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Autore: g_mzt    14/12/2016    0 recensioni
Harry Potter, la storia di un nome, dietro il mito.
Tratto dalla one shot:
Un sorriso accompagna quelle parole, che si esauriscono, mentre le braccia di James cercano il corpo di Lily, che avvolgono in un abbraccio. Harry Potter, in effetti suona dannatamente bene.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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« Lily? »

Attorno a loro, tutto è avvolto dall’oscurità. I raggi lunari difficilmente riescono a superare lo spessore delle tende, che nascondono la stanza che Potter hanno scelto come la loro.

« Svegliati Lily, devo dirti una cosa importante! »

Una giovane donna dai capelli rossi, sdraiata sul fianco, con le mani ben nascoste sotto il cuscino, si ritrova a sbuffare, socchiudendo appena gli occhi per poter osservare meglio il marito, che invece sembra essere talmente pimpante da far venir il dubbio se non sia in realtà pomeriggio. Lily non può far a meno di chiedersi che ora sia, così si volta per lanciare uno sguardo all’orologio al comodino al suo fianco, che segna le tre del mattino.

« James, santo cielo, sono le tre. »

La sua voce risulta roca per via del sonno interrotto e suscita un sorriso sul volto di James, che si fa più vicino a lei, in modo da sfiorare il suo viso con la punta delle dita. I polpastrelli ne seguono la linea delicata, fino ad arrivare all’altezza dei suoi capelli, d’un rosso fuoco che spicca nonostante il buio della camera, con cui gioca distrattamente.

« Mio padre si chiama Fleamont, Lily. »

« Conosco tuo padre… »

« Non capisci, è un disastro! »

Lily, che fino a quel momento si è limitata ad ascoltare le sue parole con gli occhi leggermente socchiusi, ora osserva il marito con un’espressione confusa.

« Ti do dieci secondi, Potter, poi ti schianto e ti risveglio domattina. Ti avverto. »

La minaccia di Lily suona maledettamente seria, James non ha dubbi sul fatto che non esiterebbe un solo attimo a mettere in pratica le sue stesse parole, perciò si affretta a spiegarsi. Le dita si perdono fra i capelli arruffati, disordinandoli ancor più di quanto già non siano.

« Non possiamo chiamare nostro figlio Fleamont. Dobbiamo dargli un nome che resti nella storia e… Voglio bene a mio padre, però voglio bene anche al nostro futuro figlio. Ci ho pensato a lungo e ho trovato il nome perfetto! »

« James, potrebbe anche essere una bam- »

« Hai indovinato! »

Lily si ritrova ad osservare James, cercando di seguire il fuggevole filo logico dietro il suo discorso, della cui esistenza nemmeno è poi molto certa.

« Ma cosa stai dicendo? »

« Chiamiamolo James! » dice, con un sorriso che sembra voler illuminare la camera.

« Piuttosto lo chiamiamo Fleamont, non sarò di certo io a dare al mondo un altro James Potter! »

« Non è giusto, quando faremo la femmina si chiamerà Lily! »

« Devi pensarci, potrebbe essere una bambina. Lily Potter nemmeno suona bene! » ribatte la giovane donna, con un sorriso divertito. Il sonno ormai è passato, per lasciar modo ai due di approfondire il discorso.
James, dal canto suo, scuote vigorosamente la testa. Le dita abbandonano le ciocche rosso fuoco, arrivando all’altezza del ventre di Lily, leggermente arrotondato dalla gravidanza appena cominciata.

« Non esiste, sarà un ometto. Il nuovo James Potter, gli insegnerò a volare appena comincerà a camminare, gli regalerò il Mantello quando andrà ad Hogwarts e gli spiegherò dove trovare la Mappa quando… » le parole vengono interrotte quando Lily posa la mano su quella del marito, mentre i loro occhi si incontrano, nonostante il buio.

« E gli spiegherai come fare a conquistare una povera mal capitata dai capelli rossi? »

« Alla fine mi hai detto sì, mi hai pure sposato! »

Un sorriso contagia entrambi, un sorriso che accompagna pochi istanti di silenzio, in cui James sfiora piano la pancia della moglie, sperando di avvertire un lieve movimento, mentre Lily si bea di quel contatto.

« Non lo chiameremo James, rassegnati. »

« Oh, va bene. Possiamo chiamarlo Cedric, oppure Richard, o anche Tom. Alphard? Anzi! Henry, come il re. »

« James, tu non sei proprio bravo a scegliere i nomi. »

« Eddai, non ci credo che nemmeno uno ti piace! »

« Henry, forse, ma è antico. Se invece lo chiamassimo Harry? »

« Harry mi piace! »

« E se fosse una femmina? » chiede Lily, con un sorriso stanco sulle labbra.

« Il mio primogenito sarà per forza un maschio! » afferma James, mentre si china per sfiorare la sua bocca con la propria, con un leggero bacio, l’opportunità giusta per Lily per dargli un leggero scappellotto.

« Il solito maschilista. »

Un sorriso accompagna quelle parole, che si esauriscono, mentre le braccia di James cercano il corpo di Lily, che avvolgono in un abbraccio. Harry Potter, in effetti suona dannatamente bene. 

   
 
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