Crossover
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Autore: MasterAizen    07/12/2016    0 recensioni
La grande nazione di Anima è al centro di una sanguinosa guerra, i cui protagonisti sono gli Esper, persone che hanno sviluppato dei poteri speciali in grado di controllare gli elementi. Da un lato c'è il Gotei XIII, guidato dagli ultimi membri della vecchia e pacifica Oligarchia, dall'altro vi è il Generale, il tiranno che ha assunto il potere con la forza e l'inganno, aiutato dai suoi spietati Governatori, portatori di malvagità e morte. In mezzo a questo scenario oscuro, un gruppo di giovani si ergerà contro l'ingiustizia del Regno, in una guerra in cui tutto è lecito, in cui un passo falso può portare alla fine di tutto ciò che hai di prezioso. Normale, fuoco, acqua, erba, elettro, psico, terra, ghiaccio, lotta, aria, veleno, acciaio, buio... 13 elementi, una sola scelta. La verità rimane nascosta nell'Oscurità...
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                               CAPITOLO 2
                                                                                                 SCONTRO
Erano passati tre anni da quell’evento. Yuu e i suoi amici ora sono parte dell’armata rivoluzionaria chiamata Gotei XIII, capeggiata dall’uomo con la benda che Yuu aveva incontrato quando era nel macchinario, Kenpachi Zaraki.                                        
La cosa più importante però era che sia lui sia i suoi amici avevano realizzato il loro sogno: erano diventati tutti Esper lo stesso giorno in cui Byakuya li aveva salvati. A salvare i suoi amici erano stati due dei vecchi tredici Oligarchi, il numero 8, Shunsui e il numero 12, Mayuri, insieme alla figlia adottiva di Kenpachi, un’allegra ragazza di nome Shinoa.     
Anche se Shinoa era più grande di loro, da quando erano diventati Esper rimaneva sempre nel gruppo. Era bassa per i suoi diciassette anni, i suoi capelli violetti erano tenuti ordinati con dei fiocchetti e indossava sempre uno strano anello con una perla nera.
Yuu aveva capito che si sforzava sempre di sembrare perfetta e per questo tutto il gruppo la prendeva in giro.
 
Proprio ora si stavano allenando con i loro poteri. “Forza ragazzino, perché non mi mostri quanto sei bravo a combattere?” lo provocò lei, con la sua solita voce calma e tranquilla.                                                
“Oh si, ti faccio provare le mie fiamme”, urlò Yuu, tutto carico. Trasse un profondo respiro e dalla sua bocca uscì una fiammata.                                       
Shinoa, però, con la sua falce deviò le fiamme.   
“Tutto qui, bimbo?” continuò a ridere.        
“Saruyama, ora!” gridò Yuu.                             
“Eccomi!” rispose l’amico. Dal terreno sotto i piedi di Shinoa uscirono delle radici, che le salirono su tutto il corpo, bloccandola.
“Ih ih ih”, rise Saruyama. Le radici si strinsero attorno al corpo della ragazza.              
“Tsk, dove vuoi arrivare?” Shinoa riuscì a far ruotare la sua falce e, in un istante, fu di nuovo libera.        
“Sei scoperta”, disse Mika alle sue spalle, scagliando un fulmine. Anche questa volta Shinoa li aveva anticipati e parò il fulmine con la falce, per poi stendere Mika con un calcio.                                 
“Avete ancora molto da imparare eheh”.              
“Fatti sotto!” gridò Yuu.                                            
 “Sicuro vuoi che faccia sul serio?” Shinoa mosse un passo verso di lui e cadde nella trappola. Una runa luminosa si era attivata sotto il suo piede e la ragazza si ritrovò intrappolata in una sfera d’aria.         
“Vittoria!” rise Levi. Shinoa sbuffò. “Pff, sempre le solite trappole”.                                                            
Tutti risero. “Shinoa, fin’ora non hai fatto altro che evitare i nostri attacchi, ma non ci hai nemmeno mostrato il tuo potere di Esper. Sono un po’ curioso”, disse Mika. “Il mio potere non si vede”, rispose lei. “Sono un Esper psichica. Siamo molto rari, non se ne vedono molti come me. In poche parole siamo speciali”. Fece una linguaccia a Yuu, il quale si voltò dall’altro lato sbuffando.                                           
“Cosa fa un tipo psico? E cosa usa per ricaricarsi di energie?” chiese Saruyama. “Legge la mente della gente e se è molto abile può manipolare i pensieri e i ricordi. Per combattere uso fendenti psichici in grado di tagliare qualunque cosa. Voi vi ricaricate assorbendo le fiamme, i fulmini, respirando o, nel tuo caso Saruyama, mangiando erbe con una mucca ahahah”, scoppiò a ridere, mentre Saruyama rimase impassibile. “Eheh, io per ricaricarmi ho solo bisogno di pensare ad una qualsiasi cosa”.                            
“Ma non è giusto”, esclamò Yuu. “Perché tu e Levi cose facili, mentre noi cose più difficili?”               
“Zitto Yuu, pensa a me che devo mangiare erba...” disse Saruyama.                                                             
Levi e Shinoa risero così forte che caddero a terra. “Andiamo al villaggio qui vicino a mangiare qualcosa?” propose Mika.                                          
Tutti acconsentirono.
 
Durante il tragitto, Yuu chiese a Shinoa: “Sono passati tre anni da quando siamo diventati Esper, però i ranghi alti non ci hanno ancora fatto combattere”. Shinoa non disse nulla, ma si accese una sigaretta. “Quando, sarà il momento Kenpachi vi manderà in battaglia”, il fumo uscì dalla sua bocca.                    
“Cosa ti costa dirci qualcosa? Siamo tuoi amici, no?” insistette Yuu.                                                           
“Quanto sei noioso. Per ora vi dico solo qualcosa riguardo l’origine degli Esper. Per tutti noi, quando siamo diventati Esper c’è stata una scelta degli elementi. Il macchinario è stato progettato ai tempi dell’Oligarchia quando c’erano soltanto 13 Esper. Nessuno sa come è stato costruito o da dove derivano i poteri, nemmeno i Capitani. L’unico a sapere la verità era Yamamoto, il numero 1, ma ora è morto. Ognuno dei 13 era specializzato in qualcosa. Kenpachi è specializzato nel tipo lotta, Byakuya nell’erba, Mayuri nel veleno e Shunsui nell’aria. Non dirò una parola di più”.                                            
“Certo che quando vuoi hai la lingua lunga, altre volte invece…” protestò Yuu.                                          
“Smettila di fumare, inquini la mia aria”, disse Levi scocciata.                                                              
“Dettagli, eheh”, disse Shinoa, continuando a fumare.         
“Tuo padre non vuole che fumi”, disse Mika.          
"Chi se ne importa ahahah, lui fuma pure”, rispose Shinoa.                                                                     
Avevano provato tante volte a farla smettere ma non aveva mai cambiato idea. Una volta le avevano persino buttato il pacchetto, ma l’unica cosa che avevano ottenuto era quella di farla imbestialire.
 
Il villaggio di Littner era più grande di Jeeda e anche più ricco. Era abbastanza vicino alla capitale di Earthland, il che lo rendeva un luogo sempre pieno di soldati.
 
I loro volti non erano tra quelli dei ricercati, anche perché il Governatore aveva messo in giro la voce che il Gotei XIII li avesse rapiti e uccisi.                          
Passò di lì un gruppo di guardie che scortavano un esattore delle tasse, in prima fila, mentre in coda ci stava un uomo alto, dai capelli corti e neri e con dei baffetti. Dai distintivi che portava, Yuu riconobbe che era un sergente dell’esercito, ma quando incrociò il suo sguardo percepì qualcos’altro, una forza tenuta repressa a stento. Era un Esper anche lui, ma, al contrario loro, non aveva imparato bene a tenere nascosta la propria energia agli altri Esper.               
Yuu guardò i suoi amici ma Shinoa fece cenno di proseguire. Quando le guardie passarono, la ragazza gli disse: “Non fare niente di azzardato, siamo in territorio nemico e non siamo in missione. Ricorda cosa ci raccomanda sempre Kenpachi, nessuno deve sapere che il Gotei XIII possiede gli Esper finché non saremo pronti ad una guerra. Quindi sta calmo e resta al tuo posto”.                                                        
Yuu voleva ribattere su molte cose, ma questo non era né il luogo né il momento più opportuno, comunque tenne d’occhio le guardie. L’esattore si avvicinò ad una casa e bussò.                                  
“Yuu, non fare nulla, ti prego”, lo supplicò Mika. Il suo miglior amico aveva capito le sue intenzioni.               
Si voltò di nuovo indietro e vide l’esattore che discuteva con l’uomo uscito dalla casa. Poi l’esattore fece un cenno alle guardie e queste imbracciarono le loro armi. Gettarono l’uomo a terra e lo picchiarono selvaggiamente con le impugnature delle lance. L’uomo si rialzò.                                                               
“Yuu andiamo via”, gli disse Mika, cercando di trascinarlo.                                                               
L’esattore estrasse un coltello e tentò di pugnalare l’uomo.                                                                                
In un attimo, Yuu rivide la morte dei suoi genitori. Quando era diventato un Esper, aveva promesso che non avrebbe più lasciato impunito chi abusava così del proprio potere sui deboli.                                       
Spostò Mika di lato e incendiò i suoi pugni. Tutti i presenti si voltarono verso di lui. “Non permetterò che si ripeta!” urlò, pieno di rabbia, scagliando una vampata che colpì l’esattore. L’uomo cercò di liberarsi dalle fiamme, ma dopo qualche secondo cadde a terra. Sentì le persone mormorare, altre che fuggivano.                                                                    
“Cosa? Un Esper?” disse sorpreso il sergente.  “Esatto. Prendetevela con qualcuno capace di difendersi, vigliacchi”.                                              
“Questa è una sorpresa. Significa che il Gotei XIII sa come creare gli Esper, dei ragazzini per di più”. “Sergente Tubalcain, ci pensiamo noi”, fecero le guardie, ma l’Esper fece cenno di no.              
“Sprechereste le vostre vite, questo non è un avversario per voi”.                                                          
Le guardie indietreggiarono e corsero a chiedere rinforzi.                                                                          
Mika era dietro di Yuu, immobile, non sapeva cosa fare. Shinoa e gli altri erano andati avanti, senza accorgersi della loro assenza. Yuu non aveva mai combattuto un Esper, le missioni che aveva svolto finora non erano nulla di realmente pericoloso. Questo era diverso. Non sapeva nulla sul suo avversario e un minimo errore poteva significare la morte.                                                                             
“Yuu dobbiamo scappare”, disse Mika, ma era troppo tardi. Il sergente Tubalcain si era buttato subito addosso a Yuu. Il ragazzo si spostò e contrattaccò con una palla di fuoco, creata con le mani. Il suo avversario sorrise e si rinchiuse una sfera d’acqua sulla quale si schiantò la palla di fuoco.             
“Questa non ci voleva sono svantaggiato”, imprecò Yuu.                                                                                   
“Mi dispiace ragazzino, hai trovato l’avversario sbagliato ahahah”, rise Tubalcain. “Ti travolgerò in un istante”. Tubalcain creò delle scaglie fatte di acqua e le lanciò contro il suo avversario.                                  
Yuu riuscì ad evitarle ma notò che anche se erano fatte di acqua, tagliavano come se fossero d’acciaio, infatti vide i segni che lasciarono prima di ritornare normale acqua.                                                               
“Yuu, ti prego ascoltami”, lo pregò di nuovo Mika. “Portalo di nuovo sulla difensiva”.                        
“Come faccio? Annulla tutti i miei attacchi con quella sfera”, rispose Yuu.                                                  
“Fidati, fa come ti dico”.                                               
Yuu decise di assecondare Mika e lancio contro il suo avversario altre palle di fuoco.                                      
“Tsk, sei scemo? Non vedi che il tuo fuoco non ha effetto su di me?” disse Tubalcain, rifugiandosi di nuovo nella sfera d’acqua.                                          
Mika colse l’occasione. Dalla sua mano, si formò una piccola saetta e subito la lanciò contro la sfera d’acqua. Appena l’acqua entrò in contatto con l’elettricità, la sfera esplose e Yuu fu respinto all’indietro, finendo addosso a Mika.                    
“Avevi previsto tutto?” chiese Yuu sbalordito, mentre si rialzava.                                                                    
“Esatto. Ho aspettato apposta che si circondasse di nuovo nella sua sfera per colpire”, rispose Mika sorridendo.                                                                       
Un attimo dopo apparvero Saruyama, Levi e una furiosissima Shinoa. “Che cosa avevo detto?” urlò come Yuu non aveva mai visto prima. “Ecco noi..” iniziò Mika. Ahahah”, la risata di Tubalcain lo interruppe. Il tenente era a terra e in fin di vita, ma con un filo di voce disse: “Sciocchi. Potevate continuare con la vostra misera ribellione evitando gli Esper del Regno e divertendovi come avete fatto finora, ma adesso il Generale saprà che il Gotei XIII ha creato gli Esper e per voi non ci sarà scampo. Vi darà la caccia e vi eliminerà fino all’ultimo”. Con queste parole, morì.
Yuu si sentì perso. Aveva fatto l’unica cosa che gli avevano detto di non fare. “Che cosa facciamo ora?”
  
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