Autore: Rinalamisteriosa
Titolo: Quando meno te l’aspetti…
Genere: generale
Compleanno scelto: Kiba e Akamaru (7 luglio)
Rating: verde
Capitoli: 1
Avvertimenti: one-shot
Presentazione: Per Kiba e Akamaru il compleanno in comune è un giorno come un altro. Un giorno in più per allenarsi, diventare più forti e maturare. Sempre insieme. [Un piccolo tributo alla loro amicizia, con sorpresa finale. Presente anche un accenno all'amicizia tra Kiba e Shino.]
Note dell’autore: I personaggi non appartengono a me, ma a Kishimoto-sensei. Ho voluto scrivere una fanfiction che sia tributo all'amicizia tra Kiba e Akamaru (li adoro *_* e spero davvero di non averli rovinati!), ma tratti anche del loro compleanno dato che era questo il tema del contest^^
Il finale è stato scritto in un certo modo apposta per lasciare libera interpretazione a chi legge.
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QUANDO MENO TE
L’ASPETTI…
E' risaputo che il giovane Kiba Inuzuka e il fedele Akamaru siano mattinieri, e la solita routine quotidiana non varia nemmeno per il giorno del compleanno.
E' loro abituale consuetudine infatti quella di svegliarsi alle quattro e mezza del mattino e uscire di casa, saltando agilmente di tetto in tetto.
Il semplice letto dalle immacolate lenzuola rimaneva sfatto e la finestra spalancata rivelava il tranquillo paesaggio del Villaggio in procinto di svegliarsi e riprendere vita.
Ammirare l'alba sdraiato sul fresco e verde praticello, le forti braccia incrociate dietro la testa a fargli da cuscino, con il suo cagnolone acciambellato accanto a sé era uno spettacolo meraviglioso che, nella sua ignoranza, non avrebbe saputo paragonare ad un altro esistente sulla faccia della Terra.
Era un momento perfetto, rilassante, beatificante; ispirava serenità e pace anche al più selvaggio tra gli esseri viventi, che ne sarebbe rimasto immediatamente affascinato.
Mentre il cielo si schiariva, tingendosi di rosa pallido ed il sole, la più luminosa tra le stelle del firmamento - fonte di energia, vita e calore necessario all'uomo e agli altri organismi -, si stagliava abbagliante, lo scirocco gli scompigliava i corti capelli castani e ribelli, compresi quelli della fronte e l'erba verdognola gli solleticava il naso appuntito.
"Che bella giornata! L'ideale per provare le nostre mosse combinate... vero, vecchio mio?" mormorò Kiba, allungando una mano ad accarezzare il folto pelo del suo amico.
"Whoaf!" confermò Akamaru, facendo ondeggiare la corta coda bianca in segno di approvazione.
"Tra dieci minuti iniziamo." decise, strizzando un occhio e sbadigliando.
Simbiosi perfetta: ecco cosa stava alla base della loro salda amicizia.
I due si capivano sempre; bastava anche una veloce occhiata, persino dei piccoli cenni della mano - nel caso di Akamaru, della zampa - o del capo perché ogni azione venisse compiuta e portata a termine nel più breve tempo possibile e in modo impeccabile; per affrontare qualunque difficoltà e superarla senza esitazione o ripensamenti.
Trascorsi dieci minuti, all'improvviso, una mosca ronzante passò di striscio vicino al mento dell'Inuzuka che, avvertendo la presenza e captando l'odore del proprio compagno di squadra, si issò a sedere.
"Mattiniero anche tu, stamattina?" domandò in direzione del ragazzo misterioso e dall'espressione indecifrabile che stava avanzando, con gli occhiali da sole e il cappuccio in testa.
Ed era estate. Ma come faceva a sopportare il caldo?
"Già... sapevo che ti avrei trovato qui!" affermò in risposta Shino Aburame.
"Ah sì?! E perché? Devi forse dirmi qualcosa?" chiese Kiba, con sguardo interrogativo.
"Auguri." disse semplicemente.
"Ah" capì l'altro. "Beh, grazie, anche se... per me il compleanno è un giorno come tanti. Non mi piace festeggiare: non sono il tipo che dà importanza a queste cose!" ammise sincero, grattandosi la testa.
"Capisco, ma... in quanto compagno di squadra era giusto che me lo ricordassi." e si incupì, ma questo risultava naturale a uno come Shino.
Kiba gli fu grato.
Figurarsi se due talentuosi e volenterosi ninja del loro calibro si abbassassero a certe frivolezze come ricevere regali sgargianti, organizzare una festa oppure vedere delle stupide candeline attorniate ad una torta piena di zuccheri che facevano solo ingrassare e basta.
Nossignore!
Lui compiva diciassette anni: era maturato ed era cresciuto sia come guerriero che come giovane uomo.
E conscio e forte di questa convinzione, si alzò in piedi: il cielo sopra di loro, ormai, appariva completamente azzurro e sgombro di nuvole, con qualche uccello che svolazzava libero qua e là.
Akamaru imitò il padrone, abbandonando la posizione accucciata e drizzandosi sulle quattro zampe.
L'allenamento giornaliero poteva avere inizio.
Kiba avrebbe voluto chiedere a Shino se voleva unirsi a loro ma, quando si voltò, il ragazzo era già andato via.
Con una perplessa scrollata di spalle, iniziò a correre verso la foresta al limitare del Villaggio, seguito a ruota dal fido animale.
Passarono tutta la giornata ad allenarsi - incuranti del caldo e della fatica - fino a sera, quando, provati ed affamati, si decisero a ritornare a casa.
L'ambiente familiare era stranamente silenzioso e tutte le luci erano spente.
Come se non bastasse, quando Kiba aprì la luce si trovò davanti un enorme pacco regalo rosso con il fiocco marrone.
Stupito e confuso si avvicinò, trovandovi attaccato un bigliettino che recitava così:
A Kiba e Akamaru.
Anche se lo considerate normale, sappiate che i vostri amici non
si sono dimenticati di questo giorno.
Mentre lui rimase letteralmente a bocca aperta, Akamaru annusò il pavimento per poi abbaiare e, un attimo dopo, il vistoso pacco sparì alla loro vista sostituito da una coltre nube di fumo.
Istintivamente i due arretrarono, sensi all'erta e occhi ristretti a cercare di guardarsi intorno.
Ma, diradandosi, quello strano fumo che alterava tutti gli altri odori presenti in casa e che non gli permetteva di distinguerli chiaramente non celava alcun pericolo, bensì una sorpresa che i due amici non si sarebbero certo aspettati.
In poco tempo, infatti, furono circondati da tutti i loro amici ninja, proprio tutti!
E tra saluti, sorrisi, strette di mano, auguri, carezze per Akamaru e pacche sulle spalle per Kiba la serata trascorse allegra e in compagnia.
[Perché, a volte, non costa niente fare un piccolo strappo alle
proprie regole di vita.]
FINE
Ulteriore
nota: Questa fic ha partecipato al Contest "Buon compleanno!" indetto
da iaia, classificandosi ultima a parimerito. (Tanto per cambiare
XD)
E’
stata giudicata come “La storia più semplice (e probabilmente
profonda)”.
Ma
vi dirò che non sono per niente delusa; sono felice di averla scritta e spero vi
abbia trasmesso qualcosa. ^_^
Avrei
voluto postarla dopo aver ricevuto le correzioni, ma oggi lo vedo come il giorno
più adatto.
Sapete
perché?! XD
Perché
mancano sette giorni al mio compleanno e il mio tesoruccio è nato il 7 luglio!!
*O*
Poi
c'è lo stesso numero nella posizione e nell'età di Kiba...
Per
queste "piccole" coincidenze, eccola qui! XD
Grazie
mille alla bravissima giudice, alla mia bannerista preferita (nonché gemellina
forever *_*) e a tutte le altre partecipanti al contest.
Bacioni
Rinalamisteriosa
Ps:
Ops! Stavo per dimenticare… (X°°D)
"Quando meno te l'aspetti..." di
Rinalamisteriosa.
Grammatica e lessico: 8.5/10 punti
Stile e forma: 4/5 punti
Originalità: 8.5/10 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 8.5/10 punti
Attinenza al tema: 9/10
punti
Impressioni personali: 4.5/5 punti
Totale: 43/50
punti
Giudizio:
Adoro Kiba ed Akamaru, soprattutto se stanno insieme.
Probabilmente ho trovato Kiba un po' troppo rigido di carattere rispetto a
quello che ci viene mostrato nel manga. Questo però nulla toglie al fatto che
fossero loro, con la complicità l'amicizia che li lega e la voglia di dare
sempre di più. 'Simbiosi perfetta', come hai scritto tu. L'arrivo di Shino porta
un leggero scompiglio nella routine, ma si nota anche la felicità che Kiba
mostra dopo un primo attimo di sorpresa. Si riesce a scorgere perfettamente
l'amicizia che lega i due, che è un'amicizia forte, da uomini, da ninja; senza
fronzoli inutili, regali o candeline. La parte più emozionante è sicuramente la
fine, in cui si sente il calore della vicinanza di altre persone, e parlo della
vicinanza affettiva, l'idea di sapere che c'è sempre qualcuno che si preoccupa
per te ed il tuo bene, anche se in sordina. E per questi legami, perché no, uno
strappo alla regola si può sempre fare. Ho trovato una discoranza nei tempi
verbali nella parte iniziale, si passa dal presente all'imperfetto per poi
tornare al presente.