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Autore: MaraWP    08/12/2016    1 recensioni
Una vita passata a trattenere le emozioni per non mostrarsi debole agli occhi di tutti, a prendersi cura degli altri trascurando completamente se stessa. Lara è così, il sorriso sul volto e le lacrime nel cuore. Riuscirà una nuova arrivata ad addolcire l'animo della ragazza e a sconvolgerle completamente la vita?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La giornata è trascorsa lenta e un po' monotona, sono rimasta quasi tutto il tempo a casa con mio fratello a giocare alla Play Station, ho dovuto farlo vincere ogni tanto altrimenti mi avrebbe tenuto il broncio tutto il tempo e sarebbe finita in una battaglia di cuscini che, ovviamente, avrei vinto. Dopo cena sono tornata nella mia stanza, ho preso il computer impolverato dalla scrivania e mi sono messa a cancellare centinaia e centinaia di mail inutili accumulate nel tempo. Girando su internet è stato inevitabile leggere articoli su me e Aurora, alcuni davvero molto suggestivi, altri invece sembrano descrivermi come la nuova Lara Croft, con qualche chilo in più, senza treccia e senza un briciolo di somiglianza con lei ma dettagli. Ci sono parecchie foto, sia della prima volta in aeroporto, sia della definitiva liberazione ad Helsinki, alcune sembrano davvero uscite da un film. Mentre scorro le immagini la mia attenzione si sposta sulla finestra, da dove una luce illumina per qualche istante la mia stanza. Il campanello suona, sento i passi di mia madre andare verso il citofono e subito dopo il rumore metallico del cancello del vialetto. La porta di camera mia si apre, lasciando entrare Aurora. 

" Chiudi a chiave, sennò tra pochi secondi arriva la peste " suggerisco. 

Richiude la porta dietro di sé in religioso silenzio, fermandosi sul fondo del mio letto. 

" Allora, com'è andata con tuo padre? Su racconta " dico, posando il computer sul comodino. 

La sua voce non rompe il silenzio e lentamente la vedo salire sul letto e avvicinarsi a me. La sua testa va a poggiarsi sulla mia gamba mentre il suo corpo si rannicchia dolcemente come farebbe un bambino. 

" Qualcosa non va? " chiedo, posando una mano sui suoi capelli. 

" No tutto apposto. Mi sei mancata "

" Sicura? Mi sembri un po' giù. Se c'è qualcosa con me puoi...
" Mi interrompe. 

" Va tutto bene. Voglio solo che mi abbracci "

Smisi di fare domande e la strinsi tra le braccia, facendola stendere accanto a me. Il suo viso si nascose nel mio collo e dopo pochi minuti sentì le sue lacrime bagnarmi la pelle. 

" Perché piangi? " chiedo stringendola più forte. 

" Mio padre...si è rifatto una famiglia in Francia "

" È normale, di certo si sarà innamorato di nuovo "

" Non è per questo...lui...lui ritornerà là e vuole che io lo segua
"

La cosa avrebbe dovuto sorprendermi e invece. Quello stesso pomeriggio avevo già capito tutto, sapevo che suo padre voleva passare del tempo con lei ma non solo per il fatto di averla appena ritrovata, bensì per dirle questa cosa."  Vorrei stare un po' con lei prima di... " ha detto, e io ho tremato a quelle sue parole. Infondo un po' me lo aspettavo, ora che l'ha ritrovata sarebbe sciocco da parte sua ripartire senza di lei, eppure una parte di me non vuole che se ne vada. Sono andata a riprendermela fino in Finlandia, è stata la prima persona che ho visto dopo essermi risvegliata in ospedale, è l'unica che abbia saputo davvero capirmi, l'unica che credo di amare più di me stessa. Mi sono affezionata, tantissimo, separarmi da lei lo reputo impossibile ma se non lo facessi sarei solo la ragazza egoista che ero prima di conoscerla. 

" E tu cosa vuoi? "

" Io... Io voglio seguirlo, vorrei recuperare il tempo che ci è stato negato ma.. "

" Ma? "

" Non voglio allontanarmi da te " 

" La Francia è qui vicino, ti verrò a trovare talmente spesso che sarai stufa di vedermi ahah "

" No, io di te non mi stufo mai. Sei diventata troppo importante "

" Forse io e te non siamo destinate a stare assieme, ogni volta cercano di dividerci. Qualcosa ci ha fatto incontrare e qualcosa ci dividerà, magari questo "

" Non ti voglio lasciare "

" Non lo voglio nemmeno io. Dormici su, magari domani avrai le idee più chiare "

" Possiamo dormire così? "

" Certo, non ti lascio non temere. Buonanotte
"

Posai le mie labbra sulla sua fronte lasciandole un piccole bacio per poi chiudere gli occhi e addormentarmi. 

Due giorni dopo, al vecchio rudere... 

" Quindi hai deciso? "

" Si...cioè no "

" Si o no? "

" Si "

"...." 

" Sei arrabbiata? Lo so che ora mi odi e ti capisco "

" Non ti odio, non potrei mai "

" Come puoi? Dopo tutto quello che hai fatto io ti sto lasciando "


Sorrisi abbassando lo sguardo e mi avvicinai alla ragazza, poggiata alla ringhiera della balconata. Strinsi la sua mano nella mia e posai l'altra sul suo volto.

" É giusto che sia così, tu e tuo padre avete molto da recuperare, l'uno dell'altro. Io non ti odio e mai potrei provare qualcosa che non sia amore, solo guardandoti negli occhi vedo l'unica persona che per me ha davvero fatto tanto"

" Tu mi hai salvato " 

" E tu hai salvato me "


Eliminai le distanze e posai le mie labbra sulle sue, assaporando un'altra volta la dolcezza della sua bocca. La mia mano premeva dolcemente sul suo volto, mentre la sua rafforzó la presa intrecciando più forte le dita tra le mie. Ancora non era un addio, ma dentro di me tutto stava cambiando, la sentivo già lontana migliaia di chilometri e le lacrime non tardarono ad arrivare. Mi rigarono il viso, le sentì scendere lente sino ad arrivare sul mento e cadere, silenziose, proprio com'erano nate. Non volevo farmi veder piangere, così staccai le mie labbra dalle sue e la strinsi tra le braccia, impedendole di vedermi in quel momento di debolezza. 

Il giorno della partenza... 

" Abbia cura di lei "

" Non temere, mi è stata portata via una volta, non capiterà di nuovo
"

L'uomo guardò con aria paterna la ragazza, poi tornò a osservare me, allungando la sua mano dinanzi a lui. La strinsi sorridendo, forse l'ultimo sorriso che avrei fatto quel giorno. 

" Avrai mie notizie, presto"

Lo guardai con aria interrogativa, sperando di ricevere spiegazioni. 

" Lo saprai a tempo debito. Sarà meglio iniziare ad avviarci, l'imbarco del nostro volo sta per aprirsi "

" Vai, io ti raggiungo tra poco "


Un cenno di assenso e l'uomo si allontanò camminando, confondendosi tra la folla. 

" L'ultima volta ti stavo impedendo di salire su quell'aereo... Vorrei farlo anche adesso "

" Perché è sempre tutto così complicato? "

" Non c'è nulla di semplice, forse ci siamo solo... Illuse che fosse così "

" Allora è stata l'illusione più bella del mondo " 


Accennai a un piccolo sorriso che però scomparve quasi subito. Feci un passo verso di lei, passando le braccia dietro la sua testa e stringendola a me più forte che potevo. Posai le mie labbra sui suoi capelli cercando di resistere all'impulso di lasciarmi andare in un pianto straziante. 

" Mi mancherai biondina "

" Tu mi manchi già adesso "

" Ci sentiremo tutti i giorni, a tutte le ore, in qualsiasi momento. Sarà come avermi li "

" Ci sarai anche quando non avrò voglia di parlare ma solo di rimanere in silenzio abbracciata a te? "

" Io per te ci sarò sempre, qualsiasi cosa accada. Ormai sei parte di me " 


Mi sorrise dolcemente mentre i suoi occhi iniziarono a brillare per via delle lacrime che stavano per uscire. Sfiorai appena le sue labbra con le mie, sapevo che se avessi insistito non sarei più riuscita a lasciarla andare, e così mi allontanai di qualche passo, facendo cenno con la testa di andare. Con le lacrime agli occhi, si voltò lentamente raggiungendo l'entrata dell'imbarco dove suo padre la stava aspettando. Mi guardò ancora una volta, muovendo le labbra per dirmi qualcosa che però non riuscì a capire. Pochi secondi dopo sparì dietro un angolo del corridoio, diretta al gate per l'imbarco. Lentamente mi avviai verso l'auto che avevo parcheggiato nei sotterrai e dopo aver pagato il biglietto, tornai verso casa. Nel tragitto, passai vicino al lago dove ero solita andare a pesca, lo stesso dove mesi prima avevo portato Aurora per passare un pomeriggio diverso. Mi fermai sulla riva ad osservare lo specchio d'acqua e, riflesso sul lago, notai la scia bianca di un aereo sfrecciare nel cielo sopra di me. Una lacrima scivolò silenziosa lungo il mio viso ma stavolta non la fermai. 

" La distanza non fermerà tutto questo. Ci rincontreremo, magari di nuovo per caso, chissà...ma una cosa è certa, le nostre vite si sono intrecciate, si sono unite e questo non lo dimenticherò mai. Il destino a volte ci riserva delle sorprese e credimi, tu sei stata la più bella di tutte " 
Fine
   
 
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