Mi chiamo Andy J
Mi chiamo
Andy ho 16
anni e ho il cancro.
Le mie mamme sono preoccupate per me, ma io cerco di essere
allegra e non
pensare alla brutta malattia che ho, che mi porterà alla
fine della strada, una
strada chiamata Vita.
Ho trovato una persona stupenda che mi sta vicino, una persona
fantastica con
cui passo molto tempo, una persona unica che mi fa sentire speciale.
Questa
persona si chiama Josh.
Stiamo insieme da un po’ e ogni momento che passo con lui mi
sembra di
rivivere, mi sembra di non essere più la ragazza ammalata di
cancro che deve
fare la chemioterapia.
Josh è la persona più speciale che mi sia
capitata.
Oggi sono andata dal medico, il giorno prima Kyle mi ha detto che
sarebbe
andato tutto bene, e anche se so che non è così
voglio crederci.
Le pareti dell’ospedale sono bianche, fredde …
Monotone e tristi.
Mi guardo attorno. La gente che mi circonda è come me.
Malata. I medici ci
chiamano malati terminali.
Arriva un dottore, fa il mio nome, mia madre mi accompagna dentro una
stanza
che è piena di scaffali, ripieni di libri. Le pareti sono
tappezzate da alcuni
poster, raffiguranti il corpo umano.
Il medico guarda gli esami, è sorpreso e dice quelle parole
che non avrei mai
immaginato di sentire.
“Il cancro è … Guarito”.
Guarito. Guarito. Guarito.
Quella parola risuona nella mia testa.
Il cancro è scomparso.
Il cancro non c’è più.
Io sono guarita.
Io sono libera.
Io posso vivere.
Io posso vivere la mia vita fino in fondo.
Io posso continuare la mia strada e
percorrerla con sicurezza, senza più ostacoli!
Sono Andy J, e non ho il cancro: qualcosa
di peggio.
Mi trovo a una stazione di servizio, verso Cleveland.
Sono lontano da Seattle.
Lontano dai miei amici.
Lontano da lui. Lontano da Josh.
Cosa ne sarà di me? Cosa ne sarà di me senza lui,
senza la mia forza, la mia
felicità, il mio ossigeno?!?
La nostra storia sembra debba terminare qui. Il mio problema adesso
inizia con
la D.
Distanza.
La mia strada continua, sono a un quarto della strada.
Si apre una voragine al centro.
Cos’è?
Scivolo giù, mi sento intrappolata, non riesco a risalirne.
Non ne ho la forza.
Non ci riesco.
Aiuto. Ma nessuno mi sento. Grido, nessuno mi salva.
Sento una mano afferrarmi e riportarmi su, mi riporta
dall’altra parte della
strada, al sicuro.
Josh mi ha salvato.
Lui anche se non ci sarà accanto a me, ci sarà
sempre nel mio cuore e nei miei
pensieri.
Lui ci sarà.
Mi spinge per invitarmi ad andare avanti.
Ora posso.
Ho ritrovato la mia forza.
Posso proseguire il mio cammino, la mia
strada, perché ho una motivazione per vivere.
Rivedere Josh.
Tornare da lui.