Anime & Manga > Claymore
Ricorda la storia  |      
Autore: Ofeliet    12/12/2016    3 recensioni
Doveva essere una cosa innocente, aveva detto Teresa.
Dovevano solo divertirsi, aveva detto Teresa.
Dopo anni di amicizia e di vicinato, Irene si dava ancora dell’ingenua per aver nuovamente creduto a Teresa. Quella era una contafrottole colossale, doveva pur saperlo, eppure pure in simile occasione le aveva dato nuovamente corda. Doveva aver nuovamente dimenticato il suo buonsenso da qualche parte nello sgabuzzino quando aveva fatto le pulizie.

{ AU | Old Generations }
~ Questa storia partecipa al contest “Christmas Game! Puzzle Time!” a cura di Fanwriter.it! ~
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Irene, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Io davvero non lo so cosa sia questo.
Non doveva uscire così. Lo giuro çç
E invece così è andata. *fa spallucce* Succede gente.

Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game! Puzzle Time!” a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 953
Prompt/Traccia: Tombola alcolica


Doveva essere una cosa innocente, aveva detto Teresa.
Dovevano solo divertirsi, aveva detto Teresa.
Dopo anni di amicizia e di vicinato, Irene si dava ancora dell’ingenua per aver nuovamente creduto a Teresa. Quella era una contafrottole colossale, doveva pur saperlo, eppure pure in simile occasione le aveva dato nuovamente corda. Doveva aver nuovamente dimenticato il suo buonsenso da qualche parte nello sgabuzzino quando aveva fatto le pulizie.
Non riusciva a collegare come quella “serata tra ragazze” fosse decollata in una tombola alcolica, anche perché ormai aveva ben quattro bicchieri di brandy che le circolavano dentro il corpo e le annebbiavano il giudizio. Teresa, seduta accanto a lei, le era spalmata addosso e se la rideva nella grossa per chissà quale ragione. Era raro vederla così, ma visto che stava vincendo la partita ed era ormai ubriaca non le faceva troppo strano.
Teresa adorava primeggiare su tutto, era palese e ampiamente riconosciuto, ma in quella situazione la cosa non giocava troppo a suo favore.
« E quindi, Irene? »
« Cosa? » il sorriso sornione di Teresa si allarga, compiaciuto.
« Non cosarmi! L’hai capita bene, la mia domanda! » Irene vorrebbe farle notare che era presa da ben altri problemi, come la questione dell’aspirina da prendere la mattina successiva a quel delirio, ma l’espressione da piccolo animaletto ferito di Teresa riusciva sempre ad averla vinta con lei.
« Non l’ho capita. » brontola, stoica, cercando di rimanere almeno composta. Hysteria, seduta di fronte a lei, aveva già fallito in simile pratica – non le dava torto, aveva dovuto bere una bottiglia di tequila dopo aver fatto cinquina – e ormai era bellamente spalmata sul tavolo senza più dignità. E meno male che all’università avesse il soprannome di “quella elegante”.
Comunque il suo perdere in quel gioco la manteneva piuttosto sobria, al contrario del resto della compagnia che ormai era così ubriaca da non ricordarsi nemmeno della partita. Infatti se lei ancora era almeno cosciente di quello che diceva, e pensava, non poteva dire lo stesso delle altre ragazze che le avevano invaso la casa quella sera, al seguito di una Teresa felice ed entusiasta per chissà quale nuova ragione. Nessuno sapeva dirle di no, a quella, e Irene non poteva certamente dare torto.
Nel frattempo Teresa si è attaccata nuovamente al suo braccio, biascicando qualcosa a riguardo di una bellissima bambina mora che avrebbe tanto voluto avere un giorno insieme a lei – era proprio ubriaca se arrivava a delirare a proposito di una sua eventuale maternità, per la quale non era affatto portata – e Irene la lascia fare per mera disperazione.
Con la coda dell’occhio nota che Noel e Sofia si sono messe di nuovo a pomiciare sul suo divano. Sicuramente la mattina dopo avrebbero negato il tutto, quelle due, anche il fatto che la mano di Noel fosse evidentemente sotto la maglia di Sofia e che a questa piacesse anche tanto simile cosa. Dovevano darci sicuramente un taglio e uscire insieme, invece di soffiarsi addosso ad ogni occasione.
Prende un grosso respiro, massaggiandosi una tempia mentre Teresa miagolava al suo orecchio.
La situazione delle altre non era decisamente migliore.
Rafaela ormai con tutta probabilità era entrata in coma etilico dopo un bicchierino di rhum, mentre Luciela che era stata condannata ad estrarre i numeri si divertiva un mondo a farle le treccine. Notando il suo sguardo inquisitore la ragazza si mette l’indice davanti alle labbra, ridacchiando e chiedendole silenzio per la sua preziosa sorellina che era ignara del suo nuovo look. Una cosa bellissima, l’amore tra sorelle.
« Che palle. » Rosemary era rimasta taciturna per tutta la serata. Non correva buon sangue, tra di loro, visto che Teresa le aveva rifilato prima una cocente sconfitta coi i voti degli ultimi esami, e poi si era rifiutata di “darle una botta”. L’ultima cosa era solo Irene a saperla, visto che Teresa la considerava la sua più grande amica – e di conseguenza anche la sua confidente, o meglio, il suo confessionale – e non mancava di raccontarle tutte le cose più interessanti e scottanti della sua esistenza.
Teresa sorride sorniona, stringendosi ancora di più a Irene che iniziava a sentirsi di troppo in quello scambio di sguardi – e di certo non era così spericolata a mettersi contro una come Rosemary – e desiderando di fuggire.
Il mugolare di Sofia dal divano stava diventando imbarazzante, tanto che Teresa scoppia a ridere divertita.
« Se proprio ci tenete, andate nella camera di Irene! » gorgoglia divertita in direzione delle due ragazze.
« Cosa? No! » Irene sbianca, temendo già per la purezza del suo giaciglio, ma viene presto intercettata dall’amica.
« Quanto sei agitata, Irene! » cinguetta lei. « Volevi che fossimo noi ad usarla per prime? » Irene arrossisce, l’idea di fare quelle cose con Teresa non l’ha mai sfiorata in verità, ma con l’alcool in corpo e una certa tensione sessuale presente in quella stanza l’idea non le sembrava tanto bislacca.
La ragazza tace, ignorando che Sofia ha preso per buona la proposta di Teresa e si è trascinata davvero Noel nella sua camera – con le labbra sempre attaccate però –.
Irene vorrebbe fermarle, ma Teresa ormai è così edera al suo corpo che non riesce a muoversi. Lo sguardo omicida di Rosemary non la aiuta affatto.
Doveva essere una cosa innocente, le aveva detto Teresa.
Peccato che Sofia si sarebbe svegliata nuda accanto a Noel quella mattina, nel suo letto, e avrebbe iniziato a sbraitare isterica. Peccato che Rafaela avrebbe perso la sua compostezza, quella mattina, minacciando la sua sorella con un cucchiaio per farsi rimettere a posto i capelli. Peccato che Teresa sarebbe stata splendente come il sole quella mattina, e lei avrebbe avuto bisogno di almeno tre antidolorifici diversi per poter reggere la giornata.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Claymore / Vai alla pagina dell'autore: Ofeliet