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Autore: Hivy    12/12/2016    0 recensioni
Era stata Cassidy a farci fare successo. Per la verità l'unica ad avere fatto effettivamente successo era stata Cassidy, noi altri, finimmo per essere semplicemente la "sua band".
Non voglio essere crudele con Cassy, lei è stata l'unica tra di noi ad accorgersi delle opportunità e a coglierle. L'unica cosa di cui non aveva tenuto conto, come al solito, era quello che pensavamo noi.
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Amicizia, bugie, tradimenti, amori, gelosie, invidie e musica. Una storia un po' Pulp dai risvolti inaspettatamente introspettivi.
Genere: Commedia, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO
 
Era stata Cassidy a farci fare successo. Per la verità l'unica ad avere fatto effettivamente successo era stata lei, noi altri, finimmo per essere semplicemente la "sua band".

Non voglio essere crudele con Cassy, lei è stata l'unica tra di noi ad accorgrsi delle opportunità e a coglierle. L'unica cosa di cui non aveva tenuto conto, come al solito, era quello che pensavamo noi. Con questo non voglio dire che Cassy fosse una pessima amica, o una manager menefreghista: dobbiamo tutto quello che siamo a lei. Nonostante ciò, non posso negare che Cassidy ha sempre avuto un carattere piuttosto eccentrico ed egocentrico. Di rado si soffermava a pensare a quello che le persone pensavano, non solo sul suo conto, ma su qualsiasi cosa. Isomma, un'idea di Cassidy, nonostante fosse la più folle e irrealizzale sulla faccia della tarra, era l'idea giusta, quella da seguire a tutti i costi. Quando, di rado capitava, che si percorresse un'altra strada, Cass non si privava mai dell'immenso piacere di dire:"ve lo avevo detto".

Nonostante le sue manie e follie, Cassidy era molto più di una amica per tutti noi. Oltre ad essere la persona che ci aveva massi insieme era anche il collante principale per la band, la persona che riusciva a tenerci sempre uniti.

Cassy era una musicista a tutti gli effetti, un'artista e non solo in musica, e questo è uno dei motivi per cui mi sono innamorato di lei quando entrambi avevano vent'anni.

Cassidy era una di quella persone che sanno infondere fiducia. Assolutamente fuori dagli schemi, una di quelle che vedi passeggiare per strada con lo sguardo perso e dentro i suoi occhi vedi la scintilla frizzante di un'idea geniale appena concepita.

Alla scuola di musica Cassidy era stata espulsa due volte per aver rubato e usato attrezzature scolastiche (mixer, strumenti, microfoni, casse e roba di questo genere) in alcuni "spettacoli" in piazza o sui treni o sugli autobus, dove le piaceva cantare a squarcia gola, magari mettendosi ad improvvisare qualche balletto. Cassidy attirava l'attenzione su di sé, ma in realtà era un persona molto timida e riservata. Di rado parlava di sé e quelle poche volte in cui lo faceva non riusciva mai a concludere il discorso seriamente, chiudendo qualsiasi argomento con una battuta autoironica o di cattivo gusto nei riguardi di qualcuno.

Alla fine del quinto anno di liceo Cassidy ci aveva convinti tutti quanti a lasciare la scuola per dedicarci alla musica vera.
Cassidy aveva un piano, partorito non so quando, probabilmente in bagno, sotto la doccia o seduta sul cesso, perchè come diceva sempre lei, le idee migliori della vite le venivano sempre in bagno. Il piano era semplice, quanto complicato: "serate". Era stata l'unica definizione di "piano" che aveva saputo darci all'inizio.

Bastra Bach, Mozart e Vivaldi, basta noiosissimi esercizi di solfeggio, e basta spartiti da studiare a memoria; "facciamo la nostra musica e la facciamo come vogliamo noi". Aveva detto, e ciò era bastato, a convincermi. In realtà non avevo bisogno di altro. A quei tempi sarei andato anche in capo al mondo senza un soldo e suonando la mia tromba solo per seguire lei. Le cose non sono molto cambiate nel corso del tempo, nulla è cambiato molto a dire la verità, se non Cassidy.

I cambiamenti sono iniziati a novembre, quando Katie ci ha dato la notizia.

Ma prima di parlare di questo ho bisogno di chiarire alcune cose fondamentali partendo da molto tempo prima.
  
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