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Autore: scriveremibasta    07/12/2016    2 recensioni
"Mi ha sussurrato tre regole, all'ombra di un cespuglio di rose rosse. Le avevo trovate strane, folli...ma non avevo proferito parola. Lei mi aveva guardato e, all'ombra di quel cespuglio, mi aveva cambiato la vita. Se ne andava sempre senza salutarmi ma non mi offendevo...anzi, mi piaceva da impazzire."
Inuyasha, un giovane ragazzo che si ritroverà a fare da servitore alla famiglia Higurashi.
Tre importanti regole a scandire la sua esistenza, insieme al ticchettio dei tacchi della sua padrona. Ce la farà a rispettarle?
Chissà che non scopra qualcos'altro oltre al segreto che oscura quella famiglia...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Seguo il suono di quella voce, aprendo gli occhi e ritrovandomi in un mondo strano.
Onirico, oserei dire.
Nuvole di fumo galleggiano in quello che sembra essere un cielo grigio, l'atmosfera è tranquilla, l'unico suono che può essere percepito è quello delle gocce che cadono...gocce d'acqua, si. La stessa acqua, che mi fa da pavimento.
-Sei tu, che mi hai chiamato?- chiedo, al ragazzo, al me stesso, che mi trovo davanti.
Sto sognando?
È come guardarsi allo specchio e non mi piace. Non mi piace l'idea di avermi di fronte, di avere di fronte una persona uguale in tutto e per tutto a me.
Eppure, questo me, non sembra per niente...me.
Ha un volto più maturo, deluso e sollevato al tempo stesso.
Mi guarda come mi guardarebbe mio padre...e, ci vado a intuito...visto che non ho la più pallida idea di come mi guardava mio padre.
L'ho dimenticato.
Orecchie, occhi color oro, capelli e coda argentee...lo stesso smoking, distrutto da quelle che sembrano fiamme...davanti a me, ho l'Inuyasha lupo.
Il licantropo.
Quello...di prima.
Prima che perdessi la memoria, che perdessi me stesso...
-Inuyasha- pronuncia -Inuyasha- mi richiama.
Perchè l'ha detto due volte? Perchè il mio nome, detto da me stesso, mi sembra così strano?
Deglutisco, guardandolo dritto negli occhi; lui sembra capire che sono disposto ad ascoltarlo.
-Cosa ti è successo?- mi chiede.
E, come se lo sapessi, certo! Ho perso la memoria...
-Non lo so- rispondo, pensando che, parlare a me stesso, sia ancora più strano -Ho perso la memoria- spiego, facendo spallucce e sfuggendo con lo sguardo a lui.
-Hai perso la memoria?- mi chiede, scettico e divertito allo stesso tempo -Hai perso la memoria- si risponde da solo, infine. Io faccio spallucce, continuando ad osservare il velo d'acqua su cui "cammino".
-Così pare...- sussurro, un po' intimidito da..."Me stesso" deglutisco.
-Hai perso la memoria- ripete l'altro Inuyasha, come un disco rotto.
Digrigno i denti -Si, si! Ho perso la memoria!- sbotto, guardandolo male.
-Hai perso la memoria?-
-Come ho già detto: si-
-L'hai persa davvero...o stai mentendo a te stesso?-
Lo guardo, riflettendoci su. Non sto mentendo...perchè dovrei farlo? Io voglio recuperare la memoria, lo voglio davvero. Non sto mentendo. No.
-No, certo che no- rispondo, come se fosse logico -Perchè dovrei farlo?-
-Sai...si dice che "la perdita di memoria" sia una specie di meccanismo di difesa...tu, che hai subito un trauma, ti rifiuti di ricordare e inizi a vivere nell'ignoranza. Lo sapevi?- il suo tono, il suo tono! Non mi piace! Mi prende in giro e basta!
-Ora si- rispondo, guardandolo con sfida.
Lui continua ad essere impertubabile -Quindi, che cosa intendi fare?- mi dice, cambiando discorso
-Vorresti continuare a...?-
-C'è altro che posso fare?-
Lo vedo irrigidirsi, forse per la rabbia, poi scatta verso di me, prendendomi per i colletto del pigiama che indosso -Tu...- sibila, a qualche centimetro dal mio viso -Vorresti startene con le mani, ad aspettare che qualcuno venga a salvarti?! Ad imboccarti?!- mi urla -Ma che cazzo, sei impazzito o cosa?! Sei stupido?!- mi scuote.
Sono abbastanza scosso, non riesco a dire nulla...
-Ed io, dovrei salvare un ragazzino come te?! Uno che ha sempre avuto tutto imboccato, che è sempre stato salvato e che mai si impegnerà per se stesso?! Ma inizia a salvarti il culo da solo!- non so come, riesco a liberararmi dalla sua presa, indietreggiando di qualche passo.
Mi aggiusto il colletto con fare stizzito -E tu, che ne sai? Sei qui a farmi la predica, ma in realtà non sai minimamente cos'ho passato! Non ho mai giocato come un bambino, non ho mai vissuto l'infanzia che meritavo per colpa della mia natura! Ho perso la memoria già due volte e non so minimamente il motivo! Non so perchè i miei genitori...non so perchè mio padre...mi abbiamo cancellato la memoria! Ogni mio ricordo, ogni cosa che sapevo...è andata persa! Tutto, tutto quanto, cazzo!- non sono io, quello che ho di fronte...non sono io!
-Quindi ricordi?-
Spalanco gli occhi, colto da quell'affermazione.
-Ricordi che hai passato, che hai perso la memoria...perchè in realta, Inuyasha, tu non hai perso proprio nulla- mi spiega, ora è diventato calmo, quasi soddisfatto.
-E tu come lo sai, questo?- chiedo, ancora infastidito.
-Lo so, perchè...-
-Perchè sei me stesso?-
Lo sento ridere di gusto -No, Inuyasha. Io non sono affatto te stesso...questo è solo un modo per comunicarti, io sono me e tu sei te, siamo individui completamente diversi- nega, lasciandomi un po' perplesso.
-Allora, chi sei?- chiedo, curioso di scoprirlo.
-Non sono qui per questo-
-E allora perchè, sei qui?-
-Perchè è ora che tu ti svegli-

Kagome gettò il libro sul tavolo con fare stizzito, sbuffando.
Erano giorni che cercavano Inuyasha...ma nulla, nessuno sapeva niente! Alcuni, pensavano persino che fossero diventati pazzi...e, come dargli torto? Un ragazzo non può sparire da un momento all'altro, così, senza lasciare alcuna traccia. Non può e basta!
"Eppure è successo..." pensò, lasciandosi andare allo schienale della sedia "Non so come, quando e dove...ma, è successo!" un altro sbuffò lasciò le sue labbra, mentre i suoi occhi si soffermavano sulla finestra che aveva di fronte, su cui sbattevano miliardi di goccioline di pioggia che, poi, si trasformavano in scie bagnate.
In più, non poteva nemmeno uscire dalla casa di quel Naraku...perchè "Ordini di suo padre, signorina, il signor Higurashi non vuole che lei lasci l'abitazione del signor Naraku" e, cavolo, se quando diceva una cosa, andava fino in fondo! Aveva persino lasciato quel ragazzino, quell'Hakudoshi, a sorvegliarla...da quando si alzava a quando andava a dormire...diavolo! Suo padre era l'uomo più odioso del mondo, quando ci si metteva! "Ma anche sempre..."
Sospirò, facendo appello a tutta la sua pazienza "Sango e Miroku, poi, è da un casino che non li vedo...mio padre ha detto che stanno alloggiando in un hotel e che, solo dopo che la casa si sia sistemata, potrò vederli..." abbassò lo sguardo sul libro che aveva lanciato sulla sua scrivania, mordendosi il labbro "Che bel casino..."
Stette un bel po' a guardare la copertina del libro, pensando alla situazione in cui si era ritrovata "Tutto, per colpa di quello stupido..." finchè non sentì qualcuno bussare al vetro della sua finestra. Non seppe nemmeno lei, perchè lo riconobbe subito come "bussare"... fatto sta che, quando volse lo sguardo verso di essa, si ritrovò un ragazzino appoggiato al davanzale esterno,  con ancora il pugno appoggiato sul vetro.
Era vestito con uno strano abbigliamento, i capelli legati in una coda e la bocca coperta da una bandana, la osservava con occhi vacui e malinconici. Per certi versi, le sembrò di vedere Shippo cresciuto...per altri, Sango.
In ogni caso, aprì svelta la finestra, senza pensarci davvero.
-Le porgo i miei saluti, Kagome-sama- chinò il capo, il ragazzino, una volta che gli venne aperta la finestra. Kagome lo classificò immediatamente come "tipo che usa uno strano linguaggio" ma non disse nulla riguardo questo.
-Prima di tutto- scelse, invece, di dire -Entra, o ti prenderai un malanno-
-Non si preoccupi- ribattè subito, l'altro -Me ne andrò via subito- spiegò, poi.
Kagome rimase perplessa ma scelse di non insistere.
-E lei, deve venire con me- si schiarì la voce, il ragazzino -La porterò da colui che cerca- spiegò, poi, guardandola intensamente negli occhi.
-Inuyasha?- chiese l'altra, piuttosto stupita. Che cavolo significava, tutto quello?
-Se è colui che cerca...-

Freddo. Sentivo freddo.
Non sapevo dove fossi, il tepore e la comodità del materasso erano spariti...al loro posto, un terreno duro e freddo mi gelava l'intero corpo. Sussurri intraducibili mi riempivano la mente, mentre un continuo ticchettio iniziava a darmi fastidio.
E, tic tac-tic tac, continuava a fare, l'ipotetico orologio.
Lo sentivo lontano e vicino al tempo stesso, fuori e dentro la mia mente...sembrava più che altro un'allucinazione. Piano piano, mentre i sussurri si facevano un po' più acuti e si trasformavano in risatine, aprì gli occhi.
Ciò che mi venne incontro, fu una visuale orizzontale di un lungo viale sospeso in uno spazio nero e colorato al tempo stesso. Non capì subito: richiusi gli occhi, forse spaventato, forse confuso o semplicemente stanco...poi li riaprì e, di nuovo, rividi le stesse cose.
Iniziavo a chiedermi dove fossi.
Nella mia testa, passò il pensiero fugace di...non alzarmi. Sapevo, che un movimento troppo brusco mi sarebbe costato un giramento e, di seguito, confusione; quindi preferì evitare.
Stavo lì, ad osservare il viale a spirale e il cielo, che pareva muoversi.
Una tavolozza di colori mischiati...
Hai intenzione di stare qui, per tutta la vita...per caso?
Riconobbi la ormai familiare voce della mia "bestia interiore", sospirando e rispondendo vagamente con un "No, no, ora mi alzo". Mi piaceva avere qualcuno con cui colloquiare, nonostante fossi solo...sapevo pienamente, che in definitiva stavo parlando con me stesso...ma era...rassicurante.
Mi alzai di braccia, coperte da uno smoking nero e, durante l'atto, alcune ciocche argentee mi ricaddero sugli occhi. Ero un licantropo.
Presto mi ritrovai seduto, a girare lo sguardo in cerca di qualcosa che mi facesse capire dove fossi e cosa fosse questo posto. Nulla. Non trovai nemmeno un indizio, qualcosa...
"Beh, di certo non sono nel mondo reale..." constatai, visto la forma curiosa di quel mondo.
Sembrava di essere in un'altra dimensione...qualcosa che, nei libri che avevo letto, chiamavano "dimensione alternativa" o "mondo alternativo"...
Si, era certamente così.
Mi alzai, spolverando lo smoking che avevo indosso, già ampiamente distrutto e sporco di suo "Solo...come ci sono finito qui?" il mio sguardo volò un'altra volta a guardare ciò che avevo intorno, per averne una panoramica completa. Mi trovato in un isolotto...terra crepata mi faceva da pavimento, insieme a qualche filo d'erba posto ai lati dell'isoletta oppure che spuntava dalle crepe. Di fronte a me, il viale a spirale di prima e, dietro...il nulla più assoluto.
"Okay, d'accordo, non andiamo nel panico" sospirai "Proviamo a seguire quel viale e...vediamo dove porta!"
I miei passi rimbombavano in quello spazio che, via via che avanzavo, sembrava cambiare. Non ebbi l'impressione di essermi perso nemmeno una volta ma, quando mi fermai ad un incrocio, potei constatarlo: non sembravo essere per niente allo stesso punto e, diamine, se quella strada era tutta uguale, allora si, che era un problema!
Sbuffai, guardandomi intorno e percependo il fastidio che andava aumentando dentro di me. Come cavolo potevo uscirne? Quel coso pareva solo un labirinto senza fine! "Magari anche con fatine che mordono..." ora ci si metteva perfino la mia vocina! "Non avevi detto, che ti sentivi rassicurato?" ora non più.
-Direi che, mettersi a parlare da solo, non sia la cosa giusta da fare...- sussurrai, calciando un sassolino che rotolò, fino ad essere calciato...dal nulla.
Okay, questo era strano.
Gettai un'occhiata ai miei piedi, di fronte ai quali c'era il sassolino. Non sembrava essere... posseduto o chesoio. Quindi, o non si potevano calciare sassolini, qui...oppure era semplicemente un fenomeno magico. Feci spallucce, continuando la mia "perlustrazione".
Non c'era niente di che preoccuparsi, ero un licantropo, in fondo!
-Ehi, sei tu Inuyasha?-
La voce di un bambino, non è, di solito, quella che si sente nei libri horror prima che il protagonista schiatti? "Ti fai troppe paranoie, Inuyasha..."
-Si, dovrei esserlo, tu chi sei?- mi girai verso la voce, trovando una bambina vestita con una tunica rossa; aveva i capelli bianchi e gli occhi viola...la pelle scura.
Si, okay, d'accordissimo...ma che ci faceva lì?
-Piacere di conoscerti, Inuyasha! Io sono Shiori!- mi sorrise. Io mi avvicinai a lei, perplesso, accucciandomi per arrivare alla sua altezza.
-Okay Shiori- annuii -Che ci fai qui?-
-La mamma! La mamma mi ha detto di aiutarti con Baku-sama!-
Pazza.
Pensai che quella bambina fosse completamente uscita di testa ma dovetti ricredermi: un ringhio, che rimbombò per qualche secondo, mi fece venire i brividi e, l'affermazione di quella bambina, ancora di più.
-Oh! È Baku-sama!- disse, in modo inspiegabilmente tranquillo. Un altro ringhio si fece sentire.
 -Pronto a combattere, Inuyasha?-
-Eh?-

-Padron Naraku- Jaken si inchinò al cospetto del suo padrone, continuando subito a parlare vista l'impazienza di esso -Non ci sono notizie di Inuyasha, credo proprio sia andata come dicevate voi...- gli occhi a palla si alzarono verso l'uomo, che adesso ghignava.
-Perfetto- la voce carica di soddisfazione -Ora, dobbiamo solo sperare che non accada ciò che temiamo- riflettè, mentre lo sguardo diventava freddo e calcolatore.
Jaken deglutì -Potrebbe...?-
-Si, Jaken, ci sono delle possibilità- si alzò dalla sedia -Tuttavia, il varco dimensionale che è stato creato a causa della nostra esplosione, è solo dimensionale, appunto. E, se non riusciamo a trovare quella parte di casa prima che il ragazzino torni, allora dovremmo cambiare alcuni punti del nostro piano...chiama quell'uomo, quell'Hojo- gettò un'occhiata al kappa, per poi tornare alla finestra. Jaken annuì e, dopo aver detto le solite parole di congedo, uscì dalla stanza.
-Per quanto ancora devo continuare questa farsa?-

-Cazzo!- imprecai, non appena sentì il ringhio più vicino del normale.
Mi aveva trovato? Sarei riuscito a batterlo?
Non lo sapevo.
Guardai Shiori, quella bambina, tra le mie braccia: ce l'avrebbe fatta? Io mi fidavo di lei ma...era solo una bambina, in fondo..."Cazzo, cazzo! Devo reagire!" deciso a fare qualcosa, poggiai la bambina a terra, per poi rivolgermi alla bestia, a qualche metro da me.
Il baku, creatura mitologica e spiritica, col corpo da orso, le zampe da tigre, coda da bue ed occhi di rinoceronte...si dice che si nutra di incubi.
"Non credo sia così forte..." pensai e, forse era meglio evitare di attaccare, se lui non l'avesse fatto..."Ma sei pazzo?! È lui, quello che ti ha quasi staccato un braccio con un morso!" mi ricordai della collutazione di prima, mentre ero distratto a chiedermi se quella bambina dicesse davvero la verità; l'attacco bloccato col braccio, le parole dette da quella bambina...
"Ci penserò io, tu tienilo occupato!"
-Giusto- feci, schioccandomi le ossa delle dita prima dell'una e poi dell'altra, avvicinandomi nel frattempo alla bestia -Devo solo tenerlo occupato-
Senza dargli tempo di reagire, con uno scatto, gli assestai un destro in pieno muso, facendolo volare di qualche metro all'indietro. Mi compiasi e sorpresi allo stesso tempo, della mia forza: molto più acuita rispetto a quella di un semplice umano.
"Beh, c'era da immaginarselo"
-Allora? Ora non ringhi più?- dissi, al mostro che si stava rimettendo in piedi e che, una volta di nuovo a quattro zampe, si mise a ringhiare -"Grr, grr", solo questo sai fare!- ghignai, preso da chissà quale spavalderia.
Spavalderia che dovetti soffocare, visto che il mostro mi fu addosso in un nanosecondo -Ma che ca- non feci in tempo a dire, atterrando a terra e parandomi da un altro morso con un braccio, che assaggiò la forza delle zanne di quella bestia.
"Si è teletrasportato!" ne ero sicuro, un attimo prima era a qualche metro di distanza da me...e quello dopo..."Ne sono sicuro, l'ha fatto!" non persi, comunque, tempo e, con una potente ginocchiata allo stomaco, me lo levai di dosso.
Mi rimisi subito in piedi, indietreggiando di qualche passo ed osservando il mostro zoppicare.
Se avesse perso l'equilibrio, vista la poca larghezza della strada, sarebbe sicuramente caduto... dovevo fare attenzione anch'io, però: pochi metri dietro di me c'era Shiori, un passo falso e avrei coinvolto anche lei o peggio, fatta cadere in quel mare oscuro...non potevo permettermelo. Deglutì, pensando alla mia e la sua prossima mossa. Dovevo solo trattenerlo, mica ucciderlo...e, anche volendo, non ero proprio sicuro che fosse stato possibile.
-Sbrigati Shiori...- sussurrai, stringendo i denti e lanciandole un'occhiata alle mie spalle.
Non sapevo minimamente che stesse facendo, aveva solo perso i sensi...ma non sapevo come, questa cosa, mi sarebbe stata d'aiuto. Ad ogni modo, non avevo tempo di stare fermo a pensare ai fatti miei "Sennò, rischio di ritrovarmi senza testa..." feci un passo, avvicinandomi al baku che, ora, ansimava e mi guardava rabbioso. Non era così forte...
Più mi avvicinavo e più quel mostro sembrava spaventato, l'avrei finito con un solo colpo.
-Mi spiace, bestione, ma credo che dovrai farti un ripos-
-No! Fermo!-
Avevo ancora il pugno alzato, la bestia ferma e tremante di fronte a me, quando una voce mi fermò; stessa voce, che riconobbi essere quella di Shiori.
Immediatamente mi voltai verso la ragazzina, alzatasi in piedi, che adesso mi guardava preoccupata e spaventata -Fermati! Baku-sama non è cattivo!- notai, tra le sue mani, una sfera scarlatta che prima non aveva. Che c'entrasse con quello svenimento?
-Un orso pazzo che voleva uccirdermi, non mi sembra buono!- sbottai, rimettendomi dritto.
-Non è colpa sua! È di quel bambino!-
-Quale bambino?-
-Hakudoshi-oniichan!-

-Hakudoshi è un mago rosso?!- Kagome vide il ragazzino annuire, senza scomporsi più di tanto
-Dici davvero?- chiese la ragazza, più pacatamente, continuando a seguirlo.
-Si, Kagome-sama, Hakudoshi-san è un mago-
-Rosso-
-Si-
Kagome deglutì: non era molto potente, come classe, in confronto a quella nera e bianca...ma si dimostrava pur sempre qualcosa di pericoloso..."I maghi rossi sono quasi sempre dei bambini, non sopparsano i dieci-dodici anni d'età e il loro corpo non diventa mai adulto. Sono capaci di manovrare la magia nera e bianca, seppur solo i primi stadi e possono avere dei mostriciattoli come servitori" si rifece mentalmente lo schema di ciò che aveva letto nel libro, pensando che, se Hakudoshi era davvero un mago rosso, allora Naraku poteva essere un mago nero.
-Possibile- approvò il ragazzino, quando glielo fece presente -I maghi neri hanno una certa affinità con il maligno e la magia nera. Sono molto potenti e i loro incantesimi si basano quasi sempre su maledizioni...il signor Naraku ha dei punti in comune?-
-Non potrebbe essere uno stregone?- chiese Kagome, riflettendoci su e vedendo il ragazzino fermarsi in mezzo al bosco che stavano attraversando; qualcosa, sembrava preoccuparlo.
-Potrebbe essere anche questo...-
-Mmmh- riflettè l'altra "Stregone...mago nero..."
-Ci faremo dire dal mio maestro, lui ne sa più di me- e, detto questo, il ragazzino tirò fuori un piccolo fischietto di legno ad ultra-suoni che si premurò subito di usare.
Passarono un bel po' di secondi, in cui Kagome lo osservava aspettare, con lo sguardo rivolto verso il cielo, qualcosa; che aveva appena chiamato. Presto, quel "quacosa" si rivelò essere una grande gatta beige e nera, con due code, che piacque molto alla ragazza.
-Che carina- si lasciò sfuggire, osservandola -Una gatta davvero fuori dal comune...- sussurrò, non capendo cosa potesse essere. Non aveva mai visto un animale di questo tipo...anche se, forse, non poteva considerarsi nemmeno tale.
-Ci accompagnerà Kirara, da ora in poi- spiegò il ragazzino, salendole in groppa.
Anche Kagome prese posto nella schiena morbida della gatta, poi spiccarono il volo.


Angolino piccino picciò <3
Non ci state capendo nulla, dico bene? xD Inuyasha prima è da una parte...e poi da un'altra, incontra sè stessi che non sono sè stessi, mostri che vogliono ucciderlo e bambini che vogliono aiutarlo ma...capirete ;)
Vi ho dato già qualche indizio per capirci un po'...
Comunque! Ho descritto bene la battaglia? C'è troppa poca azione? Troppo frettolosa?
Ditemeloh xP
Non vi aspettavate Shiori, dico bene? ;) beh, io invece c'avevo pensato dall'inizio...magari vi ritrovate anche altri personaggi non molto "importanti"...qui, a cosa serve la sfera degli Yakikomori?
Kagome non sta di certo vivendo il periodo migliore della sua vita xD ma c'è chi se la passa peggio...chi è quel ragazzino che l'aiuta? Lo indovinerete sicuramente.
C'è anche la piccola Kirara, già! :33
Naraku accenna a qualcosa che non deve accadere...che cosa sarà mai?
La situazione si fa sempre più incasinata, eh! ;)
Mi scuso per gli errori e ringrazio tutti quelli che mi seguono e supportano sempre! <33
Bye!
   
 
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