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Autore: Alessia_Bluemarine    10/12/2016    3 recensioni
Aoko e Kaito sono amici d'infanzia, ma la realtà è che entrambi provano un sentimento più grande di una semplice amicizia: Amore. Purtroppo Kaito non vorrà confessare i suoi sentimenti per lei fino a quando non sistemerà la storia di ladro Kid e di Pandora, credendo di essere l'unico a nascondere segreti ad Aoko. Però anche Aoko ha dei segreti, forse anche più grandi di quelli di Kaito. Come finirà? Si metteranno insieme o i loro segreti saranno più forti dei loro sentimenti? Ma soprattutto cosa sta succedendo ad Aoko?
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Le lezioni passarono lentamente e Kaito non le ascoltava neanche, primo perché erano noiose, secondo perché aveva ancora in testa il piccolo discorso tra Aoko e Akako: “in cosa poteva aiutare Akako Aoko che lui non poteva?” era ciò che rimuginava in testa. Così finita la scuola, come al solito, riportò Aoko a casa, dato che comunque abitavano vicini. Durante il tragitto la ragazza era sovrappensiero e il suo volto dipingeva una smorfia innaturale e insolita, questo fece preoccupare Kaito, era molto raro, quasi impossibile vederla così oppressa da un pensiero e il fatto che non gli avesse detto di cosa si trattasse lo rendeva ancora più inquieto. Scocchiò le dita davanti alla ragazza che ritornò alla realtà. “Terra chiama Aoko!!!” disse. “Che c’è Kaito?” chiese Aoko presa alla sprovvista. “E’ da tipo dieci minuti che cerco di parlarti” “Scusami, sono solo un po’ tra le nuvole” rispose sospirando. “Ed esattamente come mai?” “Niente di importante, è una cosa tra me e me”. Adesso era ancora più curioso di prima, lui sapeva che quando lei affermava che non era niente in realtà c’era qualcosa sotto. “ Si tratta di quello che hai detto oggi ad Akako?” “Senti Kaito, questi non sono affari tuoi, stanne fuori. Okay?” “Ma che ti prende!? Ho solo chiesto!!!” rispose stizzito. “E io ti ho risposto. Non è niente e tu ne fai subito come se fosse chissà cosa!” “Io ti ho fatto solo una domanda, sei tu quella che è scoppiata come una bomba!! Sono il tuo migliore amico, ti ho vista triste e come ogni volta che lo sei ho voluto sapere come mai, ma vedo che me lo vuoi nascondere il motivo!” “Adesso sono io che ho segreti?! Come se tu non li avessi!! Mi hai preso per scema che non me ne fossi accorta?” disse esasperata Aoko davanti a un Kaito pietrificato dalla paura. Era rimasto muto non sapendo cosa risponderle, in fondo aveva ragione. “Ecco, io…” “Senti, io proseguo da sola, vai pure a casa. Ci vediamo domani, ciao” e corse via. Il mago in quel momento avrebbe voluto raggiungerla, fermarla e raccontarle tutto, ma non lo fece: era rimasto lì a guardarla andare senza muovere un muscolo, solo con il volto imperlato di rimorso. Cosa intendeva con “come se tu non li avessi?”, magari aveva scoperto il suo segreto anche se molto improbabile dato che lo nascondeva così bene. Ritornò a casa a passo lento e con la testa china a fissare il marciapiede, entrato dentro si tolse le scarpe e andò a preparasi qualcosa da mangiare, non era un masterchef ma almeno sapeva preparare la pasta. “Non vedo l’ora che ritorni Ji dalla Spagna per preparami i suoi deliziosi piatti” disse fra sé. Intanto anche Aoko era tornata a casa, chiuse bruscamente la porta, poi si appoggio ad essa e si sedette per terra mettendo le braccia sulle ginocchia. Si sentiva in colpa per come lo aveva trattato, dopotutto voleva solo aiutarla. "Che situazione...Se solo sapesse"si disse fra sè e sè. Si rialzò per andare in cucina per prepararsi del cibo per lei e per suo padre, l'ispettore Ginzo Nakamori, che sarebbe tra poco tornato a casa. Verso le due tornò l'ispettore con una faccia imbronciata, mise giù la giacca, si sedette sul tavolo insieme alla figlia e inizò a pranzare. "Papà come mai arrabbiato?" domandò Aoko. "Kid ha mandato un altro annuncio: vuole rubare il diamante che espongono la prossima settimana alla mostra di gioielli che si terrà nel museo qui vicino. E' la terza volta questo mese!!! Non ne posso più di lui!" "Ancora quel ladro...E quando ha intezione di rubarlo?" "Mercoledì alle 23:00" sospirò abbassando la testa, poi la rialzò e guardò la figlia. "Aoko, mi sono accorto che per tutto il tempo che stiamo a tavola ti stai grattando il braccio, va tutto bene?" "Sì sì, tutto a posto. E' solo un po' di prurito, niente di che" rispose titubante, non molto convinta della sua risposta. "Va bene, mettiti della crema allora. Io devo ritornare all'ufficio a preparare il necessario per il giorno del furto. Ciao tesoro" e le diede un bacio sulla guancia prima di uscire. Intanto lei raggiunse il bagno, poi dall'armadio tirò fuori una crema e se le diede sul braccio che le prudeva. "Non credo che con un po' di crema risolverò questa situazione" pensò osservando il braccio.
   
 
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