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Autore: Mob4    04/12/2016    0 recensioni
Sarà facile per Yuma ricominciare e lasciarsi tutto alle spalle?
Cosa porterà l'inizio in una nuova scuola?
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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GREEN STORM

 

1

 

Sembra stia per piovere.

Yuma si affaccia alla finestra della sua camera con un'espressione scocciata in volto.

“Uffa..dovrò usare l'ombrello..”

Oggi è il suo primo giorno nella nuova scuola e si è alzata molto presto,più del solito.

Dopo essersi fatta una doccia veloce si scioglie i capelli rosso rame che le scendono lungo la schiena ed inizia a vestirsi.

“Yuma sei sveglia?”

Una donna dai corti capelli corvini apre la porta del bagno sbadigliando.

“Scusa mamma non volevo svegliarti..”

Helena fa un gesto di noncuranza con la mano e sorride.

“Tranquilla tanto tra poco avrei dovuto svegliare tuo fratello..mi raccomando oggi, comportati bene.”

Yuma sbuffa incrociando le braccia sotto il petto generoso.

“Mamma ho diciassette anni..e poi ormai ho cambiato scuola , sarà tutto più semplice adesso.”

Helena si scosta un ciuffo ribelle dal viso.

“Cerca di non litigare con nessuno”

Yuma indossa un maglione rosso e si massaggia il viso olivastro pieno di efelidi.

“Non ti preoccupare..non sono mica così suscettibile..”

Helena soffoca una risata.

“Noo..”

Le due si guardano e poi Helena torna a letto.

Dopo aver fatto colazione Yuma esce convinta di casa , soltanto a metà strada realizza di aver dimenticato l'ombrello.

“Cazzo..” sussurra ma ormai è quasi arrivata a casa di Skylar.

Di fronte ad un'enorme villa a due piani suona il campanello più volte.

“Se sta ancora dormendo la ammazzo..”

Dopo qualche minuto una ragazza dai lunghi capelli castani raggiunge Yuma correndo.

“Scusa Yuma! Ero indecisa su cosa mangiare a colazione!” Skylar sorride e tocca energicamente la spalla dell'amica.

“Tu non sei normale!”

Improvvisamente comincia a piovigginare e le due si riparano sotto un balcone.

“Yuma non hai l'ombrello?” dice Skylar disperata.

Ormai piove più forte.

“No , l'ho dimenticato.. "

Skylar sospira rumorosamente.

“E adesso? “

Yuma controlla l'orario sul cellulare .

“Non è tardissimo possiamo correre fino a scuola..saranno dieci minuti da qui.”

Skylar si blocca improvvisamente.

“Ehii!! “ inizia a sbracciarsi in maniera esagerata, si rivolge a due ragazzi che vengono nella loro direzione.

Yuma si mette una mano sulla fronte.

“Che cazzo fai..”

I due ragazzi le raggiungono lentamente.

Skylar tende la mano prima al più basso che la guarda confuso.

“Ciao sono Skylar! Potreste accompagnarci a scuola?Non abbiamo l'ombrello” sorride alzando il pollice della mano destra in su.

Il ragazzo spalanca gli occhi blu e le tende la mano.

“Io sono Trent.. ma scusa ci conosciamo?”

Yuma soffoca una risata, l'altro ragazzo la fissa alzando un sopracciglio.

“C'è solo una scuola da queste parti..quindi presumo che andiate nella nostra stessa direzione , ci basta non bagnarci per la maggior parte del tragitto..Grazie!” detto questo Skylar si posiziona sotto l'ombrello di Trent che la fissa sconcertato.

“Va bene..”

Yuma osserva Skylar allontanarsi con Trent e si volta verso l'altro ragazzo.

“Ehm.. Ciao sono Yuma.” dice.

Il ragazzo la guarda sbadigliando.

“Io sono Bart, su vieni.”

Yuma si avvicina a Bart un pò infastidita, non si sbadiglia in faccia alla gente.

Nessuno parla durante il tragitto a differenza di Skylar che non la smette più , però non sembra che Trent la stia ascoltando.

“Non ti ho mai vista da queste parti andavi in un'altra scuola prima?”

Yuma si gira verso Bart annuendo, anche lui ha i capelli rossi.

“Dove?” Bart mastica una gomma.

“ Il liceo vicino alla stazione, prima era prettamente maschile..ero una delle poche ragazze.”

Yuma mette le mani in tasca ed osserva la strada davani a loro , non si è bagnata per niente mentre la spalla destra di Bart è zuppa.

“Ma che fai? Ti stai bagnando tutto..”

Bart sorride e fa spallucce.

Yuma arrossisce inconsciamente.

“Grazie..sei gentile”

Bart sorride facendole l'occhiolino.

“Solo con chi lo merita.”

Yuma sente il suo cuore battere più velocemente..proprio lei che i ragazzi non li sopporta..

Bart si ferma davanti all'entrata dell'immensa scuola.

“Wow” sussura Yuma.

Skylar tira un pizzico amichevole a Trent.

“Grazie!”

Trent si aggiusta gli occhiali tossendo.

“Di niente..”

I ragazzi sono ormai al coperto e si salutano apppena prima del suono della campanella.

Yuma e Skylar sono in classi differenti.

“Buon primo giorno Yuma!”

Yuma alza la mano per salutare Skylar ma lei sta già salendo le scale per arrivare alla sua classe.

“Ok..adesso dove cazzo devo andare? "

Yuma prende un modulo dalla sua cartella e mentre è concentrata sui fogli si scontra con qualcuno.

“Scusa..” alza lo sguardo e si trova davanti un ragazzo altissimo, sarà quasi due metri.

“Chi cazzo sei?” Il ragazzo la squadra con dei freddi occhi color ambra.

Yuma si innervoscisce ma non vuole problemi il primo giorno, di conseguenza cerca di contenersi.

“Sono nuova in questa scuola, oggi è il mio primo giorno, ti ho urtato perchè stavo cercando il nome della mia sezione su questo modulo.”

L'altro scuote la testa , Yuma nota solo adesso i suoi capelli verdi ,  abbastanza lunghi per un ragazzo.

“Non durerai un mese , in questa scuola ci sono delle regole..una di questa è non darmi fastidio quindi vedi di starmi lontana dalle palle, ok ? “

Yuma soffoca una risata.

Il ragazzo le si avvicina minaccioso.

“Che cazzo ridi?”

Una figura irrompe tra i due.

“Elijah smettila di fare il coglione! Ti ho cercato ovunque!" è una voce familiare.

Bart allontana Elijah da Yuma.

“Scusalo..Ci si becca in giro!"

Elijah sbuffa incrociando le braccia mentre si allontana con Bart.

“Cosa cazzo ti scusi Bart!”

Yuma quasi ride davanti a quella scena , poi un pò in ritardo arriva nella sua classe.

L'appello è stato già fatto perciò il professore dopo una breve presentazione alla classe la fa sedere all'ultimo banco della fila sinistra.

Nota che tutti la fissano nel momento in cui prende posto.

Sente che qualcosa non va. Sarà una sua impressione?

Il banco accanto al suo è vuoto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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