Prologo. Una giornata fredda come molte se ne vedono. Neve sui tetti, sulle macchine e sulle strade di Seoul. Un inverno rigido che ti toglie la voglia di uscire di casa, eppure, tra quelle strade sempre affollate ci sono io, Hyoseung, una semplice ragazza che vuole tornare al suo appartamento il piú in fretta possibile ed aprire quella busta di importanza vitale per lei è per il suo futuro. UNA BORSA DI STUDIO PER LA SEOUL MASTER ACADEMY. In preda alla gioia caccio un urlo che fa saltare dal divano il mio povero gatto Pitch che, per rimando, mi soffia contro e si rimette a sonnecchiare tranquillo. Ridacchio e leggo attentamente la lettera. Essere accettata alla Seoul Master Academy non é mica da tutti, voglio dire, solo i migliori escono da quella scuola e se io ci sono entrata con una borsa di studio vuol dire che qualcosa in piú lo possiedo anche io. Afferro il telefono è chiamo immediatamente la mia migliore amica Shin-Ha per dirle l'accaduto. Appena le dico della lettera un urlo mi trapano l'orecchio e mi costringe ad allontanare il telefono da me. «É UNA COSA FANTASTICA» urla Shin-Ha in preda all'emozione. «Ricordati della tua promessa eh!» esclama facendomi ridere. «Certo certo, appena trovo un riccone single te lo presento» dissi per poi sentire un verso di approvazione da lei. Ci perdiamo in chiacchiere e immaginiamo come sarà la mia vita in quella scuola. «Non é che ti discrimineranno solo perché non sei una riccona di mer- cacca, vero?» Quella frase mi fa rabbrividire. «Non lo so, spero di no, vorrei farmi qualche amico» dico sincera. Sento un sospiro. «Speriamo, tu comunque chiamami se hai bisogno di qualsiasi cosa»dice prima di salutarmi e chiudere la chiamata per tornare al suo lavoro. Guardo l'ora. Anche io dovrei andare alla caffetteria per il mio turno. Inizio a prepararmi ed esco di casa. "Sarà davvero cosí diversa da tutte le altre scuole?" Penso mentre chiudo la porta di casa e mi sistemo la sciarpa davanti alla bocca. "Speriamo di no". Mi incammino pronta ad una nuova giornata di lavoro, eppure, da qualche parte in fondo al cuore, una brutta sensazione riguardo alla nuova scuola si sta facendo largo sempre di piú. "Dai, non sarà cosí tremenda" O almeno cosí pensavo.