potere?
Non lo so. Ci sono tante cose che avrei voluto fare per te, Seifer. Ci sono tante promesse che rimarranno semplici sogni infranti perché le abbiamo tradite tutte e io ti chiedo scusa per non essere stata abbastanza, per non esserti stata accanto, per non aver impedito che ti strappassero via da me con tutti i nostri ricordi e i nostri sogni.
E lo so, lo so terribilmente bene che è troppo tardi per le scuse e per qualsiasi altra cosa che non sia orrore muto, ma sai che io non resterò a guardare anche questa volta, benché sia l'ultima, benché sia ormai già stato tutto deciso senza chiederci niente, benché tu sia già diventato il Cavaliere della Strega e altro dal fratello di Atra Almasy.
Allora, se tu sei pienamente consapevole di tutto questo come lo sono io, sappiamo entrambi altrettanto bene come dovrà andare a finire e che nessuno di noi due avrà ripensamenti, quando saremo l'uno di fronte all'altra.
Ma spero tu sappia che non avrei mai voluto che andasse a finire così, Seifer. Mi dispiace tanto, davvero.

-SEIFER!- sento la mia voce urlare, mentre il mio corpo scatta in piedi da solo, ancora una volta la presenza fredda del pugnale nella mia mano sana.
Li raggiungo in pochi passi e si voltano nel medesimo istante, il viso sorridente e canzonatorio della Strega e quello impassibile di Seifer.
-Stupida umana, ormai non puoi più...-.
-TU NON DECIDI PER...-.
Un fremito nell'aria, uno scintillio e un lampo, poi il rumore bagnato di qualcosa che mi trapassa il ventre; tutto questo ancora prima del dolore, che si scatena un istante dopo. Un dolore sordo, pulsante, freddo come il marmo, il ghiaccio, il metallo.
-Avrei dovuto farlo molto prima, Atra-.
Perché il mio corpo non va avanti? E' come se fosse bloccato da...
-ATRA, NO!-.
E' nel momento in cui la lama dell'Hyperion esce dal mio corpo che mi sento cadere in ginocchio, senza che possa fare altro se non sputare gocce di sangue rosso vivo.
-NO, NO, NO!-.
Il gelo mi ghiaccia completamente le ossa, mentre osservo il viso di mio fratello chinarsi su di me senza espressione, una mano stretta fra i miei capelli per tenermi su il mento.
In un lampo di lucidità, scorgo una cicatrice a forma di seme di picche che gli scava la pelle della tempia e cerco di allungare le mani per sfiorarla, ma lui mi strattona con violenza:
-Non toccarmi con le tue luride mani, umana-.

Anche tu sei umano, Seifer. Lo sei, anche se aver appena trapassato tua sorella proprio con quest'arma ti rende un mostro agli occhi degli altri.
E così è caduta anche l'ultima parola, l'ultima certezza che avevo di te: alla fine mi hai rivolto contro l'Hyperion, tu che, quella mattina dopo il tuo compleanno, mi hai detto che non lo avresti mai fatto.
Quella mattina ci siamo scambiati tutte le promesse che abbiamo rotto oggi, quindi presumo sia questa la mia punizione: essere trafitta dall'arma che doveva simboleggiare con la sua funzione proprio il mio giuramento di esserti sempre vicina e combattere le tue battaglie, seppur conservando la forza di essere sincera con te e di distinguermi per questo dall'Hyperion, la cui mente era solo e soltanto la tua.
Ma se avessi mantenuto la promessa, se fossi stata abbastanza per te, se avessi capito prima cosa ti stava accadendo, io che dico di conoscerti alla perfezione, tutto questo non sarebbe successo.

Tossisco altro sangue e quando Seifer mi risolleva il viso con uno strattone vedo per un attimo l'espressione completamente sconvolta di Zell, tornato cosciente e in procinto di alzarsi in piedi, la bocca ancora aperta dopo aver gridato.
Tuttavia, un paio di soldati lo trattengono per le braccia e lo spediscono a terra, poi uno dei due estrae la pistola e la punta alla sua nuca.
-Chi non è con la Strega è contro la Strega - sentenzia Seifer, impugnando nuovamente l'Hyperion e avvicinandolo alla mia gola, scarlatto e gocciolante del mio sangue - E quindi deve morire, anche se si tratta di te-.
Anche se si tratta di te.

Sapevo che sarebbe andata a finire così, Seifer, ma non in questo modo. Credevo che mi avresti dato almeno una possibilità, l'opportunità di dimostrarti che ero disposta a tutto, persino a combattere contro di te, per riportarti da me. E probabilmente non sarebbe cambiato niente, probabilmente sarebbe finita lo stesso con me in ginocchio e il tuo Hyperion sporco del mio sangue, ma almeno avrei avuto una scelta...se non per te, almeno per me.
Oppure è proprio per questo che l'hai fatto: perché nemmeno tu hai avuto scelta, perché forse non sai neanche più cosa sia, ora che è qualcun altro a decidere per te.
Qualunque cosa sia, non avere alternative è ancora peggio che essere costretti a decidere chi fra noi due debba sopravvivere, ma in tutta questa grande ingiustizia è comunque giusto che sia tu a finirmi.
Se la mia punizione è morire, la tua sarà quella di continuare a vivere e portarti appresso il simbolo della promessa e della condanna di tua sorella, cosicché se il rimorso di averla uccisa non sarà parte di te, il suo ricordo invece ti seguirà ovunque tu vada.
Sia così dunque, ma fa' in fretta, perché il tuo sguardo è un tormento per me: da quando sei diventato così freddo, così insensibile, così...estraneo?
Nonostante questo, non chiuderò gli occhi di fronte a te, perché voglio guardarti fino alla fine. Forse il mio viso ti rimarrà impresso nella mente e un giorno ti ricorderai di tua sorella. Oppure no, perché io ero solo la catena più spessa che ti legava a una vita che non volevi.
Per questo ti chiedo perdono ancora una volta, Seifer, anche se alla fine hai trovato da solo la forza di spezzare quella catena.
Forse, adesso che sei libero, potrai guardare a questo legame con occhi diversi e perdonarmi del tutto.

Il sangue è un vincolo.
Lo rimane anche quando è versato.

Potrai perdonarmi adesso, Seifer?






O cielo cielissimo, abbiamo finito qui.
Non credevo che sarebbe stata così dura, ma scrivere la nota al capitolo finale è difficile, soprattutto dopo QUESTO.

Allora, innanzitutto state tranquilli: abbiamo un seguito e la storia non finirà tanto presto, non sono un'autrice così crudele!
Adesso avete capito il perché del titolo? In questi 35 capitoli è emerso il significato completo di un legame di sangue, dall'apice della sua manifestazione alla sua decadenza, fino a quando non si spezza.
Secondo voi può davvero spezzarsi un legame così forte, anche se è successo l'irrimediabile?
La mia risposta sarà nella prossima parte, che tuttavia arriverà tra un po'. Intanto do anche tempo a voi lettori di recuperarmi, di decidere cosa vi ha dato questa storia, di capire cosa avete apprezzato e cosa no...insomma, a voi il giudizio!

Ringrazio di cuore chiunque ha cominciato con me questa bellissima avventura, chi si è unito cammin facendo e chi leggerà la storia in futuro.
Ringrazio Arok_e_Ninde, DanieldervUniverse, Devilangel476, Exile, Ghrian, summer_moon, Unrest (se ho dimenticato qualcuno faccio una figuraccia, in caso, caro qualcuno, sappi che ti voglio bene lo stesso e sono una persona smemorata) per aver lasciato i loro commenti ai miei capitoli: grazie a ognuno di voi, per aver dato un riscontro positivo alla mia prima long, per aver apprezzato Atra e i cambiamenti che ho apportato alla storia, per aver trovato il tempo di commentare ciò che ho scritto.
Ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti: Devilangel476, Ghrian, leon83; ringrazio chi l'ha messa tra le seguite: Arok_e_Ninde, DanieldervUniverse, Exile, itsleviosah017, summer_moon.
Ringrazio chi ha letto in silenzio: spero che questa storia ti abbia dato qualcosa, già questo sarebbe un grosso traguardo per me.

Ho aggiornato anche "Fragments of Almasy's memories" un'ultima volta, con ciò che successe la mattina in cui Seifer giurò ad Atra che non le avrebbe mai fatto del male...e invece...
La raccolta rimane aperta per le prossime parti della serie, continuerò ad aggiornarla man mano.

Che altro dire, se non...stay turned per la prossima parte! Un grosso abbraccio a tutti e buona domenica!

Atra
   
 
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