Era una giornata come tante a Milano, una di quelle piovose che ti portano il malumore. Mi sveglio dal letto tutta indolenzita e semiaddormetata mi dirigo in bagno per farmi una doccia veloce. Mentre attendo che l'acqua inizi a farsi bella calda mi guardo allo specchio. Vedo riflessa davanti a me una ragazza dai capelli ramati lisci molto arruffati, occhi verdi contornati da delle leggere occhiaie provocate dall'insonnia ed un fisico con le curve al punto giusto. Si, ho veramente bisogno di riposo, assolutamente. Entro finalmente all'interno della doccia facendomi coccolare per un po dall'acqua. Esco dalla doccia iniziando a vestirmi e prepararmi al più presto per andare a lavoro altrimenti chi lo sente il mio capo. Lavoro presso un bar situato all'interno di una via sperduta di Milano, la paga non è molto alta, ma cerco di arrangiarmi con quello che ho. Dopo vari minuti riesco ad arrivare in orario a lavoro, per fortuna, quando ad un tratto sento una voce molto famigliare attirare la mia attenzione. E' Melissa, una mia compagna di lavoro. E' una ragazza molto vivace, anzi troppo per i miei gusti ma è molto gentile ed educata con me quindi non mi posso lamentare. < Ciao Aurora! Come stai oggi?>. Tra uno sbadiglio e l'altro le rispondo . Molto sorpresa e, soprattutto, spaventata, la guardo dritta negli occhi e le domando . Lei inizia a ridere a crepapelle, così tanto che inizio automaticamente anche io. . Sobbalzo, inizio ad agitarmi. La Thompson Corporation è in cerca di dipendenti. E' una delle aziende più grandi ed importanti d'America, non posso lasciarmi fuggire questa occasione. E' la mia unica possibilità per fuggire e cambiare vita, per poter cambiare. Cambiare Paese inoltre non sarebbe un problema, dal momento che ho dimestichezza con l'inglese, sarebbe una ventata d'aria fresca. . La mia collega mi guarda con dolcezza e, con improvviso istinto materno, mi abbraccia forte sussurrandomi all'orecchio . Dopo qualche secondo ci stacchiamo ed iniziamo a lavorare al meglio, anche se il mio unico pensiero adesso è -devo inviare il curriculum-. Arrivo a casa a tarda sera e subito lascio tutto a terra e mi dirigo in direzione del computer. Cerco di contattare l'azienda ed invio la richiesta. La mia testa scoppia ed inizio a sentirmi male. Cerco di addormentarmi, ma invano. Attendo con ansia una risposta. Il mattino seguente mi svegliai a fatica e con un mal di testa atroce. E' venerdì mattina, ho i miei tre giorni di riposo e al solo pensiero sorrido. Evviva posso dormire per tutto il tempo che voglio. Dopo qualche ora un rumore provenire da computer. Con tutta la buona volontà del mondo provo ad alzarmi dal mio amato letto quando all'improvviso ricordo, la e-mail! Mi fiondo davanti il computer ed inizio a leggere il mittente. Thompson Corporation. Inizio a tremare. Apro il file ed inizio a leggere velocemente. Piango, piango come non mai, come non mi succedeva da molto. Queste non sono lacrime amare, ma di gioia. Mi avevano accettata. Non ci potevo credere. Chiamo Melissa per avvisarla che sarei partita per New York, oggi stesso. Mi risponde tutta pimpante Prendo coraggio e le urlo < MI HANNO PRESAAAAAAA! ME NE VADO DA QUI!>. La mia amica/collega la sento piangere dall'altra parte del telefono. Qualche ora dopo sono all'aeroporto con Melissa. La saluto, piangiamo come non mai abbracciate l'una all'altra. Sto per cambiare vita.