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Autore: taketjmetosmelltheflowers    22/12/2016    1 recensioni
Non avrebbe saputo dire per quanto tempo aveva suonato, fin quando non notò che la ragazza – la sua vicina di casa – era distesa sul divano, profondamente addormentata.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Carstairs, Theresa Gray
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Di violini e notti insonni
 


Era sempre stato così. Dai numerosi traslochi affrontati fin da piccolo a causa del lavoro dei suoi genitori, Jem aveva sempre avuto difficoltà ad adattarsi al nuovo ambiente: stomaco chiuso, perenne ansia, insonnia. Ma per fortuna il suo violino era sempre lì, pronto a tenergli compagnia e a consolarlo, anche nel cuore della notte. Soprattutto nel cuore della notte.
Il nuovo appartamento, il primo fittato da solo, non faceva eccezione; nei primi tre giorni aveva dormito solo una manciata di ore, costringendolo a flebo di caffè. Il frigo era ancora vuoto, ma Jem non sentiva il bisogno di metterci qualcosa dentro. Solo una cosa era cambiata: non poteva suonare di certo alle 2 della notte – non c’era mica solo lui su quel pianerottolo, anche se non aveva ancora visto il dirimpettaio. Poteva essere uno studente come lui, magari una simpatica vecchietta, oppure una giovane coppia.
  Lo scoprì una notte quando, a suo rischio e pericolo, ormai in astinenza, Jem prese archetto e violino; il solo appoggiare lo strumento sulla sua spalla lo calmò. Cominciò ad improvvisare un motivo dolce, rilassante… e col passare dei minuti iniziò finalmente a sentirsi a suo agio in quella che da lì a poco avrebbe chiamato casa.
Completamente perso nei suoi pensieri, sobbalzò quando, mentre posava lo strumento, sentì battere alla porta; d’altronde doveva aspettarselo, dato l’orario. Ciò che non si aspettava affatto di trovare, una volta sull’uscio, era una ragazza.
«Continua a suonare.» Fu ciò che inaspettatamente si sentì dire. E Jem non se lo fece ripetere due volte. La sua musica rifletteva tutto ciò che stava provando: tranquillità, pace, ma anche perplessità e curiosità. Non avrebbe saputo dire per quanto tempo aveva suonato, fin quando non notò che la ragazza – la sua vicina di casa – era distesa sul divano, profondamente addormentata.
  Si chiamava Theresa, Tessa per familiari ed amici; Jem glielo aveva chiesto subito dopo averle offerto la colazione. Lavorava in una caffetteria e viveva in quell’appartamento con il fratello maggiore, Nate. Ma quando lui era via per lavoro, Tessa trascorreva delle insopportabili notti insonni in completa solitudine. E così, durante notte, continuarono ad incontrarsi: lei bussava alla sua porta e, una volta nell’appartamento, Jem prendeva il suo violino e cominciava a suonare. Con il passare dei giorni, Tessa lo guardava con una crescente ammirazione e, pian piano, affetto. Si addormentava quasi sempre sul suo divano e le mattine che seguirono, durante la colazione, impararono a conoscersi.  
  Ma sempre più giorni passarono; Nate tornò dal suo viaggio di lavoro e il corpo di Jem si abituò al nuovo ambiente. La sua giornata era assorbita completamente dallo studio e non aveva il tempo – o forse il coraggio? – di bussare alla porta di Tessa, anche solo per chiederle come stava. Il solo pensare a lei gli faceva avvertire un’inspiegabile morsa allo stomaco. Inoltre, aveva intravisto suo fratello e con un solo sguardo, secondo le sue sensazioni, lo aveva ammonito di tenersi a debita distanza da sua sorella.  
  Così fu Tessa a fare il primo passo. Si trovavano entrambi casualmente davanti alle rispettive porte di casa quado la ragazza prese la parola e, tra varie chiacchiere, gli chiese: «Ti va di andare al cinema questa sera?». Jem si sentiva spiazzato, ma dopo lo sbalordimento iniziale rispose con un decisivo: «Sì, certo.» Decise di stamparle un sonoro bacio sulla guancia, poi Jem sparì dietro la porta. Tessa, invece, rimase impalata lì, con una mano dove pochi attimi prima le labbra del ragazzo si erano posate e la mente completamente annebbiata.


 

One-shot scritta per un Drabble Event indetto da We Are Out For Prompt.
Prompt: "Jem/Tessa: di violini e notti insonni", dal quale ho deciso di prendere il titolo. 
 
  
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