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Autore: Sunny9719    13/12/2016    7 recensioni
-Sei il solito combina guai!- gli aveva detto Derek. -Non capisci che tutto ciò che fai non fa altro che darmi fastidio. TU mi dai fastidio, Stiles.- continuò, mantenendo la sua posa da duro. -Perché non mi fai un favore e non te ne vai?-
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve amici! Eccomi tornata con un’altra FF.

Non me ne vogliate miei cari lettori ma questa è una Sterek.

I’m sorry.

Lo devo a Blu992 per aver letto e recensito una delle mie storie, nonostante sia una Sterek shipper e non potevo non premiarla.

Questa FF è ispirata alla bellissima canzone “What you mean to me” del cantante Sterling Knight.

Questa è per Blu!
Spero ti piaccia.

 

 

Ancora una volta Stiles si trovò ad urlare in lacrime davanti ad un Derek furioso con lui per aver combinato l’ennesimo pasticcio nel suo loft: organizzargli una festa a sorpresa per il suo compleanno. Che poi non poteva neanche definirsi pasticcio ma, era risaputo che a Derek le feste non andavano giù.

-Sei il solito combina guai!- gli aveva detto Derek. -Non capisci che tutto ciò che fai non fa altro che darmi fastidio. TU mi dai fastidio, Stiles.- continuò, mantenendo la sua posa da duro. -Perché non mi fai un favore e non te ne vai?-

Stiles sentì la gola stringersi e lacrime copiose iniziarono a scendergli lungo le guance.

-Volevo solamente fare qualcosa di carino per te! Ma come vedo qui i gesti non vengono mai apprezzati! IO non vengo mai apprezzato da te!- sputò fuori. -D’accordo, ho capito che confessandoti ciò che provo per te ti ho solo disgustato ma, almeno potresti fare uno sforzo ed essere gentile una volta tanto. Non ti ucciderebbe dire “Ma grazie Stiles come sei stato gentile”.-

Derek serrò la mascella senza proferir parola.

-Sai che ti dico? A me non importa più. Non ti starò più tra i piedi.- uscì dal loft in lacrime e chiudendosi la porta alle spalle, lasciando Derek da solo, al centro della fredda stanza.

Dopo quel confronto i due non si erano più parlati, Derek, iniziando a sentire la mancanza di quel ragazzino logorroico, tentò di riavvicinarsi a lui. Cercava il suo sguardo durante le riunioni del branco, posava gli occhi su di lui per avere delle approvazioni come facevano sempre ma il più piccolo era stato estremamente serio e categorico nel voler chiudere i rapporti con lui e questo a Derek, non poté che fargli male.

Anche lui provava qualcosa per Stiles nel profondo del suo cuore e tutti lo sapevano, eccetto per il diretto interessato che, a quanto dava a vedere, non voleva saperne più nulla di lui.

-Ma perché non ci provi? Dai si vede che gli dispiace.- tentò di farlo ragionare Scott.

-Non esiste. Non gli permetterò di farmi male ancora.- esordì il castano.

-Ma alme..-

-Scott no! Non mi ha mai voluto nella sua vita. Mi ha sempre negato tutto ed ora che sa ciò che provo per lui è anche peggio. La festa è stato solo un pretesto per mandarmi via definitivamente.- concluse, guardandosi le mani e tirando su con il naso.

 Quella stessa notte, Derek non riuscì a chiudere occhio. Si girava e rigirava nel letto, sentendo un peso all’altezza del cuore.

Si alzò per andare in bagno e sciacquarsi un po’ il viso e quando guardò il suo riflesso nello specchio, notò di avere gli occhi rossi e leggermente gonfi. Aveva pianto e non se n’era reso conto.

Tornò a letto trovando la stoffa della federa del cuscino bagnata e ciò non poté che confermare la sua tesi. Capì che quelle lacrime erano state causate dalla forte mancanza di qualcosa o meglio di qualcuno. Si sedette sul bordo del letto e si prese la testa tra le mani, inspirando ed espirando profondamente per cercare di calmarsi, ma senza successo.

Sebbene non avessero mai passato la notte assieme, Derek sentì che quella in particolare era vuota e fredda. Ma non era la notte ad esserlo, era lui.

L’indifferenza di Stiles aveva scavato un buco nero e freddo dentro di lui che nessun altro avrebbe mai potuto colmare.

Preso coraggio, si rivestì e, correndo, raggiunse casa Stilinski. Alzò gli occhi a quella finestra che aveva varcato mille e mille volte, facendo prendere svariati mini infarti al padrone di casa e un sorriso gli increspò le labbra al solo pensiero.

Con un balzo, arrivò fino alla finestra trovandola, come sempre, spalancata. Entrò senza far rumore ma invano. Stiles aveva il sonno leggero e i pochi passi compiuti dal lupo avevano avuto la capacità di svegliarlo.

-Derek, sono le 03.00  del mattino.- si stropicciò gli occhi. -Che ci fai qui?- bisbigliò per non svegliare suo padre.

-Sta zitto e lasciami parlare.- sentenziò il nato lupo.

-Gentile come sempre.- rispose sarcastico il più piccolo.

-Stiles, vuoi per favore chiudere la bocca e ascoltarmi? Ho… preparato un discorso venendo qui.- concluse guardandosi le scarpe per poi puntare i suoi occhi verdi in quelli ambrati del suo interlocutore.

-Non posso dare la colpa a te di tutto, come ho sempre fatto del resto.- iniziò. -E non posso biasimarti se non mi hai mai conosciuto per davvero perché sono stato io a non essermi mai aperto. Ho cercato di rinnegarti tante e tante volte, dicendoti che per me non eri nulla e che sarebbe stato meglio non esserci mai conosciuti e niente poteva farmi sentire così sbagliato.- deglutì fissando gli occhi di Stiles.

-Volevo proteggerti ok? Credevo di riuscire a tenerti fuori da questa storia, allontanandoti da me, nella speranza che tu mi odiassi ma.. ho solo complicato ulteriormente le cose.- scrollò la testa. Stiles se ne stava lì, di fronte a lui, con le labbra dischiuse e la fronte leggermente aggrottata.

-Mi dispiace. Mi dispiace per averti urlato contro mille volte, per averti sempre detto che mi sei solo d’intralcio, mi dispiace per averti fatto sentire inutile Stiles perché non lo sei.- sentì gli occhi pizzicare mentre pronunciava queste parole.

-Io non me la sento di continuare così, a mentire a te e soprattutto a me stesso.-

-Che vuoi dire?- mormorò il più giovane, mostrandosi confuso.

-Noi, la nostra storia inizia ora Stiles.- abbozzò un sorriso. -Ogni volta che penso a te, al tuo modo di essere così petulante, logorroico, sarcastico e..-

-Wo wo. Piano con i complimenti eh?- lo riprese l’altro.

-Vedi? Tu con il tuo essere così come sei, mi sproni ed mi hai mostrato come essere migliore così tante volte che non te ne sei neanche accorto.- si morse un labbro. -  Mi hai sempre fatto sentire me stesso, non mi hai mai permesso di abbattermi, dandomi sempre una ragione in più per non smettere di essere mai ciò che sono, ed è questo ciò che voglio.  Tu mi sfidi, mi insulti, alzi la voce con me come mai nessuno si è permesso o si permette tutt’ora.- sbuffò una risata, facendo increspare le labbra di Stiles in dolce sorriso.

-Sai esattamente cosa dire per arrivare qui, al centro del mio cuore.- prese una mano del giovane e se la portò sul petto.

-E’ di questo che ho bisogno.- disse inclinando la testa per cercare gli occhi dell’altro che fissavano la propria mano, ancora poggiata sul suo petto.

-Ti sto parlando a cuore aperto, Stiles.- mormorò. -So che non ho fatto altro che farti soffrire e farti piangere ma, credimi, non commetterò più lo stesso errore.- prese la una mano di Stiles, facendo intrecciare le loro dita. -Non voglio più nascondere i miei sentimenti per te Stiles. Voglio che tutti sappiano cosa significhi per me.-

Gli occhi di Stiles presero a brillare sotto il riflesso della luce della luna che penetrava dalla finestra. Il suo respiro si fece pesante ed irregolare quando Derek posò con delicatezza una mano sul suo viso in una dolce carezza.

Derek, lentamente, si avvicinò a lui e dopo aver fissato i suoi occhi ancora una volta, come per cercare conferma, posò le sue labbra su quelle di Stiles, sentendosi finalmente felice e giusto per una volta. Stiles gli prese il viso tra le mani, approfondendo quel bacio che tanto aveva agognato e con i pollici gli accarezzò gli zigomi.

-Devo ammetterlo Derek.- parlò Stiles una volta separatosi da lui per riprendere fiato. -Mi hai lasciato senza parole.-

-Tu senza parole? E’ molto strano.- esalò Derek, suscitando la risata di entrambi e riprendendo a baciare quelle labbra perfette che, finalmente, avrebbe potuto baciare per il resto della sua vita.

 

 

 

Blu, eccoti la tua tanto bramata Sterek!

Spero che ti piaccia, anche se non è un granché..

*Alcune frasi dette da Derek nel suo discorso, sono semplicemente la traduzione di alcuni versi della canzone.

Baci,

Sunny9719

   
 
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