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Autore: Mayfly    13/12/2016    2 recensioni
Dal testo:
"Una lacrima sottile mi scende dall'occhio sinistro e si poggia sul tuo braccio destro, prendo la tua mano, la accarezzo, è morbida, pallida, fredda, mi manchi."
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Guardo il tuo viso, è pallido, bellissimo, sembra quasi che il tempo non lo abbia mai nemmeno scalfito. La pelle diafana fa risaltare le labbra carnose e grandi chiuse in un ghigno indecifrabile, come eri tu. Gli occhi sono chiusi, non potranno più riaprirsi, nessuno potrà mai più ammirare quei due capolavori di un colore indefinito e bellissimo che mi ha sempre lasciato con il cuore in gola. I capelli, un'enorme massa di ricci neri e ribelli che ti ricadono dolcemente sulla fronte, mi sembrano più lunghi e più scuri. Forse è solo un'illusione, ma oramai non distinguo più la finzione dalla realtà.

Poso lo sguardo sul tuo collo, per poi passare alle clavicole e al petto, perfetto, simmetrico, muscoloso. 

Un buco, una ferita tremendamente sbagliata troneggia la mia visione. Non deve finire così, perché sta finendo così?

Una lacrima sottile mi scende dall'occhio sinistro e si poggia sul tuo braccio destro, prendo la tua mano, la accarezzo, è morbida, pallida, fredda, mi manchi.
Sto accarezzandoti qualche ricciolo, buffo, non me ne ero accorto, è così triste perché questa sarà la prima e l'ultima volta che potrò farlo. 

Continuo ad accarezzarli con una dolcezza quasi morbosa, con un senso si urgenza, come se non dovessi e potessi far altro per il resto della mia vita. 

Non riesco a provare niente, solo vuoto e senso di mancanza, il dolore arriverà dopo, lo so l'ho già affrontato una volta, e mi travolgerà come fosse un treno in corsa e per me non ci sarà alcuno scampo, non più.
La mia mano si sposta lentamente sul tuo viso adesso. Sembra abbia acquisito una certa autonomia, non c'è bisogno che le dica quello che deve fare, lo sa già. Passo dalle orbite, al naso, alle labbra... sono secche, prive di vita... sto pensando a quanto sarebbe stato bello accarezzartele quando eravamo solo io e te contro il resto del mondo, forse tutto sarebbe stato diverso, forse tu non saresti morto, forse saremmo felici, forse, forse, forse...

È tutta colpa mia sempre. Ti sei immolato per me fin troppe volte e io cambio mi sono sposato con una donna che non amo come amo te.

È un amore diverso il nostro. Molti hanno cercato di definirlo, di porgli dei confini, delle regole, lo hanno reso platonico, carnale, sentimentale, la verità è che noi due eravamo qualcosa di diverso: due anime che vivevano in simbiosi, necessitanti l'una dell'altra e nessuno lo ha mai capito ne ma potrà, nemmeno Mary, lei ostenta di conoscermi, s'illude. Solo tu sapevi chi sono veramente, lo hai sempre saputo, e solo ora mi rendo conto di quante volte mi hai messo davanti alle tue necessità, quanto fossi importante per te... mi devo scusare per questo, perché sono un idiota, perché ho sposato la persona sbagliata, perché Mary, per quanto possa essere furba e intelligente non lo sarà mai come lo sei stato tu, nessuno sarà mai come sei stato tu e mi manchi.

Mi manca il tuo sguardo indagatore, quello felice, quello triste e ferito, persino quello arrogante e saccente, mi manca tutto di te, mi manca il tuo odore, inconfondibile, una miscela di tabacco, tè e intelligenza, mi manca la tua voce, così profonda e saggia, mi manca il tuo sorriso... ogni dettaglio, ogni piccolo importantissimo dettaglio di te che pian piano con gli anni dimenticherò. Mi dispiace. Te lo giuro, non smetterò mai di pensarti e ricordarti a costo di urlare al mondo quanto fantastico fossi. 

Lacrime e dolore. Il treno in corsa mi ha travolto, riempiendo il buco nel mio petto di ricordi che fanno male, tanto male, troppo male.
Do un'altra occhiata al tuo volto. Dio, sei così bello.
Non c'è niente che mi possa consolare, ti hanno portato via da me. 
Ho sempre pensato che la morte di una persona amata fosse peggiore da affrontare per il familiare, ma non pensavo che si potesse morire vivendo.








ANGOLO DELL'AUTRICE
Innanzitutto mi scuso, lo so è un po' angst, ho pianto mentre scrivevo, cooooomunque, scusatemi per questa fanfic😅 È un periodo orribile tempestato di verifiche, test, interrogazioni, brutti voti e questo é stato uno sclero dell'ultimo minuto mentre studiavo fisica, perciò non uccidetemi. In realtà non mi piace nemmeno il risultato finale ma dovevo pubblicare, per la mia salute mentale.
per chi stesse seguendo l'altra mia storia "Tu, il mio cuore. Io la tua mente." Mi scuso nuovamente, lo so l'attesa è lunga, ma il periodo, scolastico e non è un po' così. Comunque non preoccupatevi se riesco dovrei aggiornare la settimana prossima.
se vi fa piacere lasciate un commentino, e alla prossima! Ciao.❤️
Mayfly
   
 
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