Be honest
Sono rimasti immobili nell’oscurità così a lungo che John ha l’impressione di aver perso le coordinate di se stesso.
Non riesce a ritrovarsi, non ha più idea di dove finisca il proprio corpo ed inizi quello dell’altro.
Può sentirlo respirare, però.
Può sentire entrambi vibrare, toccarsi, fondersi.
Ha paura, John.
Di quello che sta pensando.
Provando.
Desiderando.
Si domanda se anche Sherlock stia combattendo l’istinto di cercarlo, di scacciare silenzio ed inquietudine con una carezza che sembri casuale, involontaria.
Dovrei parlargli di… questo, pensa. Quando sarà tutto finito.
Essere onesto. Con entrambi.
Improvvisa, una luce li sorprende.
Kitty è tornata.
Angolo dell’autrice:
Avevo promesso ad una ragazza di scrivere qualcosa su questo momento circa una settimana fa (forse anche di più ^_^’’) , durante una discussione avvenuta su un gruppo FB del quale faccio parte.
Doveva essere qualcosa di molto più articolato, in effetti, ma il sunto è tutto qui, in questa drabble che ricopre anche il ruolo di ultima pubblicazione marsigliese del 2016 (domani si torna in Italia!).
È davvero un cosa microscopica e senza alcuna pretesa, ma ci tenevo a condividerla ugualmente.
Ancora una volta, grazie a chiunque abbia letto fin qui.
Un abbraccio,
B.