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Autore: Frytty    22/05/2009    2 recensioni
Nella stanza solo odore di cenere e fiori. La finestra aperta. La pioggia incurante che ne bagnava il davanzale.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve! ^^ In attesa di aggiornare Was It Just A Dream? ho deciso di pubblicare questa strana one-shot che sostava nel mio "archivio" da forse troppo tempo XD. Nata in una triste e desolante giornata di pioggia invernale. Spero vi piaccia!


I'm in serious shit, I feel totally lost
If I'm asking for help it's only because
Being with you has opened my eyes
Could I ever believe such a perfect surprise?

Nella stanza solo odore di cenere e fiori.
La finestra aperta.
La pioggia incurante che ne bagnava il davanzale.
Un antico libro che si bagnava.
Una ragazza che osservava il prato, incurante dei suoi capelli ormai fradici.
Piangeva, ma nessuno nella stanza pareva essersi accorto di lei.
Troppo impegnati in ciò che credevano utile.
Non adatto a lei.
Le grida e le risate le giungevano confuse.
Nessuno si era preoccupato.
Ma cosa avrebbero capito tutte quelle persone, in fondo?
Come potevano effettivamente consolarla?
Non sapevano nulla di lei.

< Non hai freddo? >
Nemmeno si volse verso la voce che aveva pronunciato quelle parole.
< Ehi, sto parlando con te. > La voce, sorridendo, le diede una piccola scossa ad un braccio.
Lily Evans sembrò risvegliarsi, affacciarsi silenziosamente per un solo attimo nel mondo reale.
< C-come scusa? >
< Non hai freddo? Sei fradicia. > James Potter la osservava divertito, ma non aveva intenzione di ridere.
< Già. Sono fradicia. > Aveva ripetuto la ragazza, osservando la divisa scolastica, diventata improvvisamente di un nero più scuro del normale.
Le vesti le aderivano completamente al corpo asciutto.
< Già... forse conviene toglierci da qui. > Il ragazzo, scompigliandosi i capelli, l'aveva presa per mano e aveva convinto Lily ad alzarsi, finalmente.
L'aveva condotta lontano dagli altri, lontano dal caos, l'aveva fatta accomodare su una poltrona accanto al fuoco acceso che ardeva rumorosamente nel camino della Sala Comune dei Grifondoro.
< Si può sapere cosa ci facevi alla finestra con questo tempaccio? > Le domandò.
< Niente. Assolutamente niente. >
Il suo tono era duro, sprezzante.
Era arrabbiata con se stessa.
Con il mondo intero.
Che faticava ad accettarla.
< Oh... > Mormorò il ragazzo dedicandosi ad una completa contemplazione delle fiamme.
Anche Lily distolse lo sguardo.

La Sala Comune si stava svuotando.
Era passata la mezzanotte e molti avevano rinunciato a vincere una partita di scacchi magici disperata e avevano deciso di salire in dormitorio.
L' indomani c'era lezione.
Solo due figure rimanevano silenziose ad osservare il fuoco che lentamente perdeva il suo vigore, favorito dal vento freddo che penetrava dalla finestra lasciata aperta.
< Magari io... io salgo a dormire... si è fatto davvero tardi. Buonanotte, Lily. > James era deluso, ma pronunciò il nome della ragazza con così tanta passione e dolcezza, con così tanta convinzione, con quel rossore che gli colorava le guance, con quella mano che era salita a scompigliarsi i capelli... sincero, sicuro.
Sicuro di ciò che provava.
Sicuro di cosa gli stava agitando il cuore.
Lily alzò gli occhi su di lui.
< Non vedi, non distingui anche tu la danza del fuoco? > Rivolse di nuovo gli occhi al camino.
I suoi occhi verdi, bellissimi ebbero un guizzo.
< Si affanna, si rincorre, cerca con tutte le sue forze di rimanere in vita, si deve affidare a qualcos'altro per farlo tuttavia, eppure muore dalla voglia di essere libero, di poter essere indipendente. Rincorre le fiamme, si mischiano, danno origine a qualcosa di più grande, di concreto, reale e al tempo stesso si perdono, si dimenticano. > Continuò.
James rimase un attimo interdetto dalle parole della ragazza.
Aveva osservato così tante volte il fuoco di quella stessa stanza, pensoso, paragonandolo ai capelli della ragazza che gli stava seduta di fronte.
Quei magnifici capelli, color del fuoco.
La guardò.
Lo sguardo che tradiva emozione.
< Non la vedi anche tu, James? >
James annuì.
Il fuoco era forte.
Il fuoco era il vincitore.
Il fuoco era libero.
Lily si alzò in piedi.
Era più bassa di James, ma i suoi occhi splendevano nella semi oscurità della stanza.
James la osservò posizionarsi di fronte a lui, prendergli le mani, intrecciare le sue dita a quelle del ragazzo e avvicinarsi.
Il cuore batteva più forte del normale.
Gli occhi indugiavano in quelli dell'altro.
Ognuno di loro dentro di se cercava di recuperare coraggio, di scegliere.
Quel bacio sembrò invadere tutta la stanza, riempirla, illuminarla, scaldarla.
Quella stanza divenne molte cose, quella notte del loro primo bacio.

Nell'ombra, nella notte, la Luna, pallida spettatrice, osservava silenziosa, gelosa, incompleta.

   
 
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