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Autore: HarleyHearts    09/12/2016    7 recensioni
Una piccola one-shot, a tema natalizio, su Miraculous che vede come protagonisti Ladybug, Chat Noir e una Parigi innevata.
Ci tengo a fare un ringraziamento speciale al gruppo whatsapp di Miraculous.
Se non fosse stato per i vostri bellissimi audio, questa storia non sarebbe mai nata XD
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Ladybug & Chat Noir stories'
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merry x-mas, m'lady
Merry X-Mas, M'Lady


La neve cadeva lentamente, ricoprendo così con dolcezza, come una soffice e delicata coperta immacolata, l'intera città di Parigi.
Ladybug osservava con una lieve nota malinconica quella scena, dalla cima della torre Eiffel, seduta su una trave di spesso metallo.
Era la vigilia di Natale, e l'eroina in rosso aveva il morale sotto le suole delle scarpe a pois neri.
Non sapeva nemmeno lei come spiegarselo, ma era tremendamente triste; come se... le mancasse qualcosa.
O qualcuno.
Sospirò pesantemente, e prese a dondolare le gambe nel vuoto, continuando ad osservare la neve che cadeva dal cielo.
Era talmente presa ad ammirare il paesaggio parigino innevato, da non accorgersi di avere qualcuno alle spalle, fino a quando non sentì partire la traccia audio, di una canzone che conosceva perfettamente.
Scattò in piedi con un balzo, e si voltò di scatto.
Dalla parte opposta, in piedi su un'altra trave in metallo, c'era il suo compagno di avventure, Chat Noir, con tra le mani guantate un piccolo stereo portatile.
"Che diavolo sta facendo?" si domandò perplessa, osservando il gatto nero di Parigi con evidente confusione.
- I don't want a lot for Christmas. There is just one thing i need... - iniziò a cantare, incredibilmente intonato, per grande stupore della corvina.
La Lady maculata non riuscì a non pensare quanto fosse bella la sua voce, per poi darsi poco dopo della sciocca per il pensiero appena formulato.
Ma cosa andava a pensare?
Era forse impazzita per il freddo?
- I don't care about the presents... Underneath the Christmas tree. I just want you for my owm... - continuò a cantare, portandosi una mano al petto - More than you could ever know. Make my wish come true... -
Appoggiò lo stereo a terra, e con un abile ed atletico balzo si pose davanti alla sua Lady, che lo osservava rapita.
- All I want for Christmas is you... - si fermò, prendendole delicatamente una mano, e depositandole sul dorso un casto, ma stranamente bollente, bacio.
- Wow, Gattino - commentò stupita, e lievemente rossa in volto, la ragazza - Non immaginavo che sapessi cantare così bene - gli confidò, sinceramente sorpresa.
L'eroe arrossì lievemente dietro alla maschera nera, e un ampio sorriso malandrino gli si fece largo sulle labbra.
Un sorriso, che riuscì a far perdere un colpo al cuore della piccola coccinella.
- Ho molte doti nascoste, M'Lady - sorrise, malizioso - Le vuoi vedere? -
Ladybug ridacchiò nervosa, cercando di nascondere l'evidente rossore in volto - Magari un'altra volta, Chat - ridacchiò.
La corvina si rese conto, solo in quel momento, che il suo compagno di squadra teneva nascosto qualcosa dietro alla schiena con un braccio.
Non dovette nemmeno chiedergli di cosa si trattasse, che lui fu molto più rapido e glielo mostrò: un piccolo pacchetto, avvolto in una carta rosa a pois bianchi, con tanto di voluminoso fiocco bianco.
- Buon Natale, Ladybug -
La ragazza sgranò gli ampi occhi azzurri, e lì puntò in quelli felini del suo compagno.
Fu solo per un secondo, ma non riuscì a non trovare gli occhi del gatto bellissimi e carichi di... Amore?
Era davvero amore quello che vedeva riflesso nelle sue iridi?
Che Chat Noir fosse innamorato di lei?
- Ma io... - balbettò imbarazzata la corvina, leggermente a disagio - Non ti ho preso niente - gli rivelò, per poi coprirsi il volto con le mani per la vergogna.
- Che cretina! Non ci ho nemmeno pensato. Scusami, Chat! Sono un'amica orribile! -
- Non fa niente, tranquilla - scosse la testa il biondo, incredibilmente tranquillo, appoggiandole una mano sulla spalla - Finchè sarai al mio fianco, M'Lady... Non avrò bisogno di un regalo materiale; mi basta la tua presenza - le rivelò, con sincerità.
Le sue parole riuscirono a sciogliere il cuore dell'eroina parigina, e allo stesso tempo a farla sentire ancora di più una persona orribile.
Come aveva potuto dimenticarsi una cosa del genere?
Ma dove l'aveva la testa?
- Che fai, non lo apri? - le domandò curioso, facendola tornare con i piedi per terra.
- Posso? - chiese, timidamente.
- Certo! - esclamò il biondo, con un sorriso - E poi sono troppo curioso di vedere la tua reazione -
Con le guance leggermente colorate di rosa, la Lady maculata non se lo fece ripetere due volte, ed iniziò a strappare con energia la carta colorata.
Una volta che riuscì ad aprire la scatolina scura, rimase senza parole per lo stupore.
All'interno di una custodia, rivestita internamente di velluto, c'era un piccola collanina con un grazioso pendente a forma di coccinella.
- Ommiodio, Chat! È davvero bellissimo, e non so come ringraziarti - commentò commossa, mentre sfiorava con molta delicatezza il gioiello con la punta delle dita.
- Puoi chiamarmi Adrien, se vuoi -
La coccinella alzò fulminea lo sguardo, e puntò gli occhi sgranati sul suo gattino.
Aveva sentito bene?
- Cosa? - domandò confusa, credendo di aver udito male.
La corvina era fermamente convinta di aver capito male, ma in cuor suo sapeva che non era così.
A volte era convinta che il Karma ce l'avesse con lei, per qualche oscuro motivo a lei sconosciuto.
Il Destino sapeva giocare dei brutti tiri mancini innumerevoli volte.
- Adrien è il mio vero nome, e se vuoi puoi usarlo - iniziò a spiegarle - Lo so che non vuoi che sappiamo le nostre rispettive identità, anche se non ho mai compreso il perchè, ma... mi piacerebbe sentirti pronunciare, almeno una volta, il mio vero nome -
Il gatto nero si ritrovò a ridacchiare per l'imbarazzo, e a grattarsi la testa con una mano - Non sei obbligata se non vuoi, io... -
- Marinette - lo fermò - È il mio nome, e se vuoi puoi usarlo anche tu - gli disse, abbassando lo sguardo e tornando ad osservare il ciondolo - Continuo ad essere convinta che, sapere le nostre vere identità, sia pericoloso per entrambi; ma sapere solo i nostri primi nomi non penso... sia una cosa così terribile. Insomma, quanti Marinette ed Adrien ci saranno a Parigi? - ridacchiò, ancora nervosa, con una scrollata di spalle e riportando i grandi e luminosi occhi blu sul compagno.
Chat Noir, osservando la ragazza che amava da così tanti anni, si ritrovò a deglutire per il nervoso e l'emozione.
Era curioso come il Destino, alle volte, sapesse giocare delle coincidenze simili.
Il gatto nero ne era davvero colpito, e non riusciva a non pensare quanto fosse curiosa quella coincidenza.
Una delle sue più care amiche e la ragazza che amava condividevano lo stesso nome.
Che fosse solo una coincidenza?
Era davvero possibile?
- Vuoi che ti dia una mano a metterla? - le chiese, indicandole il ciondolo e cambiando discorso.
L'eroina annuì con la testa, passò il gioiello all'amico e si voltò dandogli le spalle.
Il gatto prese un bel respiro, e con le mani che tradivano la sua forte emozione, le legò la catenina al collo, stando ben attento a non prendere in mezzo qualche capello corvino.
Quando, accidentalmente, sfiorò il collo della sua Lady con la punta delle dita, entrambi sentirono una lunga scossa colpire le loro colonne vertebrali.
- Grazie, Chat. È bellissimo - sussurrò la ragazza, voltandosi e tenendo in una mano la piccola coccinella.
Imbarazzato, il biondo arrossì dietro la maschera corvina.
Si dovette mordere la lingua per non ribattere con una frase stucchevole come "Tu di più", limitandosi ad un piccolo sorriso come risposta.
- Sono contento che ti piaccia, Marinette. Ti sta benissimo -
Le regalò un altro sorriso, e il cuore della giovane ragazza perse un altro battito.
Fu in quel momento, su quella trave in metallo della torre Eiffel, che dava su una meravigliosa Parigi innevata, che le parole di quella canzone tornarono a rimbombarle nelle orecchie.
"All I want for Christmas is you"
"Tutto quello che voglio per Natale sei tu"
Che anche quello fosse un caso?
Stranamente la ragazza non lo pensava e, anzi, iniziava a credere che la scelta non fosse stata casuale.
All'improvviso, le tornarono alla mente tutti i momenti passati insieme al suo Gattino.
Le numerose battaglie, le sue avances, le risate...
Persino quell'episodio in cui lui si era messo un rossetto nero per farsi baciare da lei(1).
Non seppe nemmeno lei cosa la spinse ad agire, nè il motivo per il quale chiamò il gatto parigino.
- Chat? -
- Sì? - domandò lui, confuso.
La corvina agì d'istinto, e poggiò le proprie labbra sulle sue, in un casto e fugace bacio a stampo.
- Buon Natale, Gattino -




Plagg osservava il proprio possessore da una mezz'oretta buona oramai, con tra le zampette la sua caratteristica fettina di Camembert.
Era da quando erano rientrati dal loro giretto, che Adrien guardava fuori dalla finestra, con lo sguardo perso nel vuoto.
Il piccolo gatto nero comprendeva il suo stato d'animo, ma la sua gli pareva una reazione un pelino esasgerata.
- Se reagisci così per un semplice bacio a stampo, non voglio immaginare che farai quando farete altro... - ridacchiò lievemente il kwami, dando un piccolo morso al suo pezzetto di formaggio.
Il biondo non lo ascoltò nemmeno, tanto era perso ad osservare i tetti coperti di soffice candida neve.
- Adoro il Natale -





ANGOLO DELLA MENTE MALATA:
Eh... Sì. Un'altra one-shot su Miraculous.
Allora, lo so. Dovrei aggiornare le altre mie storie, dovrei (teoricamente) studiare per la maturità, studiare per la patente, preoccuparmi del trasloco, e un sacco di altre mirabolanti cosine belline, ma quando l'ispirazione chiama chiama XD
Ci tengo a ringraziare il gruppo Whatsapp di Miraculous che se non fosse stato per i loro bellissimi messaggi/audio, l'idea per questa storiella non mi sarebbe mai venuta in mente XD
Visto la mia grandissima tendenza ad super iper critica di tutto quello che faccio, non so se è venuto fuori qualcosa di decente o meno (però lo spero ç-ç), quindi... fatemi sapere se è venuta fuori una porcata o no XD
- Harley
ps. Forse (e dico forse! Dipende molto da come andrà questa one-shot) potrebbe uscire una sorta di long sequel di questa storia e di "New Lipstick", ma dipende tutto da voi.
pss. Sì, lo so. Dovrei prima pensare a finire "Back to the Past" prima di andarmi a ficcare in altre storie, ma... penso di avere un problema grave X|



NOTE:
(1): Un piccolo richiamo alla mia altra one-shot "New Lipstick" ;)


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