Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure
Ricorda la storia  |      
Autore: Wendy_88    11/12/2016    2 recensioni
Primo posto al contest "Seven capital sins" indetto da EleCorti sul forum Efp.
Genere: Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mimi Tachikawa, Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt | Coppie: Mimi/Matt, Sora/Tai
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Per tutta la vita ho sognato di volare,
ho sempre desiderato vivere come un falco.
So che non bisognerebbe essere invidiosi di niente ma...
spiccare il volo,librarsi sopra tutto e tutti, quella è vita!
Ma un falco non può stare insieme ad altri uccelli, non legano tra loro!
Anche se gli altri uccelli vorrebbero tutti essere dei falchi,
lo odiano perché è ciò che loro non possono essere:
fiero, potente, determinato, tenebroso...
Uno di questi giorni tutti presteranno attenzione a me,
perché volerò anch'io"!
                                                   Cit Hugo Goulding
                                                   Dal film "O come Otello"

 

Finalmente era riuscito nel suo intendo ed era soddisfatto. Yamato Ishida, il digiprescelto dell'amicizia, aveva sempre invidiato il suo amico-nemico Taichi Yagami. Lui aveva tutto quello che desiderava, ovvero l'amicizia più bella del mondo con Sora Takenouchi. Ma quello che anche Yamato sapeva era che in realtà per il castano non era solo amicizia quella che nutriva per la ragazza. Difatti Taichi era innamorato perso di Sora da sempre e confidandosi col biondino progettava continuamente, giorno dopo giorno, il momento in cui si sarebbe dichiarato all'amica. Ciononostante il bell' Ishida si comportava da amico ascoltando gli ipotetici tentativi di dichiarazione più magici o improbabili. Il fatto che poi Taichi non riuscisse mai a portarli a termine giovava a favore del biondino. Doveva portargliela via a tutti i costi, ma non sapeva come catturare l'attenzione della ragazza. Finché arrivò il giorno in cui ascoltando una delle tante ipotesi di Taichi gli venne un'idea.

Il castano, che conosceva meglio di tutti la ragazza, voleva dichiararsi portandola in un posto magico per lei e col fatto che sua madre, Toshiko, insegnasse alla scuola di giardinaggio, Sora aveva quindi ereditato la passione per i fiori ma soprattutto per i giardini. E quindi il posto in cui Taichi avrebbe voluto portarla per dichiararsi era il Giardino di Rikugien. Forse quella sarebbe stata la volta buona per dirle la verità, o forse no. Ma questo il castano non lo avrebbe mai saputo visto e considerato che solo il giorno seguente da quella confessione fu proprio il biondino a portare Sora in quel posto incantevole, con la semplice scusa di un incontro con un produttore discografico. Sora di certo contenta per l'amico non si tirò indietro ad accompagnarlo, e dopo circa un'ora di metropolitana i due scesero alla stazione di Sengoku. Quando la rossa seguendo l'amico dopo pochi isolati dalla stazione si ritrovò in quel magnifico giardino rimase esterrefatta e ammaliata allo stesso tempo.

Quel parco contenente circa 5600 alberi, e particolarmente apprezzato dai Giapponesi per i ciliegi piangenti in fiore durante la primavera e per lo spettacolare foliage autunnale, era un luogo incantevole a maggior ragione per il semplice fatto che casualmente quella giornata fosse capitata proprio in primavera. No, nemmeno quella era una casualità, anche quello era un particolare calcolato da Taichi, visto e considerato che sapeva quanto Sora amasse quella stagione.

Superarono poi un lago di carpe dove la ragazza si perse sognante per l'ennesima volta in pochi minuti, e dopo una serie di spettacolari sentieri tortuosi si fermarono in una casa da tè in legno.

-"Hai qui l'appuntamento col produttore"?

Il ragazzo rise di gusto per poi rispondere di non avere nessun appuntamento con nessun produttore discografico.

La Digiprescelta dell'amore lo guardò confusa.

-"Sapevo quanto amassi la primavera e i giardini e volevo farti una sorpresa Sora".

Alla ragazza brillarono gli occhi a quella frase, stava per ringraziarlo ma il biondo continuò:

-"E poi volevo dirti una cosa in un posto speciale".  

Sora continuava a guardarlo con gli occhi sbarrati, ma felice. Non aveva mai guardato il digiprescelto dell'amicizia con occhi diversi. Ma dopo quella sorpresa e quella dichiarazione rimase estasiata da quelle parole, che ovviamente colui che le stava pronunciando aveva sottratto al digiprescelto del coraggio, come del resto tutta l'idea. Sapeva che facendo tutto ciò avrebbe fatto breccia nel cuore della rossa. E proprio come le sue aspettative Sora fu talmente felice che il ragazzo conoscesse fino in fondo i suoi pensieri e i suoi sogni che accettò senza nemmeno pensarci due volte di volerlo frequentare.

Ma la felicità/soddisfazione di Yamato non durò come lui sperava. Difatti dopo meno di 3 mesi che stava con Sora iniziò a vedere la ragazza cambiare sempre più da giorno in giorno. Era sempre giù di morale o sovrappensiero, si lamentava continuamente, evitava in tutti i modi possibili e immaginabili di vederlo. Tutto iniziò quando dopo qualche settimana di frequentazione Sora raccontò tutto al gruppo dei digiprescelti, dalla sorpresa al Giardino Rikugien al momento in cui si erano messi insieme.

Ovviamente a quella confessione Yamato non poté fare a meno di incrociare lo sguardo furioso di Taichi. Non poteva credere ai suoi occhi che aveva fatto una cosa del genere. Quando apprese la notizia si stava dondolando sulla sedia di legno dello studio di Koushiro, e quasi cadde all'indietro. Tuttavia la soddisfazione del biondo riemerse perché si sentiva vittorioso.     Si era preso lui Sora, e non gli importava se avesse usato un metodo meschino per farlo. In ogni caso l'ormai ex amico si distaccò totalmente dalla nuova coppia di fidanzati, e Sora anche se non riusciva a capirne il motivo ne risentì parecchio di quella mancanza improvvisa. I tentativi di cercarlo o chiamarlo furono vani, e addirittura il castano si trasferì nella vecchia casa di Nerima per mettere più paletti possibili.

Sora oltre a starci male diventava sempre più irascibile, era arrivata a non alzarsi più dal letto e a non mangiare. Ma la goccia che fece traboccare il vaso arrivò quando Mimi telefonò nel cuore della notte a Yamato per dirgli che Sora fosse in ospedale. Il ragazzo nonostante l'ora corse da lei e vederla stare così male per lui fu un colpo al cuore.

Finalmente per Yamato arrivò il momento cruciale: il senso di colpa si stava impossessando di lui. Che cosa aveva fatto? Possibile che senza Taichi quella ragazza sempre felice e spensierata aveva perso tutta la voglia di vivere? Mimi gli aveva detto che Toshiko l'aveva trovata in bagno in una pozza di sangue, i vetri dello specchio accanto a lei. Ma Sora non aveva preferito parola per cui nessuno sapeva se fosse stato un incidente o se era successo di proposito. La seconda opzione sembrava la più veritiera, visti gli ultimi trascorsi della rossa. Per fortuna adesso era fuori pericolo e stava dormendo. Fatto sta che il biondino si sentì un verme. Era stato solo un'egoista, non aveva pensato né al bene della ragazza né tantomeno a quello dell'amico. Chissà se Taichi sarebbe tornato per lei, ma Hikari subito dopo annunciò che il fratello continuava a tenere il telefono spento e non potevano avvisarlo.

Passò le restanti ore della notte a pensare camminando per le vie di Odaiba. Si sentiva uno schifo e capì quanto l'invidia lo avesse reso cattivo, quanto lo avesse divorato. Si sentiva un fallito, una persona mediocre e inutile, si faceva pena da solo. E lui era il digiprescelto dell'amicizia? Perché proprio quel simbolo era toccato a lui? A lui, che poteva definirsi tutto all'infuori che amico. Una persona che gode della sofferenza del suo migliore amico che razza di persona può essere? E per questa sua mente contorta aveva rischiato anche di perdere per sempre colei che aveva sempre visto con occhi diversi. In realtà era davvero innamorato di Sora? No! Sora per lui era solo evidentemente era un ossessione, uno sfizio, era la corona per salire al trono. Voleva solo vincere la sua competizione con Taichi. Lui che fino a qualche giorno prima si sentiva Vincitore era solo un perdente, questa era la realtà dei fatti. E doveva rimediare a tutti i costi.

Continuò a chiamare Taichi per giorni interi ma il suo telefono continuava a non dare segni di vita. Per fortuna almeno Sora uscì dall'ospedale e il ragazzo riuscì a tranquillizzarsi per metà. Decise di telefonare a Mimi, aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, e dopo aver parlato un pomeriggio intero davanti un caffè decisero di rivedersi il giorno dopo. Quest'ultima dopo averlo ripreso per bene capì quanto il ragazzo fosse pentito e decise quindi di aiutarlo.

La mattina seguente il musicista prese la metropolitana e andò proprio a Nerima. Visto e considerato che Taichi era ormai irreperibile quella era l'unica soluzione. Arrivato davanti l'appartamento del ragazzo si postò la davanti e solo dopo pochi minuti la fortuna volle che il ragazzo uscì di casa. Il biondo inviò un messaggio e senza farsi vedere seguì l'amico. Bingo! Era entrato in un bar, nascosto all'angolo della strada continuò ad inviare messaggi, il suo piano stava funzionando. Finalmente Taichi uscì dal bar e fu in quel momento che Yamato lo bloccò:

-"Noi dobbiamo parlare"!

Il moro che riconobbe subito la voce si voltò di scatto guardandolo in cagnesco.

-"Noi due non abbiamo niente da dirci". Stava per andarsene come del resto anche Yamato prevedeva.

-"Ti rubo solo cinque minuti e ti lascio in pace".

Nulla, continuò a camminare ma lui sapeva come fargli cambiare idea.

-"Sora ha tentato il suicidio"!

La reazione del bel Yagami arrivò immediata prendendolo dal colletto della Camicia verde smeraldo che indossava e sbattendolo al muro senza badare ai passanti che lo guardavano impauriti.

-"Che cosa le hai fatto"?

Nemmeno lo stesso moro riuscì a credere a quella sua reazione. Aveva deciso di ignorarlo ma quella notizia gli aveva mandato in pappa il cervello.

-"Ti spiegherò tutto ma spostiamoci da qui".

-"Come sta"? La sua voce tremava.

-"Adesso sta bene".  Lo tranquillizzò.

Aveva mollato la presa e lo aveva seguito senza parlare. Quando arrivarono sotto un ponte, dove nessun passante poteva interromperli, Yamato estrasse il telefono e digitò ancora un ultimo messaggio, alla quale Taichi non sembrò dare peso.

Poi guardo negli occhi l'amico e prese coraggio per iniziare a parlare.

-"Taichi, io ti devo delle scuse. Non pretendo che mi perdoni ma voglio che ascolti quello che ho da dire.

Vedendo che il ragazzo non fiatò proseguì il suo discorso.

-"Sono sempre stato invidioso di te e del tuo rapporto con Sora. So che sono una brutta persona, anzi orribile, e credimi non mi riesco a perdonare nemmeno io stesso per quell'atto meschino. Mi sentivo vittorioso ad avertela rubata, per di più giocando sporco. Ma credimi sono pentito. Vedere Sora stare male per il tuo allontanamento mi ha fatto capire che sono solo un fallito. Ma soprattutto vedere Sora in quel letto di ospedale per un tentato suicidio è stata la dimostrazione di quanto la mia invidia fosse riuscita a far sfiorare la tragedia. E mi sono sentito inutile in questo mondo".

Taichi continuava a guardarlo incredulo, forse per le sue scuse profonde, o forse per la rivelazione del tentato suicidio di Sora. Non capiva perché ancora non lo avesse preso a pugni. Poi finalmente il messaggio che aspettava: "Ok". C'era scritto solo quello, e quell' "ok" fece alzare improvvisamente il tono della voce a Yamato.

-"Adesso ha bisogno di te, devi andare da lei".

-Adesso? Adesso ti preoccupi del mio bene"?

Taichi che non aveva parlato per tutto il tempo si alterò , ma il biondo nonostante colpevole non mollò:

-"Si! Devi andare da Sora e dirle che la ami, anzi che l'hai sempre amata"!

Il tono della sua voce sempre più alto, mandò in confusione l'altro. Perché urlava così tanto?

Ma quando il digiprescelto del coraggio stava per rispondere fu interrotto da un rumore che veniva da dietro di lui e con suo stupore appena si voltò vide a circa cinque metri di distanza due sagome femminili:  una Sora con il viso devastato dalle lacrime che aveva fatto cadere il telefono dalle mani, con accanto una Mimi con lo sguardo soddisfatto che guardava fiera Yamato.

La rossa iniziò a correre lontano per quella dichiarazione totalmente inaspettata. Mimi l'aveva portata fin lì dicendo che Taichi aveva avuto un brutto incidente, quello che si aspettava non era di assistere a quella dichiarazione anche se non direttamente dallo stesso Taichi. Era felice ma sconvolta, in quel periodo aveva provato troppe emozioni brutte e quell'emozione così rara e bella che appunto mai si sarebbe aspettata la mandò in tilt facendola scappare, dopo che lui l'aveva vista non sapeva cos'altro fare.

-"Avrei dovuto farlo tempo fa visto che non ti decidevi a farlo da solo! Corri da lei, che stai aspettando"?

Improvvisamente l'astio che Taichi aveva negli occhi sparì, non poteva credere che aveva organizzato tutto quello per farsi perdonare. Ma non riuscì a ringraziarlo, non disse nulla, corse solo verso Sora. Questa volta non si sarebbe potuto tirare indietro, e nonostante mentre correva verso di lei era arrabbiato con Yamato, sapeva che se le avrebbe confessato una volta per tutte i suoi sentimenti era solo grazie a lui.

 

-"Hai fatto tanti errori ma sei stato bravissimo a rimediare, non è da tutti".

La castana guardava Yamato ammirata per ciò che aveva organizzato.

-"Lo so ma mi sento comunque un verme".

-"Passerà! Vedrai che si risolverà tutto".

Con un abbraccio affettuoso e spontaneo avvolse il ragazzo facendogli provare un brivido che in tutta la sua vita non aveva provato. Già, nemmeno quei pochi abbracci con Sora erano così calorosi e pieni d'amore. Si sentì ancora più stupido perché capì di essere sempre stato fissato per qualcosa che nemmeno voleva davvero.

####

Taichi riuscì a confessare a Sora tutto quello che aveva sempre provato e si scusò una miriade di volte di non essere riuscito a dirle la verità in tutti quegli anni. E Sora a sua volta si scusò per non aver capito di provare le stesse cose per lui prima che lo avesse perso. Ma come tutti gli errori, o quasi, c'era un rimedio. Avevano avuto una seconda possibilità e si erano promessi che da quel momento tra loro non ci sarebbe stato nessun segreto.

Non furono gli unici ad avere avuto una seconda possibilità. Anche Yamato infatti stava uscendo con Mimi da qualche settimana. Quella ragazza così solare gli aveva fatto scoprire tanti lati belli del suo carattere buio che lui nemmeno conosceva. Iniziava a stare bene con se stesso. La parola "invidia" adesso era solo un brutto ricordo.

Aveva anche riallacciato i rapporti con un Taichi inizialmente diffidente, ma che grazie all'amore di Sora ricominciò presto a sciogliersi e a riuscire a fidarsi nuovamente di lui.

Insomma, come si dice spesso nella favole: "Tutto è bene quel che finisce bene".

 

 

Note dell'autrice

Buonasera.. e come direbbe il mio mito "Vasco Rossi": IO SONO ANCORA QUA! XD                           
In questo periodo in cui faccio la "Nullafacente" mi viene più facile scrivere nuove storie.
Il mio motto quando scrivo è questo: Scrivi Wendy scrivi , il fandom dei Digimon ha bisogno di nuove storie.
E visto che la Taiora dovrà dominare sempre, devi anche scrivere alla faccia delle Sorato.
Ok basta, troppi caffè.. xD
Passiamo alle cose serie.

Dunque questa mia nuova storia fa parte come sempre di un contest.
(COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE EleCorti PER I CONTEST BELLISSIMI CHE CREA, E CHE FANNO AUMENTARE APPUNTO LE STORIE DEL FANDOM).

Il contest tratta il tema dei 7 peccati capitali, e il personaggio in questione (in questo caso Yamato) deve commettere uno di questi peccati (e qui ho scelto l'invidia) per poi rendersi conto dei propri errori pentendosi. Ovviamente essendo fissata con fatto che non mi cala la Sorato mi è uscita fuori sta roba. 😂
Non so come sia uscita ma almeno per una volta ho cambiato il protagonista (visto che è stato sempre Taichi o Sora), e ho aggiunto un pizzico di Mimato che ho sempre visto e voluto.
Nonostante Ci sia solo una piccolissima parte Mimato la dedico a Kisachan.

Spero vi sia piaciuta la mia idea.. 
Non ho il tempo di rileggere quindi probabilmente troverete una miriade di errori
(Prometto di correggere presto). 
Alla prossima taiora. 😘 Wendy

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Digimon Adventure / Vai alla pagina dell'autore: Wendy_88