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Autore: Gin24    08/12/2016    3 recensioni
-Storia Interattiva-
-Conclusa-
E se Voldemort non fosse mai esistito e i Potter odiassero i Malfoy per un altro motivo ?
Se li considerassero come il male per eccellenza per un valido motivo ? che non sia solo l'essere serpeverde ?
--Dalla storia..--
Sette sussurri uscirono dal portale magico..
Sette famiglie furono condannate, per secoli e secoli..
“La nostra ricchezza va preservata..nessuno deve toccare il Tesoro !” --avarizia
“Ogni cosa che gli altri avranno dovrà essere nostra !” --invidia
“Siamo destinati a desiderare tutto ciò che non ci spetta” --gola
“Siamo nati sotto la protezione delle tenebre ed è lì che resteremo sempre !” --lussuria
“La vendetta è il nostro potere più grande !” --ira
“Il male è la nostra natura, non contrastarlo, abbraccialo !” --superbia
“Non credo ci sia salvezza per quelli come noi” --accidia
Genere: Erotico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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THE CURSE OF SEVEN SINS


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-Ancora tu-


La chioma rosso fuoco della ragazza si muoveva come impazzita, attorno alle curve della sua padrona, sbattendo da una parte all'altra del suo viso e sui muri rocciosi dei corridoi che si stava lasciando alle spalle, sembrando animata di forza propria, come i mitici serpenti di Medusa. D'altronde come poteva essere diverso se la sedicenne aveva preso un'andatura assolutamente in-consona per un posto come Hogwarts ? Se fosse finita tra le grinfie di Gazza sicuramente avrebbe fatto perdere alla casata Grifondoro una montagna di punti. Ma in quel momento non poteva importarle di meno della coppa delle case, lei doveva fuggire, doveva evitarlo, scappare dal suo sguardo e fondamentalmente da se stessa. Da quella piccola parte di lei che sospirava ancora nella scia del suo profumo, quella che si perdeva nell'annusare l'aria, come uno snaso che annusa l'oro, e che spingeva il suo cuore a battere più rapidamente in sua presenza.

Basta – si disse – è storia vecchia, archiviata !

Si girò per controllare -per l'ennesima volta- che non la stesse seguendo, prima di fermarsi un secondo per riprendere fiato, dato che -sebbene giocasse a quidditch- stava correndo da quella che le sembrava un'eternità, era stanca sia fisicamente che emotivamente.

Chiuse gli occhi, appoggiando il capo al muro e aprendo leggermente le labbra per favorire la circolazione dell'ossigeno nei suoi polmoni.

Si rilassò per circa mezzo secondo prima di riprendere il cammino.


Siamo di corsa a quanto pare” la voce melliflua le arrivò prima della visione di lui, mollemente appoggiato al muro, con i capelli biondi che gli incorniciavano il volto e le punte di alcuni ciuffi che gli coprivano gli occhi argentei.

La rossa si bloccò immediatamente, rimanendo muta per qualche secondo, mentre il rombo del suo cuore le invadeva le orecchie e dei fremiti sconosciuti le facevano salire la pelle d'oca sulle braccia.

Lily spostò lo sguardo a terra “Non so..a cosa ti riferisci, stavo solo..”

Scappando da me ?” suggerì Scorpius con un sorriso sfrontato.

Lei girò di scatto lo sguardo, animato da quel fuoco che risiedeva in tutti i Potter “Non sei il centro del mio mondo, sai ?”

Forse no, ma ci sono sicuramente vicino”

Sempre il solito presuntuoso” rispose lei con tono acido.

Rimanere sempre fedeli a se stessi è il motto non ufficiale della mia famiglia”

A quel punto la ragazza decise di battere in ritirata, la conversazione non stava volgendo a suo favore e il suo cuore sembrava voler stare dalla parte del nemico “Beh, ci si vede.. ho..ho mille cose da fare” disse schizzando via per la sua strada.

Ma il biondo non aveva alcuna intenzione di farsela scappare nuovamente, così le afferrò il braccio e le si avvicinò così tanto da riuscire a sussurrarle nell'orecchio “Aspetta, dove credi di andare ?” per poi passarle il braccio destro attorno alla vita, così da avvolgerla completamente.

Lily sentì crollare tutti i muri che aveva costruito in quei mesi di solitudine, sentiva il petto caldo di Scorpius avvolgerle la schiena e scaldare il suo cuore, e tutto ciò che avrebbe voluto sarebbe stato girarsi e fiondarsi tra le sue braccia.

Ma non era possibile.

Semplicemente lei non poteva permettersi di cadere di nuovo preda di quella passione irrazionale e irrefrenabile che li aveva incastrati in passato.

E questa volta aveva ancora di più da perdere..se un tempo avesse pensato che la sua storia con Dominx Cades fosse stata la cosa più importante per lei, adesso sapeva per certo che la cosa più importante era lei stessa.. adesso che aveva ritrovato se stessa non poteva perdersi di nuovo.

Così si girò e si scostò, -o per lo meno ci provò- riuscendo a mettere un braccio steso tra i loro corpi, sussurrando “No, devo andare”

Perché ?” chiese lui con vice roca e sensuale, mentre le accarezzava la mano che la ragazza aveva appoggiato sul suo petto per distanziarlo da lei.

Perché tra noi non ci può essere nulla di tutto questo”

E perché mai ?” continuò a chiedere imperterrito, cercando di farle gli occhi dolci.

L'hai detto tu quel giorno” rispose lei colta da un lampo di genio, forse sarebbe stata la carta vincente.

Scorpius sapeva esattamente a quale giorno si riferisse, e come avrebbe potuto dimenticarlo ? Il giorno in cui tutto era andato in frantumi..la sua storia con Lily -sempre che si possa chiamare storia una relazione clandestina-, la sua amicizia con Dox.. i loro cuori..

Hai detto: Non sono la seconda scelta di nessuno.. e poi ora che non sei più il frutto proibito non hai più niente di interessante” continuò Lily.

Lui rifletté per qualche minuto, facendo calare sull'intero corridoio un silenzio assordante, poi alzò gli occhi e li puntò dritti verso quelli di lei “Sono stato un idiota”

Lily rimase sbalordita, mai avrebbe immaginato di sentirlo affermare qualcosa del genere. Infatti non seppe cosa rispondere, semplicemente lo fissò a bocca aperta.

Scorpius le fece un mezzo sorriso, uno di quei sorrisi imbarazzati e assolutamente teneri che nessuno aveva mai visto spuntare sulle labbra di quel serpeverde. Probabilmente la mascella le sarebbe caduta in quel momento, ma qualcosa la spinse a ribattere ad un filo di voce “Che cosa è cambiato, allora ? Sono diventata interessante ?”

A quel punto il ragazzo le si avvicinò di nuovo, tenendole la vita con il braccio sinistro e alzandole il mento con il destro, prima di dirle “Tu lo sei sempre stata” e poi confermare la sua affermazione con un bacio.

Un bacio completamente diverso da quelli che le aveva donato in passato.

Un bacio pieno di promesse e di scuse mai pronunciate.

Un bacio dolce, lusinghiero, che racchiudeva un segreto che apparteneva solamente a loro.


*


Summer stava trotterellando allegramente per i corridoi di Hogwarts, era appena passata dalle cucine per farsi dare della carne al sangue per Milo, il cucciolo di grifone di Louis, che ormai tanto cucciolo non era più dato che pesava una tonnellata, ma per il suo padrone era come se fosse appena uscito dall'uovo. Nessuno aveva fatto caso al cambiamento della Corvonero, d'altronde con tutti i complotti e i casini in cui si erano ritrovati alcuni degli studenti era naturale che nessuno investigasse sulla cosa. Anche perché da fuori Summer sembrava solamente la tipica ragazza innamorata, dato che Louis sapeva sfruttare bene le sue carte cercava sempre di starle vicino, per impedire che l'incanto Veela potesse esaurirsi, e ovviamente la trattava come se fosse la sua fidanzata. Sotto sotto al ragazzo andava più che bene la cosa, d'altronde in passato si era spesso soffermato a pensare alla ragazza in un modo molto diverso dalla semplice amicizia, per cui si riteneva soddisfatto della situazione, e nei momenti in cui la colpa gli gravava sulla coscienza si diceva che era per il bene di tutti e tre -soprattutto per il bene di Milo-.

Uscì dalla porta principale del castello, come se stesse andando a trovare il vecchio custode, quando all'ultimo deviò la sua traiettoria per infiltrarsi nella foresta oscura. Saltellò per tutta la durata del tragitto, che ormai conosceva perfettamente, e se gli alberi avessero avuto il dono della parola l'avrebbero scambiata per una giovane parente di Luna Lovegood, ma anche loro non avrebbero mai saputo che quel comportamento era totalmente estraneo alla vera Summer.

La ragazza dopo poco si ritrovò davanti un bestione alto tre metri, la prima cosa che le saltò all'occhio fu la vista delle due zampe anteriori con gli artigli e le fattezze di quelle di un'aquila, in seguito vide quelle posteriori da leone e dalla sua posizione capì che in quel momento Milo si sentiva a metà tra una sfinge e un gatto, soprattutto quando chinò il capo d'aquila per ricevere una carezza e le gracchiò un saluto riconoscente quando ottenne anche il suo cibo preferito.

Milo si sdraiò a terra e posò tutto il suo grazioso corpo da leone tutto di botto, facendo così tremare tutta la terra circostante e cadere inevitabilmente Summer a terra, ma la ragazza invece di arrabbiarsi con la creatura si mise a ridere e gli si avvicinò per dirgli “Sei sempre il solito, prima o poi finirai per schiacciarmi con la tua delicatezza” poi gli accarezzò il pelo e affondò il viso nel manto dorato “Ti voglio bene cucciolotto”.


*


Amanda era sveglia, ma non aveva alcuna intenzione di palesarlo al mondo intero, così tenne gli occhi chiusi nella speranza di avere ancora un po' di tempo per chiarirsi le idee. La testa le vorticava, dato quello che aveva passato era pure normale, ma continuava a sentire quella maledetta voce impartirle ordini, obbligare il suo corpo ad attuare quei piani malvagi, e a non rispondere ai suoi comandi.

Odiava tutto questo, si sentiva intrappolata nel suo stesso corpo, sentiva una specie di barriera che separava il suo volere e la sua stessa anima da quello che il suo corpo voleva fare. E l'unica cosa che riusciva a comandare era quella di restare immobile e fingersi addormentata, avrebbe fatto qualsiasi cosa per impedire la vittoria della Melodian, ma sentiva di star perdendo lentamente la forza d'imporsi, come se stesse allentando la stretta di una mano su una spada, sentendola tremare e piano piano diventare così molle da lasciar cadere l'arma a terra.. mentre il rombo secco del ferro sull'asfalto decretava la fine della sua volontà.


Amanda aprì gli occhi e la prima cosa che mise a fuoco fu una chioma rossa china sul suo letto, chiuse e riaprì le palpebre per abituarsi alla luce a neon dell'infermeria, così da vedere interamente l'immagine sfocata di poco prima. Lei conosceva quella ragazza seduta sulla sedia accanto al letto, era la sua problematica migliore amica, che come al solito doveva essersi appena cacciata in un guaio, dato che si stava torcendo le mani e si stava facendo sanguinare il labbro, talmente tanta era la forza che ci stava mettendo nel morderlo, senza contare ovviamente lo sguardo perso in chissà quale casino.

Se la vera Amanda avesse potuto parlare, in quel momento avrebbe dato un sonoro schiaffo a Lily Potter, le avrebbe raccontato per filo e per segno ciò che era successo e ciò a cui involontariamente erano incappati lei e suo fratello. L'avrebbe messa al corrente del gioco che i peccati stavano facendo, obbligandola a rimettere la testa a posto e a non farsi distrarre dai sentimentalismi. Le avrebbe detto che erano in guerra e che qualcuno avrebbe dovuto proteggere gli innocenti e gli ignari... ma soprattutto le avrebbe detto qual era il piano della Melodian, ma purtroppo la vera Amanda era imprigionata da una barriera invisibile nella sua mente, e quella che la rossa si trovava davanti era uno strumento da guerra.


Ehi” esordì la castana con voce flebile “mi sono persa qualcosa di interessante ?”

Lily si risvegliò e con un sorriso emozionato le si fiondò addosso, abbracciandola con una morsa da koala “Le solite stronzate, non ti preoccupare.. come ti senti ? So che è una domanda idiota ma te la faccio lo stesso”

Beh in questo momento ho sete” rispose con un sorriso.

Sete. Capito” disse la rossa alzandosi di scatto per riempire il bicchiere d'acqua che l'amica aveva sul comodino, prima di aiutarla a berlo. La osservò attentamente in silenzio prima di chiederle “Te la senti di parlare con gli Auror ? Sono qui fuori”

La castana annuì e disse “Falli entrare”


*


Raphael si sentiva vivo, esaltato, era riuscito per la prima volta a combinare qualcosa di buono con la sua rabbia, aveva appena fatto nascere dal nulla una palla di fuoco, che ancora in quel momento stava girando sospesa nell'aria sopra la sua mano destra, ed il moro la stava ancora osservando affascinato. Un sorriso spontaneo gli spuntò tra le labbra e nulla avrebbe potuto portarglielo via -tranne ovviamente l'apparizione della Melodian, ma probabilmente non l'avrebbe neanche notata se fosse entrata dalla porta, dato che aveva gli occhi puntati nel fuoco-.

In quel momento si sentiva padrone della propria maledizione, era tentato di scrivere una lettera ai suoi fratelli -che sentiva di rado- per vantarsi della sua vittoria personale e indurli a smetterla di combattere la loro natura con quelle stupide pozioni inibitorie, amuleti e bracciali. Finalmente aveva capito che nessuno di quei corsi contro la rabbia avrebbe mai potuto funzionare per loro, erano fatti di fuoco e nessuna goccia d'acqua avrebbe potuto spegnerli. Ma come al solito ogni volta che gli venivano in mente Gabriel e Micheal spuntava sempre l'ombra di suo padre ad avvolgere i suoi fratelli, Lucas Chandler, con i suoi occhi freddi e distanti -che lo giudicavano per ogni cosa passata- e con la sua assurda convinzione del fatto che lui non abbia mai veramente cercato di combattere i suoi demoni. La felicità improvvisa che lo aveva colpito sparì così com'era arrivata e venne sostituita dal rancore che provava per quell'uomo odioso che non era mai riuscito ad amarlo, perché troppo simile alla moglie che aveva perso. Proprio lui chiamava il figlio 'codardo' quando non era stato capace di riprendersi la donna che amava dalle spire del suocero, certo Atthicus Harringthon era un uomo potente e un influente membro del Wizengamot, ma l'amore avrebbe dovuto essere più forte.

Quante volte si era chiesto come stesse la donna che l'aveva messo al mondo ?

Quante volte aveva sperato di poterla rivedere nei suoi sogni ?

Quante volte l'aveva immaginata rinchiusa nella torre di Harringthon a pregare la Luna per rivedere i suoi bambini ?

Un urlo proveniente da Charlotte Cupidé lo risvegliò dai suoi incubi mentali e si accorse di avere entrambe le braccia in fiamme.

La rossa lo stava guardando allarmata, tanto che aveva dimenticato di schermare la mente contro gli attacchi di Electra, che prese possesso dei suoi pensieri, ghignando malignamente.

Tranquilla, non sento alcun dolore” disse Raphael scrollando le mani e ricreando la sfera di fuoco.


In quel momento un boato catturò la sua attenzione, -e quella di tutti gli altri- e sebbene all'inizio credette che fosse stato un altro degli esperimenti della Redford, dovette ricredersi quando vide spuntare una zazzera di capelli castano scuro e due occhi verde smeraldo che potevano appartenere solo a quel pazzoide del suo migliore amico “ALBUS ?!” esclamò incredulo, trasformando involontariamente la sfera di fuoco in cenere.

In carne ed ossa, Chandler.. che si dice ?” rispose il moro, prima di essere soffocato nell'abbraccio del suo migliore amico.

Oh, un sacco di cose in realtà.. ma che vuoi saperne tu, ti sei fatto una dormitina niente male, eh ?” scherzò Raf stritolandolo, non lo avrebbe lasciato andare per un bel pezzo.

Poi cambiò tonalità di voce e gli chiese “Ricordi qualcosa ?”

Albus scosse la testa e rispose “Mio padre e gli altri Auror mi hanno già interrogato, ma non so niente”

Improvvisamente entrambi si ritrovarono a terra, sovrastati da un tornado di capelli neri, da cui spuntarono un paio di enormi occhi azzurri che li fissarono sorridenti, mentre li stava abbracciando come una mamma koala.

È sempre bello rivederti Kay, i lottatori di sumo ti fanno un baffo” esclamò Albus con voce sofferente perché soffocata dalle braccia e dalle gambe dei suoi migliori amici.

Beh qualcuno deve fare l'uomo tra noi tre.. ci mancava poco che vi mettevate a piangere come delle donnicciole”

Chi me l'ha fatto fare di diventare amico tuo, Brooms ?” borbottò Raf.

Sei stato costretto ovviamente.. avevi una scelta, seguire me verso la via della salvezza o essere beccato da Gazza, direi che hai fatto quella giusta” esclamò lei ridendo e iniziando a sollevarsi per lasciarli respirare.



**


--Angolo Autrice--


Ciao a tutti !

Si, lo so che sono in un ritardo mostruoso,

ma non sono riuscita a creare qualcosa di accettabile fino adesso,

perciò vi chiedo perdono in ginocchio.

So soprattutto che succede ben poco e di non aver messo alcuni personaggi,

ma non potevo farlo diventare di dieci pagine.

Vi ringrazio per essere ancora qui, per aver letto, recensito

e inserito tra preferite/seguite/ricordate questa fanfic :)


Spero che vi sia piaciuto il capitolo,

Baci

Gin


p.s. Phebe sei contenta ? Ho scritto abbastanza su Lily e Scorp ?

   
 
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