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Autore: Plimpo    15/12/2016    0 recensioni
"Tutto deve finire, tutto deve essere distrutto, tutto deve sparire, prima di rinascere."
James Potter, i Malandrini, Lily Evans, tutti loro sono stati segnati in un modo o nell'altro da quanto è accaduto quel pomeriggio dopo il G.U.F.O. di Difesa contro le Arti Oscure.
Come la storia ci ha ormai insegnato più volte, senza mai stancarsi, ciò che doveva essere una fine, non ha segnato altro che un nuovo inizio.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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PROLOGO.


Tutto deve finire, tutto deve essere distrutto, tutto deve sparire, prima di rinascere.
Come la fenice in fiamme, che risorge dalle ceneri, dal fumo, anche questa storia ha inizio da quella che poteva sembrare la fine di tutto.

La fine di un'amicizia durata anni, di un sentimento profondo, che inevitabilmente la vita ha condotto verso un mutamento, una trasformazione, fino all'esaurimento del suo corso.
La fine di un ragazzino, di un bambino cui i fatti gli hanno messo di fronte una grande verità, lasciandogli solo uno spazio, una scelta, una possibilità: crescere.
La fine di quella che era una grande verità, o forse solo una grande bugia, perché il mondo non è mai bianco o nero, ma pieno di grigio, di opposti che si mescolano fra di loro, non dando mai una risposta univoca.

Tutto ebbe inizio quel pomeriggio del giugno 1976, dopo la prova pratica per il G.U.F.O. di Difesa contro le Arti Oscure, quando i Malandrini, o meglio James Potter e Sirius Black, decisero che Severus Snivellus Snape poteva essere la soluzione giusta per rilassarsi e chissà, magari almeno per uno di loro due, la possibilità di ottenere qualcosa di più.

Ma nulla va mai come previsto, niente segue i rigidi canoni che ci siamo prefissati.
L'antica legge secondo cui se qualcosa può andare male, andrà sicuramente peggio, rimane sempre senza alcun dubbio valida.
Perché, se certe reazioni erano comunque preventivabili, certe evoluzioni prevedibili da una mente assennata, altre erano tutto fuorché immaginabili.

Tutti, chiunque, nessuno escluso, avrebbe potuto aver dei dubbi sul fatto che Lily Evans sarebbe intervenuta per difendere l’amico Severus.
Tutti avrebbero scommesso sul fatto che lei avrebbe rifiutato l’ennesima proposta di un appuntamento da parte di James.
Tutti avrebbero puntato sul fatto che all’apice della propria umiliazione, Severus, avrebbe rifiutato, in un ultimo scatto di orgoglio per mantenere quella poca dignità rimasta, l’aiuto offerto dall’amica.

Ma quanti avrebbero immaginato che Lily Evans avrebbe dovuto trattenere a stento un sorriso, mentre vedeva l’amico appeso a testa in giù?
Quanti avrebbero pensato che l’eroe del Quiddicth, colui che da anni ha reso la Coppa un soprammobile fisso nell’ufficio della professoressa McGranitt, da addirittura la nausea alla ragazza cui da il tormento?
Chi avrebbe ipotizzato che Snape considerasse la sua amica una semplice sanguesporco, indegna per la sua stessa natura di essere considerata alla stregua di chi possiede sangue di mago nelle vene?

E’ questo l'evento che segnò la rottura, che lasciò strascichi profondi, nell'animo di coloro che ne furono protagonisti.
Ma la fine non esiste, è sempre e soltanto un nuovo inizio.
   
 
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