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Autore: fannyswriting    15/12/2016    1 recensioni
Erano passati due giorni dal Requiem.
[post-finale, Kallen e Suzaku]
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kallen Stadtfeld, Kururugi Suzaku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ espiazione.
{I miss you, I miss you so far
And the collision of your kiss that made it so hard
}



NdA: flashfic, post-finale, spoiler, Suzaku/Kallen[/Lelouch]. 
Implied Gino/Kallen, anche.
Il sottotitolo proviene da Cemetery Drive dei My Chemical Romance e l'ho scelto prevalentemente in funzione della Kallen/Lelouch, la grande OTP dello show del mio cuore, ma di fatto applicabile anche alla Suzaku/Lelouch. Ovviamente non pubblico a scopo di lucro e Code Geass non mi appartiene.



Erano l'uno al fianco dell'altra, di fronte alla tomba di Suzaku Kururugi -- lei in divisa scolastica, lui vestito da Zero. Surreale.
Erano passati solo due giorni dal Requiem; si erano dati appuntamento lì, in piena notte.
"Non mi ha mai detto cos'ero io per lui. L'ha fatto per proteggermi, non è così?"
Suzaku annuì. "L'avresti fermato, o l'avresti seguito all'Inferno e lo sapeva."
Kallen sospirò. "Non riesco neanche ad avercela con lui per questo. O per tutto il resto."
Suzaku sorrise da dietro il casco. "Lo so. Era due volte l'uomo che credevo fosse, ma-"  S'interruppe di colpo. "Kallen, stai tremando."
Lei guardò altrove con l'orgoglio combattivo di chi non cede a mostrarsi debole ad un vecchio nemico. "Ho solo un po' freddo."
Suzaku si tolse il mantello, silenziosamente, per appoggiarlo lievemente sulle sue spalle. Forse persino lui non era poi l'uomo orrendo che Kallen aveva sempre visto nello scintillio del Lancelot.
Rimasero in silenzio; da qualche parte potevano immaginare Lelouch osservarli e ridere.



"Ciao, Suzaku."
Erano passati cinque anni. Sembrava una vita diversa. 
"Ciao, Kallen. Mi fa piacere sentirti, come stai?"
La sentì ridacchiare all'altro capo del telefono. "Te lo dico dopo, tu come te la passi?"
"Una noia mortale", sospirò lui. "Nessuno ha bisogno di Zero in tempi di pace. Fondamentalmente dormo e gioco col gatto."
"Te la spassi, quindi. Vuoi che venga lì?" 
Suzaku sorrise. Kallen era l'unica, oltre a C.C. -- sempre persa in giro per il mondo -- a conoscere la sua identità. Da quando Lelouch non c'era più ed il mondo scorreva dolcemente, si vedevano talvolta per qualche scontro amichevole come ai vecchi tempi. 
Probabilmente a un certo punto la polizia avrebbe scoperto che qualcuno usava vecchi Knightmare in rovina per giocare al Fight Club illegalmente, ma nel mentre se non altro era divertente. 
"No, grazie. Hai una vita di cui occuparti. Come va col lavoro?"
"Ho smesso di cercarlo per un po', in verità."
Suzaku rimase perplesso. "Credevo volessi impegnartici subito dopo la laurea." 
"Volevo", replicò lei, "ma per ora- beh, ho un futuro piccolo Kozūki a cui badare, ecco."
Lui spalancò gli occhi. "Sei incinta? E non gli lasci prendere il cognome di Gino? Sei veramente pazzesca."
Kallen rise. "Grazie." Esitò per un istante. "Immagino tu sappia già che nome avrà."
Suzaku annuì, un filo di malinconia nello sguardo. "Certo che sì."

   
 
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