Crossover
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Autore: MasterAizen    07/12/2016    1 recensioni
La grande nazione di Anima è al centro di una sanguinosa guerra, i cui protagonisti sono gli Esper, persone che hanno sviluppato dei poteri speciali in grado di controllare gli elementi. Da un lato c'è il Gotei XIII, guidato dagli ultimi membri della vecchia e pacifica Oligarchia, dall'altro vi è il Generale, il tiranno che ha assunto il potere con la forza e l'inganno, aiutato dai suoi spietati Governatori, portatori di malvagità e morte. In mezzo a questo scenario oscuro, un gruppo di giovani si ergerà contro l'ingiustizia del Regno, in una guerra in cui tutto è lecito, in cui un passo falso può portare alla fine di tutto ciò che hai di prezioso. Normale, fuoco, acqua, erba, elettro, psico, terra, ghiaccio, lotta, aria, veleno, acciaio, buio... 13 elementi, una sola scelta. La verità rimane nascosta nell'Oscurità...
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                         Capitolo 3
                                                                                                    GOVERNATORE
Per la prima volta, Yuu si trovava all’interno della sala riunioni del Gotei XIII. Era molto ampia e di forma circolare. Kenpachi sedeva davanti a lui insieme agli altri tre Capitani del Gotei XIII.                                 
“Yuu, ti rendi conto di cosa hai fatto?” iniziò Byakuya. “Si”, rispose Yuu, tenendo lo sguardo basso e senza guardarli negli occhi.                                                       
“Ci siamo giocati il nostro attacco a sorpresa grazie a te”, continuò Kenpachi.                                                  
“Che ci facciamo con lui?” chiese Shunsui.                 
“Di certo non possiamo ucciderlo, altrimenti non saremo diversi da quelli del Regno”, rispose Mayuri.
Kenpachi li zittì. “Hai qualcosa da dire a tua discolpa?”                                                                       
“Io… non so che mi è preso, non riuscivo a distogliere lo sguardo e... e…” Non sapeva più che dire.             
“Lo possiamo sempre togliere dall’esercito?” propose Mayuri.                                                                      
Kenpachi sputò il sigaro. “E che te ne fai di un Esper che pulisce i pavimenti? Non è nemmeno d’acqua”. Shinoa prese la parola: “Kenpachi, so perché l’ha fatto. Quella situazione gli ha ricordato la morte dei suoi genitori e non voleva che succedesse di nuovo”. Kenpachi ci pensò su per un attimo, poi si rivolse agli altri Capitani: “Dobbiamo dire ai nostri gruppi sparsi nelle altre regioni che sanno dell’esistenza dei nostri Esper. Byakuya pensaci tu”.                                 
“D’accordo”, rispose questo uscendo.                         
“In quanto a te, Yuu, voglio fidarmi ancora una volta. Sei congedato per una settimana insieme a tutta la tua squadra. Non disobbedire oltre o dovrò espellerti dal Gotei XIII. Ricorda chi ti ha salvato la vita e a chi devi i tuoi poteri”.                                                          
Yuu annuì in silenzio.  Quando uscì, andò da Shinoa. “Grazie per avermi difeso”.                                        
“Non ringraziarmi”, rispose lei fredda.
 
Pixis sedeva nella sala del Governatore, pensando alla notizia che ormai correva sulle bocche di tutti gli abitanti del Regno, quando entrò Freed. “Governatore, il Generale ha indetto una riunione urgente”, annunciò.                                                   
“Vado subito”.
 
Entrò nella sala riunioni vuota e si sedette al suo posto, chiuse le finestre e attivò l’ologramma. Nella sala, larga e spaziosa, apparvero le figure degli altri cinque Governatori e, in mezzo a tutti, la figura di una ragazzina.                                                                 
Quest’ultima parlò per prima: “Finalmente ci siamo tutti. Penso che ognuno di voi conosca già il motivo di questa riunione”.                                                           Tutti annuirono.                                                           
“Sembra che i nostri sospetti erano fondati. Il Gotei XIII ha trovato il modo di creare gli Esper, i vecchi membri dell’Oligarchia hanno portato con loro alcuni dei macchinari”.                                                       
“Generale, non sarebbe meglio far saltare subito in aria questo gruppetto?” propose Hinamori, ora Governatrice della regione di Era, chiamata anche la Bomba Mistica. “Ha ragione”, confermò il Governatore di Extalia Valga, detto il Muro Invalicabile per le sue enormi dimensioni. “Da troppo tempo ormai girano per il Regno indisturbati a portare il caos nelle città. È ora di schiacciarli”.                                                        
“Governatore Valga, tu per caso sei al corrente dei loro mezzi, delle loro risorse e dalle posizioni delle loro basi?” chiese Ria, la Governatrice di Atlas, soprannominata l’Hacker Perfetto.                         
Valga non disse nulla.                                                     
“Se non sai nulla di tutto ciò potresti facilmente cadere in trappola. Al contrario tuo, io so molte cose del gruppo attivo nella mia regione, per questo sembra che i loro attacchi non mi provochino molti danni”.                                                                    
“Ahahah, com’è divertente. Alla fine è tutta colpa di Pixis?” disse la Governatrice di Edolas scoppiando a ridere.                                                                             
Pixis non la sopportava. Era la persona che più odiava in quella stanza.                                                          
“Perché dovrebbe essere tutta colpa mia, Kana, Principessa dei Sogni?” ribatté Pixis alla più giovane tra i Governatori. Pixis non sopportava che quella ragazzina di solo diciassette anni gli mancasse di rispetto in quel modo.                                                  
Kana combatteva molto di rado, Pixis sapeva solo che era un’Esper di tipo psico.                                                   
Il Governatore di Albion era l’unico a non aver ancora parlato. Il Generale rise: “Prendete esempio da Gotou, lui si che è una persona seria”. Gotou rimase comunque impassibile. Era un uomo di mezz’età e da sempre si comportava in questo modo. Parlava solo se l’argomento gli interessava o se il Generale lo interpellva.       “Pixis”, riprese la bambina, mostrando l’immagine di un ragazzo. “Le mie fedelissime Yuki e Kurumi hanno cercato negli archivi delle missioni degli anni scorsi e hanno scoperto che questo era il bambino che tre anni fa doveva essere morto nell’incendio in cui morirono i due che hanno ospitato Byakuya Kuchiki. Nel rapporto di tre anni fa hai detto che era morto, invece è vivo e ora sappiamo che è un Esper. Perché ci hai mentito?”                                                            
Kana scoppiò subito a ridere. “Ahahah, Pixis pensavi che non avremmo scoperto il tuo fallimento? Però sei davvero caduto in basso se persino un bambino è riuscito a fregarti ahahah”.                                            
Pixis dovette arrendersi: “È vero, ho mentito. Il bambino l’aveva preso Kuchiki insieme ad altri tre ragazzini quando è fuggito, ma non pensavo che sarebbe diventato un Esper”.                                    
“Forse non ti rendi conto del problema Pixis, tu non pensi mai! È questo il tuo problema. Non pensi alle conseguenze e lasci tutto al caso. Forse sarebbe ora che tu andassi in pensione e lasciassi il tuo posto a qualcuno più di più giovane e attraente come me”. Pixis non resse più: “Maledetta puttana, dovrò essere morto prima che tu tocchi la mia regione!”          “Come osi chiamarmi così, lurido vecchio?” rispose la ragazza.                                                                                 
Il Generale fece un sorrisetto divertito. “Mi piacerebbe starvi a sentire ancora un po’ ma al momento ho di meglio da fare. Pixis, trova il ragazzino ed eliminalo. Poi metti in giro la voce che al Gotei XIII si sono uniti alcuni Esper disertori dal nostro esercito e che quel ragazzino in realtà non era un Esper. Trova i testimoni che lo hanno visto e uccidili. Cerchiamo di tenere il vantaggio ed eliminare questi rivoltosi prima che il popolo inizi ad appoggiarli. La riunione è terminata”.                          “Si, Generale”, disse Pixis.                                             
“Spero tu sia all’altezza del tuo compito, vecchio! A presto”, rise Kana, spegnendo l’ologramma.                 
Il Generale scosse la testa. “Voi aumentate i controlli nelle vostre regioni. Dobbiamo bloccare qualsiasi movimento del Gotei XIII prima che creino seri danni”.             “Certo Generale”, rispose prontamente Hinamori.             
Gli altri annuirono e sparirono, mentre il Generale rimase solo con Pixis. “Tu e Kana non dovete mettervi i bastoni tra le ruote l’un l’altro, ricordate che siamo sempre dalla stessa parte”.                                               
“Mio signore, non ho mai fatto nulla del genere. Per ora ci siamo limitati ad insultarci, nulla di più”.       
“Non parlo del passato, ma del futuro”. Il Generale spense l’ologramma.                                                    
Pixis era furioso. “Raijinshu!” chiamò. “Andiamo a caccia”.
 
Kana era rossa di rabbia. Guardò la neve scendere fuori dalla finestra. Edolas era la regione più settentrionale di Anima.                                                  
“Come ti sei permesso di chiamarmi puttana? Come?” Andava su è giù per le sue stanze. “Te la farò pagare dannato, ti farò perdere tutto, hai la parola della Principessa dei Sogni”.
  
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