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Autore: Wendy_88    04/12/2016    2 recensioni
Terza classificata al contest "A very funny Christmas!" indetto da EleCorti su Efp.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Mancavano pochi giorni al Natale. Erano tutti felici e contenti di quell'atmosfera così magica.
Aspettate. No. Non tutti.
Infatti una persona non avrebbe mai voluto che arrivasse questo periodo dell'anno.

Taichi Yagami, diciassette anni e ormai da esattamente dodici anni diventava più suscettibile o meglio dire quasi nevrotico all'arrivo del Natale.
Ma il suo problema principale di quella festa non erano le luci, o l'albero di Natale, o i regali, o qualsiasi altra cosa materiale della festa in questione.
Il suo problema era lui, quell'anziano grassottello vestito di rosso con la barba bianca che tutti i bambini adoravano. Ebbene si, Taichi Yagami odiava a morte proprio "Babbo Natale".

Era dalla tenera età di cinque anni che era traumatizzato da codesta figura così tanto amata dal resto del mondo. Ma a differenza degli altri bambini che prendevano i traumi piangendo e scappando, lui pianse solo all'inizio.

Dai sette anni in su infatti ad ogni Natale ne aveva Combinato di tutti i colori proprio al soggetto in questione.
Il vero motivo del suo trauma non l'aveva mai rivelato a nessuno. Né alla sua famiglia né tantomeno ai suoi amici.

E la sua migliore amica Sora Takenouchi era stanca di vederlo comportarsi come un bambino.
Era arrivata al limite. Non sopportava più di vedere l'amico fare quelle cose. Ne aveva viste fin troppe negli anni passati, e provava pena per quei poveri signori che sotto quegli abiti rossi dovevano subire le angherie del suo amico.
Li aveva visti spintonati, incollati alla poltrona con la colla attak, e gli aveva perfino scoppiato diversi tipi di petardi sotto ai piedi.

Ma la cosa peggiore che aveva fatto fu durante la recita di Natale della terza media, quando il professore Yamamoto, che si era prestato gentilmente per fare il ruolo di Babbo Natale durante la recita si avvicinò alla classe di bambini con un sacco di colore marrone in canapa pieno zeppo di caramelle, gridando il suo "OH OH OH" retorico. Fu proprio in quel momento che Taichi tirò verso di sé il filo trasparente che aveva precedentemente piazzato come una sorta di trappola, facendolo cadere a pancia in giù dal palco. Il professore se ne uscì con vari lividi e fratture qua e là ma per fortuna nessun danno permanente.
Di certo Taichi non si fermò nemmeno a quello, sembrò quasi non rendersi conto che aveva fatto un torto al suo professore e non a Babbo Natale in persona.

Ma con il passare degli anni, nemmeno la scoperta che tutti noi dopo una certa età facciamo, ovvero che Babbo Natale non esiste, lo aveva fatto smettere.
Aveva continuato la sua vendetta con quei poveri disgraziati che cercavano solo di rendere felici i bambini.

Ma adesso era arrivato il momento di farla finita una volta per tutte.
"Basta questa volta le cose cambieranno". Sora era più convinta che mai. Decise quindi di parlarne con il resto del gruppo dei digiprescelti per mettere in atto un piano.

-"Potresti vestirti da Babbo Natale sexy e fargli passare questa rabbia!" L'idea di Mimi che inizialmente sembrava ironica, facendo arrossire la stessa Sora, fu invece approvata dal resto del gruppo.

-"Vi è uscito fuori il cervello per caso"?

-"No Sora, sappiamo tutti che Taichi non ha occhi che per te, mi sa che tra tutti noi qui sei la sua unica ancora di salvezza in questa cosa". Yamato era serio, non stava mica scherzando.

-"E anche tu non hai occhi che per lui, quindi prenderesti due piccioni con una fava"! Continuò Mimi all'orecchio dell'amica facendola sussultare ed arrossire nuovamente.

Koushiro continuò:
-"Concordo con gli altri Sora. Io proporrei di trascinarlo ai grandi magazzini la notte della Vigilia di Natale con l'aiuto di Hikari, e successivamente lasciare tutto nelle tue mani".

-"Voi siete fuori di testa. Vi ho chiamati perché avevo bisogno del vostro aiuto non per queste baggianate"!

-"Gli altri hanno ragione Sora! Se ad esempio ci vestissimo tutti da Babbo Natale metteremo Taichi più in difficoltà. Se sei invece tu da sola magari riuscirai a trovare il problema di fondo del suo trauma e farglielo passare una volta per tutte".
La voce dolce e confortante di Hikari era un toccasana per la mente  e il corpo della rossa ed era riuscita magicamente a convincerla.
Infatti questa volta accettò senza pensarci.

####

La vigilia di Natale era arrivata e Sora era terribilmente nervosa.
Ma non era la sola ad esserlo, ogni anno in questo periodo lo sguardo di Taichi si incupiva e il colore dei suoi occhi assumeva un colore più rossastro tendente al colore del fuoco.
Aveva un espressione di vendetta che non gli si addiceva per niente, e a Sora non piaceva vederlo così, motivo per cui era più motivata a mettere in atto il piano.

-"Sora cos'hai in quella busta"?

-"Ecco.. il.. il tuo regalo di Natale".
La rossa se ne uscì con questa scusa.

-"Per me? E cos'è? Sono curioso"!

-"Lo.. lo scoprirai stasera".

-"Mmm.. Sora cos'è questo mistero?"

-"È una sorpresa tutto qui"!

Lo salutò e corse verso casa. Non era brava a dire bugie, specialmente se si trattava di dirle a Taichi.

-"A stasera Taichi".
Il moro la guardò confuso.

Appena Sora arrivò a casa prese il contenuto della busta e lo distese sul letto. Quell'abito da Babbo Natale sexy che le aveva trovato Mimi era pazzesco. Ma non era nel suo stile. Fece un respiro profondo. Doveva stare calma.

####

Taichi e Hikari erano arrivati ai grandi magazzini nell'ora prevista dell'appuntamento con il resto del gruppo.

-"Come mai non siamo andati al grande albero di Natale come gli altri anni"?

Hikari avrebbe voluto rispondere "per non farti fare danni a quel povero babbo natale di turno" ma si limitò a sorridere e a rispondere:
-"Gli altri avevano voglia di qualcosa di caldo da bere".

Li stavano aspettando proprio davanti l'ascensore dei grandi magazzini.
Tutti tranne una persona.

-"Dov'è Sora"?

Gli altri risposero all'unisono che stava parlando al telefono, indicando le scale di un seminterrato.

-"Laggiù? Perché non qui"?

-"Non lo so, ma sta tardando, perché non vai a chiamarla"?
Mimi rispose ridendo di sottecchi.

Taichi sbuffò ma abboccò visto che iniziò a scendere le scale.
Quando aprì la porta c'era solo buio.

-"Sora sei qui"?

-"Si Taichi sono qui. Mi si è incastrato un tacco. Puoi venire ad aiutarmi?"

"Un tacco?" I tacchi non erano nell'abbigliamento quotidiano della sua amica.

Accese la torcia del telefono e si avvicinò dove proveniva la voce della rossa quando sentì un giro di chiavi alla porta dietro di lui.
Era forse uno scherzo di cattivo gusto dei suoi amici visto che lo avevano appena chiuso a chiave.
Ma si scordò subito di quel particolare non appena si trovò davanti Sora appoggiata a degli scatoloni. Quasi gli venne un colpo.

-"Ma che diavolo.."

La sua Sora era vestita da Babbo Natale, ma era terribilmente sexy. Un tubino striminzito rosso in velluto le avvolgeva il corpo formoso che normalmente non metteva in evidenza, circondato da un cinturone in cuoio nero, e con uno strato di peluche bianco sulla scollatura a cuore e sotto la gonna corta. Parigine bianche e rosse sulle gambe che lasciavano intravedere le cosce, décolleté nere lucide con tacchi vertiginosi, e i capelli rossi avvolti una treccia laterale che uscivano dal cappello rosso. Era un sogno, un incubo o cosa?

-"Vuoi farmi uno sgambetto Taichi? O scoppiarmi qualche petardo sotto i piedi magari"?

Gli si stava avvisando sempre più. Taichi sobbalzò e inciampando su qualcosa cadde all'indietro ritrovandosi poi Sora praticamente davanti con la mano distesa pronta ad aiutarlo.
Quella era la sua Sora. Ed era bellissima. Perché aveva così paura di lei. Stava sudando freddo. Stava per prenderle la mano ma si tirò subito indietro.

-"Perché hai paura di uno stupido vestito"?

-"Io.."

Non riusciva a parlare. Ma Sora non mollò e si chinò mettendosi in ginocchio tra le sue gambe trovandosi faccia a faccia al ragazzo.
Il telefono con la torcia accesa che gli era caduto accanto faceva da penombra ai loro visi così vicini.

-"Taichi guardami sono Sora, e se sono vestita così è perché voglio che la smetti con questo trauma una volta per tutte. Non sei più un bambino vuoi capir.."

Ma non la fece finire di parlare che si avventò su di lei facendola cadere e trovandosi sul suo corpo provocante con le labbra a pochi millimetri dalle sue. 
Voleva dargli spiegazioni. Voleva parlare del suo trauma finalmente con qualcuno. Ma la voglia di baciarla prese il sopravvento.

E così fece. La bacio prima lentamente poi con foga.
Il fatto che desiderasse quel bacio più di ogni altra cosa al mondo gli fece scordare quasi che stava baciando Babbo Natale.

-"Promettimi che non ti comporterai più  come hai fatto in tutti questi anni con un Babbo Natale"!

Taichi dapprima rise poi però rispose:  -"Te lo prometto Sora!"

Si abbracciarono. E quando, dopo aver recuperato il tempo perso, decisero di raggiungere gli altri Sora mandò un messaggio a Mimi scrivendo "MISSIONE COMPIUTA" frase che nel piano stava ad indicare che potevano tornare per liberarli.

Poi Sora si spostò da Taichi nel buio sotterraneo, per rimettere il suo abbigliamento casual.

-"Taichi posso farti una domanda"?

-"Certo".

-"Perché hai sempre avuto questo trauma"?

Taichi mandò giù un boccone amaro per poi decidersi a rispondere.

-"Quando avevo cinque anni i miei genitori mi avevano detto che Babbo Natale sarebbe venuto a portare i regali a me e a Hikari durante la notte. Volevo vederlo a tutti i costi. Così decisi di aspettarlo sveglio".
Si bloccò un attimo ma proseguì.

-"Non appena sentii dei rumori andai in punta di piedi verso la cucina e vidi Babbo Natale che stava posando i regali sotto l'albero di Natale. Ero felice, nascosto dietro al pilastro mi sentivo fortunato ad averlo visto".

-"E allora? Non capisco dove sta il problema"?

-"Stavo per tornare a dormire quando sentii una risata femminile a me familiare e quando tornai a guardare vidi Babbo Natale che stava baciando mia madre".

-"Cosa"? Sora si fiondò davanti a Taichi.

"Stupido di un Taichi! Non hai mai pensato che potesse essere tuo padre quello vestito da Babbo Natale? Per tutto questo tempo hai rovinato la vita di quei poveri Babbo Natale per questa stupidaggine? Perché non lo hai mai chiesto a tua madre? Avresti capito che ti sbagliavi".

Taichi si sentì terribilmente stupido.

-"Lo so, ma ogni volta che ne vedevo uno avevo voglia di vendicarmi, era più forte di me".

-"Sei senza speranze Taichi Yagami. Ma da oggi si cambia vita. Basta torturare quei Babbo Natale giusto"?

-"Solo se posso torturarne uno molto sexy con i miei baci"!
Si baciarono ancora avvinghiati l'uno all'altra.

Sentirono girare la chiave. Il resto del gruppo era arrivato.

-"Ok questo ti è concesso, ma ti metto alla prova da subito non appena usciamo da qui".

-"Ai tuoi Ordini Christmas Sora"!

Quello fu il vero primo Natale seppur alternativo che Taichi e Sora passarono insieme agli altri digiprescelti.
Ma sicuramente primo di una lunga serie.

The end

 

Note dell'autrice:


Salve a tutti .. ecco questa mia nuova storia partecipante ad un contest Natalizio.
Il contest prevedeva un Natale alternativo e comico.
Ed io ho creato questa sorta di trauma a Taichi di cui la fonte ispiratrice ebbene si signori e signore sono proprio io! XD
Sicuramente non per i motivi che ho dato a Taichi, né tantomeno ho fatto nulla del genere a Babbo Natale (questi elementi li ho usati per la comicità del contest) ma da piccola avevo una paura assurda di quell'uomo.
Spero sia riuscita a farvi abbozzare almeno mezzo sorriso.
Scusate sempre per gli eventuali errori.
Ringrazio sempre chi mi legge e recensisce.
Un bacione a tutti
Wendy

  
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