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Autore: Tender Falling Rain    04/12/2016    2 recensioni
Non penso che ci sia un modo migliore di riassumere questa storia se non con la parola “Finalmente”. Con tre sequel, per puro divertimento!
Storia tradotta. Link all'originale: https://www.fanfiction.net/s/1100423/1/Finally
Traduzione di InuAra.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NdA: Scrissi il primo capitolo molti anni fa come una One-shot. Fu accolto molto bene e più di una persona mi chiese di scrivere un secondo capitolo in cui fossero Ranma e Akane a sposarsi. Tuttavia non ho mai davvero pensato di aggiungere qualcosa a questa storia fino a poco tempo fa, quando ho ritrovato un po’ di ispirazione. Perciò ecco qui! Un capitolo/OS nuovo di zecca. Buon divertimento!

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Il ricevimento
 
 

Akane non riusciva a credere che quel giorno fosse finalmente arrivato...


E come era arrivato, era anche volato via veloce. La cerimonia era stata raffinata ed elegante e il matrimonio era stato celebrato con successo senza il benchè minimo disastro. Non c'erano state minacce di morte né obiezioni e non era stata fatta alcuna proposta di matrimonio o dichiarazione d'amore né ad Akane né a Ranma. E’ vero, Ranma e Akane erano dovuti stare nascosti fino all’inizio vero e proprio della cerimonia, ma una volta che era cominciata non c’era stato problema alcuno.

E Akane non poteva essere più soddisfatta. Dopotutto aveva passato le precedenti quattro settimane pianificando il grande giorno, per lo più da sola. Si era aspettata un po’ d’aiuto, a dirla tutta, ma alla fine aveva organizzato il grosso del matrimonio da sé. Ovviamente Kasumi aveva tentato di dare una mano come poteva, ma lei e Tofu aspettavano il loro primo figlio, e lei era appena entrata nel terzo trimestre di gravidanza: c'era davvero poco che potesse fare. Certo, aveva aiutato con gli inviti e aveva dato qualche consiglio indispensabile, ma poco altro. Dopotutto Tofu era sì un dottore, ma era pur sempre un padre alla sua prima esperienza, motivo per cui era protettivo oltre ogni limite e insisteva che sua moglie doveva  stare il più possibile a riposo ed evitare di strapazzarsi. Akane si era aspettata che almeno Nabiki  partecipasse più attivamente all'organizzazione dell'evento vero e proprio, ma la sorella aveva disatteso ogni sua speranza, mostrandosi incredibilmente poco interessata a qualunque aspetto del matrimonio. La sola cosa che sembrava importarle era quale vestito avrebbe indossato. "Se devo comparire nelle foto del matrimonio sarà meglio che io sia presentabile", aveva esclamato.
Al solo ricordo Akane alzò gli occhi al cielo. "Che sorella che mi ritrovo! Lasciare tutto sulle mie spalle …", borbottò.
Ma in fondo non le era poi così diaspiaciuto. Era venuto fuori che Akane, a dispetto del fatto che fosse del tutto priva di talento per ogni tipo di abilità domestica, era piuttosto abile nell’organizzare eventi, matrimoni in particolare. Aveva messo anima e cuore nell’allestire il matrimonio che aveva sempre sognato ma che non aveva mai pensato di avere, dal momento che il suo era stato un fidanzamento combinato. Fortunatamente Nabiki aveva contribuito in modo a dir poco cruciale.
Era riuscita, non si sa come, a persuadere Soun e Genma a stare fuori da tutti i preparativi e lasciare l’organizzazione alle ragazze. Non che la cosa andasse troppo a genio ai due vecchi amici... Dopotutto avevano il sacerdote di fiducia ancora sotto contratto, potevano usufruire dell’abituale sconto clienti presso la gioielleria più vicina e avevano un sacco di opinioni su che tipo di sake servire e in che quantità. Sull'ultimo punto Ranma era alquanto contrariato. Significava una sola cosa: il sake cerimoniale non sarebbe stato nuovamente rimpiazzato dall'acqua della Nannichuan.
 
"Stupido", ridacchiò Akane con affetto, per spostare quindi i suoi pensieri di nuovo  sul matrimonio. Era stato tutto così veloce! E come spesso accade nei momenti più straordinari e meravigliosi della vita, non riuscì subito a realizzare che era successo per davvero. Ma era successo. Ed era anche già tutto finito. Tutto ciò che restava era il ricevimento e poi la coppia felice avrebbe cominciato la propria vita insieme come marito e moglie.

"Finalmente", sorrise Akane. Non riusciva a credere che a quell'idiota ci fosse voluto così tanto per fare finalmente chiarezza dentro di sé. E allo stesso tempo era ancora piuttosto sorpresa che alla fine una decisione l’avesse presa davvero. C’erano voluti anni, anni di vacillamenti, in cui lui girava intorno alla questione, senza mai volersi decidere. Lei aveva cominciato a pensare che fosse incapace di prendersi un impegno con una ragazza.
Volendo essere onesta con se stessa, aveva avuto paura che sarebbero andati avanti in quel modo per sempre. Ma poco a poco le cose erano cambiate. E per il meglio.

E quando lui finalmente si decise, non si può certo dire che non ne fossero tutti almeno un po’ stupiti. Dopotutto quei due avevano passato diversi lunghi anni a battibeccare e a negare i sentimenti l'uno per l'altra. Ci volle un bel po' di tempo prima di realizzare che ogni volta che si insultavano e si punzecchiavano era un modo un po’ goffo per corteggiarsi ed esprimere un certo interesse. Ma finalmente eccoli lì, sotto gli occhi di tutti: un mutuo rispetto e una passione reciproca, e la cosa era sempre stata evidente a chiunque avesse osservato quei due da vicino.
Alla fine lui era cresciuto, aveva fatto la sua scelta e si era proposto alla ragazza che amava veramente. Si era messo su un ginocchio e tutto il resto, e il giorno del loro diploma le aveva chiesto di sposarlo. Nessuno si era aspettato un gesto così esagerato e una tale determinazione. E Akane non potè esserne più felice. E così Ranma.

Le settimane che seguirono furono un autentico turbinìo di cose da fare per tutti. Lei voleva concludere il tutto il più velocemente possibile, segretamente preoccupata che lui cambiasse idea. "A dispetto di quello che dice non mi sembrerà vero finché non ci sarà un anello al mio dito ", aveva detto. 
"Solo allora saprò che lui è davvero mio". Il sorriso di Akane vacillò leggermente. Una parte di lei era ancora incerta e si rese conto di essere preoccupata: forse era solo un errore. Stava cercando con tutte le sue forze di avere fiducia, di credere in lui ma, visti i precedenti, non era affatto facile. Non che lei fosse senza colpe...
Ma forse quello era il motivo per cui la loro unione era così perfetta. Entrambi erano a conoscenza degli errori dell'altro ed erano disposti ad accettarsi comunque . Nel bene e nel male… E giusto o sbagliato che fosse. Il pastore aveva pronunciato le parole: "…parli ora o taccia per sempre", e nessuno aveva obiettato, men che meno Akane, la quale aveva deciso di “tacere per sempre” - e felicemente - fino alla fine dei tempi. Sorrise luminosa e si prese un momento per ammirare il bel pomeriggio di primavera.
"É  stato davvero un matrimonio perfetto in un giorno perfetto. Non si poteva chiedere nulla di più bello!", riflettè allegra. "Ora dobbiamo solo sopravvivere al ricevimento…", mormorò tra sé e sé, tornando sui suoi passi per unirsi al rinfresco e agli invitati nella splendida sala da cerimonia che era stata affittata.




***
 
"Tu.... Tu... STUPIDO, due volte.. tre volte...oooh tu! Fare il cascamorto in questo modo… IDIOTA!"

Ranma sussultò mentre fissava la ragazza dai capelli corti nel suo ricco abito da sposa che balbettava e incespicava, le lacrime che lentamente le si accumulavano agli angoli degli occhi scuri e che minacciavano di schizzare fuori a ogni momento. Non riusciva a ricordare di averla vista così sconvolta, il che la diceva lunga, e non sapeva cosa fare. Ma una cosa era certa. Non era affatto un buon segno.
 
"Po-posso spiegare!", urlò Ranma divincolandosi frenetico dalla presa stretta di lei. "No-non è come sembra! Davvero, lo giuro!"


Akane lo gelò con uno sguardo amaro, le mani sui fianchi. "Davvero, Ranma? Pensi di riuscire a spiegare tutto questo? Ti sfido a provarci!"
 
Ranma aprì e chiuse la bocca come un pesce per alcuni momenti, prima di dover forzatamente ammettere che lei aveva ragione. Non c'era davvero spiegazione per quello che era successo. Nessuna scusa. Che cosa poteva dire? Nulla. Assolutamente nulla. Ranma sapeva perfettamente di aver fatto la sua buona dose di errori in passato in termini di relazioni, e la sua capacità di dire sempre la cosa sbagliata al momento sbagliato era una maledizione con minore possibilità di cura della sua stupida maledizione delle Sorgenti Maledette. Nessuno lo avrebbe tacciato di chissà quale abilità o esperienza quando si parlava di questioni d’amore, e lui aveva un talento innegabile nell’infilarsi in situazioni complicate. Se lo aspettavano ormai tutti da lui. Ma c’erano tuttavia delle cose che erano imperdonabili, e persino lui sapeva che essere sorpreso ad abbracciare una qualche altra ragazza il giorno del tuo matrimonio era una di queste. Uno sguardo in giro per la stanza piena di testimoni scioccati dalla sua trasgressione rese soltanto le cose peggiori. Non c’era modo di fuggire da una verità che era sotto gli occhi di tutti, nessuna spiegazione.

Non solo era brutto, era tremendo! Orribile! Spaventoso… e assolutamente catastrofico in un modo che era tipico di Ranma. “Perché queste cose capitano sempre a me?”, si chiese.

“Non posso crederci, Ranma! Come hai potuto farlo? Hai rovinato un altro matrimonio!”, sbraitò Akane.

“A dire il vero, non è stato lui a rovinare il matrimonio”, fece notare con la sua solita franchezza Nabiki, aggrottando cupa le sopracciglia, mentre posava una mano sul braccio della sorella per calmarla, dal momento che si stava pericolosamente scaldando. “Il matrimonio in sé è stato… un successo. Tuttavia, è il rapporto coniugale a non essere…”

In qualche modo quelle parole colpirono nel segno, e in un attimo lui era in ginocchio di fronte a lei, senza preoccuparsi minimamente di rovinare il costosissimo smoking fatto su misura. “Perdonami! Tu sei l’unica che amo davvero, ma come…”

“Tu non mi ami!”, gridò lei. “Per niente! Ammettilo! Non mi hai mai amato veramente. Se mi amassi avresti rinunciato alle altre. Ma no, dovevi prendere in giro anche me. Volevi davvero sposarmi?”

“Certo che sì! Ti ho chiesto di sposarmi perché io…”

“Bugiardo!”, lo schiaffegiò sulla guancia, con forza.  “Non hai mai voluto sposarmi! Probabilmente preferiresti sposare mia sorella, o qualche ragazza a caso, chiunque tranne me!”

Dopo avergli dato drammaticamente le spalle, iniziò a singhiozzare, il viso nascosto tra le mani.

“Cosa posso fare per farmi perdonare? Ti prego! Farò tutto ciò che mi chiedi, lo giuro!”

“Tutto?”, lei tirò su col naso.

“Tutto ciò che è in mio potere!”, disse lui implorante.

“Molto bene”, disse lei, la cui espressione era cambiata piuttosto repentinamente mentre si voltava di nuovo e tirava fuori dal nulla un documento giuridico. “Io voglio il divorzio e il 75% di tutte le proprietà immobiliari come concordato nell’accordo prematrimoniale che il mio avvocato ha redatto per noi la scorsa settimana” L’intera folla degli invitati che stava assistendo in diretta alla catastrofe nella sala del ricevimento, si sentì improvvisamente ghiacciare di fronte all’inquietante sorriso della sposa. “Io credo che ricorderai che ci siamo accordati sul fatto che qualunque atto di infedeltà fosse una motivazione sufficiente per un annullamento immediato e la divisione dei beni”

“I beni? Ma, mia dolce, non intenderai i miei…”

“Ma Kuno, tesoro!”, esclamò Nabiki, stringendosi le mani al petto e facendo occhi da cerbiatta all’uomo che era stato suo marito per meno di quindici minuti. “Non mi hai appena promesso durante la cerimonia che tutto ciò che è tuo è mio e quant’altro?”

“S-sì, certo, e sopra ogni dubbio sei tu la prima e l’unica che alberga nel mio cuore, Nabiki Kuno. E tuttavia, il mio stesso cuore si spezza al pensiero di voltare le spalle a una fanciulla gentile come la divina ragazza col codino. Poiché ella venne per incontrarmi in questo giorno, nella speranza di non avermi perduto per sempre, e coi suoi modi delicati mi implorò di non lasciarla”

“Oh certo, come no!”, strillò Ranma in versione femminile, balzando in avanti.  “Senti, amico, io non ti imploro, e per l’ultima volta, io non ho di sicuro nessun interesse in uno stupido, traditore, pezzo d’idiota come te!”

“Oh, mi hai tolto le parole di bocca!”, disse stizzita Akane, incrociando le braccia al petto.

Gli occhi di Ranma si strinsero su di lei. “Ehi tu!”, le sibilò di rimando.

Le loro parole non sembrarono minimamente toccare Kuno. “Vedi? Come potrei non abbracciare tanta sincerità e tanta devozione?”, proclamò a Nabiki. “Non è forse una follia che uno del mio calibro non abbia un’amante?"

“Certo che no, Kuno, tesoro. Al contrario facevo un certo affidamento su questo. Perciò da qui in poi: accordo prematrimoniale”

“Ma insomma!”, urlò Akane, che intanto si stava infiammando sempre più con Ranma. “Come fai a metterti sempre in queste situazioni? Pensavo che oggi dovessi evitare l’acqua fredda a tutti i costi!”

 “Lo so, ma dovevo scappare da Kodachi in qualche modo! E’ tutto il pomeriggio che mi sta alle calcagna. Il matrimonio era concluso, così ho pensato che fossimo in salvo…”

“Stupido!”, ringhiò Akane, alzando gli occhi al cielo, prima di spostare la sua attenzione di nuovo su Nabiki, che stava lasciando la stanza con aria soddisfatta, mentre Kuno le andava dietro ancora sulle ginocchia. "N-Nabiki! Aspetta!", la chiamò lei. Ma immediatamente si rese conto del suo errore non appena Kuno si volse a guardarla.

"Ah, Akane Tendo! Allora tu ci tieni davvero! Molto bene. Prendo anche te come mia amante!”

L’occhio sinistro di Akane cominciò a ballare in preda a un tic nervoso, e Nabiki girò su stessa per tornare sui suoi passi e dare a suo marito un’occhiataccia carica di un odio rinnovato. Zompare addosso a Ranma era una cosa, ma fare avances a sua sorella meno di mezz'ora dopo il matrimonio, di fronte a tutti i loro ospiti... Adesso stava davvero superando ogni limite. "Ho intenzione di trattare quest’imbecille per quello che merita", si ripromise, qualunque sentimento di profonda indulgenza o di un qualche attaccamento per suo marito svanito nel nulla.

"Accidenti Akane, come fai a metterti sempre in queste situazioni?", le fece il verso Ranma con un sorrisetto compiaciuto, felice che l'attenzione si fosse spostata sulla sua fidanzata.

"Dacci un taglio, Ranma", disse tra i denti Akane. "E tu!", gridò, voltandosi verso Kuno. La sua aura combattiva si affievolì di colpo e guardò la sorella in segno di scusa. "Ehi sorellina, ho il permesso di colpire il tuo nuovo marito?"

"Pensavo che non me lo avresti mai chiesto", sorrise con dolcezza Nabiki. "Ecco, usa questa", disse, tirando fuori una mazza da baseball da non si sa dove.

"Mia Adorata Moglie e mia cara cognata Akane Tendo! Ragazza col codino! Oggi è un giorno lieto, volate tra le mie braccia e insieme..."
"Che ne dici di farti un volo?", urlò Akane, battendo la mazza con violenza e spedendo Kuno attraverso il tetto e oltre l'orizzonte. Quindi sospirò profondamente. "Che peccato averlo dovuto mandare a farsi un giretto in questo bel tramonto da solo. Speravo davvero che voi due vi sareste allontanati verso il tramonto insieme. Avevo pensato a tutto. Avevo persino affittato i cavalli bianchi", disse a Nabiki con aria desolata. "Mi dispiace Nabiki"

"Non darti pena. A essere onesti contavo che accadesse qualcosa del genere. Per sempre felici e contenti, un bel lieto fine per me e il mio nuovo patrimonio", terminò con un largo sorriso. Akane in tutta risposta sollevò gli occhi al cielo, rammaricandosi per come si era concluso il matrimonio in cui lei aveva messo anima e corpo. In definitiva quello era stato il matrimonio dei suoi sogni; lo aveva organizzato per sua sorella, è vero, ma lo aveva vissuto indirettamente sulla propria pelle. Tuttavia il finale del tutto non era esattamente quello che aveva immaginato.
 
"Bel colpo comunque", disse Nabiki, "Ma com'è la tua ricezione?"

"Eh?", chiese lei. Troppo persa nei suoi pensieri, non ebbe il tempo di cogliere il senso delle parole della sorella finché non fu troppo tardi e il bouquet della sposa planò dritto nelle sue mani. Avvampò immediatamente, le sue guanche tinte di un rosso scarlatto. "Oh per l'amor del..."

"Argh!", gridò Ranma, indietreggiando con occhi spalancati e facendo gesti convulsi per allontanare Akane. "N-no. Non è possibile! Ora sono due volte! Stai lontana da me Akane! Tanto io non ti sposo!"

"Oh per favore Ranma", strillò Akane. "Potresti essere un po’ più maturo?"

Mentre Akane e Ranma iniziarono una delle loro solite stupide litigate, Nabiki fece un passo avanti per rivolgersi alla platea di ospiti rimasti senza parole.  "Bene gente, mi scuso davvero per la scena madre di questa sera. In ogni caso godetevi il resto della festa, okay? Dopotutto... non sono io che la sto pagando...", sorrise a trentadue denti.

Ognuno di loro alzò le spalle e semplicemente tornò ai festeggiamenti e alle proprie conversazioni.

Poteva non essere il tipico finale da fiaba, ma Nabiki aveva ragione: era comunque una sorta di lieto fine. Dopotutto Nabiki ottenne la sua fortuna, Kuno il suo tramonto, Akane il suo bouquet, Ranma il martello di Akane e...

"Oh santo cielo! Penso che mi si siano appena rotte le acque"

"C-che cosa? Qualcuno chiami un dottore!"

"Ma caro, tu sei un dottore"

"O-Oh sì, giusto... Uh, hehehe..."

E ovviamente il Dr. Tofu ottenne il suo esaurimento nervoso...


 

Fine


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NdA: Eheheh, e così ve l’ho fatta? Di nuovo? A dire il vero ci ho provato ma alla fine non penso di aver fatto un buon lavoro come nel primo capitolo. Ma forse c’entra col fatto che ve lo aspettavate tutti, a questo punto.
Allora? Cosa ne pensate? Dovrei scrivere un altro capitolo? Dopotutto ho fatto sposare due ragazze Tendo. Sembra poco carino non far sposare l'ultima!...  :-p
Allora se vi va recensite e fatemi sapere cosa ne pensate!


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NdT: Ciao a tutti!
Grazie per essere arrivati fin qui! Come vedete gli aggiornamenti di questa storia saranno piuttosto veloci. Perciò chi sta seguendo la mia long “Another Shakespearean Ranma” non abbia paura: non ho affatto dimenticato la mia storia, anzi! Questa parentesi di traduzione mi fa solo prendere un po’ di respiro da quel clima più drammatico a favore del clima – ve ne sarete accorti – ben più scanzonato che si respira qui. Se volete lasciare un commento a me o all’autrice, ne saremo davvero contente. Ringrazio TigerEyes e Miyu87 per aver recensito lo scorso capitolo! Tender Falling Rain ha letto le vostre recensioni e vi ringrazia moltissimo per i complimenti!
Alla prossima,
InuAra
   
 
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