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Autore: fulmineo    06/12/2016    1 recensioni
Quattro ragazze giovanissime, quattro Agenti Segreti alle prese con lunghi viaggi per lavoro, con hobbies e vizi e, soprattutto, con l'amore.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Era una bella sera a Washington e, nella stanza di un hotel, qualcuno si stava amando intensamente sotto le lenzuola, dalle quali fecero poi capolino due ragazze, una castana ed una bionda "Dio, Kelly... Sei stupenda!" Disse quest'ultima.

"Per me il sesso è un'arte. E non lascio mai nulla a metà!"

"Allora usa questo..." Sorrise Jenna "Sarà più appagante!"

"Adesso capisco perché hai scelto questo hotel... Nei cassetti dei comodino si trovano oggetti interessanti..."

"Il proprietario di questo hotel è un amico e gestisce anche un bordello. Per questo ha giochini per il sesso... Se non ha qualcosa, basta chiamare e li procura. Tiene molto ai clienti!"

"Specialmente a quelli più affezionati come te."

La bionda sorrise e ribaltò le posizioni, sedendosi sulla castana "Esatto."

"Non mi piace stare sotto." Disse la castana ma, prima che potesse fare qualcosa, il suo cellulare squillò e si scostò dalla bionda, avvolgendosi un lenzuolo attorno al corpo per poter rispondere "Pronto. OK, arrivo subito."

"Che succede? Hai un'altra?"

"Lavoro." Rispose la castana, piuttosto fredda "Non abbiamo legami, è solo la cosa di una notte. Quindi vattene..."

La bionda uscì dal letto adirata, raccolse le sue cose e si vestì, andando poi via imprecando, mentre la castana entrò in bagno e si fece una doccia rilassante, poi si vestì e prese il telefono, lasciando la stanza.

Alla reception le chiamarono un taxi e la ragazza si fece accompagnare in centro, pagò il tassista e s'avviò verso un palazzo molto alto, dirigendosi però al parcheggio sotterraneo, aprì il suo SUV e mise in moto, partendo a tutta velocità.

Si fermò dopo una buona mezz'ora innanzi ad un museo, ove ci era il parcheggio sotterraneo e ci entrò posando il pollice destro su uno scanner "Impronta riconosciuta!" Disse la voce elettronica ed il cancello s'aprì.

La ragazza di diciannove anni, alta poco più di un metro e novanta, dai lunghi capelli castani, gli occhi azzurri ed un bel fisico atletico, parcheggiò il suo SUV e poi s'avviò verso un'ascensore, entrò e premette il solo pulsante presente, arrivando in una grande sala buia piena di opere d'arte e quadri, andò sul retro e posò il pollice destro su un altro scanner ed una porta blindata s'aprì.

"Eccoti, Robyn!" Disse un uomo alto e smilzo, brizzolato e con la lieve barba "Buonasera."

"Ciao Colthrand." Salutò la ragazza, notando poi le tre colleghe.

Carolina Aguirre detta Sole, alta quasi un metro e novanta, lunghi capelli castani come i suoi occhi e fisico muscoloso come quello di Yria Zaryanov, vicina ai due metri e simile alla collega, anche se di lei si notava l'accento Russo. E tale accento apparteneva anche a Natalia Gonchev, dai lunghi capelli mori e gli occhi verdi, alta appena più di Robyn ed innamoratissima della sua Yria.

"Ehilà! Eri impegnata?" Chiese Sole, facendole l'occhiolino.

"Ovvio! Cos'altro potrei fare?" Ribadì Robyn.

"Fare come me e trovati una ragazza." Sorrise Yria.

"Tu e Natalia lavorate insieme, spero non siate gelose." Disse e le due si guardarono "Come immaginavo. Siete gelose!"

"Non è vero! Noi..." Tentò Natalia, ma un colpo di tosse di Colthrand attirò la loro attenzione.

"Se volete accomodarvi, avrei intenzione di illustrarvi il caso." Iniziò, accendendo un grande monitor "Andrete a Barcellona, ove questo tizio, Xavier Esperanto, deruba i clienti della banca presso cui lavora e poi non si sa come li impieghi..."

"Ci ha assunti la banca?" Chiese Sole.

"Esatto. Il nostro jet parte tra un'ora, fate buon viaggio." Sorrise l'uomo "Prendete le armi necessarie. Sul jet troverete informazioni e l'indirizzo dell'appartamento preso per voi, oltre che ai vostri falsi documenti!"

Le quattro annuirono e se ne andarono, uscendo tutte dal parcheggio sotterraneo con la rispettiva auto per andare a preparare il necessario per il viaggio, poi sarebbero andate in aeroporto con un taxi.

La vita dell'Agente Segreto era davvero dura, da un lato, ma dall'altro era emozionante, piena di brivido ed avventurosa.

  
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