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Autore: Imbranata09    04/12/2016    6 recensioni
Dal capitolo 1^
Ho sempre creduto al colpo di fulmine. Quello che ti fa scoprire innamorata di una persona in pochi istanti. In quel momento in cui gli occhi di due innamorati si incontrano e non esiste più nulla intorno a loro. Non ci sono i problemi di lavoro, i colleghi impiccioni, i figli che strepitano per essere ascoltati, le bollette da pagare, … non esiste niente se non la persona amata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap. 38°
"La lunga attesa"

 
Pov Esterno
Settembre 2015

Sono passate diverse settimane dal rientro a Boston e la famiglia Masen si è subito abituata ai nuovi ritmi giornalieri: scuola, lavoro e lavoro, cene in famiglia e serate nel piccolo soggiorno di casa a chiacchierare e raccontarsi come è passata la giornata.
Edward ed Erin hanno stravolto in toto le loro abitudini e modi di fare. Adesso è Edward che accompagna a scuola la bambina e approfitta di ogni momento in cui hanno la possibilità di stare insieme per parlare con lei. Si interessa dei risultati negli sport che pratica, delle amicizie che sta facendo e della sua crescita, in genere.
Si è reso conto che sua figlia è cambiata: chiacchiera e si è aperta anche nel raccontare le sue emozioni. Racconta dei suoi momenti passati con Bella e di quello che fanno insieme e se sembra entusiasta. E racconta spesso delle sue nuove amiche che l’hanno accolta nella loro cerchia. Dei giochi che fanno durante l’intervallo dalle lezioni ed anche dell’amico speciale con cui adesso condivide il banco!
Nicolas è il bambino che ha conquistato la piccola Erin. Biondino e con gli occhi azzurri, rappresenta il classico principe azzurro che le bambine sognano leggendo le favole! È timido e arrossisce facilmente. Erin lo  ha invitato diverse volte a casa a giocare e Edward lo ha osservato attentamente, inizialmente con odio. Poi, grazie all’intervento di Bella cha gli ha fatto capire che la figlia è ancora lontana dall’idea di innamoramento, il suo sentimento è cambiato ed ora lo trova anche simpatico. Anzi, si è fermato diverse volte a giocare con loro e gli ha permesso di andare a cavallo con la sorveglianza dell’istruttore.
Bella si è integrata nella famiglia.  È madre a tutti gli effetti di Erin. La ama esattamente come sente di amare Joshua. E sta facendo del suo meglio per educarla e  renderla più sicura di sé e delle sue capacità. Non lesina ramanzine quando la piccola se le merita, ma l’amore che l’una prova per l’altra non viene meno per futili motivi.
In queste ore, però, la famiglia Masen sta vivendo un piccolo dramma: Joshua Masen non vuole nascere! Sono passati ben 6 giorni dalla data presunta del parto e le acque sono ancora tranquille!
La situazione è ancora più agitata perché Renee Swan è giunta da Londra per poter stare accanto alla figlia e assisterla nelle ore del travaglio. E, oramai, sono due settimane che è a Boston e il livello di sopportazione di Bella è giunto al limite. Non ne può più delle idee strampalate della madre!
Tutti i giorni si recano in ospedale per verificare la situazione. Ma pochi minuti dopo ne escono rassicurati: è ancora presto! La situazione è tranquilla.
“Perfetto! A domani signori Masen!” la dottoressa anche questa mattina liquida Edward e Bella con una striscia del monitoraggio appena concluso. Tutto tace. Joshua non è ancora pronto a nascere.
La dottoressa sta per andare via quando Bella….
“Ma non potrebbe darci una data entro il quale dovrà per forza uscire?” la dottoressa scuote la testa.
“Bella, la natura umana sa quello che sta facendo. Comunque, oggi è sabato. Se per lunedì la situazione non è cambiata, verrai in ospedale e indurremo il parto” i due , si guardano in viso. Ok. Adesso hanno un termine e la situazione è meno incerta.
“Non potrebbe suggerirci anche qualche rimedio naturale per indurre il parto?” adesso è Edward a rivolgere la domanda al medico.
“Ragazzi, vi ripeto che il parto è un momento del tutto naturale. Noi siamo qui solo a supporto. Indurre un parto vuol dire causare un trauma al bambino. Lui si sente coccolato e amato nel grembo materno e, in un momento in cui non è pronto, si sente spingere fuori! Diamogli i suoi tempi” annuiscono poco convinti e Bella si sente in dovere di spiegare.
“Ha perfettamente ragione, Dottoressa. Ma è il mio primo parto e sono tesa. Ho paura che qualcosa vada storto e che tutto questo ritardo non sia normale. Inoltre, abbiamo mia madre a casa che è fissata con  tarocchi, fondi di tazzine e roba varia e sta sempre a predire qualcosa! Per cui ci scusi se riversiamo su di lei le ansie!” la dottoressa sorride. Ha capito perfettamente lo stato dei coniugi Masen e non può che tranquillizzarli.
“L’avevo capito, Bella. Comunque ci sono alcuni piccoli suggerimenti che posso darvi. Uno è la stimolazione della produzione di ossitocina e ci sono vari metodi. Puoi poggiare un panno caldo sui seni. Oppure, Edward potrebbe stimolare …. manualmente i tuoi capezzoli. Ecco, credo che in questa seconda maniera riuscireste anche a rilassarvi! E, naturalmente, non dimenticatevi il rimedio più naturale che ci sia! Del sano sesso! Perché le contrazioni dell’utero che si sviluppano durante l’orgasmo possono aiutare l’inizio di un travaglio naturale. E lo sperma contiene delle prostaglandine naturali che ammorbidiscono e fanno maturare la cervice. Edward, quando fate sesso, ricordati di introdurre almeno due dita in vagina e cerca di raggiungere la cervice. Quando ci sei, massaggiala per circa 20 minuti. Ma in modo lento e dolce, mi raccomando!” per tutto il tempo in cui la dottoressa ha spiegato dei metodi naturali per stimolare il parto, Edward e Bella, non sapevano dove poggiare lo sguardo, imbarazzati al massimo. La dottoressa ride del loro imbarazzo.
“Ok, attenderemo!” taglia a corto Edward, anche se sicuramente proveranno i suggerimenti della dottoressa!
“Va bene! Comunque controllate anche il calendario. Non  do retta alle credenze popolari e non credo che le fasi lunari influiscano sul parto. Però nei giorni di luna piena c’è un aumento sensibile dei parti!”
Lasciano l’ospedale leggermente frastornati dalle notizie ricevute. Stentano a parlare fino a quando non sono in macchina. Sono soli e possono dirsi le loro opinioni.
“Oggi non possiamo. Fra un paio d’ore avremo la casa invasa da 6 ragazzine urlanti. Ma domani potremmo provarci ….” è Bella la prima a parlare. Edward si volta di lei e un sorriso si forma sulle sue labbra.
“E’ per questo che ti amo! Sei unica. Ma vuoi provare per indurre il parto o …” la moglie arrossisce nuovamente.
“Tutti quei discorsi mi hanno eccitata, signor Masen. E non fare il  furbo con me. Ti conosco e so che mentre la dottoressa parlava, stavi già sognando il massaggio vaginale!” ridono entrambi. Fortunatamente, sono quelle coppie che hanno molta complicità ed in cui si parla tranquillamente anche di fatti intimi.



“Quando arriva Joshua?” appena mettono piede in casa Erin corre loro incontro. Anche lei è in trepidante attesa del fratellino. Fortunatamente non ha mostrato segni di gelosia. Le avevano detto che sarebbe nato pochi giorni dopo l’inizio della scuola, ma il tempo passa e l’attesa si fa sempre più difficile da sopportare.
“la settimana prossima!” sorride. Finalmente anche lei ha una data. Adesso è libera di pensare al pigiama party organizzato per lei e le sue amiche. È la prima volta che si svolge  una festa di sole bambine a casa sua.
Bella e Edward hanno pensato a numerose attività da svolgere. Con la bella giornata autunnale potranno giocare nel vasto parco della villa e andare a cavallo. Pranzeranno all’aperto facendo un picnic e, quando l’aria comincerà a rinfrescare, si spsteranno nella piscina coperta e passeranno il pomeriggio a giocare nell’acqua. Dopo cena, potranno stare in taverna dove Edward accenderà il camino e mangeranno marshmallows scaldati sul fuoco e racconterà loro la storia della buonanotte. Dormiranno in taverna con i sacchi a pelo e, domani, dopo la colazione, i genitori verranno a riprenderle.
“Mami, è tutto pronto per il pranzo di oggi. Mary ha preparato anche il profiteroles” sorridono entrambe.
“Il profileroles di Mary è sublime. Chissà se mi ha lasciato una pallina per assaggiare?” Bella guarda con aria curiosa la bambina la quale sorridendo annuisce.
“Si, gliel’ho ricordato io! Io ho pulito tutte le ciotole che ha utilizzato e questa volta la crema è eccezionale. Però, mi prometti che terrai nonna Renee lontana dai fornelli? Ha detto che per questa sera preparerà una tisana che ci aiuterà ad essere tutte belle! Ma le sue tisane hanno sempre un cattivo odore!” mano nella mano si recano in cucina. Edward le osserva e si rende conto che il dna è importante. Ma noi siamo anche il risultato dell’ambiente che ci circonda e se cresci lontano dalla donna che ti ha dato la vita, a volte, è una fortuna. Perché il destino ti può mettere sulla strada di una donna fantastica che decide di amarti come una madre pur non avendotela data la vita. E ti aiuta a crescere, formare, maturare e, alla fine, assomigli molto di più a colei che ti ha cresciuto e amato e non a quella che ti ha messo al mondo.
“Veloci! Fra dieci minuti dovrebbero arrivare le tue ospiti, Erin!” Edward le avvisa del tempo che stringe. Si reca in giardino, verso le stalle, per verificare che sia tutto pronto ad accogliere le piccole pesti. E viene raggiunto da Renee che sta approfittando di questi giorni per sistemare alcune aree del parco, lasciate incolte, facendo un ottimo lavoro con pochi soldi e tempo.
Per la gioia di Edward, il padre di Bella ha deciso di non arrivare con anticipo a Boston ma raggiungerà la moglie non appena avrà la notizia che il nipote è nato. In un certo senso anche Bella si è sentita sollevata dalla notizia. Ha perdonato il padre per le parole che sono volate durante i mesi neri vissuti l’anno precedente, ma qualcosa si è rotto nel loro rapporto. Ed entrambi ne sono consapevoli.
“Ciao, Edward! Com’è andata, oggi?” si riferisce alla visita in ospedale.
“Come gli altri giorni. Se non succede nulla neanche nel fine settimana, lunedì mattina Bella entrerà in ospedale e indurranno il parto” Renee scuote la testa ed Edward ne era sicuro! In fondo lei è per la medicina tradizionale, figuriamoci se può vedere di buon occhio un parto indotto!
“Tesoro, posso parlarti un attimo in privato, approfittando dell’assenza di Bella?” Renee è decisa, ma Edward non capisce perché vuol parlare senza Bella presente. Che sia preoccupata per la figlia? Ma quando Renee inizia, si rende sempre più conto di quanto sia eccentrica la  suocera.
“Edward, tu mi piaci. Ti ho apprezzato da subito. Da quella sera che sei arrivato alla cena anche se non ti attendevamo più. Ho capito che sei un uomo deciso e che non ti tiri dietro dalle tue responsabilità. Ed è proprio per questo motivo che ti invito a fare la tua parte!” Edward la guarda perplesso.
“Cosa dovrei fare, scusa?” e Renee comincia a dare la sua ricetta per un travaglio veloce! Anzi, glielo urla in faccia …
“Sesso! Stasera rimango io con le bambine. Voi chiudetevi in camera e fatti tua moglie! Assicurati che l’orgasmo sia intenso. Vedrai che le contrazioni arriveranno in quattro e quattr’otto! Altrimenti dovrete aspettare la luna piena prevista per mercoledì prossimo!” Renee è tranquilla. Per lei parlare di sesso o scambiare le ricette con Mary è la stessa cosa. A volte, Edward ammira questo lato del carattere della suocera. Ma adesso,  con i suoi dipendenti a pochi metri da lui e che sicuramente hanno sentito ogni parola, perché Renee ha parlato a voce più che alta, vorrebbe solo scavare una fossa e sprofondare dentro.
“Renee, tranquilla. Tra qualche ora conoscerai Joshua” sono le uniche parole che Edward riesce a pronunciare. Fortunatamente, Jack che ha seguito e sentito tutto, lo raggiunge. Non ne ha necessità urgente. Vuole solo salvare il suo capo.
“Signor Masen, sono arrivate le ospiti e i genitori si stanno intrattenendo. La signora Masen ha richiesto la sua presenza” Edward alza gli occhi al cielo. È libero!
A passo veloce raggiunge la villa e saluta gli ospiti.


La mattinata scorre veloce. Le bambine sono tutte eccitate. Per loro Villa Masen è meglio del luna park. Hanno la possibilità di stare all’aperto e non devono preoccuparsi di estranei, macchine o di perdersi.
A pranzo, il pic nic è un vero successo. Spazzolano via tutto e, approfittando delle ultime ore di sole, improvvisano anche una partita a calcio.
Edward e Bella le controllano dal patio, coccolandosi sul dondolo.
“Non mi dispiacerebbe averne un altro paio, dopo Joshua. Mi piace la casa piena di bambini. Guarda quanta vita c’è oggi!” Bella osserva il marito e si rende conto che parla seriamente.
“Oddio, vediamo prima come ce la caviamo con due e poi ragioniamo se allargare la famiglia!” lei è più pratica del marito.
“E, forse, dovremmo sentire anche il parere di Mary. Oggi l’ho vista parecchio stanca e mi dispiace non poterle dare un giorno libero. Ma se dobbiamo andare in ospedale, ci serve aiuto con Erin” Edward ammette che la moglie ha pienamente ragione.
“Erin potrebbe rimanere con tua madre e …” si blocca nell’esprimere il suo pensiero perché vede la moglie scuotere energeticamente la testa.
“Vuoi metterla in punizione? Cosa ha combinato?” Edward scoppia a ridere di cuore alle parole della moglie. Si rende conto di non essere l’unico a pensare che la suocera sia un tantino …. fuori di testa! Non ha il tempo di rispondere nulla perché vengono interrotti da Mike che annuncia loro l’arrivo di Rosalie Masen.
Sono entrambi perplessi. Dal rientro a Boston non hanno avuto alcuna occasione di incontrarla. Non che l’abbiano cercata. Ma frequentano gli stessi club e ristoranti e l’occasione poteva esserci.
“Va bene, chiedi a Mary di farla accomodare qui, sul patio” è Bella la prima a reagire.
“Ciao, Edward” Rosalie li raggiunge in giardino e saluta con un bacio il fratello. Un bacio che sembra quasi affettuoso … poi si rivolge a Bella e la saluta con un semplice ciao. Con lei c’è anche sua figlia, Angel. Ed è a lei che Bella rivolge l’attenzione.
“Ciao, piccola. Come stai?” la bambina le sorride. Bella ha sempre pensato che, come Erin, anche la piccola Angel è una vittima della situazione familiare dei Masen. Cresciuta in un ambiente pieno di regole e con poche certezze.
“Rosalie, prendi un te con noi?” la  cognata annuisce e si accomoda. È interessante osservare la bambina che segue la madre in ogni azione. E scruta in lontananza la cugina che pare divertirsi con le sue nuove amicizie.
“Edward, vado a chiedere a Mary di preparare il te” e si allontana. In verità poteva avvisarla con l’interfono ma …. di passaggio vuole parlare con sua figlia. Ed, infatti, la chiama in disparte mentre le altre bambine continuano a giocare.
“E’ arrivata Angel” Bella osserva l’espressione sul viso di Erin alla notizia. Ma, pare, non avere alcun interesse per la cugina. Ed è un peccato perché hanno la stessa età. Potrebbero, un giorno, spalleggiarsi a vicenda nella loro grande famiglia. E, allora, prova a far capire il suo pensiero alla figlia.
“Sai, pensavo che potresti invitarla a giocare con voi” mi guarda perplessa.
“Io lo so che non la trovi particolarmente simpatica. E, probabilmente, anche Angel ha lo stesso sentimento per te. Però, …..tu adesso sei cambiata tanto, rispetto a quello che eri qualche mese fa. Non sei più triste e seria. Hai imparato a giocare e fare amicizia anche con persone nuove” annuisce la bambina.
“Si, adesso sono felice. Prima non lo ero!” nella sua spontaneità, Erin ha centrato il problema e Bella sorride.
“Magari per Angel è la stessa cosa. Anche lei non mi sembra felice e ci vorrebbe qualcuno che la aiuti a far uscire la vera Angel”  la bambina riflette e Bella la osserva. È veramente concentrata. Si volta verso il patio e, poi, annuncia.
“Anche a me non sembra felice. La posso aiutare io, come tu hai fatto con me?” e la madre sorride. Perché capisce che sta facendo un buon lavoro con la piccola.
Corre verso il patio e chiama a gran voce il nome della cugina.
“Vieni a giocare con noi?” la domanda è secca e decisa. Al contrario della cugina. Vorrebbe andare ma ha paura del giudizio della madre e tutti e tre gli adulti la stanno osservando. Non le piace stare al centro dell’attenzione. Già è obbligata ogni qual volta la madre o la nonna decidono di esibirla.
“Vai, Angel. Noi rimarremo qui e non ci allontaneremo” le parole dello zio le danno il coraggio di alzarsi e seguire la cugina che, di sua iniziativa, le prende la mano e la presenta alle sue amiche.
“Rosalie, come mai sei venuta oggi? Da San Francisco non ci siamo più visti né sentiti” hanno preso il te in silenzio, osservando le bambine giocare. Edward è il primo a spezzare il silenzio.
“Se credi che debba chiederti qualcosa, ti sbagli. Puoi anche non crederci e il mio comportamento nei mesi scorsi può averti dimostrato il contrario, ma ti voglio bene. E voglio bene ad Erin. Volevo semplicemente vedere come stavate e come si trova Erin nella nuova scuola. Non la vedo più come una volta e ammetto che mi manca” per tutto il suo discorso, Rosalie ha fissato negli occhi il fratello. 
“Rosalie, sai che anche noi vi vogliamo bene. Anche se vediamo la vita in maniera diversa, l’affetto c’è sempre”  parlano per qualche minuto ed Edward racconta della nuova esperienza scolastica. Poi, quando rimangono in silenzio, Rosalie fa un altro passo avanti verso la pacificazione familiare.
“Bella, tu come stai? Quando sono arrivata, Mary mi ha detto che siete tutti in trepidante attesa!” in poco le due donne iniziano una conversazione amichevole e ci scappa anche qualche battuta .
“La mamma ha sempre detto che Edward è nato con due settimane di ritardo. E gliel’ha sempre rinfacciato!”
“Ah! Questa non me l’avevi detta. Adesso sappiamo il perché del ritardo. È ereditario!” ridono e scherzano e quando il sole cala e Rosalie sta per andare via, le bambine …
“zia, Angel può rimanere per il pigiama party?” la richiesta è di Erin ma anche Angel esprime il desiderio di rimanere. Rosalie è combattuta ma alla fine, dopo che anche Bella e Edward hanno dato il loro assenso, accetta.
“Erin, andate in camera tua a cambiarvi. E quando siete pronte, scendete in piscina ma aspettate che arrivi io per entrare in acqua. E prendi uno dei tuoi costumi per Angel” e le bambine vanno via. Edward spiega alla sorella il programma della serata.
“Angel, lo sai che la mamma ha cambiato la mia cameretta? Ora è bellissimissima!” in lontananza si sentono le bambine chiacchierare.
“Sono felice che Erin ti chiami mamma. Ti vuole veramente bene e ci voleva una figura di riferimento per lei. Nella nostra incasinata famiglia quella piccola è, forse, quella che finora ha più sofferto” le parole di Rosalie a Bella. Che si trova a pensare che, forse, per la famiglia Masen c’è una possibilità di essere unita e felice.
E quando Rosalie va via e osserva Edward contento per la visita della sorella ne è consapevole. Così come ha ritrovato e instaurato un vero rapporto con il fratello, Edward vorrebbe avere la possibilità di ritrovare la sorella. 
  
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