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Autore: Cronos22    09/12/2016    1 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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La decisione di Sapher
 
In un luogo imprecisato del pianeta Terra,dove il sole non scendeva mai e le nuvole erano soltanto un lontano ricordo,si estendeva un vasto deserto senza vita,con ossa che si ergevano imploranti dalle vaste dune sabbiose e con alberi secchi e morenti che assumevano con il passare del tempo una colorazione grigia come la pietra e con le foglie che crollavano inerti sopra un arido terreno,dove al suo interno era situato una specie di costruzione ovale del medesimo colore del paesaggio,con strutture lunghe e aguzze che delimitavano il cielo sopra di esso,collocati sui quattro punti cardinali terrestri e tenendo viva tra le loro estremità delle piccole fiammelle blu che non si spegnevano mai e che ardevano con vigore sopra questi strani grattacieli informi,con il vento che cercava invano di danneggiarne la vivacità e di spegnere anche quell’ultimo barlume di speranza riposto dagli antichi abitanti di quelle terre.
Dinanzi a questa imponente struttura si materializzò un portale verde come l’erba illuminata dai primi raggi del mattino,dove uscirono dal suo interno Serienor in compagnia di Sapher figlio dei protettori scortato dalla gemma dell’acqua Lapis Lazuli e dal tecnico Peridot,i quali osservavano stupefatti la costruzione imponente davanti a loro,dove all’ingresso erano situate due statue raffiguranti l’immagine di due antichi combattenti che con volto severo scrutavano coloro che nei secoli tentarono di entrare all’interno di quella sacra struttura,con il primo dei due che teneva saldamente tra le sue mani un grande spadone,mentre il secondo stringeva tra i suoi palmi un martello da guerra chiodato,puntando entrambi con le loro armi verso il cielo limpido del deserto.
-Dove siamo?-domandarono in coro le due gemme osservando il serafico incamminarsi lentamente verso l’ingresso della costruzione,zoppicando vistosamente e facendosi fornire supporto dal bastone che teneva con la mano sinistra
-Siamo dinanzi a Verion-facendo cenno agli altri tre di seguirlo –Tempio serafico costruito prima dell’avvento dell’uomo con lo scopo di accogliere e di addestrare i membri della nostra specie nel comprendere se stessi e il mondo che li circonda-alzando lentamente il palmo destro verso il grande portone di pietra giallo ocra chiuso,generando un simbolo runico verdastro che andò a riflettersi sopra la superficie rocciosa,attivando le due statue che con una mano aprirono con lentezza l’ingresso al tempio,riposizionandosi successivamente nelle loro posizioni originali,mentre i tre si incamminavano lentamente attraverso quell’apertura,giungendo all’interno di una grande sala illuminata da torce poste intorno ai muri laterali,dove al suo interno erano posti tre grandi divani in pietra,con una grande tavola rotonda posta al centro ed un grande spazio circolare dove un grande falò ceruleo scoppiettava allegramente circondato da numerose panche lignee,che si erano trasformate nel corso del tempo in pietra morta e senza vitalità,constellata unicamente dai suoi colori ingrigiti e logori del tempo
-Quindi questo sarà il luogo dove lo addestrerai?-esclamò il peridoto guardandosi intorno con aria confusa,nel non vedere la presenza di porte o aperture verso altre possibili sale del costrutto -Non vedo nessun passaggio verso altre stanze o luoghi per allenarsi-
-I luoghi sono celati agli occhi di coloro che non appartengono alla nostra razza-sbattendo con forza il bastone sopra il pavimento di pietra,generando sotto ogni colpo delle piccole linee irregolari azzurro cielo che si diffondevano per tutta la pavimentazione fino a raggiungere le mura della sala,generando cinque passaggi oscuri e privi di luce sul lato nord della stanza –Solo io sono in grado di renderli visibili-incamminandosi verso il ritrovo campestre al coperto,sedendosi con lentezza sopra uno dei ciocchi di legno pietrificati,facendo cenno con la mano alle altre tre gemme dietro di lui di fargli compagnia,mentre estraeva dal mantello un piccolo sacchetto bianco,che conteneva una strana polvere fine bluastra –E di manifestarli a coloro che secondo me ne sono degni-osservando sorridendo i tre esseri che si sedettero pesantemente accanto a lui,scrutandolo con sguardi diffidenti ed irti di rabbia,ad eccezione del bambino che sembrava stranamente affascinato dal comportamento quasi indifferente dell’anziano,che nel frattempo assaggiava un pizzico di quella sostanza sopra la punta delle dita
-Perché stai facendo tutto questo per il figlio di un tuo vecchio nemico?-domandò Lapis Lazuli attirando l’attenzione dell’antico serafico,il quale cominciò a sorridere senza alcuna motivazione apparente che lo animasse a compiere quel gesto normale e privo di malizia
-Fosse stato per me avrei preferito incontrare la morte-afferrando una manciata di quella polvere e sfregandosela intorno alle mani –Ma lei non ha voluto-toccandosi dolcemente i frammenti cristallini impiantati sul petto –Mi ha detto che il mio tempo non era ancora giunto e che dovevo portare a termine la profezia che mi fu rivelata dal sommo re Artorigus molti anni or sono-gettando all’interno della vivida fiamma la sostanza misteriosa che teneva tra le mani,fornendo al contatto con essa una colorazione blu intensa,che generò delle lingue di fuoco che cominciarono a danzare nel cielo,rivelando quelle che all’apparenza sembrava due entità dalle aure opposte,una bianca come la neve ed una altra nera come le tenebre dell’oblio,che rimanevano immobili l’una di fronte all’altro prima di sparire in una coltre di fumo blu,che li sostituì in quella che all’apparenza sembrava l’immagine riflessa di tutto l’universo
-Che genere di profezia?-domandò la gemma verde osservando rapita la dimostrazione olografica generata da quelle semplici fiamme
-E che cosa recitava?-continuò la gemma blu stringendo tra le sue braccia il piccolo Sapher
-Quando l’angelo della luce addestrato da un caduto affronterà l’emissario dell’ombra forgiato dall’odio di un oscuro,la divinità ritornerà in questo universo di sofferenza,regnando sopra coloro che oseranno seguirla e devastando chi invece oserà contrastarla-manipolando nel mentre con le sue mani le lingue di fuoco che danzavano intorno alla proiezione generata dal fumo di quel fuoco rivelatore,sostituendo lentamente l’immagine dell’universo con quella di un giovane se stesso dinanzi al re serafico Artorigus,sconfitto ed ormai deceduto dopo lo scontro con Diamante Giallo che sedeva ugualmente imponente sopra il trono della sua gente –Inizialmente pensavo che queste parole fossero solo il delirio di un pazzo visionario-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro –Ma dopo essere stato resuscitato ho capito il significato di quelle parole…-mordendosi il labbro inferiore con i denti,sorridendo malinconicamente –Ma ero così accecato dal mio senso di vendetta che tralasciai il mio dovere di generale nonché di principe della mia gente-creando degli spiriti di fiamma che rappresentavano ognuno di loro lo spirito di un serafico caduto durante la guerra e che non ha potuto ottenere la pace che meritava,disponendoli ad uno ad uno intorno a loro,mentre un lieve venticello freddo scuoteva i loro corpi composti da materia variabile e gassosa –La vostra diffidenza nei miei confronti è del tutto fondata-girando i suoi occhi verso quelli del peridoto e della gemma acquatica,che rimasero immobili ad osservare lo spettacolo imbastito dal rinnegato –Ma sia per me,per loro e per lei-toccandosi i frammenti incastonati sul petto –Sono pronto a porre rimedio ai miei errori passati,aiutandovi a combattere la minaccia che Naya rappresenta per questo universo-
-Tu stesso sei un resuscitato di Naya-esclamò Lapis giungendo entrambe le dita le delle mani,portandosele sotto il mento –Detto questo potrai comprendere che ci risulta un po’ difficile credere alle tue intenzioni-
-E’ comprensibile-iniziò ridacchiando –Ma è anche altrettanto comprensibile che nessuno di noi è sotto il controllo della divinità-lasciando spiazzata la gemma con questa affermazione –Jasper avrà voluto eliminare Lance e Perla di sua iniziativa-continuò massaggiandosi con la mano la chioma folta bianca dietro la testa –Ed io se avessi seguito gli ordini non avrei mai iniziato una guerra senza pianificare nel dettaglio ogni singolo fattore-materializzando il suo martello da guerra e gettandolo verso i piedi dei tre esseri che lo fissavano senza parole e con gli occhi spalancati –I seguaci di Naya mantengono la loro indipendenza e senza controllo diventano sempre più imprevedibili ed avventati-
-Quindi dici che sono praticamente imbattibili!-sentenziò Peridot alzandosi in piedi ed allargando le braccia per lo sconforto
-Solo i suoi generali-ribatté con indifferenza l’antico serafico –Gli altri soldati semplici non possiedono nessuna abilità donatagli da lei,ma i generali ne possiedono una delle tre-lanciando all’interno delle fiamme blu marine altra polvere del medesimo colore,che fece scomparire tutti i costrutti di fuoco,facendo comparire tre grandi manichini elementali che rimasero immobili dinanzi ai presenti –Il primo potere consiste nello smaterializzare il corpo del possessore oppure di renderlo intangibile temporaneamente al contatto fisico sia semplice che verso qualunque tipo di arma-
-E’ proprio la stessa tecnica che Jasper ha usato contro i miei genitori-esclamò il bambino intervenendo durante la spiegazione di Serienor –Ecco perché non sono riusciti mai a colpirla-lasciandosi sfuggire delle piccole lacrime cristalline dai suoi grandi occhioni intristiti da quel semplice ricordo
-Purtroppo mio caro non è neanche la più pericolosa delle doti che i generali possiedono-osservando una delle figure di fuoco assumere una forma scheletrica e più impostata delle altre due –Il secondo potere consiste nel creare un’armatura scheletrica gigante,una sorta di titano con all’interno il suo evocatore,capace di fronteggiare anche i nemici più grandi e potenti,con una capacità repentina di rigenerazione delle parti danneggiate-osservando l’ultima figura di fuoco svanire e diventare sempre più debole e trasparente –L’ultimo dei tre poteri invece è il più infido e pericoloso,poiché ti permette di cambiare il destino dell’utilizzatore durante la battaglia attraverso il sacrificio di parte della propria forza vitale,ma…-scrutando l’ultima figura scomparire completamente –Una tale forza possiede sempre il prezzo più elevato da pagare-ridacchiando debolmente –Dopo tre utilizzi durante tutto l’arco della propria esistenza,puoi dire definitivamente addio al mondo terreno-spaventando con quelle ultime parole i tre esseri presenti dinanzi a lui,suscitandogli una fragorosa risata che riecheggio per le mura della sala
-Che cosa ci sarebbe di così tanto divertente nel sapere che un potere del genere può non solo annientarci tutte,nonché causare anche la morte di una persona?-domandò il peridoto con sguardo deciso ed iracondo
-Rido soltanto perché io l’ho già usato due volte-alzandosi lentamente in piedi con l’aiuto del suo bastone,camminando lentamente verso i tre divani,giungendo fino ad un mobiletto dove afferrò una piccola cornice con all’interno una foto sbiadita e leggermente rovinata dal tempo di lui insieme a Krystal e Kalimdor che ridevano spensieratamente,osservandola con improvvisa tristezza e malumore –Ed avrei voluto farlo una terza volta per salvare lei-voltandosi verso i suoi ospiti con fredda decisione sul viso –Ricordatevi sempre una cosa,io non vi sto aiutando perché il mio odio verso la vostra razza sia passato-afferrando un’altra manciata di quella polvere e spargendola con noncuranza sul pavimento –Lo faccio unicamente perché questo era il suo ultimo desiderio-voltandosi a guardare anche il piccolo ragazzo che venne rapidamente stretto tra le braccia amorevoli e premurose di Lapis –Ed inoltre è anche un debito che ho nei confronti di Lance e della sua lealtà anche dopo averlo costretto a stare ingiustamente dalla mia parte-
-Sicuro che non si tratti di un’altra delle tue macchinazioni?-stringendolo sempre più vicino al suo corpo azzurro come il mare-
-Niente più piani o macchinazioni contro di voi o verso il vostro popolo-inginocchiandosi dinanzi al bambino,osservandolo profondamente negli occhi –Conosco benissimo la sensazione di smarrimento causata dalla perdita delle persone a cui si tiene di più-prendendogli con innaturale dolcezza le mani di lui,sfregandole con cura e con amore –Anche se ancora esistono persone che ti stanno accanto,la perdita di coloro che costituiscono il nostro intero universo ci può trasformare in modi che nessuno si aspetterebbe mai nella vita-osservando Sapher improvvisamente piangere per le parole appena udite dall’anziano serafico –Io ti posso guidare attraverso il tuo viaggio per la via del guerriero-si rivolse a lui sorridendo –Ti posso insegnare a proteggere le persone a cui tieni-sollevandosi con pesantezza da terra –Devi soltanto dirmi tu cosa vuoi fare-
-Io…Io…-iniziò il ragazzino con titubanza cercando conforto negli occhi delle sue due accompagnatrici,che lo guardarono sorridente e senza nessun timore o paura riflesso nelle loro espressioni –Io vogli diventare forte proprio come i miei genitori-
-Tu lo sarai ancora di più-ribatté il serafico con determinazione nella sua voce e con rinnovata energia nel suo corpo che lo spinse a camminare velocemente verso il centro dei tre divani,dove con il piede destro schiacciò una mattonella i pietra nera,che lentamente si abbassò attivando un meccanismo che cambiò rapidamente la conformazione della sala principale,trasformandola in una sorta di armeria dove al suo interno vi erano tutti i tipi di armi ed armature che siano state forgiate durante l’era serafica sulla Terra –Ora bisognerà scegliere un’armatura e un arma che si adegui alle tue caratteristiche-
-Per questo non ce ne sarà bisogno-esclamarono in coro le due gemme materializzando l’armatura,la spada e lo scudo che gli furono donati con tanta gioia e speranza da parte dei suoi genitori –Lui possiede già il suo equipaggiamento personale-attirando l’attenzione del serafico,che si girò lentamente ridacchiando dinanzi alle due Crystal Gems
-Pensavo che fossero soltanto vecchi artefatti quelli che avevi preso prima di partire-iniziò facendo leggermente innervosire entrambe le gemme con il suo commenti irrispettoso –Una sorta di ricordo di Lance-segnando anche il bambino con le sue parole –Non pensavo fosse l’armatura personale del ragazzino-
-Ogni componente è stato forgiato con la passione e la determinazione di Lance-toccando nel mentre anche lo scudo rosa che rimaneva attaccato al parabraccio sinistro –E dall’amore di Steven per suo nipote-
-Per quanto possa essere toccante questa storia,non è così che vinceremo questa guerra-afferrando uno dei grandi martelli da guerra posti uno sopra ogni scaffale in acciaio rinforzato –Bisogna forgiare il proprio corpo ed il proprio spirito per fermare una minaccia che diventa ogni giorno più potente-puntando la sua arma verso il ragazzino dinanzi a lui –Metti indosso la tua armatura ed impugna le tue armi,perché il momento di combattere è finalmente giunto e tu dovrai essere pronto a tutto per portare la pace sul pianeta Terra-osservando nel mentre il ragazzino indossare con lentezza ogni singolo frammento dell’armatura forgiatagli dal padre,mentre teneva nel braccio sinistro lo scudo regalatogli da Steven e Connie e la spada di Kalimdor donatagli da suo padre e sua madre prima di venire sconfitti da Jasper –Il tuo allenamento inizierà oggi sotto la mia guida e la supervisione delle gemme che sono venute insieme a te per aiutarti a crescere e maturare-facendogli cenno di seguirlo verso il corridoio centrale del tempio –E’ arrivato il momento che tu ti trasformi in un vero serafico-sparendo insieme al bambino e alle due gemme all’interno di quel tunnel oscuro,lasciando dietro di se la sala principale,che lentamente stava riassumendo la sua conformazione originale e con le torce che ad una ad una si stavano spegnendo,trasformando quella sala accogliente in un luogo oscuro e privo di luce dove le tenebre poterono regnare al suo interno sovrane ed indisturbate,mentre all’esterno i terrestri che abitavano il mondo di superficie si godevano tranquillamente i loro giorni sul pianeta,ignari che una nuova minaccia sia pronta a portare nuovo scompiglio e paura nei cuori di tutti gli esseri dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:Capitolo un poco lento e monotono,ma necessario affinché si potesse procedere senza creare perplessità
Serienor:Tu ti fai troppi problemi mio caro
Io:Questo potrà anche essere vero,ma tu non sei da meno
Serienor:Non posso contestare la verità,ma posso benissimo ignorarti
Io(allontanandosi):Tanto il capitolo lo chiudi tu
Serienor(Afferrando Lapis e trascinandola al posto suo mentre si allontanava):Invece ci pensa lei
Lapis(osservando i due uscire dalla stanza):Ma…siete davvero incorreggibili
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo
  
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