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Autore: meiousetsuna    05/12/2016    4 recensioni
Storia vincitrice del contest: Raccontatemi di loro… , giudicato da Hedoniste
Una piccola flashfiction, forse troppo romantica, ma nata da un attimo di vera ispirazione, un momento di respiro prima della quarta stagione.
Una “riflessione” sui sentimenti di John per Sherlock, da un punto di vista molto specifico…
con amore, Setsuna
[personaggi: mano di John/implied! capelli di Sherlock]
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Storia vincitrice del contest: Raccontatemi di loro... giudicato da Hedoniste

Prompt utilizzato: confessione
Rating: verde
Genere: introspettivo, fluff, romantico
[Personaggi: mano di John/implied! capelli di Sherlock]


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La prima volta che vi ho incontrati sono rimasta intimidita: cosa potevo sperare?
La bellezza è un concetto legato a preconcetti tempi e luoghi: lo credevo anch’io finché non ho ammirato la vostra perfezione e ho preso la misura delle mie mancanze.
Ho sparato e ucciso e il segno di questa violenza che ho fatto agli uomini è su di me, nella pelle indurita dei polpastrelli, della piega delle dita che hanno armato e premuto il grilletto.
Ho curato e ricucito ferite e il segno della salvezza che ho cercato di dare agli uomini è su di me, come tracce di sangue che non doveva essere versato e cattivo odore di disinfettante che non vogliono andarsene, anche lavandomi mille volte.
Ho scritto — solo per me — “niente” sul mio blog, giorno dopo giorno; “niente”, come me.
Quando vi ho sfiorati la prima volta credevo di sentirvi ritrarre, infastiditi dal mio aspetto banale nel vostro lussureggiante splendore, ma mi avete lasciata continuare, come se il mio tocco fosse qualcosa che vi facesse bene, qualcosa di giusto che aspettavate da tempo.
Avete ceduto morbidamente al mio passaggio, anche se a volte mi sono impigliata e senza volerlo vi ho fatto un poco male. Ci sono nodi stretti, onde più ribelli, versi per i quali sussultate se vi tocco, come un gattino ombroso che non vuole essere accarezzato contropelo.
Poi trovo il modo di farlo come volete, come vi piace, e potrei continuare per l’eternità, ma qualcosa che non riesco a comprendere va storto e sfuggite tra le mie dita che cadono senza appigli, scivolando fuori dal vostro intreccio complicato e mutevole, finché non ricado vuota.
Ogni volta che ho pensato che non mi voleste più su di voi, mi avete lanciato un richiamo muto — una ciocca bisognosa di essere riportata in ordine, un ciuffo troppo arruffato — e sono tornata dove desidero essere.
Quando vi ho chiesto di essere la vostra sposa, soffici anelli si sono girati sulle mie dita, trattenendomi con un “sì”.
Adesso che riposo nel vostro mare scuro, avvolgente e spaventoso come un abisso profondo che mi abbraccia, non posso non chiedermi se sarò ancora qui quando il bruno si sarà stemperato in argento, colorato dal bacio di molte Lune — piene, poi lievi falci nel cielo, poi morte — rendendovi ancora più splendidi, appagati dalla mia protezione che non vi abbandonerà mai.
E se avrò il privilegio di esserci — ancora e per sempre — quando sarete, delicati ed eternamente luminosi, come purissima neve che scalderò senza rischiare di farla sciogliere.
Non posso non dubitare di me, di aver catturato qualcosa di troppo prezioso, ti trattenervi ingiustamente ingabbiati tra le mie dita; ma siete voi a essere gelosi se mi allontano, a sentirvi trascurati.
Allora gioco con voi, vi provoco, finché non cedete e con le punte dei ricci sul mio dorso mi fate sentire che mi avete perdonata, ma io continuo a farvi miei senza tregue, lasciandovi sciolti e sfiniti in boccoli languidi. Perché a volte, un piacere d’Amore

dura tutta la vita.

N.d.A: Il titolo, Plaisir D’amour, è una romanza, cantata in 1000 versioni, di cui amo immensamente quella di Joan Baez. In realtà il testo è tristissimo, perché dice – giustamente:
Plaisir d'amour
ne dure qu'on moment
Chagrin d'amour
dure toute la vie

(la gioia dell’amore
non dura che un istante,
il tormento dell’amore
perdura una vita intera)
ma in preda ad un inspiegabile ottimismo, ho deciso che le frasi centrali si annullano tra loro, e che John e Sherlock devono avere solo l’inizio e la fine, unite.
Comprendetemi! ^-^






  
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