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Autore: LaMusaCalliope    08/12/2016    8 recensioni
Chi, il giorno di Natale, non ha immaginato di svegliarsi e trovare la neve ad imbiancare le strade e le case?
Bruce ha sempre vissuto con questo desiderio ma, come ogni anno, il 25 di dicembre a svegliarlo c'è il sole accecante di Los Angeles.
Che quest'anno potrà finalmente avere il bianco Natale che tanto desiderava?
Partecipa al concorso "A very happy ending for a happy Christmas" indetto dalla pagina Facebook "Efp famiglia: recensioni, consigli e discussioni" con il prompt: chissà perché a Natale nevica solo nei film.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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WHITE CHRISTMAS
 
Prompt: chissà perché a Natale nevica solo nei film

 
Quando quel 25 dicembre Bruce si era svegliato, la prima cosa che aveva fatto era stata aprire le finestre, poi aveva messo la testa fuori e subito una folata di vento gli aveva scompigliato i capelli scuri già molto disordinati. Aveva abbassato lo sguardo sulla strada deserta e si era beato del silenzio ovattato che predominava sulla città di Los Angeles a quell’ora della mattina.
Poi aveva rivolto gli occhi al cielo e, con profonda delusione, aveva osservato il sole splendere e illuminare la volta azzurra e priva di nubi.
Dopo aver sbuffato sonoramente, aveva richiuso la finestra e tirato le tende. Aveva lasciato la stanza, dirigendosi verso il bagno, ma non senza aver prima lanciato uno sguardo assassino all’albero di Natale nell’angolo.
Per tutto il tempo della doccia non aveva fatto altro che pensare: “ma perché a Natale nevica solo nei film?”
 
Quando Bruce entrò nella caffetteria, trenta minuti dopo, trovò il suo solito tavolo, quello all’angolo vicino alla finestra, occupato da una coppia con un bambino. Si diresse quindi verso il bancone, sedendosi sullo scomodo sgabello, togliendosi il giacchetto da aviatore.
«Buongiorno, Bruce?» lo salutò Charlotte, la cameriera che lavorava lì da poco meno di un anno. «Ti porto il solito?» gli chiese, alludendo al suo caffè nero mattutino. Ma Bruce scosse il capo, i capelli che gli finirono davanti agli occhi. «No, Charlotte. Stamattina prendo una tazza di cioccolata calda, grazie» così dicendo, prese il portafogli dalla tasca dei pantaloni, preparando gli spicci.
«Sei sicuro di volere una cioccolata? Insomma, fuori faranno circa venti gradi!» lei però la stava già preparando, mescolando l’acqua calda con cacao.
«È Natale e, come ogni Natale, io bevo una tazza fumante di cioccolata calda. Anche se fuori fa caldo e non nevica» così dicendo su portò la tazza alle labbra e bevve un sorso di quel liquido bollente e dolciastro.
«Non è detto che a Natale debba per forza nevicare, sai. Qui a Los Angeles non succede praticamente mai, nemmeno negli altri giorni. Se vuoi la neve, cambia città» disse Charlotte mentre toglieva dei piatti con del bacon e li puliva.
«Sono in questa città da più di quattro anni ormai, perciò mi sono abituato al clima caldo. Non che a in Florida facesse più freddo; è solo che, quando ero piccolo ed arrivava il Natale, vedevo sempre con mio padre dei bellissimi film in cui, il 25 dicembre, il protagonista si alzava dal letto, andava alla finestra, e vedeva la neve cadere in mille grandissimi fiocchi. Ho sempre desiderato vedere la neve il giorno di Natale e invece…»
«Invece fanno venti gradi all’ombra» concluse Charlotte per lui, permettendogli di bere un altro sorso di cioccolata, finendola.
«Grazie, Charlotte e buon Natale». Bruce lasciò gli spicci che aveva preparato sul bancone, si rimise il giacchetto e uscì dalla caffetteria.
Non aveva fatto nemmeno dieci passi che si sentì richiamare. Charlotte era davanti alla porta del locale e reggeva un enorme sacco di farina aperto.
Bruce stava per chiedergli cosa avesse intenzione di fare quando, inaspettatamente, lei ne prese una manciata e gliela lanciò addosso, imbiancandolo dalla testa ai piedi.
«Ma cosa…?» fece per dire quando un’altra palla di farina gli imbrattò il petto.
«Volevi la neve? Eccoti accontentato! Battimi, si ci riesci» e tirò la terza e poi la quarta, finché anche lui, avvicinatosi al sacco, non preparò le munizioni e cominciò a colpirla, dando inizio a una vera e propria battaglia a palle di farina.
Forse non aveva nevicato, ma Bruce poté dire con soddisfazione di aver finalmente avuto il suo bianco Natale.
   
 
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