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Autore: ZarxielZerg    09/12/2016    1 recensioni
Spin-off della fanfiction Pokémon Ghost (crediti per la creazione a Darken) http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3490499&i=1
Genere: Avventura, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Giuls si guardò intorno ammirata, entrando nella città di Fiordoropoli. Alti grattacieli, schermi televisivi giganti, centri commerciali e decine di migliaia di persone per le strade della capitale di Johto, questo la attendeva una volta superata la porta. O almeno così pensava finché non andò a sbattere contro qualcuno.

 

“Opssss…” Disse il ragazzo aiutandola ad alzarsi, scusandosi intanto in mille modi.

 

“Non c’è problema, non c’è problema… Darken? Sei tu?”

 

“Giuls? Ciao Giuls, come stai?!” Esclamò il ragazzo aiutandola ad alzarsi.

 

“Stavo bene finché qualcuno non mi è corso addosso.”

 

“Mi dispiace, ma sono davvero di fretta. Non hai idea. Ieri sono stato costretto a correre in città, per una serie di motivi, quindi non sono riuscito ad andare alla pensione Pokémon. Quindi ci sono andato stamattina, e mi sono fatto spiegare come fare per avere delle uova. Il problema è che… il PC oggi ha qualche problema. Hanno chiamato Bill da Kanto, ma finché non arriva nella zona tra Fiordoropoli, Violapoli ed Azalina è impossibile ritirare Pokémon dai box. Eeeee questo vuol dire che ho bisogno di arrivare ad Amarantopoli per ritirare un Pokémon compatibile con la mia Togetic… Aspetta… non è che tu ne hai uno per caso? Va bene quasi tutto, ma ne ho bisogno subito.”

 

“Beh… In effetti ho questo.” Disse la ragazza mostrandogli una Poké Ball. Aprendola, ne uscì un Natu con un colore diverso dal normale. “Non ho mai visto un pokémon così, quindi l’ho catturato, sai cos’è Darken? Darken?”

 

Il ragazzo stava fissando il Pokémon, esterrefatto. Poi scoppiò a ridere “Questo è un pokémon cromatico! A Johto ne nascono solo circa uno ogni oltre 8000 esemplari! So che in certe regioni sono più comuni, in paesi molto lontani, ma trovarne uno qui…”

 

“… Beh, in tal caso consideralo un prestito. Sono sicura che me lo restituirai.”

 

“Ovviamente!” Rispose Darken. Poco dopo, i due avevano completato lo scambio ed uscivano dal Centro Pokémon. Ora Darken aveva il Natu da portare alla pensione, mentre Giuls aveva… un Rattata.

 

“Ottimo, grazie. Gennaro mi aspetta, quindi devo andare. Ciao!” Disse Darken, salutandola. Lei rispose al saluto e si allontanò. Arrivata al Centro Pokémon per curiosità aprì il PC e si rese conto che in effetti non funzionava.

 

“Beh, non che volessi ritirare qualcuno.” Si disse, prendendo la propria squadra. Fissò la Poké Ball del Rattata “Immagino che sarai incastrato con me ancora un po’.” Commentò. Poi si diresse verso la palestra. Dopo una breve serie di lotte, raggiunse la Capopalestra.

 

“Benvenuta sfidante. Allora, sei una delle partecipanti alla Lega di Kanto dell’anno scorso, vero?”

 

“Esatto.” Rispose Giuls.

 

“Quante medaglie di Johto possiedi al momento?”

 

“Tre.”

 

“Oh, questa è nuova. Bene, sfida per la quarta medaglia allora. Tre contro tre. Chissà perché ultimamente mi capitano solo sfide del genere. Pronta?”

 

“Prontissima.” Rispose Giuls. Chiara sorrise e mandò in campo Tauros, cui la ragazza rispose con Quilava. Un Ruotafuoco si scontrò con un’Incornata, costringendo entrambi ad arretrare, poi Quilava spalancò la bocca ed emise un Lanciafiamme. L’avversario arretrò, schivando l’attacco, ma fu centrato al fianco da un secondo Ruotafuoco. Infuriato, rispose con Ira, che scagliò via il Quilava. Quello rispose ancora con Ruotafuoco ma il colpo rese solo più forte Ira, che scagliò via il Pokémon. Un terzo Ruotafuoco centrò l’avversario, ma lo stesso fece una terza Ira. Quilava atterrò dolorante, poi scagliò un Lanciafiamme. Il colpo investì Tauros, che non si diede per vinto, e colpì con Ira, che sconfisse l’altro.

 

Chiara sorrise… finchè Tauros, scottato, non soccombette all’ustione. Sbuffando, richiamò il Pokémon, e mandò in campo Wigglytuff. Giuls ponderò le sue scelte e schierò Lapras, aprendo la piscina. La pokémon colpì con Geloraggio, ma Wigglytuff resistette e usò Doppiasberla. Al secondo Geloraggio rispose invece con Inibitore, mettendolo fuori uso. Giuls sorrise e passò alla mossa successiva, Surf. L’ondata d’acqua investì la pokémon, che non si diede per vinta e ruotò colpendo con Petalodanza. Il colpo sorprese la ragazza, che senza scoraggiarsi ordinò a Lapras di colpire con Body Slam. L’attacco mise KO l’avversaria, ma stranamente Chiara sorrise, mandando in campo Miltank. Non ci volle molto a capire il perché, quando rotolando la pokémon si scagliò sulla Lapras. Subito prima di crollare, però, la Pokémon lanciò un canto incredibilmente triste.

 

“Ultimocanto…” borbottò Chiara. Giuls annuì, poi richiuse la piscina e mandò in campo Venusaur. Adesso la lotta sarebbe diventata di resistenza: avrebbe vinto se fosse riuscita a mettere al tappeto la Miltank o se fosse riuscita a resistere abbastanza a lungo. Altrimenti, avrebbe vinto Chiara.

 

Miltank caricò con il primo Rotolamento, che danneggiò Venusaur. La pokémon Erba rispose con Megassorbimento, infliggendo danni all’avversaria e curandosi.

 

Il secondo Rotolamento fu parecchio più doloroso, e anche con Megassorbimento la pokémon non riuscì a recuperare del tutto i danni subiti.

 

A quel punto, entrambe sapevano che l’effetto di Ultimocanto poteva manifestarsi in qualunque momento. Giuls sorrise. “Venusaur, resisti! So che puoi farcela!”

 

Venusaur si preparò al colpo, piantando le zampe, poi il Rotolamento la centrò in pieno. La pokémon, spinta dalla Miltank arretrò, arretrò, arretrò, scavando un solco nel campo di lotta… Poi sentì l’altra smettere di ruotare. Un attimo dopo, la Miltank era a terra, esausta.

 

Giuls sorrise, abbracciando Venusaur. Poi si girò verso Chiara, che aveva gli occhi lucidi. Per un attimo la ragazza credette di vedere la Capopalestra scoppiare in lacrime, poi quella tirò su col naso e si passò la manica sugli occhi, asciugandoseli.

 

“Mi dispiace... di solito scoppio sempre a piangere dopo aver perso una sfida, un po’ per la tristezza, ma soprattutto perché mi commuovo nel vedere il legame tra allenatore e pokémon. Ma ho deciso che devo cambiare.” Disse la Capopalestra. Giuls la sentì aggiungere borbottando “Anche perché ho perso sette volte in tre giorni, se continuo così morirò disidratata.”

 

Poi la Capopalestra fece un cenno e una delle assistenti, piuttosto colpita, porse alla ragazza la medaglia Piana e l’MT.

 

Giuls ringraziò la Capopalestra, che sorrise in risposta e la ringraziò per la splendida lotta. Poi le due si salutarono e Giuls uscì. Sorridendo, decise che valeva la pena dedicarsi un po’ anche allo svago, e si diresse verso il centro della città.

   
 
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