Draco si era infilato nelle coperte con un’ espressione sgradevole: aveva sempre odiato il contatto delle lenzuola fredde con i suoi piedi nudi. La camera da letto era illuminata da una ventina di candele e dalla finestra entrava una luce perlacea, quasi innaturale. 

Draco sorrise ripensando al pomeriggio trascorso. Aveva giocato con Scorpius che sembrava proprio adorare la soffice neve che da due giorni, ormai, cadeva soffice nel giardino della loro casa.

“Eccoci arrivati in camera!” la voce dolce di Astora interruppe i suoi pensieri.

Sua moglie era appena entrata nella stanza, i morbidi capelli scuri le ricadevano sulla camicia da notte chiara. In braccio teneva Scorpius che sembrava essere molto stanco, con il visino appoggiato alla spalla della madre.

“Cosa gli hai messo, Ria?” chiese Draco non riuscendo a trattenere le risate.

Scorpius indossava un pigiamino marrone e bridge con un cappuccio alla cui estremità erano poste due orecchie di stoffa marrone e e due corna rosse, mentre sulla schiena c’era un piccolo pompon rosso.

“È un pigiama a forma di renna, carino vero? - disse la donna appoggiando il bambino sul letto- L’ho trovato in quel nuovo negozio che hanno aperto a Diagon Alley. Ero indecisa tra questo e quello con i draghetti vestiti da Babbo Natale ma alla fine ho deciso per questo.”

“Hai deciso benissimo… Scoprius è adorabile con, insomma, con quel coso!” rispose Draco.

Scorpius si avvicinò al padre e si posizionò vicino al suo fianco,appoggiandovi la testa sopra.

“Papi, sai che la mamma mi ha detto che questa notte quando io faccio la nanna arriva Brando Natale?” disse il piccolo.

“Babbo Natale! - lo corresse Draco- Comunque sì, lo so!”

“Papi, ma io lo voglio vedere! Facciamo che io non faccio la nanna!”

“Non ci provare! Guarda che Babbo Natale arriva solo quando tutti i bimbi dormono!”

“Ah…” rispose Scorpius sconsolato, con un sospiro.

Draco sorrise in direzione di Astoria che si stava togliendo orecchini e gioielli prima di andare a letto.

“Idea! - disse poco dopo il bimbo, tutto eccitato, mettendosi a sedere- Ascolta papà! Io faccio finta di fare la nanna, così Babbo Natale crede che sto dormendo e viene, ma quando entra ci sono io che sono sveglio e lo vedo!”

Astoria si infilò sotto le coperte e diede un bacio sulla fronte a Scorpius: “Piccolo monello- disse- guarda che Babbo Natale non si fa ingannare nemmeno dai bambini più furbi come te! Lui sa se fai finta e non dormi davvero. Adesso - proseguì spegnendo tutte le candele con un colpo di bacchetta- mettiamoci a dormire tutti che è già molto tardi.”

“Va bene mamma!” disse Scorpius un po’ deluso che i suoi piani non fossero stati accolti con lo stesso entusiasmo che aveva usato lui per esporli ai genitori.

Scorpius si appoggiò al petto di Draco e nel giro di pochi minuti si addormentò. Il suo respiro era regolare e profondo. Draco lo teneva sul suo petto come un cucciolo da proteggere. 

“È bellissimo, vero?” disse Draco alla moglie, mentre la sua mano accarezzava dolcemente il viso del bambino.

“Meraviglioso!” rispose lei sorridendogli.

Una campana in lontananza scoccò la mezzanotte.

“Buon Natale, Draco!”

“Buon Natale, tesoro!”