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Autore: slice    18/12/2016    2 recensioni
Questa storia partecipa a "La corsa delle 24 ore" indetta da Mokochan su Torre di Carta.
Parla di seconde possibilità, di Uchiha e di come riescano a incasinare tutte le persone che gli vorticano intorno. Sono bravi in questo, eh.
Giallo perché sono io, What if? se fate tre giri su voi stessi cantando "Bad Romance" a squarcia gola.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Itachi, Madara Uchiha, Obito Uchiha, Sasuke Uchiha, Shisui Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Vincitrice de “La corsa delle 24 ore” indetta da Mokochan su Torre di Carta







#91 Tradimento

Itachi sbatte le lunghe ciglia con snervante condiscendenza; Kakashi si trattiene dal ringhiare.

Abbassa gli occhi sul proprio arto, dove il braccio sparisce nella melma bianca, e il suo cipiglio si accentua. Raddrizza la schiena, sposta il peso, flette le dita.

Credo che avremmo dovuto aspettarcelo, Kakashi san,” dice l'altro, odiosamente calmo.

Kakashi grugnisce e si racconta che lo fa per colpa di Itachi. Niente affatto per quella specie di Zetsu, che si è trovato davanti all'improvviso, i cui pessimi ricordi hanno permesso al suo opponente di fregarlo. Sfila il braccio con una smorfia e si fissa la mano.

Obito!” urla, voltandosi di scatto, “torna subito qui! Abbiamo appena cominciato.”

110 parole







#95 Una battuta di troppo e le sue conseguenze

Madara smette di mangiare.

Il pezzo di frittata che era sulla forchetta di Sakura ricade miseramente nel piatto. Lei boccheggia, Shisui mastica lentamente osservando la scena.

La matita di Sai scorre sul taccuino ancora per un momento, poi si ferma.

Se la perdita dei miei fratelli ha contribuito alla mia lunga discesa verso la pazzia, mi chiedi?”

Madara assottiglia lo sguardo appena Sai alza la testa. Lui annuisce, serio.

Sakura richiude finalmente la bocca, sposta l'attenzione su Shisui e lo trova a fare la scarpetta nel piatto.

Sicuramente ha contribuito.” risponde Madara. Sai scrive.

Shisui emette uno sbuffo divertito, Sakura pensa distrattamente che un giorno Sai li farà uccidere tutti.

110 parole







#86 Forte depressione

Sasuke si versa del tè.

"Ti hanno diagnosticato una depressione," dice Shisui con gli occhi sbarrati.

Madara sogghigna.

"Oh, il pulcino sta male."

"Non è così," commenta Obito, sedendosi, "Sakura san gli ha solo fornito una scappatoia."

Sasuke sorseggia.

"Una depressione..." insiste Shisui, ignorando l'altro. Lo stupore lascia lentamente spazio a un'espressione pensosa.

Madara schiocca la lingua sul palato.

"Certo," sputa, riempiendo la propria tazza.

"Ti hanno diagnosticato una depressione!" sorride Shisui, prima di scoppiare finalmente a ridere.

Obito sospira, afferra un biscotto e lo spelucchia, giusto per fare qualcosa che non sia strozzare i parenti.

"Piantatela, prima che Itachi vi senta."

Shisui smette di ridere, Sasuke rotea gli occhi.

110 parole







#82 Non riesce a perdere il vizio del fumo

"Insomma, alla fine ho mangiato tutti i dango... Itachi?"

Il cugino non risponde: fissa qualcosa, voltato altrove.

Shisui gli si accosta.

"Cosa stiamo guardando?" bisbiglia.

Itachi lo spinge via, prima di iniziare a camminare in quella direzione; si ferma proprio davanti a una panchina guarnita con un chuunin spaparanzato.

"Pensavo volessi smettere di fumare?"

Shikamaru neanche apre gli occhi.

"Anch'io."

Itachi si siede su un lato, Shisui lo imita sull'altro.

"Sai che il fumo passivo annulla gli effetti della cura che sto facendo?"

Il chuunin sorride appena; si toglie la sigaretta di bocca e la spegne sulla suola del sandalo.

"Allora credo di non avere scelta."

Shisui scuote la testa.

110 parole







#84 faceva la spogliarellista

I tacchi sono alti, i capelli sciolti, la gonna finisce prima del cappotto.

"Shisui san, stavi per far saltare la mia copertura,” ringhia, “so badare a me stessa!"

Lui sospira, appena dietro.

"Lo so."

Lo ha visto quando quel tizio l'ha afferrata, lo ha visto nella postura, nella posizione delle mani, l'espressione calcolatrice.

Tenten sbuffa sonoramente e si volta.

"Senti," scandisce, puntandogli un dito sul petto, "non mi serve un'abilità innata, non mi servono rinforzi e non mi serve un accompagnatore."

Lui le sorride, impudente.

Lei lo fissa torva e subito dopo fa pressione con il dito.

Shisui allarga comicamente gli occhi, prima di sbilanciarsi e cadere nel fiume sottostante.

110 parole







#95 Essere in ritardo

Non mi interessa quante vecchiette hai dovuto aiutare o che nessuna delle tue dieci sveglie ti abbia svegliato o quanto tu sia stanco dopo aver sconfitto l'orda di criceti ninja che minacciava Konoha, sensei,” sibila. "È domenica mattina, per tutti i jinchuuriki!”

La kunoichi si volta e si incammina sul ponticello.

Significa che non mi aiuterai a seppellire i criceti caduti con onore?”

Sakura dà un calcio a un sasso e quello vola via, sparendo subito all'orizzonte.

Obito si ferma poco dietro di lui.

Ti chiama sensei solo quand'è incazzata?”

Kakashi sospira, senza voltarsi.

Sei in ritardo,” dice.

Obito gli lancia un'occhiata di biasimo.

Che faccia di culo che sei.”

110 parole







#99 Se le cose fossero andate diversamente

Il giovane Nara lo fa pensare al futuro, non a un luogo o un tempo preciso, né ai bambini, semplicemente Shikamaru lo fa sentire pieno di speranza.

Itachi si rilassa sulla panchina e sorride quando Ino riesce a trascinare i suoi compagni in un negozio di abbigliamento.

A volte si accorge che sta fissando, ma non riesce a distogliere lo sguardo dalla curva del collo del ragazzo.

Shikamaru gli fa venire in mente pensieri strani e finisce per chiedersi cosa sarebbe stato di loro, cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente. Itachi lo sa che le maggiori possibilità le hanno ora, lì, senza passato, con un futuro.

109 parole







#90 Un seno morbido, difficile da non toccare

Madara si blocca all'entrata del giardino, appena una ragazza discinta gli viene incontro camminando abilmente su tacchi vertiginosi.

"Madara chan," miagola lei, mentre allaccia le mani dietro la sua nuca. "Tu non sapresti fare di meglio."

Quando finisce di parlare il suo seno è schiacciato sul petto del ninja e lui necessita di ben due secondi per connettere i puntini.

"Ragazzino," brontola, spingendo Sai a terra con una mano sulla sua faccia, "sei in ritardo di duecento anni."

Osserva con lo sharingan i sigilli che fa un concentratissimo Shisui, poi intreccia le dita a sua volta.

"Dilettanti," dice, facendo ondeggiare i fianchi mentre attraversa il guardino completamente nudo- cioè, nuda.

110 parole







#85 Dita piene di cicatrici

"Hanno un peso diverso," commenta lui.

Le dita di Tenten sfiorano con inaspettata dolcezza il legno che stringe tra le mani.

"Sono due cose diverse: quello è un bou, questo è il bastone di una naginata," spiega.

Shisui osserva le sue dita risalire l'arma adagiata sul letto.

"Sono due armi diverse, vuoi dire?"

"No, una è un'arma, l'altra è un pezzo," dice lei, sistemandosi meglio il lenzuolo addosso. "è incompleta."

Shisui annuisce, distratto dalle dita di lei, dal ricordo di quelle dita su di sé, dal pensiero improvviso di aver visto la stessa dedizione pochi minuti prima.

Incantato, raccoglie la sua mano dal materasso e porta quelle dita alle labbra.

110 parole







#98 Non ha mai risposto alla sua dichiarazione

"Sas'ke, rilassa i pugnetti, vuoi?" dice Sakura, piano, con calma.

Lui segue lentamente il suo consiglio, ma la sua fronte non si spiana. Lo sharingan e il rinnegan bruciano nei suoi occhi.

"Sai," continua lei, "hai presente quando ci intromettiamo negli affari altrui?"

"Bisogna farlo sapendo di essere già in torto," recita lui, diligente.

"Naruto," prosegue ulteriormente la kunoichi, "mettiti seduto un attimo, parliamone."

Tracce del chakra giallo rimangono nell'aria, quando lui si siede.

"Che tristezza," commenta Madara che sorseggia sake alle otto di mattina.

Sakura lo ignora.

"Ascoltatemi bene:" e improvvisamente ha tutta l'attenzione addosso, "non ho più dodici anni, Sas'ke non mi deve niente e, beh, sarebbe tardi."

110 parole







#87 Non sa cosa regalare per Natale a...

Itachi si ferma all'improvviso, fa tre passi indietro e scruta la vetrina. Dopo dieci secondi sbuffa e riparte.

Non lo conosce così bene. Vorrebbe. Ma non conosce Shikamaru al punto da riuscire a trovare un regalo sensato. Dovrebbe chiedere aiuto. Lui non è abituato a farlo, in generale, ma ha il sentore che questa sia una di quelle volte in cui va soppresso l'orgoglio o l'istinto ninja e si deve chiedere aiuto.

Pensa che chiederà aiuto per circa dodici interi estenuanti secondi. Poi lo vede. Il regalo perfetto.

Shikamaru ancora non lo sa, ma passerà le feste a dormire con una mascherina sugli occhi raffigurante il muso di un cerbiatto.

110 parole







#88 Crogiolarsi nei propri pensieri

Ha alti e bassi, come tutti, solo che lui passa dal sentirsi bene, nel mezzo di un luminoso vivo nuovo inizio, al sentirsi vecchio e pesante come le montagne.

È incazzato, amareggiato, a tratti si sente ancora umiliato e solo, così vuoto che Rin fa eco solo fissandolo con amore. Principalmente è furioso con se stesso, ma lo è anche con Madara che non dovrebbe avere una seconda possibilità.

E poi c'è lei, ci sono i suoi capelli soffici, il suo sorriso vero, quegli occhi verdi, brillanti. Troppo e tutto troppo velocemente - Obito si stropiccia la faccia.

E non solo perché Kakashi lo darà in pasto ai suoi cani.

110 parole







#94 Pregare

"Questo è ridicolo, Hyuuga," ringhia, tra i denti.

Hanabi si avvicina ulteriormente, tanto che Sasuke deve violentarsi per non fare un passo indietro. Gli occhi chiari, perlacei, della ragazza rimangono fissi nei suoi fin quando un brivido non gli corre lungo la spina dorsale, freddo e spiacevole eppure intrigante.

"Come vuoi, Uchiha," dice. Dal tono sembra che siano seduti a bere un tè. "Prega che non lo scopra mai, se te la fai con il futuro sposo di mia sorella, o ti taglierò qualcosa di più prezioso degli occhi."

Si volta e se ne va, frustandolo con i capelli.

Itachi gli rivolge un'occhiata divertita, Shisui sgranocchia patatine.

"Cioè, le orecchie?"

110 parole







#81 Lui si presenta a casa di lui

Quando apre la porta rimane sorpreso. Non si aspettava che andasse a cercarlo per primo.

Insomma, non è stato esattamente subdolo nel perseguire il suo obiettivo. Non è di dominio pubblico, ma era sicuro che qualcuno con un tale QI fosse capace di venirne a capo. Eppure per qualche ragione proprio non si aspettava che facesse la prima mossa; è un ragazzino, ha l'età di Sasuke. Non è piccolo e indifeso, d'accordo, è un ninja...

"Cosa sta succedendo? Come mai non so perché sono qui?" chiede Shikamaru, perplesso e infastidito.

Itachi prova a trattenersi per circa tre, quattro secondi, poi scoppia a ridere.

Shikamaru è sexy quando assottiglia lo sguardo.

110 parole







#100 Scappare di casa

Gli occhi di Sakura brillano, quando si affaccia alla finestra. Lui rimane accucciato fuori, su quella piccola parte di tetto. Non dice niente, aspetta che sia lei a decidere.

Sakura scavalca il davanzale un attimo dopo e finisce dritta tra le sue braccia. Ha le mani calde quando le mette nei suoi capelli neri, mentre premono le labbra insieme.

È vestita leggera e trema, così lui la stringe sperando che non gliela portino via.

Un attimo dopo si sposta appena in tempo per vedere un kunai conficcato nel legno.

Kakashi è ragionevolmente incazzato, lui è indeciso se farsi pestare o resistere. Sakura sorprende entrambi, saltando dal tetto per correre via.

110 parole







#89 Leccarsi le ferite

Shisui sta per rispondere alla provocazione di Obito con una pernacchia lunghissima. Ha già la lingua tra le labbra, quando Sasuke gli ruba il bicchiere di sake, lo butta giù d'un fiato e si siede per versarne ancora.

Obito e Shisui si lanciano un'occhiata, Itachi asciuga un piatto, in piedi accanto all'acquaio, osservando attentamente la scena.

"Giornata lunga?" chiede Obito, al terzo bicchierino riempito.

Sasuke scuote la testa ancora prima di avere la bocca libera, poi sospira.

"Ho incontrato quella stronza della Hyuuga."

Shisui scoppia a ridere, Obito riempie di nuovo quel bicchierino.

"Dovresti chiederle di uscire," dice Itachi, voltandosi a riporre il piatto.

Sasuke si strozza con il sake.

110 parole







#93 Un regalo non gradito

Sakura apre la finestra.

"Ho anche una porta, pensa."

Prima di poter rispondere, Obito si trova davanti un pupazzo alto un metro, con due occhi lucini davvero inquietanti, completamente rosa. Un rosa pieno, sgargiante sulle zampe e sul muso.

"Wow," commenta, "è..."

"Orribile," dice lei, massaggiandosi una tempia. "Mio padre mi regala spesso cose simili."

"Imbarazzanti?"

"Intendevo rosa, ma- Sì, anche. E devo tenerlo un po' in giro, per non offenderlo."

Contemplano un momento l'enorme orrore rosa. Poi Obito afferra la tazza di caffè della ragazza e la rovescia sul pupazzo.

"Ooops," dice.

Sakura sorride, ammirata, intreccia le loro dita e poggia la testa sulla sua spalla.

"Mio eroe," sospira.

110 parole







#97 Un gesto semplice che vale tanto

Hinata non dice niente. Arriva fin nel suo giardino, davanti ai suoi parenti, come la sorella, ma non si avvicina, non insinua, non minaccia. Lo fissa. Immobile e intensa e determinata, sembra un'aquila. Elegante, fiera, letale.

Sasuke deglutisce aria e anche se ha cercato di nasconderlo, è sicuro che lei l'abbia notato.

D'un tratto Hinata si volta verso gli altri, accenna un rispettoso inchino e se ne va.

"Traduzione:" dice Shisui, appena sono soli, "se farai del male a mia sorella non ci sarà neanche un cadavere da trovare." poi lancia un urletto perché Madara gli ha mosso scacco.

Sasuke sbuffa: è l'ultima volta che segue un consiglio di Itachi.

110 parole







#83 Piccole manie

Sai non ha mai riempito tanti taccuini come in quel periodo.

Alla fine si è rassegnato a destinarne uno intero per Uchiha e li tiene in casa, sullo scaffale, insieme a due libri sulle convenzioni sociali, uno sui perché della compassione e uno sui piatti tipici di Konoha. Li ha messi insieme perché sono tutti e quattro incomprensibili.

Prende appunti su un ennesimo taccuino e poi a casa divide le info.

All'inizio cercava di essere gentile, scriveva: "Madara usa molta comunicazione non verbale" oppure "Madara non è mattiniero", ora invece scrive: "Madara non ama trovarsi capelli addosso", "Madara fa le orecchie ai libri", "Madara odia i post it sul frigo"...

110 parole







Fine. Grazie.



Madara prende a pedate il generatore
Madara aspetta che qualcuno gli apra le porte come i cani
Madara dà il pane secco alle oche
Madara si acciglia quando finisce la carta igienica
Madara si accorge quando scrivi di lui perché ridi, inutile moccioso

Potrei fare una ff a parte. MadaraSai, chiaramente. Voi ci scherzate, ma ho già delle richieste! Solo che questi due sono troppo ovvi e non è nemmeno divertente... Credo. Sssssh. No. Non ho tempo di fare nessuna MadaraSai. Non posso. Mi dispiace. Più o meno.



Non c'è lucro perché i luoghi e i personaggi non mi appartengono. Che noia.



  
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