Film > La Maschera di Ferro
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Autore: Dangerous_Mind    22/12/2016    2 recensioni
"Ben oltre le idee di giusto e sbagliato c’è un campo.
Ti aspetterò laggiù”.
La meravigliosa storia d'amore fra la Regina Anna e D'Artagnan vista con gli occhi di lei.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Note dell'autore:

Questa storia è venuta fuori senza nessun preavviso e senza nessuna pretesa o aspettativa. Non ho mai scritto su EFP prima d'ora e, sinceramente, non so perché me ne sia venuta voglia così all'improvviso. Ho scritto questo racconto subito dopo aver visto per l'ennesima volta "La Maschera di Ferro" con Leonardo di Caprio. E' un film vecchio, lo so, ma la tragica storia d'amore fra Anna d'Austria e D'Artagnan non ha mai smesso d'incantarmi e rimane nel mio immaginario come una delle cose belle della cinematografia (a pari merito con Anna and the King). Ho ritenuto stimolante scriverne e l'ho fatto. Non ho dato limite alla mia storia, è un qualcosa che mi sono costruita nella mente e che ipoteticamente potrebbe non avere fine o magari una fine improvvisa, oppure potrebbe concludersi e fare da prefazione ad una serie. Non lo so, dipende dalla mia voglia di scrivere, dalle idee e, soprattutto, dal tempo libero. 
 Ciao! :)

Note 2:
La storia parte quasi dall'inizio. Louis e Philippe non sono ancora nati, Anna sta per sposare Luigi XIII e D'Artagnan è ancora un giovane Moschettiere. Non spaventatevi dei tanti capitoli, sono molto brevi. 












 



 
Lei lo amava molto più di quanto avesse mai potuto immaginare si potesse amare un uomo.
Lo amava più di quanto amasse quella vita di sfarzo, feste e ricevimenti.
Lo amava più della corona e di tutti i privilegi che essa comportava.
Improvvisamente il pensiero di lasciare tutto, di fuggire con lui lontano, di cambiare vita, identità, città non le sembrava poi tanto assurdo.
Sarebbe stato semplice partire di notte, veloci e leggeri, con pochi averi al seguito. Abbandonare Parigi per vivere insieme a lui, lì dove nessuno poteva conoscerli e riconoscerli, dove nessuno avrebbe mai potuto dividerli.
Era certa che avrebbe amato il risveglio accanto a lui nel letto di una modesta casetta di campagna. Era sicura che si sarebbe abituata con gioia alle passeggiate fra la gente,al mercato, fra i vicoli, come una qualsiasi popolana francese. Avrebbe cucinato per lui, si sarebbe presa cura di lui. Avrebbero avuto dei figli, li avrebbero cresciuti insieme, magari avrebbero avuto i suoi occhi, i suoi meravigliosi occhi blu. Con un po’ di fortuna sarebbero invecchiati insieme.  
Una lacrima rotolò lungo la guancia di Anna lasciandosi dietro un solco umido sul viso pallido.

Chissà quando lo avrebbe rivisto.
Chissà se e quando sarebbe capitata loro l’occasione di stare insieme come avrebbero voluto, magari anche solo per qualche ora.
Era un’estate particolarmente calda ed Anna aveva 16 anni.
Lo scirocco faceva danzare la tenda di seta della sua stanza poco illuminata e le accarezzava dolcemente il corpo snello e longilineo. Distesa sul letto, con le gambe e le spalle scoperte, si faceva cullare dai pensieri, dal silenzio e dai profumi di quella serata calda e malinconica. Versailles non era altro che una grande e sfarzosa prigione.
  
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