Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: RedLesbian    08/12/2016    0 recensioni
Per chiunque non abbia visto American Pie Beta house vi consiglio di andarlo a vedere perchè bhe la mia storia prende spunto da li solo per un piccolo frammento della storia il resto è tutto frutto della mia mente,i personaggi di Glee non mi appartengono solamente gli altri che ho inserito nella storia che per inciso non è a scopo di lucro eccetera eccetera -conosciamo tutti la solfa- buona lettura.
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kurt Hummel, Noah Puckerman/Puck, Sebastian Smythe
Note: Lime, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Da quel momento Puck e Amber facevano coppia fissa e si vedevano tutti i giorni si tenevano mano nella mano e cantavano smielose canzoncine sul loro amore appena sbocciato.. se si trattasse di una favola di principesse ed unicorni funzionerebbe ma no, per loro fortuna non ci furono momenti di imbarazzo certo lui era preso da lei ma cercava di non darlo troppo a vedere e lei che comunque lo notava ogni tanto lo prendeva e lo stritolava in grossi abbracci -non era proprio una cosa sana nemmeno da un punto di vista esterno..
Infatti vi era uno spiacevolissimo punto di vista esterno che non era per niente contento della cosa e che ringhiava ogni volta che li vedeva arrivare nella sala comune o che li vedeva passeggiare insieme nei corridoi della facoltà.
-Dwight sai che diventi fastidioso quando digrigni i denti?- attaccando la foto
Alla fine Kurt l’aveva scattata prima che si mettessero a scopare come ricci entrambi.
-levatela immediatamente da li sopra- stringendo i palmi delle mani a pugno -non è la vostra bacheca delle conquiste-
-sei serio?- indicando le altre foto sulla lavagna
-non è rispettoso nei confronti della ragazza, nelle altre non si vede la loro faccia- prendendone una a caso
-oh certo ma si vedono le tette il che è anche meglio- roteando gli occhi -senti lei ci ha dato il suo consenso sa che è soltanto una foto per la confraternita e non ne farà una tragedia greca quindi rilassati e fatti un po’ di quel brownie alla marjuana che tenete nascosto in qualche cassetto- riprendendosi la foto
-abbiamo dei brownie?? Con dentro la marjuana e non ci dici niente Dwight?- furioso
-taci Kirk- scostandolo lontano da se
-qualcuno è geloso proprio come mi aspettavo che accadesse- bisbigliandolo al ragazzo
-credi che lui si riprenderà da questa storia?- guardando l’amico perso nel suo mondo
-questa è una delle cose che non posso sapere, potrebbe anche finire il tutto in una scazzottata una ragazza in lacrime e qualche orgoglio ferito oppure.. potremmo perderlo come amico- sospirando -non sempre le emozioni umane giocano secondo le regole-
Sebastian gli dette una giocosa fiancata prima di ritornare a fissare la lavagna.
-c’è solo una cosa che mi sfugge- avvicinandosi ai due
-ti prego non dirmi che non sai cos’è un cabaret- inarcando un sopracciglio
Puck dette un meritatissimo scappellotto a Kurt.
-idiota no come faceva Dwight a sapere a che ora saremmo andati in biblioteca?- con la fronte corrugata
Tutti e tre si girarono verso il ragazzo che guardava assorto la finestra in cerca di calma, quando invece nessuno aveva capito che li stava attentamente ascoltando -certo la distanza era troppa e le voci dei ragazzi si accavallavano ma quel poco che gli serviva lo capiva.
-era ora che se ne accorgessero- parlando al vetro
Durante la pausa pranzo i tre andarono diretti nell’unico posto dove sapevano di trovare il ragazzo che stranamente già li aspettava comodamente seduto con le gambe accavallate su di una poltrona nella sala relax del campus.
-troppo tranquillo per i miei gusti- parlando agli altri due -proviamo a prenderlo di sorpresa- ghignando
I tre si diedero un cinque a pugno chiuso da dietro la schiena, un pilino di vendetta per tutta quella faccenda ci stava.
-Dwight i tuoi cagnolini da guardia li hai mandati a fare i loro bisognini? Ti servono delle buste per raccoglierli?- indicando il cestino della spazzatura
-e voi tre avete finito di complottare alle nostre spalle?- incrociando le mani sulle gambe -sono giorni che bisbigliate e vi appartate per preparavi alle nostre prove ho dovuto agire di conseguenza-
-interessante visto che tu stesso vai cercando lealtà dai tuoi cagnolini- accavallando le gambe -non mi sembra una cosa equa-
-ne tantomeno reciproca se vuoi ottenere le cose devi essere tu il primo a renderle possibili- serio e tranquillo
-e di sicuro non è che controllando ogni nostra mossa rendi le cose facili dato che dai a noi tre la possibilità di dubitare sulla tua fiducia e sulle tue vere motivazioni sul perché ci hai voluto nella tua confraternita-
-quella è stata una decisione unanime, vi abbiamo visti appena siete arrivati qui sembravate un muro di cemento proprio quello che ci serve-
-poetico ma poco importano le belle parole se fai le cose di nascosto-
-anche voi, so bene di quanta collaborazione richieda la preparazione di quei punti io stesso l’ho provata con..-
-il tuo ex migliore amico? Un certo Keith DeLorraine?- poggiandosi con la schiena al divanetto
Dwight perse l’uso della parola.
-la prossima volta che cerchi di spiarci o che ti venga la stupida idea di mettere delle telecamere nella nostra stanza sappi che anche noi abbiamo le nostre fonti perciò lasciaci fare la nostra scalata della vergogna e fine della storia- guardandolo dritto negli occhi
-e se ti interessa Amber fatti avanti adesso oppure scordatela come tutte le altre ragazze che ti sei portato a letto dopo la tua ex- aggiungendosi allo sguardo severo del ragazzo
-per inciso lei si è fatta una nuova vita proprio perché a detta di tutti tu eri troppo occupato a guardarti intorno perciò se vuoi evitare lo stesso errore va da uno psicologo di quelli bravi-
E si alzarono tutti e tre in contemporanea lasciandolo li tra i suoi pensieri.
-un muro di cemento proprio come avevo detto- parlando al vuoto
-come siamo teneri- sedendoglisi accanto sul bracciolo
-Amber? Che cosa ci fai qui?- cercando di allontanarsi dalla ragazza
-vi ho seguiti che domande- avvicinandoglisi sempre di più
-senti non so cosa stai cercando di fare ma non è il caso che tu lo faccia per la lista o qualsiasi altra giustificazione ti sia data- balbettando con la voce
-che carino tremi ascoltami bene pulcino prova ad origliare le nostre conversazioni o venirci a spiare ancora mentre io e Puck facciamo sesso e io ti taglio la lingua e la do in pasto ai pinguini- guardandolo mortalmente seria -passi per i miei amici ma come gli ho già detto non sono un esibizionista e non mi piace che la gente mi veda nei miei momenti di intimità perciò comportati bene- puntandogli un dito contro
-credo di aver proprio bisogno di quel brownie- alzandosi di scatto
Nessuno venne a conoscenza di quella seconda chiacchierata e le cose procedettero bene fino alla serata del cabaret.
-odio questo punto della lista- sbuffando infastidito
-aiuterebbe un massaggio?-
-un tiro?- offrendogli una sigaretta
-dilettanti- scostandoli dal ragazzo -vieni con me- prendendolo per mano
-dio benedica le donne- avvicinandosi al francese
-stavolta ti do ragione- soffiandogli in faccia
Kurt dopo anni che conosceva il vizio del ragazzo si era ben abituato a quella usanza, soprattutto dopo averne saputo il significato..
-oddio- artigliandosi al muro quasi staccando l’intonaco
-guarda che potevi anche prendermi per i capelli- leccandosi le labbra
-non sono quel tipo di persona e poi preferisco i fianchi- poggiando una mano sul punto -permetti- tirandole su la maglietta
-lo stai gi ah facendo- guardando in basso
In quel poco tempo in biblioteca Puck aveva avuto modo di conoscere tutti i punti deboli della ragazza, come la morbida e sensibile pelle della pancia dove vi era splendente e appuntito un piercing sull’ombelico.
-potreste usare questo come tema del cabaret il contatto- mordendosi le labbra
-grazie mia musa- leccandola intorno all’ombelico
Quando entrambi ritornarono dagli altri due la sala si era riempita il giusto, non era propriamente un genere preferito da molti ma comunque nascosto da vestiti neri e un basco vi era anche qualcuno a cui era stato severamente imposto di non frequentare i loro stessi posti.
-Dwight?- sedendoglisi vicino -checav non ti avevo detto di non farti vedere in certe circostanze?- abbassando il tono della voce
-si da il caso che a me piaccia il cabaret perciò lasciami divertire almeno una volta tanto- bevendo un sorso d’acqua
La ragazza non gli credette neanche un po’ -non si fidava delle persone che bevevano solo acqua- così sbuffando si allontanò dal ragazzo e andò a mettersi dietro le quinte facendo mostra di un grazioso succhiotto sul fianco proprio come solo Puck sapeva fare.
-merda- parlando al bicchiere vuoto
Stava cercando in tutti i modi di farsi passare la gelosia -aveva quasi consumato un intera teglia di brownie- ma gli bastava veramente poco per far saltare di nuovo i nervi.
-buonasera signori e signore benvenuti alla nostra serata di cabaret questa sera ci delizieranno della loro presenza tre beh lascerò a loro la presentazione- sgusciando dal palco
Non appena salirono sul palco con Kurt vestito da ragazza Dwight per poco non si fece andare l’acqua di traverso.
-sei tu la ragazza!!- urlando sbalordito dal suo posto
Tutti e tre insieme -Dwight?- confusi
-che cavolo ci fa lui qui?- scostandosi i capelli dal viso
-sei tu la ragazza delle foto- correndo a perdifiato sul palco
-di che diavolo stai parlando?- poggiandosi le mani sui fianchi
-riconoscerei quelle tette dovunque sei tu la ragazza che avete usato per le prove ci avete mentito!- furioso
-Dwight hai bevuto per caso? Di che cazzo stai parlando?- sempre più confuso
-di questo- togliendo la parrucca a Kurt -è finta come lo sono anche quelle tette che porta sotto la maglietta!- indicandole
-Dwight è normale non sono una donna- corrugando la fronte
-Dwight stai rovinando lo spettacolo- salendo sul palco -scendi immediatamente da qui o ti rompo la faccia- furiosa
-non stare sempre a difendere il tuo fidanzatino lascialo camminare sulle sue gambe mammina- facendogli il verso
Amber non ci vide più e gli mollò un cazzotto dritto su naso, stava anche per staccargli una grossa ciocca di capelli dalla testa se Sebastian non l’avesse presa di peso e allontanata dal ragazzo.
-sta buona qui o ti incateno al tavolo- incastrando la sedia sotto il tavolino -e tu piantala di darle fastidio non hai cinque anni e si Kurt si è dovuto vestire da donna perciò evita di farne un problema di uscirtene con cazzate simili e tornatene nel tuo buco nero a riflettere sui tuoi problemi con le ragazze- puntandogli un dito contro
-proverò che ho ragione- andandosene indispettito
-ci scusiamo per l’interruzione tutto questo non era previsto prego godetevi il nostro spettacolo- sorridendo al pubblico
Il quale impertinentemente all’avviso del ragazzo si mise ad applaudire con entusiasmo.
-certo che sono fuori-
-Kurt improvvisa fa qualcosa- bisbigliandoglielo
Kurt nel panico si mise a fare qualche mossa alla Marylin Monroe per poi uscirsene mostrando le finte tette incastrate nel reggiseno.
-pitilitilitan poo- alzando una gamba come in posa
Il pubblico continuò ad applaudire e Amber che se la rideva da matti, si scastrò dal suo castigo e fece una foto ai tre con la fantomatica polaroid.
-bravi biiis- mettendosi le mani a coppa sulla bocca
La foto mostrava solamente Kurt con delle tette finte e due ragazzi che gliele fissavano, non diceva assolutamente nulla ma scatenò un sacco di risate quando i ragazzi la videro appesa alla lavagna.
-sono fenomenali non trovi Dwight?- dandogli una gomitata
Il ragazzo sbuffò semplicemente, quei tre non l’avrebbero passata liscia su quella storia sapeva di avere ragione e l’avrebbe dimostrato a tutti.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: RedLesbian