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Autore: pureblood18    16/12/2016    3 recensioni
E se Draco Malfoy non fosse figlio unico? E se i Malfoy avessero più di un erede? Alya e Draco, due anime destinate a separarsi per il bene di qualcosa di più grande. Avranno mai la possibilità di ricongiungersi? Alya riuscirà a ritrovare la strada di casa?
Genere: Angst, Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Abraxas Malfoy, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Ted/Andromeda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più contesti
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28 Giugno 1992; Londra - Famiglia Tonks
Alyssa, accompagnata dal Professor Piton, raggiunse, avvolta in un vortice, la residenza dei Tonks. La bionda non ebbe nemmeno il tempo di proferire parola che la figura di una donna dal crine corvino ed i lineamenti spigolosi le si avvicinò, piazzandosi dinanzi a lei. Alyssa sgranò gli occhi, non aveva mai visto quella donna, ma penso fosse colei che l'aveva presa in affidamento. Il suo sguardo, dunque, si posò sull'insegnante che confermò con le sue iridi scure la supposizione della ragazza: la donna al loro fianco era Andromeda Tonks, padrona di casa e persona che si sarebbe presa cura di lei. Alyssa, immediatamente, porse la mano destra in corrispondenza della stessa della mora, stringendola saldamente. 
« Tu devi essere Aly- Alyssa. Io sono Andromeda Tonks. » Pronunciò, dopo aver esitato, Andromeda. Alyssa, invece, si limitò a sorridere ed annuire. Dagli occhi della sua nuova madre traspariva uno sguardo loquace, la Tonks, antecedentemente era stata avvisata da Piton e fu proprio perché conosceva l'identità della ragazza che volle prenderla con sé. Non avrebbe permesso che qualcun'altro ospitasse in casa propria sua nipote. I pensieri di Andromeda, però, vagarono in diversi spazi: da un lato era contentissima di avere la Serpeverde fra le proprie mura, dall'altro, detestava sempre più il modo in cui Abraxas fosse riuscito a sbarazzarsi del sangue del suo sangue senza alcun pentimento. Il Professor Piton rimase quasi immobile dinanzi alla scena e si fece avanti solamente quando una delle due lo interpellò. « Professor Piton, rimarrà o deve già andare via? » Chiese flebilmente la bionda, trascinando con sé i bagagli che aveva portato da Hogwarts. L'uomo chinò il capo in direzione di Andromeda e rispose. « Non credo ci sia più bisogno di me al momento. Nel caso in cui sentissi la necessità di incontrarmi, potrai rimanere in contatto con me tramite dei Gufi. In caso contrario, ci rivedremo ad Hogwarts ad inizio anno scolastico. » Il tono di voce di Severus era quello di un uomo impassibile a qualsiasi forma di percezione e sentimento, nonostante in realtà fosse totalmente opposto. 
Alyssa si voltò verso Andromeda, poi posò lo sguardo sul Professore. « Va bene, Professore. Se dovessi avere bisogno di lei, la contatterò sicuramente. » La neostrega si congedò dall'insegnante e si diresse verso l'androne di casa, dove ad attenderla vi era un uomo molto slanciato, dalla chioma e dalle iridi visibilmente più chiare della donna incontrata in precedenza. Subito intuì si trattasse del marito. Quest'ultimo andò incontro ad Alyssa e l'aiutò coi bagagli. 
« E' un piacere averti qui, Alyssa. Io sono Ted, Ted Tonks. Sono il marito di Andromeda e il padre di Ninfadora, la ragazza che fra poco conoscerai. » Pronunciò schietto e sicuro il padrone di casa, mentre accoglieva la bionda all'interno dell'edificio. Alyssa si guardò intorno, roteando lo sguardo, finché non incrociò quello di una giovane donna dai capelli color lilla. Non c'erano dubbi, la ragazza che aveva posato lo sguardo su di lei era Ninfadora, la figlia dei Tonks. 
« Una Serpe bionda, che déjà-vu. » Disse ironica la strega dal crine violaceo, avanzando verso Alyssa che, un po' timorosa, aspettò che fosse l'ex Tassorosso ad accostarsi. « Piacere di conoscerti, sono Tonks. » Si presentò agli occhi della bionda che dapprima esitò, per poi presentarsi a sua volta. « Alyssa, il piacere è tutto mio. » Rispose, aggrottando poi la fronte. « Tuo padre mi ha - mi ha appena detto che ti chiami N.. » Alyssa non fece neppur in tempo a continuare la frase che il fluire delle sue parole venne interrotto dal repentino intervento della ragazza di fronte a sé. « Non chiamarmi Ninfadora! » Esclamò la più adulta fra le due, replicando. « Se vuoi andare d'amore e d'accordo, non chiamarmi col mio nome di battesimo. Non mi piace e lo detesto, Tonks va bene. » Alyssa irrigidì i lineamenti e scostò lo sguardo sulle iridi castane della ragazza che erano nettamente puntate su di lei, come successivamente il dito indice. 
« Va benissimo Tonks, allora. » Biascicò titubante la Serpeverde, mentre Ninfadora proseguì a ritroso verso la rampa di scale. « Ah sì, per me sarai Serpe di Platino. Non per male, eh, ma credo che sia l'unico soprannome adatto a te. » Aggiunse Tonks, facendo cenno ad Alyssa di salire. « Non vorrai mica rimanere impalata lì per tutto il tempo? Suvvia, devi disfare i bagagli o stasera niente cena! » Sarcastiche parole uscirono dalle labbra della strega di casa, parole che smossero la temporanea rigidità di Alyssa che, udendo ciò, sobbalzò sul posto e, cautamente, strascicò la propria valigia verso la stanza dove avrebbe trascorso il suo tempo al di fuori di Hogwarts.
« Questa è la tua stanza. » Confermò Ninfadora, spalancando la porta per poi mostrare alla Serpeverde una camera non molto ampia, luminosa e dalle pareti dipinte di un blu chiaro, ciano. Alyssa ne rimase folgorata. Seppur non fosse molto grande, conquistò subito il suo cuore. Inoltre era posizionata accanto a quella di Ninfadora, questo la fece sentire sempre più a proprio agio: avrebbe potuto rifugiarsi dalla sorellastra nel caso in cui ne avesse avuto bisogno. 
« Ti lascio alle tue cose. » Disse con voce trascinata l'ex Tassorosso, strizzando l'occhio destro. « Grazie mille. » Proferì istintivamente la purosangue, sorridendo di rimando a quel gesto. Dopodiché, appena Ninfadora chiuse la porta dietro di sé, Alyssa iniziò a inserire la propria roba all'interno degli spazi appositi e, di tanto in tanto, si applicò ad ammirare il meraviglioso panorama che la sua stanza le donava.  

21 Luglio 1992 - Londra, Famiglia Tonks. [ Ore 10:30 ]
« Andromeda? Sei qui? » Una voce squillante si sentì in sottofondo, era Alyssa che cercava disperatamente la madre adottiva. Aveva terribilmente bisogno di Ninfadora, ma non riusciva a rintracciarla. « Andromeda? » Ripeté la bionda, finché la mora catturò il suono emanato dall'alto timbro di voce della Serpeverde. « Arrivo! » Esclamò la padrona di casa, affrettandosi nell'uscire dalla vasca bagno e, avvolta in un'ampia asciugamano, raggiunse allarmata il piano inferiore ove si trovava Alyssa. « Cos'è successo? Stai bene? » Domandò preoccupata la donna, scorgendo un cambiamento d'espressione sul viso della figlia. « Sì sì, sto bene. Cercavo Tonks, devo - devo chiederle di aiutarmi riguardo - riguardo a una faccenda di scuola. » Ingarbugliò ciò che prima le venne in mente e spero che la donna mandasse giù quella innocente bugia. Andromeda, di rimando, issò un sopracciglio e, dopo aver sospirato rumorosamente, annuì e rivelò lei il luogo dove si era recata la figlia. « Ninfadora è in Accademia, ma fra poco sarà qui. » Rispose senza alcun indugio la mora, suggerendo così alla bionda di attendere il ritorno dell'ex Tassorosso. Nel contempo Andromeda rivolse un pieno sorriso ad Alyssa e le fece intuire il bisogno di raggiungere il piano superiore per mettersi qualcosa addosso. La Serpeverde, a sua volta, ricambiò il sorriso e si piazzò dinanzi alla porta d'ingresso aspettando impaziente l'arrivo della sorellastra. Fortunatamente l'attesa di Alyssa non durò a lungo, un tornado color lilla sbucò dal camino e la raggiunse così velocemente che la bionda non ebbe nemmeno il tempo di elaborare cosa stesse accadendo. « Serpe di platino! » Esordì vivacemente Ninfadora, smorzando poi il tono di voce non appena vide il grigiore sul viso di Alyssa. « Che succede, biondina? » Le chiese, posizionandosi al suo fianco, e adagiò ambedue le mani sulle spalle ossute della Serpeverde. Alyssa trattenne, per forza maggiore, le lacrime e mostrò alla strega più adulta le iridi farsi brillanti. « Non riesco a non pensarci, la rileggo e rileggo così tante volte che l'ho imparata a memoria. » Confessò con voce rotta la bionda, avvicinando agli occhi di Ninfadora la lettera che Lucius Malfoy le aveva consegnato personalmente. « E' del padre di Draco, leggi tu stessa. » Le suggerì, lasciando accaparrare la missiva dalle lunghe falangi dell'ex Tassorosso che, velocemente, la scartò e diede inizio alle lettura. Man mano che quest'ultima andava avanti, i lineamenti del viso della Metamorfomagus si incurvarono in un cipiglio urtato. « Te l'ha data lui? » Domandò quasi certa, osservando le iridi cerulee della bionda. « Sì, stavo dirigendomi verso la biblioteca quando mi scontrai con lui che non perse tempo a darmela. Il suo essere cortese nei miei confronti era solo una parvenza. » Aggiunse Alyssa, stringendo le mani in dei pugni e, prima che Ninfadora potesse proferir parola, volle mettere le cose in chiaro. « Tonks, io ti ho messa al corrente di ciò perché volevo che qualcuno lo sapesse e desideravo sfogarmi con qualcuno di cui posso fidarmi ciecamente. So perfettamente che genere di persona tu sia ed è per codesta ragione che ho deciso fossi tu l'ulteriore custode di questo segreto. » Spiegò la Serpeverde, ritraendo la lettera che qualche attimo prima l'ex Tassorosso le aveva restituito. Quest'ultima non concesse neppure la possibilità di continuare alla sorellastra che protese le braccia verso l'esterno per poi avvolgere quella "Serpe di platino" in un abbraccio. « Stai tranquilla, Serpe. Nessuno verrà a sapere di ciò. Ma, se dovesse farti del male, non esitare a confessarmelo. Potrei fargli arricciare quella parrucca liscia che spaccia per capelli, intesi? » Sussurrò al suo orecchio, scostandosi poi di poco per scorgere l'espressione negli occhi della bionda. « Grazie, Ninf- Tonks. Te ne sarò sempre grata. » Concluse Alyssa, beandosi ancora per qualche minuto di quel gesto d'affetto così inconsueto per una come Ninfadora.

21 Luglio 1992, Londra - Famiglia Tonks [ Ore 00:30 ] 
Remus attese giusto il tempo che Alyssa rientrasse in casa per porre delle domande alla fidanzata. 
« Lucius Malfoy hai detto? Perché uno come Malfoy avrebbe dovuto scrivere una lettera alla tua sorellastra? » Cercò di capire l'uomo, increspando la fronte. 
Ninfadora, in un primo momento, tentò di sviare il discorso, ma inutilmente. Dovette, forzatamente, esaudire la richiesta di Remus e reputò corretto metterlo al corrente dei fatti. « Alyssa è una Serpeverde, è amica di Draco e questo Lucius non riesce a tollerarlo. Nonostante non sappia niente riguardo alla ragazza, vuole comunque che stia lontano da suo figlio. Alyssa, inizialmente, non aveva accettato la sua imposizione, ma poi s'è dovuta ricredere. Malfoy, venuto a sapere della  smisurata passione della bionda per il Quidditch, ha deciso di comprarsi il suo silenzio e la sua lontananza da Draco concedendole di entrare a far parte della squadra senza nemmeno dover sottoporsi alle selezioni. » Confidò a bassa voce la donna dal crine color lilla. « Alyssa non vuole che si sappia, conosce l'antipatia di mia madre nei confronti del platinato e sa che potrebbe inveire contro di lui. Inoltre, lei sembra tenere molto a Draco e non vorrebbe rovinare il rapporto tra lui e suo padre. » Aggiunse, terminando, per poi lasciare la parola a Remus. 
« Quindi Malfoy ha praticamente minacciato Alyssa od ho capito male? » Sboccò contrariato, portando le mani ai fianchi. « Quell'uomo non ha nessun senso del pudore. Minacciare una bambina solo per non intaccare il suo stramaledettissimo purismo. » Sboccò nuovamente, mentre Ninfadora tentò di placare il suo animo, adagiando una mano sulla spalla di lui. 
« Alyssa sa difendersi da sola e, anche quando testa di Serpe dovesse solamente sfiorarla, stai tranquillo che non gli permetteremo la passi liscia. » Ribatté sicura la giovane donna, agganciando le iridi castane a quelle altrettanto scure dell'uomo. « Sono a conoscenza del fatto che odi quell'uomo e, credimi, per me è lo stesso, ma devo rispettare la decisione di Alyssa. Non possiamo fare nient'altro. » Incurvò le gote in un leggero sorriso, issando poi la punta dei piedi per schioccare un bacio sulle labbra di lui. 
« Ti amo.. » Sussurrò Remus, apparentemente più tranquillo e si lasciò andare ai baci ed agli abbracci che Ninfadora gli concedeva. 
« Ti amo anch'io, Remus.. » Rispose allo stesso modo la strega, posando una delle guance contro il petto dell'uomo e chiuse gli occhi, godendosi quei pochi minuti rimastele insieme alla persona che amava. 

Qualche minuto prima.. [ 23:30 ]
« Tonks, Tonks! » Esclamò dalla finestra Alyssa, aveva udito un rumore strano provenire dal giardino che fiancheggiava la casa e, presa dalla curiosità, si affacciò per assicurarsi che tutto fosse tutto al proprio posto. « Tonks, Tonks! » Esclamò con un tono di voce lievemente più alto, decidendo in fine di percorrere la rampa di scale e raggiungere di persona il luogo fonte del tonfo sordo. Si addentrò fra le siepi, scorgendo dapprima la sagoma di un uomo che non aveva mai incontrato. Cautamente, dunque, avanzò verso di esso e si nascose dietro al tronco di un albero per constatare da vicino la situazione. 
« Remus..» Una voce tenue si aggiunse ai sospiri affannosi di Alyssa, era Ninfadora. Quell'uomo era giunto in casa Tonks proprio per lei. « Remus, conosci bene mio padre, questo non è il momento ed il luogo adatto per incontrarci. D'altronde, come ti ho raccontato, da quando è arrivata la Serpe di Platino è più vigile, quasi fossi una carcerata. » Si confidò la giovane donna, portando le mani a stringere quelle dell'uomo. 
« Tonks, sono un uomo e non un ragazzino. Tuo padre deve farsene una ragione, prima o poi. Non possiamo continuare così e questo tu lo sai, io non posso at- » L'uomo misterioso dovette interrompere il proprio disquisire a causa di un suono grave che lo fece istintivamente voltare, scostando così l'attenzione dalla fidanzata. 
« Ahia, Mannaggia a Merlino.. » Sfiatò la Serpeverde a causa di un secco e grosso ramo precipitatole sul capo che segnalò la sua presenza alle orecchie dei presenti, accorgendosi solo qualche attimo dopo che gli occhi dei due fidanzati erano indirizzati verso di lei. Allorché, Alyssa finse un lieve ghigno e issò una mano a massaggiare la nuca. 
« E' lei la Serpe di Platino? » Ipotizzò quasi certo Remus, rivolgendosi a Ninfadora. Quest'ultima annuì e si avvicinò ad Alyssa, intrappolando nervosamente il labbro inferiore fra i denti. « E tu che ci fai qui a quest'ora? Non dovresti essere già a letto? »
« Potrei farti la stessa domanda. » Replicò infastidita la bionda, interponendosi fra il mago e la strega. « Ho avvertito dei rumori provenire da qui e, non ricevendo alcuna tua risposta, volevo accertarmi non ti fosse successo nulla. Tutto qui. » Raccontò, continuando a massaggiare la nuca sempre più dolorante. « Non capisco per quale ragione tu sembra ce l'abbia sempre con me. » Sbuffò, per poi riempire i polmoni d'aria fresca. 
Remus osservò divertito la scena tra le due, inclinando successivamente il capo verso Ninfadora, come a voler cercare di capire qualcosa. 
« Non ce l'ho con te, Serpe. E' solo che sei capitata proprio nel momento più sbagliato della mia vita e mio padre non mi perdonerebbe mai quest'infrazione. Se solo sapesse che Remus è qui.. » Esordì, diminuendo pian piano il timbro di voce. Quasi le dispiacesse dover riversare tutte le proprie mancanze su Alyssa, ma in quel momento un groviglio di emozioni stava travolgendo il suo stato d'animo. Da una parte era arrabbiata con Alyssa perché era stata troppo curiosa, dall'altra conosceva benissimo la motivazione di tale comportamento da parte di Remus e di certo non era colpa della platinata. 
« Facciamo così, se tu terrai la bocca chiusa con mio padre, io non gli dirò nulla della lettera di Lucius Malfoy, ci stai? » Patteggiò l'ex Tassorosso, sapendo quando Alyssa volesse che tale missiva rimanesse segreta. La Serpeverde, dunque, non poté fare a meno di accettare la proposta della sorellastra e scosse la testa, annuendo impotente. 
« Va bene, non dirò nulla a tuo padre. Me ne torno in camera mia. » Mormorò, scrollando le spalle e, dopo aver salutato con un cenno di mano Remus, si avviò verso l'ingresso dell'abitazione, lasciando che i due continuassero la loro discussione senza ulteriori interruzioni.

Alyssa sembra proprio aver preso a cuore la sorellastra, nonostante il carattere di quest'ultima sia d'entità scontrosa e ribelle. Successivamente vedremo come il contatto con la famiglia Tonks cambierà per sempre il futuro della Serpeverde e porterà lei gioie a dolori che, nel corso degli anni, la aiuteranno a diventare una donna forte e coraggiosa. 
Mi auguro che questo capitolo vi sia piaciuto, aspetto un vostro responso.
Giada!
 
   
 
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