Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Cole11    08/12/2016    1 recensioni
Introduzione: Dopo la morte di Sirius un potere rinchiuso dalla persona meno probabile travolgerà Harry e i suoi amici. Silente sarà messo sotto una cattiva luce. Tratto dal testo, capitolo 1: … se vuoi posso dare alcune risposte ai tuoi interrogativi. - In che senso? Sai cosa vogliono dire? ... …la domanda giusta non è chi sono io ma chi sei tu.
(Questa è la mia prima storia e non sono brava con le introduzioni ma spero ugualmente di aver suscitato il vostro interesse. Mi farebbe molto piacere se vi piacesse ma se invece non la potete neppure digerire non state per favore a scrivere cose cattive che io scrivo solo perché mi piace e amo la saga di Harry Potter. Grazie).
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A magnolia Crescent un ragazzo che presto avrebbe compiuto 16 anni stava seduto sull’altalena a deprimersi. Era magro, quasi mangiasse una volta al giorno e aveva strani occhiali rotondi che chiunque avrebbe scambiato per fondi di bottiglia anche se ultimamente la sua vista stava migliorando. Dietro ad essi si mal celavano due occhi verde smeraldo così simili a quelli di sua madre. I capelli erano un ammasso nero scomposto con ciuffi che proprio non volevano stare al loro posto e uno di questi stava a coprire una strana cicatrice, simbolo della sua fama che tanto odiava, essa era a forma di saetta. Indossava jeans lacerati e sporchi e una t-shirt larga e sbiadita.                  

 In quel momento il ragazzo, il cui nome era Harry Potter, era arrabbiato, si sentiva esplodere dentro, voleva scagliare incantesimi a raffica e colpire chiunque lo disturbasse dal riflettere. Sentiva come qualcosa dentro di se che voleva uscire e dolore, soprattutto, per la morte di Sirius il suo adorato padrino, migliore amico di suo padre, uno dei pochi che riusciva a capirlo a pieno.      

 C’era, però, un’altra cosa, anche se non ci aveva dato molta importanza. Da quel giorno al ministero sentiva di poter fare qualunque cosa, sentiva un potere, dentro, ma credeva fosse solo la rabbia accumulata. Aveva notato anche di avere un tatuaggio sul petto. Non se l’era fatto lui e questo lo incuriosiva ma non poteva chiedere aiuto a nessuno dato che i suoi zii non volevano neppure sentire la parola “magia” e non voleva far preoccupare Ron e Hermione per una cosa così banale. Il simbolo era abbastanza piccolo a forma di fuoco ma proprio non capiva cosa potesse stare a significare.

Dopo quelle che parvero ore il ragazzo sentì un fruscio tra l’erba, alzò lo sguardo che in quel momento sembrava di ghiaccio e vide proprio davanti a lui un magnifico serpente verde smeraldo con strisce argentee, due occhi gialli con una striscia nera verticale che doveva essere la pupilla. Harry era ammaliato dalla bellezza ed eleganza della creatura. Questi si avvicinò strisciando e si andò a sedere comodo nelle gambe del ragazzo.

“serpentese”

-Ciao Harry- disse il serpente. -come sai il mio nome? - disse Harry con voce adirata per essere stato disturbato. - so’ molte cose su di te giovane mago, prescelto o salvatore del mondo magico - tutti nomi che io non ho chiesto - non ti scaldare ma se vuoi me ne vado, tanto tu… sei solo uno qualunque, o no? -. Harry dovette ammettere che aveva bisogno di compagnia, qualcuno con cui parlare e sfogarsi e magari lasciarsi andare e togliere un peso dal cuore. - no, resta - la sua voce si era calmata anche se continuava a celare un minimo di diffidenza. – bene, non avevo voglia di parlare con uno scorbutico, comunque io mi chiamo Seyla e sono una femmina se non l’avessi capito. Ho sentito che borbottavi qualcosa su un certo Sirius, su un potere che sentivi dentro e su un tatuaggio… se vuoi posso dare alcune risposte ai tuoi interrogativi. - In che senso? Sai cosa vogliono dire? Ma tu chi sei? -  calma ragazzo, so qualcosa che potrebbe interessarti ma non so se ci crederai, anch’io ho faticato a crederci. E la domanda giusta non è chi sono io ma chi sei tu. - Disse il serpente lasciando un Harry alquanto confuso. - cosa vuoi dire con questo? -.               -conosci la leggenda dei custodi della magia? - no, ma cosa c’entra adesso? -. - tranquillo è normale che non la conosci, ormai praticamente nessuno la ricorda ma c’entra eccome. Vuoi che te la racconti? -. Harry avrebbe voluto rispondere di no, che non gli interessava ma questa era una bugia e poi Seyla aveva detto che c’entrava quindi annuì anche se non capiva come questo avrebbe risposto alle sue domande. - bene; la leggenda parla che all’inizio dei tempi esistesse solo la magia… -. – cosa? In che senso…-. –non interrompermi – le rispose fredda Seyla. – Allora. Si credeva ci fosse solo la magia e che fu quest’ultima a creare il mondo e i suoi abitanti, solo che alcuni di essi riuscivano a padroneggiarla per mezzo di un incanalatore, la bacchetta, mentre altri non ne possedevano neppure un briciolo in corpo. Per invidia verso i così detti maghi gli oggi tuttora chiamati “babbani” formarono una breve alleanza con dei demoni iniziando così la 1° guerra magica che costrinse i maghi, chi a scappare, chi a contrattaccare. Poi però i demoni tradirono gli umani sterminandone a milioni sia babbani che maghi che non riuscivano a difendersi contro la loro malignità. Dopo di che per fare oltre al danno la beffa si mangiarono molte anime compresa quella di un potente mago oscuro di nome Gellert Grindervald, precedentemente ucciso dal mago della luce Albus Silente. Ora… hmm… si dice che dal momento della creazione ogni 200 anni nascano dei ragazzi chiamati “i custodi della magia”. Si chiamavano così perché dovevano tenere l’equilibrio tra la magia bianca e la magia nera impedendo che una di esse sopraffasse sull’atra creando così una distorsione negli avvenimenti del fato. Essi possedevano grandi abilità e in più si diceva che ognuno di loro avesse un legame con un elemento con cui aveva più affinità -. Finito il racconto il serpente guardò il ragazzo che era completamente sbalordito, stupefatto e un po’ confuso, cosa c’entrava tutto ciò con i suoi interrogativi? Come mai se i custodi erano davvero così forti non avevano attaccato i demoni? Ma soprattutto, come faceva un semplice serpente a conoscere tutte quelle informazioni? Harry era sbigottito, non sapeva cosa dire, tutto ciò gli pareva assolutamente assurdo. Ma si decise a chiedere - cosa c’entra con me questa storia? -. Seyla lo guardò come per dire che era veramente un idiota e si sentì a disagio. – è per via del simbolo che dici di avere sul petto. Credo, anzi ne sono certa, che tu sia un custode -. Ora Harry era veramente stanco e irritato. Non poteva lasciarsi prendere in giro così da un semplice serpente che dice che era un custode di chissà quale cosa. – si certo e perché dovrei credere alle tue parole? -. – perché magari volevo solo aiutarti e perché magari provengo da una delle uova di Nagini, il serpente di quel fanatico di “io sono grande e potente, temetemi tutti”. Rispose una non poco adirata Seyla. – perché mai tu vorresti aiutar… no, aspetta… cosa hai detto? Non puoi essere la figlia di quella biscia che Voldermort ama tanto portarsi appreso-. – e invece è così e sono qui solo perché ero stanca di stare con quelle oche delle mie sorelle. Sapevo dove abiti grazie alla mia magia. Mi permette di sapere dove si trova una qualunque fonte di magia, come Hogwarts, villa Malfoy o come tutte le barriere magiche di protezione attorno alla tua casa, aumentato dal fatto dalla tua potenza magica -. Harry non ne voleva sapere più e attaccò il serpente con un potente reducto ma appena la polvere si diradò Seyla era ancora perfettamente avvolta su se stessa senza aver subito alcun danno. – Ma non è possibile -. Harry non sapeva più che fare. – non l’ai capito, io sono un serpente di nobile stirpe e l’ultima anche tra le mie sorelle ad essere in possesso dei grandi poteri dei miei antenati. Lo sguardo che pietrifica e veleno nelle zanne. Si esatto, provengo dalla dinastia dei basilischi e sono rimasta l’ultima rimasta con i loro potere, nemmeno mia madre li ha ereditati. Per mia grande fortuna fino ad ora, apparte te, non lo sa nessuno. E ripeto, sono qui solo perché non voglio seguire le idee di un pazzo che non concluderà mai nulla. Ho visto in te grandi potenzialità e voglio aiutarti e seguirti nella tua strada -. Dicendo ciò Seyla abbassò il capo – ti prego, io non ce la faccio più a vivere così. Vorrei un padrone che sappia ragionare e pensare con la sua testa ma che soprattutto abbia un naso! – Harry vide in quei occhi ambra grande sincerità, tristezza e solitudine. La sua rabbia si spense così velocemente da non accorgersene nemmeno. In un attimo provò compassione per quella creatura che aveva passato un inferno peggiore del suo. –mi sta dicendo che vorresti venire con me? Ma chi mi dice che non sia una trappola di Voldemort? -. Ma subito si fermò. L’intensità dello sguardo con cui Seyla lo guardava lo lasciò interdetto. Decise di fidarsi delle sue parole, quello sguardo lo ipnotizzava. –vuoi dire che quello che mi hai detto sui custodi della magia sarebbe vero? E io sarei uno di loro? -. Disse Harry ora con la voce calma e un po’ commossa dal racconto di Seyla. –si ho visto che dà il tu corpo da un po’ di tempo fuoriesce un’aura gialla con sfumature rosse ma verso il cuore invece è più nera. Mi domando cosa voglia significare ma se è magia, è la tua forza che involontariamente stai emanando, forse dalla rabbia accumulata, ma molto più probabilmente perché la tua magia di custode si è risvegliata -. Tutte le supposizioni di Seyla spaventarono un po’ Harry ma voleva credere alle sue parole, voleva aiutare quel serpente che ha avuto la sfortuna di nascere in quel luogo orrendo. –ok mattiamo che io ti creda, cosa dovrei fare? E dove ti potrei tenere? -. Chiese il ragazzo arrendendosi. -Ora devi cercare gli altri custodi poiché da solo non puoi fare nulla. Tutti i custodi raggruppati formano la magia pura, un’esplosione così grande che niente e nessuno può fermarli. I custodi sono 11 e Hanno tutti un legame con elemento. Possono padroneggiarlo, crearlo dal nulla e non può fare loro del male. Per quanto riguarda il dove mettermi posso stare ovunque e non preoccuparti per il cibo, so starne senza per settimane. Harry si domandò per l’ennesima volta perché avesse deciso di portarla con sé, ma poi gli venne in mente un dubbio. –senti, ma tu sai perché questo potere si è manifestato solo ora? Da quanto oh capito si è custodi fin dalla nascita -. –hmm… è vero, hai ragione ma mi dispiace a non so rispondere a questa tua domanda, non so perché si sia manifestato solo ora e poi così grande e forte. I custodi di solito impiegano qualche anno per far emanare la propria magia -. E con questo dubbio per la testa Harry si diresse verso la casa dei Dursly. Appena davanti la porta Harry nascose Seyla sotto la maglietta attorno alla vita, sperando che non si vedesse e che i Dursly non gli rompessero. Ma le sue speranze si vanificarono quando vide sulla soglia della cucina una Petunia non poco adirata che troneggiava sulla casa e che lo fissava come a volerlo fulminare. –dove sei stato razza di ingrato. Non hai neppure tagliato il prato, sentiti fortunato a non dover più cucinare. E ora fila in camera e cerca di non farti vedere per un po’-. Harry allora con lo sguardo inespressivo se ne andò su per le scale senza dire una parola. Seyla era impressionata, qui trattavano il ragazzo peggio di quanto facevano a lei. Ma ora lui era il suo nuovo padrone e avrebbe fatto fare una brutta fine a quegli incompetenti, aveva capito che Harry li odiava pertanto sperava che glielo permettesse. Appena il padrone si distese sul letto lei gli si accoccolò nel grembo mentre veniva accarezzata dal ragazzo e si stupì nello scoprire che le piaceva. Harry dal canto suo si chiese da quando fosse diventato così tenero verso un serpente, ma doveva ammettere che era simpatica e le voleva già molto bene. Non osava immaginare a come veniva trattata nella sua ex-casa. Ma ora non doveva più preoccuparsi, si sarebbe preso cura lui di lei e le avrebbe dato tutto l’amore che merita.                                                                                                   Non se la sentiva ancora di informare i suoi amici degli ultimi avvenimenti. Non voleva preoccuparli ma soprattutto non voleva che dicessero qualcosa a Silente. Quell’uomo non gli piaceva, non gli stava a genio nell’ultimo periodo e non si fidava più di dirgli qualsiasi cosa facesse. Non sapeva spiegarselo bene il motivo, gli sembrava freddo con lui e che soprattutto non si fidasse a dirgli informazioni importanti come quella che la sua mente era collegata a quella di Voldemort. Si era sentito così esplodere dalla rabbia; magari, pensava, che forse ora Sirius poteva essere ancora vivo. Troppo stanco per continuare a sfracellarsi il cervello non si accorse si essersi pian piano addormentato, e abbastanza sereno sognò 2 occhi di ghiaccio.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cole11