Videogiochi > Final Fantasy XV
Ricorda la storia  |       
Autore: DanieldervUniverse    14/12/2016    1 recensioni
Noctis, Prompto, Gladiolus e Ignis sono sempre in viaggio per le strade dell'ex-regno di Lucis, avendo perso la strada, la mappa e i punti di riferimento. Poi, girando bruscamente ad una curva, si scontrano qualcuno che non si aspettavano...
SPOILER
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'L'uomo dietro le scene'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Sveglia, sua maestà.
Noctis si riscosse dal torpore, non tanto per la voce rude di Gladiolus quanto per la manata che gli aveva dato. Dopo uno sbadiglio, il principe prese visione dell’ambiente notando il sole che calava.
-Quanto ho dormito?
-Ah, abbastanza- replicò Prompto, al posto del passeggero.
-Dovresti cercare di regolare i tuoi vizi, Noct- intervenne Ignis, sempre alla guida.
-Come tu regoli il gas?
-Ti prego, lascia il sarcasmo ai professionisti.
-Oh oh, buona questa- commentò Gladio.
-Spiritosi…- rispose il principe, tornando a meditare in silenzio.
-Dove siamo diretti?- chiese, dopo alcuni minuti.
-Ah…- fece Prompto, imbarazzato.
-Non lo sappiamo- rispose Ignis, con la sua tipica flemma.
-Cos…!- esclamò Gladiolus.
-Stai scherzando spero- fece Noctis, visibilmente irritato.
-Ah, io non c’entro niente eh? Non è colpa mia- intervenne Prompto, visibilmente a disagio.
-No, hai solo perso la mappa- puntualizzò il pilota.
-Oh dei…- esalò il principe.
-Promptoo!- ringhiò minacciosamente Gladio, protendendosi minacciosamente verso il sedile davanti.
-Ehi, Ignis aveva chiesto a qualcuno di fargli da navigatore! Stavo cercando di aiutare!
-Fantastico…- esalò Gladio, ricadendo contro il proprio schienale.
-Sia tu che Noctis stavete dormendo, non avevo scelta. La prossima volta, cercate di darvi una regolata in battaglia- spiegò Ignis, con un tono leggermente indurito.
-Si, mammina- rispose il guerriero, sbuffando.
-Piantatela. Se continuiamo a seguire la strada, prima o poi arriveremo da qualche parte- disse Noctis.
-Già un passo avanti a te- gli fece eco Ignis.
Tornò a regnare il silenzio, mentre la Regalia continuava imperterrita il suo percorso. Noctis non sospirò nemmeno al pensiero del casino in cui si trovavano, tanto erano comunque nei guai. Problema più, problema meno, era sempre la stessa storia.
Ignis prese una curva con una traiettoria stretta, dove una parete di roccia spiovente sulla strada occludeva la vista, e, appena la macchina la superò, urtò qualcuno che venne sbalzato di lato con un gemito, mentre una serie di pali e tavole di legno bianche andarono a finire sui quattro occupanti.
-Che cavolo, Ignis!- esclamò Noctis, mentre Ignis inchiodava con un possente stridio. Il ragazzo si massaggiò il capo, dato che una tavola a forma di freccia l’aveva colpito proprio con la punta.
-Mi dispiace! Scusatemi! Questo non sarebbe dovuto succedere!- iniziò a giustificarsi frettolosamente l’individuo occhialuto, spegnendo il motore ed uscendo dalla macchina.
-Oh mamma! Che paura! Oh no, la macchina! Cindy ci ammazzerà se si sarà fatta un solo graffio!- esclamò Prompto, togliendosi di dosso i pezzi di legno e scavalcando lo sportello con agilità, senza nemmeno degnarsi di aprirlo.
-È di lei che ti preoccupi!? Pensa ad aiutare quell’uomo!- lo rimbeccò Gladiolus, scendendo a sua volta e dirigendosi verso la figura a terra.
-Sto bene, sto bene- rispose quello, scuotendo il capo.
Noctis si affrettò ad aiutare Gladio a spostare l’individuo, che era visibilmente un ragazzo più o meno della loro età, ed ad appoggiarlo contro la macchina per farlo stare comodo. Non sembrava conciato tanto male: aveva solo la faccia sudata e tirata, probabilmente per l’adrenalina.
-Dove le fa male!?- intervenne subito Ignis, facendosi largo tra Noctis e l’altro, e chinandosi verso lo sconosciuto.
-La gamba sinistra...- rispose quello, passandosi una mano sulla fronte, per asciugarsi il sudore.
-Grazie al cielo! Va tutto bene!- esclamò Prompto.
-Smettila di perdere tempo con la macchina e vieni qua!- lo rimproverò Gladio, irritato. Noctis sospirò, ancora scosso. Tutta quella frenesia lo stava rimbambendo.
-Ragazzi, vi prego- intervenne lo sconosciuto -Non fate più confusione di quello che serve. Non è successo niente, solo una brutta esperienza.
Noctis rimase immobile, come fecero anche i suoi amici, colti alla sprovvista, prima di arrossire appena e balbettare qualche scusa.
-Non sembra rotta- rilevò Ignis, dopo aver esaminato la gamba dolente.
-Meno male- sospirò il tipo -Probabilmente i pali hanno attutito l’urto. Fortuna che hai rallentato quando hai preso la curva.
-Riesce a stare in piedi?- continuò Ignis, facendosi indietro, mentre Noctis si avvicinava, incuriosito.
-Dammi del tu, ti prego. Ormai usare le formalità è abbastanza inutile, non trovi…?- rispose il tipo, senza accennare a muoversi. Noctis gli lanciò uno sguardo sospettoso: mai dare troppo confidenza ad un estraneo, specialmente se sei in una situazione precaria in cui non sai chi sono gli amici e chi i nemici.
-Oh, chiedo scusa, prima dovrei presentarmi- riprese lo sconosciuto, reggendosi allo sportello per sollevarsi in piedi, maldestramente, per poi ricadere pesantemente sul sedile -Mi chiamo Nolum Cassio Feri, ma “buono a nulla” va benissimo.
Noctis adocchiò Prompto mettersi le mani sulla bocca e girarsi pur di non mettersi a ridere sguaiatamente. Scosse il capo, chiedendosi quanto strambo fosse quel tipo. Durante la chiacchierata aveva determinato solo che aveva più o meno la loro età, ma forse era il caso di guardare un po’ più a fondo.
Era un ragazzo tranquillo con la carnagione appena scurita; i suoi capelli erano neri, di media lunghezza, e li portava decisamente disordinati. Il suo abbigliamento era piuttosto trasandato: vestiva con un paio di pantaloni probabilmente appartenuti ad una vecchia tuta d’allenamento, e una maglietta scura con degli strani segni rossi sopra, il tutto coperto da una felpa a scacchiera blu e grigia; ai piedi calzava un paio di stivali scuri, consumati sulle cuciture. Il suo volto, nonostante fosse ancora pallido, era sereno: gli occhi castani non sembravano serbare rancore, o nervosismo, e anzi era decisamente curioso e sollevato dalla loro presenza.
-Bene, Nolum. Il mio nome è Ignis, e questi sono i miei compagni- rispose appunto egli, rinfilandosi gli occhiali.
-Gladiolus.
-Prompto.
-Noctis- si presentò il principe, ancora poco sicuro delle intenzione o della buona volontà dello sconosciuto. Nolum si voltò verso di lui con occhi vispi, come se lo stesse codificando.
-Wow, sua maestà il re di Lucis in persona. Stai piuttosto bene per un morto- commentò, solare. Noctis esclamò di sorpresa, preso in contropiede.
-Come lo sai?- lo minacciò Gladio, evocando la spada.
-Ehi ehi ehi calma. Il mio lavoro mi tiene spesso sulla strada, e così mi capita di fermarmi alle stazioni di servizio per ascoltare un po’ di radio. Non sono mica stupido, solo perché non ho una laurea in un’università di Insomnia.
-E quale sarebbe il suo lavoro?- replicò Ignis, tornando a dargli del lei.
-Piantò i cartelli per la segnalazione stradale.
Calò nuovamente il silenzio. Noctis rimase sgomento, abbassando subito lo sguardo su tutti i pezzi di legno sparsi in giro.
-Credevo si usassero pali d’acciaio- osservò Prompto.
-Ma con l’impero che ci deruba di tutto…- puntualizzò Nolum, sorridendo -Si fa quel che si può. Finché non mi spareranno, il mio compito sarà fare in modo che la gente trovi sempre la strada.
-Parlando di strada, ehm…- iniziò Gladiolus, prima che Ignis o un altro di loro potesse zittirlo -Stiamo cercando informazioni per raggiungere la costa.
-E glielo chiedete così?- protestò Noctis, incredulo.
-Non preoccuparti, mio re, non ho alcun simpatia per l’impero, come ogni bravo cittadino di Lucis. Per la costa… oh, è un po’ che non ci passo. Però, se proseguite dritti sulla strada, arriverete ad una stazione di servizio- rispose Nolum -Sono abbastanza sicuro che abbiano una mappa che vi possa condurre fin lì.
-Wow, grazie mille Nolum, sei un salva gente!- esclamò Prompto, avanzando in fretta per dargli una pacca sulla spalla.
-Grazie- assentì Noctis, facendo un cortese cenno con il capo ma mantenendosi freddo.
-Di niente maestà. È sempre un piacere- replicò Nolum, cosa che fece storcere un poco il naso al ragazzo.
-Ora, lo so che è chiedere molto, ma prima di riprendere la vostra strada, potrei chiedervi di aiutarmi a piantare il cartello che stavo cercando di sistemare prima che ci scontrassimo?- chiese il ragazzo.
-Oh, ma certo, scusa- rispose Gladio -Forza ragazzi, raccogliamo tutto. Intanto, Nolum, dimmi qual è quello da montare.
-È quello appoggiato alla roccia davanti a te. Per fortuna non si è rovinato: ancora poco e avrei finito.
Noctis diede le spalle alla scena mentre raccoglieva tavole e pali. Nolum non lo convinceva troppo, era decisamente ambiguo, come quell’Ardyn, ma più rassicurante: era stato sincero, anche se non aveva detto tutto. Chissà perché, poi, esisteva un lavoro che richiedeva di andare in giro a piantare cartelli stradali.
-Va bene così?- chiese Gladio.
-Perfetto- rispose Nolum. Noctis tornò a volgersi verso i due, avvicinandosi con le braccia piene.
-Ma non c’è scritto niente- osservò Prompto, nella sua stessa condizione.
-Che storia è questa?- chiese Ignis, con un tono vagamente sorpreso.
-Aspettate un attimo- si limitò a rispondere Nolum. Noctis tornò a guardare il cartello, scettico, prima di scorgere una scritta brillante, apparsa dal nulla, risplendere sul legno bianco.
-Wow!- esclamò Prompto. Noctis si girò verso di lui al suono del legno che sbatteva, notando che aveva lasciato andare il carico di cartelli raccolti per lanciarsi ad afferrare la sua macchina fotografica fedelmente custodita nel cruscotto della Regalia.
-Che diavolo, abbi un minimo di rispetto!- esclamò Gladiolus, risentito, ma l’altro ormai era in posizione ed aveva scattato la foto.
-Che cartello particolare- osservò Ignis nel frattempo.
-Sex scene ahead. In effetti è la prima volta che mi capita di vedere un cartello simile- ammise Nolum, apparentemente imitando Ignis nel suo tono impassibile e riflessivo.
“Scena di sesso più avanti”?
Noctis sentiva chiaramente che qualcosa non andava per il verso giusto.
-Comunque, ragazzi, vi ho già rubato abbastanza tempo. Lasciate pure qui la roba, conosco qualche trucco per rimettermi in viaggio tra pochi minuti. Voi andate; se doveste incappare in questa supposta scena di sesso, sapete di essere sulla strada giusta.
-E che dovrebbe significare?- chiese il principe, scettico, mentre appoggiava i pezzi di legno affianco al punto dove Nolum si era seduto nuovamente, per permettere loro di risalire sulla Regalia.
-Non lo so, ma in questo lavoro mi sono capitate cose di ogni genere. Fidati sempre dei cartelli, mio re- spiegò Nolum, mentre Noctis si alzava e si dirigeva alla macchina -Un cartello non mente.
-Lo terrò a mente- lo liquidò il ragazzo, dirigendosi verso il sedile del guidatore -Ignis, vuoi che guidi io, così ti riposi un po’?
-Non posso dire di sentirmi più sicuro, ma grazie, ne avrei bisogno- concesse l’altro, andando a sedersi affianco a Gladio.
-Coraggio Ignis. Che può succedere di peggio?- lo incoraggiò quello, con il solito tono accomodante, mentre Noctis accendeva il motore.
-Scena di sesso, eccoci che arriviamo- esclamò Prompto, eccitato.
-Prompto, piantala- replicò Noctis, scocciato.
-Oh andiamo, l’hai visto anche tu il cartello, no? I cartelli non mentono.
-Piantala di dire idiozie- replicò, mentre la macchina prendeva velocità -Oh, e dalla prossima volta tu stai dietro?
-Cosa!? Perché?
-Perché così non intralci la circolazione.
-Buona questa!- esclamò Gladiolus, ridendo fragorosamente.


-Il sole ci sta facendo un favore a tramontare così lentamente- osservò Ignis, non molto dopo. Noctis lanciò una rapida occhiata al cerchio lucente che si avvicinava al limite dell’orizzonte.
-Si vede che siamo vicini alla costa- osservò.
-E allora mi chiedo da dove venga tutto questo verde- intervenne Prompto, scattando qualche rapida foto. Noctis si sentiva in qualche modo rassicurato dalla cosa: si era sentito a disagio nell’attraversare tutta quella steppa rocciosa da cui erano appena usciti.
Tuttavia, il giovane aveva ancora la strana sensazione che Nolum avesse altri propositi, e che quell’incontro fosse stato architettato. Dopo tutto quello che avevano passato, aveva capito che le cose non capitavano mai per caso, e non bisognava abbassare la guardia solo perché qualcuno era benintenzionato.
-Ehi, guardate, dei chocobo!- gridò Prompto, passando il braccio davanti alla faccia di Noctis, che sbandò per la sorpresa.
-Attento cretino! Cerchi di sabotarci!?- esclamò, spingendo indietro l’amico con una gomitata poco gentile.
-Scusa!- rispose l’altro, mortificato.
-Dannazione, pensa di prima di fare- intervenne Gladiolus -E poi mi spieghi che c’è di così eccitante da vedere in un paio di chocobo?
-Eccitante non lo so, ma sicuramente sono da tenere d’occhio: sono cavalcati- replicò Ignis, facendo alzare lo sguardo anche a Noctis.
-Con la fortuna che abbiamo saranno spie di Niflheim- disse Gladio.
-Oppure è qualcun altro che si sta seguendo- ipotizzò Prompto.
-In ogni caso non è un bene- riprese Ignis.
Ma Noctis non ne era convinto. Lanciava rapidi sguardi dalla strada alle figure sopra i chocobo, e qualcosa gli diceva che non erano pericolose. Se ci fosse stata più luce forse l’avrebbero notato anche gli altri, ma così…
Preso da una strana smania, scorse più avanti una deviazione su sterrato che portava la strada ad intersecare il percorso dei chocobo, e suonò il clacson per avvertire i cavalieri, premendo sull’acceleratore in contemporanea.
-Noctis sei impazzito!?- gridò Ignis, ma il ragazzo lo ignorò.
-Fidatevi.
Imboccata la curva, percorse pochi metri e si fermò, quasi di botto.
-Noct, non so se questa è la tua idea di fare uno scherzo, ma di sicuro non è…- stava dicendo Prompto, quando il possente verso degli uccelloni gialli lo troncò di netto, annunciando il sopraggiungere dei cavalieri, dalla loro sinistra. Gli animali erano quattro, come gli occupanti, e uno era rosa ed un altro nero. Quando si arrestarono, a pochi passi dalla macchina, Noctis seppe di aver avuto ragione, e la sorpresa si mischiò con il sollievo.
-… divertente- finì Prompto.
-Beh, questo si che è strano…- commentò Ignis, anche lui incredulo.
-FRATELLONE!- gridò Iris, balzando giù dal chocobo rosa e dritta sul posto Ignis. Nocris, che vide l’amico venire castrato in pieno dai piedi della ragazza, che l’aveva letteralmente travolto per balzare in braccio al fratello Gladio. Il ragazzo fissò la scena nella più totale indifferenza, anche di fronte ai gemiti di dolore del compagno.
-Guarda guarda, il bel ragazzo e i suoi amichetti- commentò Aranea, dall’alto del suo chocobo nero, ma Noctis si disinteressò di lei quasi subito, tornando a fissare la figura che si trovava sul chocobo proprio di fronte a lui. Era come un sogno, una fantasia che infine si era rivelata realtà…
-Cindy! Aranea! Mie dee!- esclamò Prompto, passandogli sopra senza tanti complimenti. Fortunatamente Noctis riuscì a mettere in salvo i genitali, ma ricevette comunque un ginocchio nello stomaco e una gomitata sulla mascella. Gli vennero le lacrime agli occhi per il dolore, e si contorse su se stesso, rantolando.
Sentì una mano che gli si poggiava sulla spalla, spingendolo verso in sedile. A malincuore uscì dalla sua posizione di riccio, per incontrare i gentili occhi azzurro chiaro che aspettava di rivedere da quando era bambino. Il sollievo cominciava già a diffondersi nel suo corpo, mentre i poteri di Luna gli davano un piccolo sollievo contro un male minore.
-C-cosa ci fate qui?- balbettò, allungando una mano per toccarla.
-È una lunga storia- replicò lei, dolcemente, prendendo le sue mani tra le proprie. Il suo volto non era molto distante dal suo, e, nonostante il tramonto fosse ormai al termine, brillava ancora con luce rassicurante.
-Ehi, Principe- lo richiamò in quel momento Aranea, facendolo voltare di scatto assieme a Luna -A quanto pare ci incontriamo ancora.
-Sembrerebbe di sì- replicò lui, imbarazzato.
-Quel tipo dei cartelli c’aveva ragione. Non mentono mai- intervenne Cindy, in sella dietro alla dragona, mentre scendeva dal suo chocobo.
-Anche voi avete incontrato Nolum?- chiese Prompto, sorpreso.
-Oh yeah. Ci eravamo perse, e l’abbiamo trovato che piantava un cartello- continuò la ragazza.
-Non mi dire…- fece Noctis, cominciando a sentire puzza di bruciato.
-Poi il cartello si è illuminato magicamente è sopra c’era scritto che non bisognava deviare dalla retta via- intervenne a quel punto Iris.
-Poteva… essere una trappola…- intervenne Ignis. Noctis fissò gli occhi dell’amico, notando il cipiglio dolente che gli increspava le ciglia, e affianco a lui notò Iris che fissava in basso giocando con le dita, mentre Gladio le teneva una mano sulla spalla, a mo’ di consolazione.
-Ehi fratello, tutto bene?- chiese Cindy, andando ad appoggiarsi allo sportello di Ignis.
-Ho avuto giorni migliori- rispose quello.
-Questa storia non mi piace- riprese Noctis, tornando a fissare Luna -Non può essere una coincidenza che entrambi abbiamo incontrato Nolum oggi.
-Allora non sei un bamboccio viziato e inetto come raccontano.
Si voltò di scatto a sentire la voce.
-Nolum!- esclamò Noctis, fissando il ragazzo, che camminava tranquillamente dal lato opposto della Regalia, carico dei propri cartelli e segnali in spalla.
-Ehi gente. Ci si rivede- salutò lui, sempre allegro.
-Come hai fatto ad arrivare fin qui, e con una gamba ferita per altro?- chiese minaccioso il principe.
-Come fanno tutti, sire: cammino e non mi fermo finché non ho compiuto il mio dovere. E poi, te l’ho detto, conosco alcuni trucchetti per fare bene il mio lavoro- rispose l’altro, superando la macchina e fermandosi poco più in là, scaricando la roba ed apprestandosi a piantare un altro cartello.
-Ma tu cammini benissimo!- fece Prompto, sorpreso.
-Ve l’avevo detto che la gamba stava bene- continuò quello, iniziando a battere con il martello.
-Quindi ci hai fatto incontrare tutti qui. Astuto- osservò Aranea.
-Oh, lungi da me. Io faccio solo in modo che la gente trovi le indicazioni che le servono.
-Cioè andare in giro a piantare cartelli con significati criptici?- disse Noctis, scendendo dalla macchina e dirigendosi con passo deciso verso di lui. L’altro per tutta risposta fece un passo indietro e si mise ad ammirare il cartello appena piantatato.
-Beh, questo dice che più avanti c’è un area per piantare il campo, e considerata l’ora è più conveniente che fermarsi in una stazione di servizio- rispose quello -Suggerisco di approfittarne.
-Oh si, non vedo l’ora di un po’ di riposo- fece Gladiolus, soddisfatto.
-Meglio che proseguire al buio- gli fece eco Iris.
-Allora andiamo- acconsentì Luna. Noctis si volse a guardarla, ma lei sorrise sicura, prima di risalire sul proprio chocobo.
-E poi, Noct- fece Nolum, facendolo voltare di nuovo verso di sé, sussurrandogli a poca distanza dal volto -Anche se la matematica può essere un opinione, i numeri qui parlano da soli.
-Di che stai parlando?- replicò Noctis, alzando il sopracciglio. Nolum sorrise, furbetto, prima di dargli le spalle ed incamminarsi lungo la strada. Il clacson della Regalia risuonò con forza, facendo sobbalzare Noctis.
-Yo Noct, salta su! Questa bellezza vuole il suo meritato riposo!- lo richiamò Cindy, saldamente seduta al voltante. Noctis sollevò il sopracciglio, ma gli altri si limitarono a fargli segno di ascoltare e non protestare ulteriormente.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XV / Vai alla pagina dell'autore: DanieldervUniverse