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Autore: Hao Sakura    07/12/2016    3 recensioni
(Dal testo)
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Sgranò gli occhi; la sua espressione calma e pacata si era sostituita con una basita ed esterrefatta.
Non poteva crederci. Non riusciva ancora a capacitarsene.
Che il cielo avesse ascoltato le sue preghiere? Possibile.
- Dimmi, mi sono fatto perdonare per la mia assenza? -
- Non credere che mi basti. Devi fare di più, Iridio. -
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Lei era lì. Era lì, seduta ad ammirare quel cielo stellato.
Gli astri splendenti si riflettevano nelle pupille eterocrome della ragazza; con il suo sguardo colmo di speranza credeva di poter scorgere una chioma bionda all'orizzonte, accompagnata da occhi luminosi verdi prato. Quegli occhi che invadevano la sua testa nelle notti insonni, che passava a piangere per la sua mancanza. Quei capelli color oro che desiderava toccare, accarezzare. Le mancava persino la sua espressione strafottente, ma che poi si trasformava in un sorriso dolce. Il suo sorriso formato da quelle sottili labbra, tanto bramate e da molto tempo non assaporate.
Poter nuovamente percepire il calore delle sue braccia, che la stringevano ogni notte.
Mentre pensava a ciò, un vento le scosse la chioma blu notte, provocandole sollievo.
Si sentiva come privata della sua metà. La sua amata metà.
Scosse il capo, ripetendosi di non essere triste.
Eppure, più se lo ripeteva e più si sentiva peggio.
Possibile che l'amore facesse così male?
Alcuni Beautifly volteggiavano lungo il cielo, spargendo il loro polline dorato a tutti i Pokémon lì residenti, come se ne avessero bisogno per vivere.
Desiderava anche lei avere le ali. Andarsene da quel posto e raggiungere l'amato.
La luna brillava intensamente, ma così intensamente che sembrava invitare la ragazza a raggiungerla, a spiccare il volo.
Perché la luna era lui e, possedendo le ali, l'avrebbe finalmente raggiunto. Avrebbe spiccato il volo, raggiungendo quel cerchio giallo che tanto agognava.
E ci sarebbe riuscita, ne era certa.




Qualcosa la distolse dai suoi pensieri, un fruscio tra le foglie, per l'esattezza.
Si mise in ascolto; aspettò risoluta una mossa del suo interlocutore, che non tardò ad arrivare.
Improvvisamente, un calore corporeo la avvolse.
Sgranò gli occhi; la sua espressione calma e pacata si era sostituita con una basita ed esterrefatta.
Non poteva crederci. Non riusciva ancora a capacitarsene.
Che il cielo avesse ascoltato le sue preghiere? Possibile.
Venne accolta da delle calde labbra, appena poggiatesi sul suo esile collo. L'aveva fatto delicatamente, come se fosse di porcellana.
L'aveva assaporato abbastanza, per i suoi gusti.
Si mise dinnanzi alla ragazza, sorridendole in quel modo così dolce ed al tempo stesso, invitante.
Fu l'istinto a guidarla in quell'istante, che per loro sembrava un'eternità.
Le loro labbra si unirono in un bacio ricco di sentimento, di tutta la malinconia che avevano passato senza potersi assaporare. Quel bacio era come un libro scritto ed in quel semplice gesto, i due avevano scritto la loro storia. Solo quando non ebbero più fiato, si staccarono l'uno dall'altro, sciogliendo quel momento magico che si era formato.
- Dimmi, mi sono fatto perdonare per la mia assenza? - Domandò lui, squadrandola con le sue pozze verdi prato e sorridendo, quasi divertito dalla scena. Si poteva leggere un pizzico di malizia nella sua voce, cosa che non la turbò.
- Non credere che mi basti. Devi fare di più, Iridio. - Rispose con il suo solito tono arrogante, ma allo stesso tempo attraente. Le sue parole erano un invito, che il biondo accolse molto bene.
- Certamente, prometto che soddisferò le sue aspettative, Altezza. - Esclamò, senza distogliere lo sguardo dalla sua musa. Adoravano canzonarsi in quel modo, anche se, più che una sfida, quello era un invito. Il ragazzo dischiuse le sue labbra con quelle dell'amata in un altro bacio. L'altra cinse le spalle ad Iridio, facendosi cullare dalle sue mani leggere, poggiate sui suoi fianchi.
Finalmente Tsukiko aveva capito: la luna ora era proprio accanto a lei e mai più sarebbe sembrata così lontana ed irraggiungibile.
Ora, non le servivano più le ali.










Angolo dell'Autrice

Salve! Sono nuova nel fandom e proprio oggi sbarco con queste drabble/mini flashfic sulla mia OC, Tsukiko ed Iridio, un ragazzo facente parte del Team Skull. Giocando a Luna mi sono appassionata troppo a questo personaggio ed ho molti progetti per il mio piccolo Tsundere biondo. (Sì, dai, è troppo Tsundere! E coccoloso. u_u)
Iridio: Maniaca.
Ahw, ti adoro troppo.
Sarei felice se lo aggiungessero ai personaggi principali, visto che lo considero fantastico. Trovo, inoltre, che abbia una personalità molto particolare ed io adoro le personalità strane, particolari o contorte. ^_^ Senza contare che è troppo bello.
Bava a parte per Iridio.  Spero abbiate gradito; credo che ci rivedremo presto, visto che sto già scrivendo possibili long su questo fandom!
Alla prossima!
One kiss
Hao





 
   
 
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