6. La Canzone di Sally –
Nightmare before Christmas OST ( 1.48 )
Ho visto qualcuno che non era Allen-kun.
Illusione, illusione. Capriccio della mente. Allen-kun sorride.
Seduta
in un angolino della zona degli allenamenti, Lenalee lo guarda allenarsi con Marie.
Le piace guardare Allen-kun. Sembra guardare una commedia,
una piccola commedia dove tutto è sempre a lieto fine.
Allen-kun non perde mai speranza. Agli occhi del mondo,
Allen è una creatura di luce.
Allora uccidetemi, per favore.
Non è vero, è una bugia così perfettamente architettata…
oh, Dio mio, Dio mio (perché mi hai abbandonato?)
vorrebbe crederci anche lei.
Come vorrebbe anche lei un lieto fine…
(con lui )
Sa che non sarà possibile.
Purtroppo quel che sa del Vangelo è abbastanza, per sapere
che fine fanno i Redentori.
7. Newborn – Muse (6.02)
Vi stringete un po’ più l’uno vicino all’altro, e vi
abbracciate stretti. Il vostro sangue e le vostre fronti e i vostri capelli e
le vostre anime si mischiano un po’, a quella distanza, ma non importa. Tanto
siete sempre stati la stessa cosa.
Anche i vostri respiri si mescolano tra loro, e vi aiutate a respirare a vicenda mentre cercate di non fare rumore. A lui viene da ridere, e tu sorridi per stemperare la sua voglia di ridacchiare. Funziona, e finite per sorridere storto in due.
“I mostri, reverendo. I messi dell’inferno! Nella mia
stalla, erano nella mia stalla!”
“Si calmi, signora Smith. E’ sicura che siano scappati da
questa parte?”
Il calore delle loro torce di fuoco vi fa venire i
brividi. Vi stringete un po’ di più dietro il cespuglio – le ferite gemelle
sulla vostra fronte piangono in perfetta sincronia, come al solito. Anche loro
sono gemelle, lo avete scoperto da poco. Gemelle, come la rabbia che ogni tanto
vi prende, senza motivo – e i cavalli muoiono, ma non è colpa vostra.
“La terra li avrà inghiottiti! Demoni. Demoni!
Benedirà la mia stalla con l’acqua santa, reverendo? Lo farà? Il demonio…”
Le torce passano e vanno via. Rimanete lì, accoccolati,
perché state bene e perché la febbre brucia ma fa anche un bel calduccio se vi
avvicinate alla fronte della vostra metà, e pensate di capire il motivo per cui
viene d’inverno, è per far stare al caldo chi ti sta vicino, no? Ed è
utile, pensate, è utile, e stupidi quelli che prendono le medicine! Ne,
Dero? Ih!
“Che faticaccia nascondersi da questo Dio qui, peeerò,”
mormora la metà di voi che non sei tu. “Dici che ci brucerà?”
“Chiudi gli occhi,” perché la fronte è bagnata e il sangue
cola e le lacrime sono rosse e metalliche, e non salate “magari se facciamo
finta di non esistere, non ci trova.”
Vi indispettisce, quando non succede. Non perdonare, dice
una voce – ed è una sola, e vi unisce- nella vostra testa.
Anche la seconda volta, nascerete insieme.
8. When you say nothing at
all – Ronan Keating (4.35)
La prima volta che, dopo averci girato
terribilmente intorno, Marie tenta di baciarla, Miranda è terrorizzata.
Tanto che, con un esagerato saltello preso dal panico,
finisce per inciampare nei tacchi – fra tante cose, proprio nei tacchi!
– e finisce per cadere poco elegantemente per terra.
La seconda volta, riesce a stare abbastanza ferma.
Forse un po’ troppo ostinatamente ferma. Talmente rigida che le viene un crampo
al collo e non riesce a trattenere un gridolino e stringere la spalla di Marie
un po’ troppo forte.
La terza volta, si impegna a rispondere al bacio. Finisce per far cozzare i denti contro i suoi, e graffiargli il labbro. Il sapore del sangue contamina il bacio, e Miranda si abbandona ad una profusione di scuse e, chinando freneticamente il capo, per la troppa foga finisce per sbattere anche la testa contro il mento del giovane uomo.
“Sono un disastro,” mormora, affranta, quando anche
la quarta volta si conclude in un qualcosa di terribilmente imbarazzato
perché, in qualche modo, si è dimenticata di respirare.
Marie sorride, ma non dice nulla. Con quel suo fare un po’
stoico, un po’ accondiscendente.
Ma sorride.
Ed il fatto stesso che la ami abbastanza per tentare anche
una quinta volta – e una sesta, e una settima, e la pratica rende perfetti
no? – è abbastanza per Miranda.
La trentaseiesima volta è quella buona.
(E Miranda non osa immaginare quanto ci vorrà per andarci oltre, a quel semplice bacio )
9. The Ballroom – Gundam 00 OST ( 1.31 )
Ti cinge con un braccio. Ti stringe, e il tuo cuore si
ferma.
La cattedrale è vuota, la luce filtra dai mosaici di vetro colorato.
Atmosfera da fiaba. Silenzio. Il battito riprende, sempre
più veloce. Paura?
Predatore, il principe azzurro si è trasformato in
predatore.
Non riesci a staccare gli occhi dai suoi. S’inchina,
prende la tua mano.
I tuoi piedi danzano perfettamente coordinati assieme a
quelli di lui – oh, lo sapevi, che eravate fatti per stare insieme.
Il tuo corpo e il suo…
Roteate, ancora una volta, e stai per cadere – debolezza, la battaglia ti ha spossata – ma gentilmente lui ti sostiene. E’ sempre stato un gentiluomo, lui. Ma quel sorriso storto, con cui ti guarda, è completamente fuori luogo.
Il tuo respiro è affannato. Vi fermate.
“Allen-kun...?“
Silenzio.
“Ti ama, sai.”
Non c’è nessuno, però, che proverà pietà per il tuo urlo.
10. Hurt – Jhonny Cash
(3.55)
Dicono che è troppo sicuro di sé. Cazzate.
Sa quali sono i suoi limiti. Sono linee taglienti di nero
che gli vivisezionano il petto, non può ignorarli. Non è sicuro di sé quando li
supera. E quando torna alla Home, guarda la clessidra e la sua vita e aspetta,
e se non succede nulla, tira un sospiro di sollievo e torna a vivere – per
un altro po’, solo per un altro po’.
Dicono che non ha rispetto per la sua stessa vita. Cazzate.
La vita è preziosa ed è qualcosa di terribilmente effimero
– è un qualcosa che scorre veloce, come acqua in una clessidra. Non sabbia.
Mai sabbia.
Dicono che gli piace il dolore. Cazzate.
Il dolore non gli piace, ma il dolore c’è. Sono soldati
bambini, sono giocattoli – conoscono il dolore. Il dolore va sopportato e va celebrato
perché ti ricorda che sei un uomo, e sei vivo, e puoi sentire e non sei un’arma
da guerra, ma l’arma di questa guerra è solo un’estensione della tua anima,
e l’altra parte è ancora lì, e soffre, ed è orribilmente rassicurante sentirla
ancora soffrire.
Dicono che cerca la morte. Cazzate.
La morte lo attende a Samarcanda, sorride maligna. La
morte più volte gli ha stretto il cuore tra le mani e più volte quel cuore – acqua
che scorre in una clessidra, solo acqua – le è scivolato fra le dita.
Scivolato via dalla morte, solo allora si rende conto di essere effettivamente
vivo – ed è semplice logica, perché se non è morto, cos’altro può essere? Cos’altro?
A/N: …perché mi annoiavo, e non mi andava di scrivere
“and death goes on”. E perché questa challenge mi diverte immensamente. Oggi,
poi, scrivevo abbastanza a ruota libera – quindi ho scritto un po’ tutto quello
che mi passava per la testa mentre ascoltavo le canzoni. Pertanto qualcosa
potrebbe sembrare inconcludente, può capitare quando si scrive di getto.
L’unica cosa modificata dalla stesura immediata sono gli errori di battitura e
gli effetti grafici dell’impostazione del testo. Non avevo tempo mentre
scrivevo, di farli >_>”